RESPONSABILITÀ

Il cielo è immenso, mi sembra luminoso. Deegeery Doo spiega le sue ali. Attorno a me si leva il chiasso della folla, urla che giungono a me come da un mondo lontano. Un torpore mi invade il corpo e la mente. Le lacrime di Georgie mi bagnano la pelle. Ha in viso un'espressione devastante... È bella anche ora. Piange perché sto morendo.
   È giusto così.
   Vorrei dirglielo, ma non ho più voce.
   Un liquido caldo mi inzuppa gli abiti. Il mio sangue. Più scorre, più sento freddo.
   Non era questo il finale che avevamo progettato. Dovevamo andare via insieme, a casa. Noi tre fratelli. Come sempre avrebbe dovuto essere. Arthur lo sapeva, aveva ragione. Se lo avessi ascoltato, quel giorno, tutto questo non sarebbe successo. La mamma non avrebbe cacciato Georgie dalla nostra famiglia, non sarebbe stata male per noi, non si sarebbe spenta a causa della pena che io, e non mia sorella, le ho provocato.
   Georgie amava un altro? Bene. Avrei dovuto accettarlo sin dal principio, come aveva fatto Arthur, che si è sempre accontentato di rimanerle vicino, in silenzio, nutrendosi dei suoi sorrisi e di nient'altro. A me non bastava, volevo di più, anteponendo la mia soddisfazione personale a quella di coloro a cui volevo bene. Che egoista...
   Poi ho compreso, mi sono messo l'animo in pace. Troppo tardi. Dovevo espiare le mie colpe, salvando mio fratello, rischiando per lui che conosceva il vero significato della parola amore.
   Sacrificio...
   Hai visto, Arthur? Adesso sono libero da ogni presunzione. E quando ho rinunciato a lei, è stata Georgie a venire da me. Aspetta un bambino. Mio e di Georgie. Darei qualunque cosa per vederlo crescere, ma non mi è rimasto più niente. Sono stato dannato per aver amato nostra sorella e per avere distrutto la nostra famiglia.
   Per una volta toccherà a te prenderti le responsabilità. Per una volta sarò io a pesare su di te. O, forse, è sempre stato così... perché, nonostante tutto, il più maturo dei due sei sempre stato tu.
   Perdonami, fratello. Perdona questo sciocco che ha rinunciato alla vita, lasciandoti un fardello così grande. Non saprò mai cosa ne sarà di voi, tuttavia spero di cuore che tu sia in grado di tornare a sorridere. Con lei, con la creatura che porta in grembo...
   Abbi cura di loro. E vivi, soprattutto, perché hanno bisogno di te.
   Se è vero che la vita è eterna, veglierò su di voi.
   Grazie, Arthur, per avermi insegnato ad amare.

Vi amerò per sempre.
   Uno dei due A.