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Autore: Nurmilintu    10/09/2015    0 recensioni
Pensa alle persone che hanno paura di sussurrare quei “Ti amo”, di dire quei “Mi manchi”, di urlare quegli “Aspettami!”. E rimandano, giorno dopo giorno… A che serve parlare se non si dicono le cose importanti allora? A che servono le parole se non a far parlare il cuore?
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Era una di quelle mattine fredde e grigie d'autunno, con il vento che sbuffava di tanto in tanto, e le foglie che danzavano nell'aria per poi appoggiarsi nuovamente al suolo, e tutto rimaneva immobile.
Anche le persone si muovevano lente, era come se tutto fosse racchiuso all'interno di una bolla di cristallo e i suoni arrivavano lontani in piccoli sibili e sussurri.
Eva in quel silenzio si trovava a suo agio, le piaceva quella sorta di intorpidimento del mondo intero, come se tutto ancora dormisse e niente e nessuno la notasse. Camminava così, con la mente leggera e il passo silenzioso, per non turbare quell'equilibrio perfetto.

Il treno quella mattina era abbastanza vuoto, ma lo era sempre per le prime quattro fermate, poi si riempiva di studenti e studentesse, che con le loro risatine acute e urletti striduli spaventavano Eva, che di voce non ne aveva.
Eva infatti è muta, non parla, non ne è mai stata capace, però le piacciono le parole e le sa usare molto bene, quando scrive.

L'espressione di Eva cambia all'improvviso, i suoi occhi si stringono un po', le sopracciglia si avvicinano e i suoi denti torturano la guancia destra mangiucchiandola dall'interno lentamente. Pensieri tristi le occupano la mente.
Lei parla in questo modo.
Pensa alle persone che hanno paura di sussurrare quei “Ti amo”, di dire quei “Mi manchi”, di urlare quegli “Aspettami!”. E rimandano, giorno dopo giorno… A che serve parlare se non si dicono le cose importanti allora? A che servono le parole se non a far parlare il cuore?

Il paesaggio corre veloce dal finestrino del treno ed Eva lo osserva, continuando a pensare alle parole non dette. Poi il treno, piano piano, si ferma ed è l'ora di scendere, inizia una nuova giornata, una nuova giornata d'inferno a scuola.

  
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