Quel giorno, il cielo si oscurò e cominciò a piovere. La pioggia cadeva violentemente, lasciando Arthur nascondere le sue lacrime tra quelle del cielo. Le cupe nuvole quel giorno nascondevano il cielo splendente che li sovrastava, creando un’aura che li isolava dal resto del mondo.
Quel giorno, Arthur sarebbe tornato a casa con le lacrime agli occhi, il cuore spezzato e l’orgoglio infangato, la divisa sporca di fango e sangue senza neanche tentare di fingere un sorriso.
D’altronde, a chi altro avrebbe dovuto sorridere?