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Autore: Weirdandwonderful    10/09/2015    0 recensioni
"I am the world's worst,
I am my own worst,
It's crazy you stuck with me.
Most days I can't believe you're still here."
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si morde il labbro inferiore, alla ricerca del suo anellino. Giocarci con i denti lo aiuta sempre a rilassarsi, ma si accorge che il piercing non è al suo posto. Passa la lingua sul punto in cui dovrebbe essere, ma ci trova solo un piccolo buco. Allora torna al presente e si ricorda di non portare più piercing da un bel po'. Sospira, passandosi stancamente una mano sul viso. Sta male in questi giorni, è terribilmente stanco e stressato, eppure non riesce a dormire. Lontano dalla famiglia, lontano dai Cellabration, chiuso in quel piccolo appartamento a bere thè caldo mentre fuori piove, è alla disperata ricerca di ispirazione. Deve, vuole scrivere nuove canzoni perchè sente qualcosa, sente le parole giuste annidate nel profondo della sua gola, eppure non riescono a uscire. Pensava che senza distrazioni sarebbe riuscito a comporre meglio, ma l'assenza di contatto umano lo sta soltanto facendo impazzire. Per un secondo decide di smettere di mentire a se stesso, e confessa il motivo del suo essere lontano dalla famiglia, lontano dai Cellabration, chiuso in quel piccolo appartamento a bere il thè che ormai si è raffreddato mentre fuori la piogga batte sempre più forte. Vuole dimenticare, Frank. Dimenticare tutto il passato, e soprattutto dimenticare i sentimenti. Se sta funzionando? Affatto. "Oh, fanculo." sussurra. Prende il telefono e cerca tra i contatti quel numero, ma le mani gli tremano e ci impiega più del dovuto. Squilla. Un "pronto?" biascicato stancamente gli fa perdere un battito. "Gerard?" la voce gli trema tanto quanto le mani. "Frank? Ma lo sai che ore sono?" No, che ore sono? "Sono le tre di notte, per l'amor del cielo. Cosa c'è?" risponde con aria decisamente seccata, ma Frank non ci presta attenzione. "Puoi venire da me?" e sente Gerard sospirare. Resta in silenzio per un secondo, come se ci stesse pensando. "Arrivo." e sospira di nuovo. Frank chiude gli occhi appena l'altro riattacca. Non capisce se si sente meglio o peggio di prima. Il campanello suona dopo neanche mezz'ora, e lui corre ad aprire. Un Gerard Way fradicio e con il viso stanco gli si presenta davanti, e non dice una parola, lo guarda negli occhi ed entra in casa. Si toglie il cappotto bagnato e lo posa sull'appendi-abiti. Entra in cucina e si mette ad armeggiare con i fornelli. "Ho già bevuto il thè." Lo avverte Frank. "Vorrà dire che ne berrai un altro." la voce di Gerard è senza intonazione, come la sua. Gli sembra un fantasma, un'apparizione pronta a sparire da un momento all'altro, e non riesce a trattenere una lacrima. Gerard si gira verso di lui, come se avesse sentito il suono di quella lacrima che scendeva. "Oh, Frank." Scuote la testa e si porta il pollice e l'indice al viso per massaggiarsi le tempie. Frank non ce la fa, va da lui e lo stringe forte. Tra le sue braccia sta bene, Gerard gli accarezza la schiena e le guerre non ci sono più, fuori non piove e lui ha trovato il suo posto nel mondo. Sente la presa di Gerard allentarsi e si allontana da lui per prendere un foglietto scarabocchiato dal tavolo. Lo porge a Gerard senza una parola. E' il testo di Tragician. Gerard lo legge tutto con attenzione, perchè sa bene che Frank non è bravo a parlare, non riesce a spiegare quello che prova se non attraverso la musica. "Frankie, mi dispiace così tanto che tu ti senta così." Frank lo guarda negli occhi, "Rileggi l'ultima parte." Gli occhi del maggiore analizzato la seconda metà del testo, e gli scappa un gemito. "Non la supereremo mai, vero?" Frank fa di no con la testa. "Allora tanto vale goderci quel poco che ci resta ancora da vivere." Con un passo Gerard si ritrova contro Frank, lo prende per i capelli e si appropria della sua bocca, mentre il più basso gli cinge automaticamente il busto con le braccia. E' una scena già vista, già collaudata più e più volte. Entrambi sanno che funziona bene. Frank si stacca un secondo dalle labbra dell'altro, "Grazie per essere venuto, ne avevo terribilmente bisogno." Gerard lo abbraccia senza parlare. Non si parlavano da più di un anno, Frank lo aveva totalmente ignorato per tutto il tempo, e ora Gerard è lì ad abbracciarlo, a baciarlo e a fargli il thè caldo, alle quattro del mattino, ed è arrivato sotto la pioggia. "Andiamo a dormire, mh?" Way gli alza il mento con una mano, costringendolo a guardarlo negli occhi. Frank annuisce, si asciuga le lacrime e lo prende per mano per portarlo in camera da letto. "Aspetta, non hai bevuto il thè!" Frank ride, per la prima volta da quelli che gli sembrano secoli. "Fanculo il thè, vieni con me e basta."
 
"I am the world's worst,
I am my own worst,
It's crazy you stuck with me.
Most days I can't believe you're still here."
*Salve a tutti! Se avete letto la storia, recensite! Fatemi sapere cosa ne pensate e se farei meglio a lanciare il pc dalla finestra e darmi all'ippica.*
   
 
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