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Autore: wislava    07/09/2015    3 recensioni
Stiles scopre, grazie a Scott, che Derek si introduce nella sua stanza quando lui non c'è.
Coinvolgendo tutto il branco, metterà in atto un elaborato piano per fa sì che Derek gli confessi i suoi sentimenti... ma non sarà così semplice come crede.
Sterek!
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Di Lupi spioni, Volpi furbe e Diari segreti 

 
Note da leggere PRIMA di iniziare la lettura: 

  1. Fanfiction ambientata dopo la terza stagione. 

  1. Non ci sono Nogitsune, né Berseker o Kate. O dottori del terrore. 

  1. Allison è ancora viva, Peter è buono e vive con Malia. Isaac è ancora a Beacon Hills e vive insieme a Derek. Cora è già partita per il Sud America (al massimo, se succederà, comparirà tramite messaggi o telefonate). 

  1. Ambientata durante delle ipotetiche vacanze estive dal liceo. 

  1. Stiles, Scott, Lydia ecc hanno 17 anni, Derek 21. 

  1. Ci sono anche Liam e Mason e un accenno a Heyden di questa stagione. Liam è un licantropo, più avanti vedrò se spiegare come e perché è stato morso (da Scott o qualcun altro), ma comunque non è pertinente alla storia. 

  1. Malia fa parte del branco, ma non ha mai avuto storie con Stiles, ma solo una piccola cotta che le è passata in fretta. 

  1. Allison ha un mezzo flirt con Isaac e Scott ha una cotta per Kira, ricambiato, ma non ci sono storie ben definite. 

  1. I personaggi sono lievemente OOC. Ad esempio, Derek non sarà così burbero come siamo abituate, Scott più tonto ecc ecc 

  1. BUONA LETTURA! :-) 

 

 

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Prologo: Come tutto ebbe inizio 

 

Era iniziato tutto con una frase maliziosa di Scott. 

Stiles e Scott erano a casa di quest'ultimo per una loro classica serata: videogiochi e schifezze da mangiare. Era da tempo che non passavano un po' di tempo insieme, ma quel periodo era tranquillo sul fronte sovrannaturale sembrava che Beacon Hills fosse tornata ad essere una normale e tranquilla cittadina californiana. Anche il nemeton non aveva più attirato strane creature e il branco aveva preso quest'occasione per dedicarsi ad essere normali adolescenti, preparandosi per l'ultimo anno di liceo e pensando alle domande per il college. Solo Derek sembrava rimasto il solito sourwolf di sempre; almeno, così credeva Stiles. 

I due amici stavano giocando a Mario Kart quando, per Stiles, cambiò tutto. Scott stava, straordinariamente, vincendo, e credeva di sapere il perché... 

 

“Si! Si! Si!” urlò Scott eccitato schiacciando i tasti del telecomando wii. Le sue gambe non riuscivano a stare ferme e nemmeno la sua lingua. “Non mi prendi, non mi prendi!!” 

Stiles, arrabbiato per non riuscire a superare l'amico, sbuffò. “Aspetta solo che becchi IL funghetto, e poi farai booom!” 

“Sogna amico!” Scott era euforico. Una sua vittoria in quel gioco tanto semplice quando divertente non capitava dai tempi della grande influenza di Stiles, quando il suo amico si era ridotto peggio di un bradipo, permettendo a Scott la sua prima vera vittoria. 

“Daiiiii!!! Stupido Luigi!! Ti vuoi muovere?!” imprecò Stiles quando, in una mossa azzardata, era finito fuori strada, dando così accesso libero a Scott, che tagliò, con alla guida Mario, il traguardo.”Ti odio...” sancì Stiles arrendendosi e afferrando una pringles per consolazione. 

Scott ridacchiò gongolando, alzando le braccia – e il joystick – al cielo. “Questa serata entrerà nella storia!” 

“Si,si... come ti pare” rispose Stiles scocciato, gettando il telecomando traditore sul letto alle sua spalle e prendendo possesso di un'altra patatina, ma dal tubo di Scott, così, per vendetta. 

“Hey!” si ribellò il lupo difendendo il suo bottino. “Tieni le tue zampacce lontane dal mio cibo, lo sai che poi ti mordo!” 

Stiles, per risposta, si limitò a sorridere impertinente, facendo brillare gli occhi enormi. 

“Umf. Mi fai paura quando mi guardi così” disse Scott fingendo di rabbrividire. “Sembri pazzo, ti prego smettila.” 

“Dai! Giochiamo ancora!” cambiò discorso Stiles, ancora scottato dalla sconfitta. 

Scott si strinse nelle spalle, con uno strano luccichio negli occhi che Stiles non colse – troppo preso a pulirsi le dita sporche di patatina sulla maglietta, cercando poi di ripulire l'indumento stesso – e fece ripartire la gara mentre Stiles aveva anche finalmente recuperato il telecomando, arrampicandosi sul letto come se stesse scalando il monte Everest. 

“Questa volta prendo io Mario! Tu ti becchi Luigi!” disse l'umano categorico. 

 

La gara portò lo stesso risultato di prima. Scott non riusciva a crederci, come Stiles. 

“No... ma che cavolo!! Hai taroccato il gioco!” disse Stiles additandolo. “Mio padre lo verrà a sapere!” 

“Nahaaaa!!” rispose Scott scimmiottando l'amico e facendogli la linguaccia. Melissa e lo sceriffo avevano ragione a dire che, delle volte, quei due regredivano ai cinque anni. “E non fare il Malfoy[1]... tanto so perché perdi... insomma, Derek occuperà tutti i tuoi pensieri.” 

BOOM! Il cervello di Stiles si scollegò e le orecchie iniziarono a fischiare. 

“Che hai detto?” chiese stupito a fil di voce. 

“Ma si!” disse Scott dandogli una leggera pacca sul braccio, spingendolo di poco. “Non posso darti torto... Quando stavo con Allison io...” Il tono di Scott si era fatto un poco più dolce, sembrava davvero felice per il suo amico. Ed era ovviamente pronto a spalleggiarlo. 

“No, aspetta aspetta aspetta” lo fermò Stiles agitato, non riusciva a stare fermo e le sue gambe, anche se incrociate, sembravano stessero ballando il can can. “Io e... Derek?” 

Scott lo guardò stupito e confuso. “Mnh. Già...” rispose brillantemente. 

“Ma... come... come diavolo ti è saltato in mente? Cioè... da dove ti è uscita? Io-io... racconta immediatamente quello che sai!” intimò alla fine di tutto il delirio Stiles. 

Scott, ancora confuso, lo guardò tranquillo. “Hey bello, calma. Pensavo stessi con lui... E' da circa tre settimane che sento sempre il tuo odore su di lui quando lo vedo e ho pensato che vi foste messi insieme, ma che tu non me lo avessi ancora detto perché non sapevi come affrontare il discorso. E poi si vede che lui è cotto di te... cioè... ti guarda sempre con quegli occhi e non perde occasione di sbatterti al muro. Pensavo aveste un rapporto... com'è la canzone di Rihanna? S&M?[2] 

Stiles aveva un tic all'occhio. Non era mai un bene quando Stiles aveva un tic all'occhio. 

“Tu. Stai. Dicendo. Che. Derek. Ha. Una. Cotta. Per. Me.” 

Al cenno affermativo, e anche titubante, di Scott che forse aveva intuito che qualcosa non andasse, Stiles cacciò un urlo di pura frustrazione, con tanto di braccia alzate al cielo. “E perché diavolo non me lo hai detto prima?!” chiese arrabbiato prendendo un cuscino e iniziando a colpire l'amico con tutta la furia che possedeva. 

“Hey! Calma! Calma!!!” Scott stava soffocando sotto quell'attacco implacabile. “Te l'ho già detto, credevo steste già insieme... lui ha il tuo odore addosso!” 

Stiles, fulminato dall'ultima frase, fermò la sua furia. “Ha il mio odore addosso...” disse tra sé e sé, ma Scott rispose comunque annuendo, cauto. 

“E' impregnato del tuo odore. E anche in camera tua c'è il suo” specificò l'alfa. 

Stiles, ricevendo e analizzando l'ultima frase dell'amico, si portò l'indice e il pollice della mano sinistra ad afferrare il mento, pensieroso, non dimenticandosi di dare un'ultima cuscinata al lupo. La sua posa era quella di un giovane generale che pianificava la mossa vincente della battaglia: gambe incrociate, schiena dritta e sguardo determinato, ma anche assente. Scott conosceva molto bene quell'espressione, l'aveva visto molte volte nella sua giovane vita e ogni volta non gli aveva portato altro che guai. Deglutì aspettando che il geniale, quanto malvagio, cervello di Stiles finisse di elaborare. 

“Scott” disse Stiles dopo una decina di minuti. “Ho un piano.” 

Scott chiuse un secondo gli occhi conscio che quella frase avrebbe dato il via ad un'altra stramba avventura. Tutto ciò che doveva fare ora era dire, sconsolato: “cosa devo fare?” e fu proprio quello che fece... 

 


Note: 
[1]Per chi non conoscesse Harry Potter (VERGOGNA!! :P), la frase “mio padre lo verrà a sapere” è tipica di Draco Malfoy, da qui la battuta. 
[2]S&M di Rihanna → qui il testo della canzone e qui il video. Scott è un po' confuso, poveretto. 

 

Ciao a tutti!! Eccomi tornata con una nuova fanfiction.
Forse avete già letto qualcosa di mio di TW, com
We Belong to you, You belong us o Music in the Truth.
Prima che me lo diciate voi, si questo capitolo è corto, ma 
è solo il prologo. Gli altri saranno più lunghi. Non so ancora quanto sarà lunga, non penso più di tanto e si, il rating rimarrà sul giallo. Forse... sapete che con me, tutto può succedere e che è inutile fare pronostici. ;-) 

Gli aggiornamenti saranno sempre il lunedì, ormai è una tradizione... 

Spero che vi sia piaciuto questo inizio. Sarà una ff leggera, divertente e piena zeppa di citazioni e riferimenti nerd, che è cosa buona e giusta. U.U 

Che dire, fatemi sapere che ne pensate! 

Per qualsiasi cosa, potete trovarmi sulla mia Pagina Facebook. 

 
Wislava <3 

 

   
 
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