H.F. – the heroes’ friend

Ad Anna Chiara, perché possa finalmente perdonarmi,
a Ilaria che è diventata la mia Musa
e ad Annapaola perché è tutta colpa sua.

Prologo

“Ragazzi… dobbiamo parlare.”
Daisy non era più la stessa da quel fatidico giorno e nessuno la biasimava. Aveva scritto in faccia che aveva bisogno di una pausa dal campo di battaglia, ma lei non lo avrebbe mai ammesso. Era tremendamente testarda e poi sapeva che i Secret Warriors avevano bisogno di lei. Come avrebbe fatto a reggere la vista di altro sangue e di altra sofferenza, invece… beh quello proprio non lo sapeva. Ma se ne sarebbe preoccupata più tardi, di notte, quando i volti di coloro che amava e che aveva perso in guerra e i fantasmi senza identità a cui aveva tolto la vita in tutti quegli anni venivano a tormentarla, tenendola sveglia e regalandole un senso di repulsione verso se stessa e quello che faceva. Oppure il giorno dopo, sul campo, quando si sarebbe ricordata che quello che faceva, lo faceva solo per salvare delle vite. Se ne sarebbe preoccupata più tardi perché in quel momento non poteva permettersi di dare spazio alle sue paure, doveva essere forte, ma non c’era niente che potesse salvarla, niente che potesse esimerla dalla profonda di tristezza e vulnerabilità che provava sapendo che tutto ciò che stava per dire avrebbe causato sofferenza.

“C’è qualcosa che dovete sapere. So che sarà doloroso per voi sentire questa storia, ma meritate di conoscere la verità.”
“Andiamo Daisy, non tenerci sulle spine.” Leo Fitz appoggiò la mano sulla spalla di sua moglie, seduta.
Per Daisy il pensiero di loro due sposati era sempre stato piuttosto naturale, quasi scontato. Sapeva che erano destinati a stare insieme dal momento in cui li aveva conosciuti, per questo quando le confessarono, diversi anni prima, che avevano intenzione di fare il grande passo, non si scompose neanche più di tanto. Quando Jemma le chiese di farle da damigella, invece, allora sì che rimase senza parole. Anche dopo aver conosciuto i suoi genitori, anche dopo averli persi, lo SHIELD le era stato accanto. Le persone in quella stanza erano la sua vera famiglia. Già, famiglia. Esattamente il motivo per cui si trovava lì, a parlare con il cuore in mano.

“Si tratta di…” no, non avrebbe detto il suo nome. Sapeva che non sarebbe riuscita a continuare se lo avesse fatto “vostro figlio.”
Un sussulto. Un battito mancato.
Daisy cominciò a sentirsi male.
“I-io… so la verità e so perché vi è stata nascosta per tutto questo tempo. E ho bisogno che voi capiate, ma non vi forzerò a…”
“Skye.” La voce di Jemma era debole, ma la colpì come un pugno dritto al cuore. “Ti prego.”
Daisy sospirò. Il momento era arrivato, non poteva più rimandare.
“D’accordo. Cominciamo.”

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L'angolo della pazza

Okay here we go.
….non so che devo fare. Mh, magari mi presento. Ciao a tutti, sono Eleonor e questo è il breve prologo della mia prima storia. Esatto, sono una novellina quindi andateci piano eh! No davvero, questa storia è nata molto all’improvviso, ma spero che possa piacere a qualcuno di voi sfegatati di AoS come me *dispensa abbracci virtuali*. Grazie per chi leggerà e/o recensirà!

Eleonor :)