Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
Ricorda la storia  |      
Autore: Dark artifact    09/09/2015    3 recensioni
"Did we all fall down?"
Genere: Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Piove, in questo pomeriggio di settembre insolitamente freddo.
L’ho riconosciuto subito, nonostante siano passati più di due anni dall’ultima volta che ci siamo visti di persona. E’ venuto a cercarmi, alla fine.
Ora siamo qui, immobili, uno di fronte all’altro. Occhi negli occhi, le nostre anime incatenate l’una all’altra. Ed è sempre stato così, fin dall’inizio, solo che eravamo giovani, stupidi e ingenui, e non l’abbiamo mai capito. Dio solo sa cosa non darei per poter tornare indietro ed essere di nuovo così spensierato. Ma, a guardarci ora, sembra che non sia cambiato proprio nulla negli ultimi quattordici anni. Siamo rimasti i soliti ragazzini che non sanno come comportarsi  e si pentono delle proprie scelte, che preferiscono scappare dalle proprie responsabilità invece di affrontare i fatti. Ti prego, Gerard, parlami. Questa volta sono io, quello che deve essere salvato da se stesso. Ma no, no, non è cambiato nulla. Tocca sempre a me cominciare, tocca sempre a me soffrire.
-“Ho sempre saputo che saremmo arrivati a questo punto”-
Dopo ore di silenzio, o forse solo qualche istante, vedo le sue labbra tremare.
-“Beh, dopo tutto, non faremo altro che mentire un altro giorno”- dice debolmente, per poi incurvare la bocca in una smorfia che non aveva niente a che fare con un sorriso. -“E nonostante tutto troveremo un altro modo per tirare avanti tra cartilagine e fluidi”- la sua voce trema. Perché? Perché vuole illudermi ancora?
-“Sei venuto qui per fissarmi o per lavare via il sangue?”- Non mi risponde. –“Perché sei tornato, Gerard?”- continuo.
Perché non parli, amore mio?
Silenzio.
Le ginocchia non reggono più il mio peso, e cedono. Così mi ritrovo per terra, ad ascoltare il suono dei suoi singhiozzi. Mi rendo conto di stare piangendo quando sento qualcosa di caldo che bagna le mie guance, oltre che alla pioggia gelida. Sento un rumore. Gerard non ha aspettato molto a raggiungermi qui giù.
-“Siamo tutti caduti così in basso?”- chiede tra i singhiozzi.
-“Perché sei tornato?”- Vorrei essere arrabbiato, in questo momento, vorrei poter odiare l’uomo che mi sta davanti, ma non riesco, è più forte di me. Il suo volto è ovunque. Lo vedo continuamente nella mia testa, infesta i miei sogni. Spesso mi manca così tanto da farmi dimenticare il modo in cui si respira, e vorrei solo farla finita. Ma non posso, sarei un egoista. Ho tre figli che amo più della mia stessa vita, come potrei lasciarli soli? Non meritano di soffrire, la loro unica colpa è quella di avere un padre troppo infantile.
Lui alza lo sguardo. Fermati, stupido mondo. Smettila di girare così vorticosamente. Tempo, scorri all’indietro, che questo istante non deve finire mai. I suoi occhi. Sono verdi, in un mondo così maledettamente grigio. Riescono a darmi speranza da sempre, e continueranno a farlo fino alla fine dei miei giorni.
-“Anni fa ti avevo fatto una promessa, Frank. Ti avevo giurato che un giorno avrei preso la tua mano e saremo corsi via da tutto questo schifo, solo io e te, insieme. Sono tornato perché credo che l’epoca delle parole buttate al vento sia finita. Sono tornato per salvarti da te stesso.”-
-“E’troppo tardi ormai”- Abbasso lo sguardo. Non credo nemmeno io a quello che sto dicendo, ma ho sofferto troppo. E proprio ora che la ferita sta cominciando a rimarginarsi, non posso rischiare di farmi illudere nuovamente. Perderei troppo sangue, e non so se riuscirei a cavarmela, questa volta.
Mi prende il viso con le mani e mi obbliga ad incrociare lo sguardo con il suo. No, non posso cedere. Non posso permetterlo. Ma i miei occhi mi tradiscono, e non riesco a fermare le lacrime.
-“Ho ascoltato il tuo album”- mi dice, prima di lasciar cadere le braccia lungo il corpo.
 Mi paralizzo. No, non è possibile. Quando uscì il video di Weighted mi scrisse una mail nella quale mi spiegò i motivi della sua decisione di non volerne sapere più nulla di me e della mia musica, perché lui ormai aveva una sua famiglia e nulla gli avrebbe fatto cambiare idea sui sentimenti che provava per sua moglie e sua figlia. Non avrei mai pensato che avrebbe ascoltato l’album interamente. Ogni singola canzone, lì dentro, è dedicata a lui. In ognuna di quelle dodici tracce, ho riposto un pezzo del mio cuore e della mia anima. Ma non avrei mai pensato che l’uomo a cui l’ho dedicato avrebbe sprecato 37 minuti del suo prezioso tempo per ascoltarlo, non dopo tutto quello che aveva scritto in quella mail, e soprattutto, non dopo ciò che era successo quella maledettissima notte.
La Notte. Quella che passai a sofocare i singhiozzi nel cuscino. Quella notte in cui Gerard decise di tagliare l’ultimo filo sottile che ci teneva fisicamente uniti. La notte dell’annuncio dello scioglimento dei My Chemical Romance. Me lo ricordo come se fosse appena successo. L’ espressione seria di Gerard e la disperazione nelle sue parole. Abbiamo bisogno di tempo da dedicare alle nostre famiglie, aveva detto a tutti i componenti. Amo Lindsey, aveva detto a me. E quell’ultimo bacio a fior di labbra, interrotto troppo presto, era stato l’unico momento felice degli ultimi due anni, al ricordo del quale mi ero aggrappato nei momenti più bui e che mi aveva aiutato a sopportare la solitudine e la nostalgia.
Mi riscuoto da questi pensieri a causa di un singhiozzo troppo forte da parte di Gerard.
-“Frankie, i..io non ti chiedo di perdonarmi, so quanto ti ho fatto soffrire, ma volevo solo farti sapere che ti ho mentito quella notte. Non sono altro che un bugiardo, e oltretutto pure vigliacco. Sono tornato per farti sapere che in tutto questo tempo non ho mai smesso di amarti.”-
Mi stringo le ginocchia al petto. E ora? Vale la pena di soffrire di nuovo? Di scoprire di essere stato preso in giro ancora una volta? Di pensare al suicidio giornalmente? Alzo lo sguardo e incontro i suoi occhi. La risposta mi è sempre stata chiara.
Lo prendo per il polso e lo faccio cadere sopra di me, facendo incontrare le nostre labbra.
E’ un bacio famelico, che entrambi aspettavamo da troppo tempo.
E’ un bacio che sa di casa, di sicurezza e di promesse mantenute.
E’ la certezza che questa volta no, non verrò lasciato indietro e abbandonato.
Ci stacchiamo dopo alcuni minuti. Gerard sorride. Intreccia le dita della sua mano destra con quelle della mia sinistra e ci mettiamo a correre sotto la pioggia.
Solo io e lui.
Per sempre.





Se siete riusciti ad arrivare fin quaggiù avete la mia più totale stima. Diventerete santi. Vi amo.




Heyyy ! Questa è la prima frerard che pubblico, è uno sclero dovuto alla noia. L'ho scritta oggi pomeriggio mentre ascoltavo la mia playlist "canzoni veramente depresse che ti strappano il cuore" (giuro che si chiama veramente così). Non so che dire. Spero che vi piaccia. Ho in programma una long, sempre frerard, ma comica, dato che noi fangirls non abbiamo bisogno di ulteriore tristezza (parla quella che pubblica OS che riuscirebbero a deprimere chiunque). Se volete lasciate una recensione (anche perchè se vi fa schifo come scrivo è inutile pubblicare una long, se me lo dite prima risparmio le vostre sofferenze ew). E...nulla. Ricordate che questa storia è scritta da una liceale depressa e senza amici/vita sociale che ha sbagliato a fare la tinta e scrive fanfiction solo perchè ha finito quelle da leggere, quindi siate clementi.  
Lilith
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance / Vai alla pagina dell'autore: Dark artifact