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Autore: xbeforethestorm    07/09/2015    0 recensioni
"Due giorni fa odiavo Nicholas Jerry Jonas,e adesso eccomi,nervosa,felice all'idea di vederlo...Di nuovo! Bizzarra la vita,non trovate?" NILEY.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 37 - Parte Prima 
 
-Te ne sei andata???- esclamò Emily la mattinata seguente. –Che altro avrei potuto fare? Lo avrei rivisto la mattina e poi?- sbuffai –Lui avrebbe comunque proseguito il suo tour e io sarei comunque rimasta qui a New York, non sarebbe cambiato nulla-. Mi svegliai alle sei di mattina con il suo braccio avvinghiato alla mia vita. Aprii gli occhi e lui dormiva con la testa rivolta verso di me. Aveva un espressione rilassata e con una mano accarezzai la sua mascella, dove l’ombra della barba rendeva la sua pelle leggermente più ruvida. Sarei rimasta a guardarlo per sempre , ma io avevo lezioni a cui attendere e lui se ne sarebbe presto andato da New York. Facendo il meno possibile rumore mi vestii, portando con me la maglia che mi aveva prestato quella notte. Diedi un bacio sulla sua fronte e me ne andai lasciandolo solo. Piansi ininterrottamente fin quando non venni accolta da Emily che, aprendo la porta della nostra stanza mi prese per un braccio e mi trascinò dentro. Mi riempì subito di domande.
–Per me sei stata una codarda- disse tutto ad un tratto Emily, senza peli sulla lingua. –Non sono una codarda- esclamai, sulla difensiva. –Si che lo sei, invece di affrontare la situazione hai preferito andartene mentre lui dormiva. Così ti sei risparmiata di dirgli in faccia che lo avresti lasciato un’altra volta- il suo tono era serio –Questa per me è codardia- disse, scuotendo le spalle. –Tu non conosci tutta la storia, non potresti capire- incrociai le braccia, lasciandomi cadere sul letto. Ero stanca morta. Primo giorno di lezioni e già ero un zombie vivente. –E poi dovevo tornare qui, non potevo far tardi- dissi. Emily spalancò le braccia, esasperata –Che si fottano le lezioni, Miley- esclamò –E si non conosco tutta la vostra storia ma ho visto abbastanza per capire che Nick è follemente innamorato di te. Lo so che sei preoccupata a causa dei paparazzi, dei tour, dei lunghi mesi di lontananza … Ma secondo me vale la pena sopportare tutto per un ragazzo che ti ama in quel modo. – le sue parole mi lasciarono a bocca aperta. –Vado a lezione- borbottai avviandomi verso la porta. –Ecco qui, stai dimostrando di essere di nuovo una codarda- sentii Emily urlare, ma la ignorai, sbattendo la porta dietro di me. Uscita dalla stanza, vidi Jack che a sua volta uscì dalla sua che si trovava a poche porte di distanza dalla mia. Tempismo perfetto. Facendo finta di nulla mi avviai verso le scale. –Miley aspetta!- sentii Jack chiamarmi da dietro. Affrettai il passo ma lui corse verso di me –Miley per favore- mi prese il gomito ma io mi tirai fuori dalla sua presa. –Non ho voglia di parlare adesso- risposi con tono acido. –Miley mi dispiace ero ubriaco non so cosa mi sia passato per la testa- mi implorò di ascoltarlo mentre continuavamo a camminare. Mi fermai e mi volsi a guardarlo, notando il sangue secco ai lati del suo naso. –Come va il naso?- chiesi freddamente. –Beh non è rotto- cominciò Jack –Ma credo di essermelo meritato quel pugno- disse. –Credi bene- risposi sarcasticamente. Notando la tensione, portò la mano sulla sua nuca –Non sapevo che ti frequentassi con Nick Jonas, non sono molto informato su questi gossip … - abbassò lo sguardo –Fa schifo venirne a conoscenza, perché mi interessi davvero- confessò. –Beh ti perdono per l’incidente di ieri- dissi, non molto convinta –Ma credo sia meglio che tu mi stia alla larga per un po’- continuai. Lui fece segno di si con la testa, in segno di arresa –Spero di non aver causato altri problemi tra voi due- disse infine. No, al contrario, ripensando a cosa avevano portato gli eventi di ieri sera. –Da quello che ho capito vi siete lasciati tempo fa, ma da quello che ho potuto vedere ieri sera non ti ha affatto dimenticato- disse –Anche se non lo biasimo per questo- aggiunse. –Non è una faccenda che ti riguarda- borbottai, guardando altrove. –Prima di andarmene voglio solo sapere se tu provi ancora qualcosa per lui- disse, insistendo. Sospirai –La nostra situazione è un po’ complicata adesso ma si … provo ancora qualcosa per lui- risposi. Lui sospirò –Va bene allora mi farò da parte- disse amaramente, e avvicino il suo viso al mio –Sappi che è un ragazzo fortunato- disse; mi guardò per un’ ultima volta e poi si incamminò verso la classe, superandomi.

Due settimane dopo…

-BUON COMPLEANNO!!- urlò mia madre dal computer. Prima di trasferirmi per il college insegnai mia madre ad utilizzare Skype così da poterci vedere, e la prima cosa che fece stamattina fu chiamarmi per darmi gli auguri. –Grazie mille mamma- dissi, strofinando via il sonno dagli occhi. –Non vedo l’ora che torni a casa tesoro- confessò. Sorrisi –Anche io, ma il Ringraziamento è a soli pochi giorni di distanza quindi tornerò presto- la rassicurai. –Oh prima che mi dimentichi- esclamò mia madre –La famiglia di tuo padre ci ha invitato a festeggiare lì da loro quest’anno. Torneremo a Franklin per queste vacanze. A te va bene?- domandò. Franklin. Quanti ricordi. Era da anni che non tornavo più lì e fu un posto straordinario per crescere. –Si va bene- annunciai, felice. –Inoltre ti farà bene stare lontano dalla grande città dopo tutto quello che hai passato … - disse, lasciando la frase a mezz’aria. Tutto quello che avevo passato aveva un nome, ovvero Nick.
–Hey tanti auguri Miley!- disse Emily dopo che io e mia madre riagganciammo –Non sapevo che oggi fosse il tuo compleanno- continuò, sorpresa. –Grazie mille- risposi. –Hai in programma qualcosa?- mi chiese. Prima che potessi rispondere bussò qualcuno alla porta. Andai ad aprire e mi ritrovai faccia a faccia con Demi. –Buon compleanno!!!!- cinguettò non appena aprii. –Oh mio Dio!- esclamai, buttandomi tra le sue braccia. –è così bello rivederti!! Ma come…- non credevo ai miei occhi. –Ho saltato le lezioni e ho preso il primo treno per New York da Boston, non potevo perdermi il compleanno della mia migliore amica- disse, mostrando il suo famoso sorriso. –Mi sei mancata tantissimo- la strinsi in un altro abbraccio . Sentirla solo per telefono non era minimamente la stessa cosa. –Anche tu Miles- rispose –Però se continui a stringermi così mi ucciderai- disse, ridendo. Risi anche io –Oh scusami- risposi –Come sta Joe?- chiesi. –Bene, mi manca molto ma lo rivedrò presto in queste vacanze- sorrisi. Per Demi era sempre tutto così semplice e a volte la invidiavo per questo.
La introdussi a Emily e andarono subito d’accordo. Feci fare a Demi un giro del campus, per poi portarla a lezione con me. –è fantastica questa scuola, e pensare che ci sei solo grazie a me- sospirò. Gli diedi una gomitata –Si ma adesso non montarti la testa- scherzai. Lei rise e prendemmo i posti in fondo alla classe.–Dopo di questa andremmo in giro per New York, promesso- le dissi. –Si non vedo l’ora- squittì. Jack arrivò, prendendo un posto a qualche fila più avanti rispetto a noi. – è lui?- sussurrò Demi. Io annuii. Sapeva della storia e non servì aggiungere altro. –Però è carino- disse scuotendo le spalle. –Si ma non mi interessa- risposi. –Lo so, era solo un dato di fatto. E in questa storia rimarrò sempre Team Nick, non scordarlo- disse, facendomi ridere. Lo ero anche io, e non importa quante volte mi fossi detta di stargli lontano, una parte di me non sarebbe mai riuscita a lasciarlo andare.
Durante il giorno ricevetti mille telefonate e messaggi di auguri dalla mia famiglia e i miei amici, e presi un po’ di tempo per rispondere a tutti. Sentii bussare alla porta. –Si?- dissi una volta aperta, trovandomi un ragazzo davanti. –Sei tu Miley, giusto?- mi chiese  e io annuii. –Qualcuno ha lasciato questi per te, sono venuto a portarteli- disse, porgendomi un enorme mazzo di fiori. Girasoli per l’esattezza. I miei preferiti. Sorpresa, lo ringrazia per poi richiudere la porta. Frugai tra il mazzo in cerca di un bigliettino ma non c’era scritto nulla. In quel momento di silenzio la mia mente si affollò di milioni di pensieri e mi chiesi se potevano essere di … Il mio telefono squillò, facendomi sussultare. Il mio cuore mancò un battito quando vidi che era Nick che stava chiamando. Presi un profondo respiro e risposi –Hey- dissi, ancora ammirando il mazzo di fiori. –Buon compleanno, Miley- salutò Nick. Chiusi gli occhi, rilassandomi al suono della sua voce. –Grazie, non pensavo te ne saresti ricordato- risposi, sorpresa. –Ma certo- disse, come se fosse una cosa ovvia. –Hai ricevuto i fiori?- chiese, dopo qualche secondo. –Si sono bellissimi- risposi, sorridendo leggermente. –Immaginavo fossero tuoi- dissi. Lui non rispose ma lo sentii sorridere, lieta che stavamo avendo una conversazione normale dopo ciò che era successo tra noi. –Che programmi hai per il ringraziamento?- mi chiese. Nel frattempo Demi e Emily entrarono in camera. Credo di aver avuto qualche espressione strana in faccia perché subito Demi mi chiese se fosse lui, mimando con la bocca. Io annuii e feci segno a loro due di andarsene per qualche minuto. Mentre se ne andarono Demi e Emily si scambiarono qualche sorrisetto malizioso e ridacchiando chiusero la porta. Girai gli occhi. –Mm tornerò a Franklin dove c’è tutta la mia famiglia- risposi. –Beh ma è fantastico, so che è da tanto che non li vedi più…- disse. –Senti Nick- dissi all’improvviso. –Lo so che tra noi adesso c’è un po’ di imbarazzo, ma voglio che tu sappia che io ci tengo a te-  proseguii, un po’ imbarazzata. Nick non disse nulla, aspettando che continuassi –Forse dopo quello che è successo avrai ragione di odiarmi ma anche se non ci siamo più tenuti in contatto, questo non significa che sentirti non mi faccia più nessuno effetto. Insomma, penso fosse implicito dopo ciò che è successo, però ecco io…- a quel punto cominciai a vagare e dire frasi senza senso. Ero troppo nervosa. Nick si limitò a ridere  –Ci vediamo presto- disse, con tono malizioso. E poi riagganciò, lasciandomi a bocca aperta. Ma che… Emily e Demi entrarono. –Allora?- chiesero all’unisono. Le guardai, ancora sbalordita –Non ho la più pallida idea di cosa sia successo- dissi con occhi sbarrati. Ci vediamo presto?
 
   
 
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