Fumetti/Cartoni americani > Grojband
Ricorda la storia  |      
Autore: Summer15    08/09/2015    3 recensioni
“Ci vuole carattere per fare la cosa giusta, anche se significa rinunciare ad un sogno.”
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Ci vuole carattere per fare la cosa giusta, anche se significa rinunciare ad un sogno.”

Queste erano le parole che risuonavano nella sua testa, ormai, dall’ultima conversazione che aveva avuto con sua zia qualche giorno fa. La donna era riuscita, inconsapevolmente, a far tornare in lui la voglia di cercare di liberare almeno New York dalle potenziali minacce. Il fatto di sentirsi impotente lo opprimeva, tanto da farlo tornare, e in questo anche gli abitanti di quella città lo avevano aiutato molto. Quel treno che era riuscito a fermare poco prima che cadesse dai binari interrotti lo aveva messo a dura prova, tanto che perse i sensi. Al suo risveglio, quelle stesse persone che aveva appena salvato lo stavano proteggendo, sia promettendo di non rivelare la sua identità, dato che aveva perso la maschera poco prima, sia proteggendolo da uno dei suoi nemici, che ora, a distanza di due giorni, sembrava neutralizzato.

Era mattina inoltrata. Dalla finestra del suo minuscolo appartamento osservava la città,pensando a quello che era successo circa sette ore prima, verso le tre di notte. L’aveva salvata e le aveva dichiarato tutto, incluso il suo amore per lei. Poi l’aveva dovuta lasciare andare tra le braccia di suo marito,o almeno tra le braccia di quell’uomo che, ormai, lo sarebbe diventato tra pochi minuti. Qualcosa non tornava, però. E’ giusto rinunciare alla persona più importante della tua vita, quando oltre ad essa non c’è nient’altro che riesca a farti sembrare un’ebete ogni volta che incroci il suo sguardo? Poi si girò.

“Hey.” E’ incredibile, lei è incredibile. Cosa ci faceva lì? C’era un matrimonio in corso, e si dà il caso che fosse proprio il suo.

“Cosa ci fai qui?” Chiese perplesso. Lo guardò con quegli stupendi occhi color smeraldo. Il vestito bianco, scoperto lungo le spalle e la schiena, con qualche dettaglio nero, tipico di lei, le ricadeva morbido lungo i fianchi, risaltando la sua pelle di porcellana. I capelli rossi che, anche se ormai erano un po’ spettinati per via del tratto di strada che aveva percorso, sembravano voler incendiare il suo cuore molto più del solito. Poi il suo sguardo cadde sulle labbra. Nonostante fosse passato un pel po’ di tempo, 12 anni per la precisione, perché lui l’aveva contato il tempo che erano stati distanti, le ricordava benissimo, e poteva riassumere tutto, emozioni, parole, pensieri, in sole due parole. Zucchero filato. Si passò una mano tra i ribelli capelli blu, e cercò di controllarsi. Lei non poteva trovarsi lì. Non doveva.

“Lo so quello che stai pensando,ma … non posso sopravvivere lontana da te, senza di te.” Cosa pensava? Non poteva nemmeno lui, e questo rendeva le cose ancora più difficili. Ma lei non doveva correre rischi.

“Dimostrami che mi ami rispettando le mie decisioni …” No. “Voglio stare con te, Core.” Core. Era da tanto che non sentiva quel nome, da quando il padre dei  gemelli era morto, e loro, per dedicarsi all’attività di famiglia e trovare la vera identità di colui che secondo la stampa l’aveva ucciso, avevano abbandonato la band. Ma con lei non c’era stato niente da fare. Già allora non si era arresa all’evidenza, figuriamoci farle cambiare idea ora. Era una testarda irrecuperabile, e per questo l’amava.

Si avvicinò lentamente a lei, che ora sembrava aver timore della sua risposta. Allungò lentamente la mano, quasi avesse paura di romperla per quanto era fragile. Poi si avvicinarono, fino a quando né l’aria né tantomeno i suoi dubbi riuscirono a tenerli lontano l’uno dall’altra. Erano insieme ormai, e questa era l’unica cosa che contava. Ma durò meno del previsto, dato che si intromisero le sirene della polizia. Si staccarono, guardandosi negli occhi. Blu nel verde,verde nel blu. Cielo e terra. Si capirono subito.

“Vai e stendili, tigre.” L’amava, troppo. Infilò il costume, per poi lanciarsi dal balcone e iniziare a volteggiare, grazie alle sue ragnatele, per i vari grattacieli di New York. Si amavano, e questo era sufficiente per risolvere ogni incertezza.

“Non tutti i sogni sono destinati a svanire, alla fine.” Si disse.






Angolo pazzia

Salve a tutti, sono tornata! 
Io sento solo i grilli.
Ma zitto tu.
Certo come al solito, io faccio sempre da spalla. MA NON OGGI! *inizia a sparare ragnatele*
Ecco, ora stai un po zitta e mi fai parlare. Dunque miei fan, se non si era capito sono Spiderman questa volta, il che non mi dispiace! 
Si, ma a me dispiace il vestito che mi sono dovuta mettere -.-
Dai Lanes, non eri per niente male ù.ù
Oh grazie Core <3
E poi quella scollatura*-*
Sai, dovresti provare a tapparti la bocca con le ragnatele come hai fatto alla pazza di prima quando fai certi commenti... ma non mi lamento, dai.
Eccomi ^^ Menomale che erano ragnatele e non colla! Allora... *preme un bottone*ora che gli ho annullato i rifornimenti di ragnatele...
O.O
...si, posso continuare. Questa volta ho pubblicato un pò anticipatamente (mento, ma non sapevo come introdurre l'argomento) per via della scuola. Già. Se pensavate che non vi tormentassi, sbagliavate. LUNEDI'. Okay, basta, altrimenti mi tornano gli incubi. Spero di poter continuare ad aggiornare nonostante i compiti, anche perchè ho un paio di idee... Cooomunque, come anticipato, questa volta mi sono ispirata al secondo film di Spiderman, cambiando alcune cose, però. Ora vado, che qui c'è qualcuno che cerca di togliermi il telecomando con il pulsante. -.-
E dai!
Scordatelo coso.
Come scusa?
Si, S.C.O.R.D.A.T.E.L.O.  C.O.S.O.
Ti uccidoooo!
Si e poi muori anche te_-_
Ah...
Infatti...NO COMMENT per la tua inteligenza.
Hey, solo io posso parlargli così! E poi esistono insulti peggiori, tipo...
Ma cosa ci fa lei qui?!
Emh... ho sonno! E quindi, per non farvi leggere uno spazio autore più lungo della storia, vado. ;)
Ciauuu:)


 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Grojband / Vai alla pagina dell'autore: Summer15