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Autore: Briciole_di_Biscotto    10/09/2015    2 recensioni
Dei singhiozzi sommessi aleggiavano per la sala, in una silenziosa disperazione e in un lacerante dolore.
[...]
̶ Vati, te lo affidiamo. Prenditi cura di lui.
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Sacro Romano Impero, Ungheria/Elizabeta Héderváry
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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  Dei singhiozzi sommessi aleggiavano per la sala, in una silenziosa disperazione e in un lacerante dolore.
  Liechtenstein si aggrappò alla veste del fratello in cerca di un appiglio, piangendo, e Svizzera la strinse a sé in una morsa disperata, lottando contro le lacrime che premevano per uscire.
  Svezia, poggiato al muro della stanza con le braccia incrociate, aveva lo sguardo fisso a terra, perso nei suoi pensieri, mentre accanto a lui Austria era immobile accanto alla finestra, dalla quale si vedeva la pioggia battere incessantemente come a voler condividere il loro dolore.
  Ungheria, accovacciata per terra accanto alla cassa di ebano e seta piena di fiori bianchi, piangeva e levava dei lamenti sommessi dondolandosi avanti e indietro, lacerata dal dolore.
  D'un tratto, la porta si aprì lentamente con un leggero scricchiolio, e Prussia entrò nella sala. Nessuno si volse a guardarlo, né tanto meno gli rivolsero una parola di benvenuto. Richiuso silenziosamente l'uscio, l'albino si avviò a passo sicuro ma lento verso la cassa, fermandosi in piedi accanto ad Ungheria.
  Con un movimento veloce, prese il grande panno ripiegato poggiato sul suo avambraccio, e lo spalancò. Lo stendardo del Sacro Romano Impero andò a posarsi delicatamente sul corpo minuto contenuto nella bara. E a vederlo così, gli occhi d'oceano chiusi, il volto disteso in un'espressione rilassata e le mani giunte al petto, Prussia faticò a credere che li avesse lasciati per sempre.
  Fece per accarezzare la guancia del bimbo, ma la mano non ne volle sapere di muoversi. Non voleva sentire su quel viso infantile il freddo della morte.
  Prussia guardò in alto, e parlò a nome di tutti.
  ̶ Vati, te lo affidiamo. Prenditi cura di lui.
  Un singhiozzo più forte provenne da Liechtenstein, mentre la sala veniva riempita dai gemiti disperati di Ungheria, che gridava che no, il suo piccolo non era morto, il suo bambino si sarebbe svegliato, dovevano solo avere fede ed aspettare. Il dolore di Ungheria era così tangibile, così tremendo che tutti i presenti sarebbero voluti scappare, sentendo il cuore lacerarsi sempre più ad ogni singhiozzo della castana.
  Prussia guardò un'ultima volta il bambino riverso nella bara, e un sorriso mesto gli si dipinse in volto, mentre il piccolo corpo cominciava a svanire, disintegrandosi in una scintillante scia di stelle.
  Onore a te, Sacro Romano Impero. Addio, fratellino.
  Il grido lacerante di Ungheria ruppe il silenzio.
  
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