Anime & Manga > Lupin III
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Autore: ThiefOfVoid    10/09/2015    4 recensioni
"Cinque giorni di coma e due arresti cardiaci più tardi mi risvegliai e il mio caro zio, arrivato alla velocità della luce da Tokyo per starmi vicino, mi convinse in qualche strana maniera a lasciare la mia brillante carriera da diagnosta per arruolarmi nell’Interpol. Tre mesi dopo essere stata dimessa lasciai il camice bianco per una divisa. [...] Ho le idee chiare, devo e voglio lasciare l'Interpol"
Un'hacker alle prese con la sua prima missione sotto copertura per conto dell'ICPO. Saprà rimanere distaccata o si lascerà trasportare?
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jigen Daisuke, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non cosa aspettarmi da Jigen stamattina. Mi ha detto di vestirmi comoda, e di prepararmi psicologicamente, perché mi farà fare qualcosa che forse non avrei fatto mai. Sono abbastanza perplessa, fino a che non mi rendo conto che stiamo andando a Coney Island. Erano anni che non andavo al luna park, seriamente. Non so come ha avuto quest’idea. Prima però facciamo un giro al New York Aquarium, che forse non ho mai visto, strano ma vero. L’acquario ha dei percorsi meravigliosi, tralasciando il fatto che gli squali mi inquietano un po’. E ho dato da mangiare a dei pinguini, quanto diavolo sono carini? Il resto della giornata lo dedichiamo al luna park. Prima facciamo tutte le attrazioni tranquille, e pranziamo al Place to Beach. Ma prima di passare ai vari giochi, devo affrontare almeno due delle montagne russe del parco. Le sceglie per me. Il Thunderbolt e il Coney Island Ciclone. Il secondo, tra parentesi, è un pezzo di storia del luna park. Il Thunderbolt mi fa capire come mai prima perché non amo le montagne russe, il Ciclone è passabile, più o meno. E’ senz’altro meglio che avere a che fare con serpenti o ragni, ma le montagne russe sono sempre state un mio problema, anche perché continuo ad avere la forte paura di perdere il cappello. Non potrei mai perdonarmelo.

“Ricordami di non ascoltare più i tuoi consigli se siamo all’interno di un luna park”

“Avanti, le montagne russe non sono male”

“Non sono male!? Il Thunderbolt mi ha ribaltato lo stomaco! E ti prego, non ricordarmi che ne esistono di peggiori, non farlo”

Ora però tocca a me scegliere. Prima facciamo la 3 point challenge, e a dire il vero speravo di cavarmela un po’ meglio. Consiste in una sfida di basket. Otteniamo buoni punteggi con qualsiasi cosa che prevede il tiro di precisione, modestamente. All’improvviso però ci rendiamo conto che anche paparino è qui, a dire il vero lo sentiamo più che altro.

“Alexis, Jigen, siete in arresto!”

Jigen ha una delle idee più strambe di sempre. Vorrebbe fare un giro sul soarin’ eagle, che forse è peggio del Thunderbolt, per seminarlo ma al tempo stesso continuare quelli che sono i nostri piani per la giornata. Ancora scioccata da prima gli dico di no senza alcuna esitazione. Non ne voglio più sapere di montagne russe almeno per un paio di mesi. Così ci approfittiamo della folla per andare verso il Coney Cones, sperando di far perdere del tutto le nostre tracce. Non resisto alla tentazione e mi prendo un mega cono al cioccolato, che a dire il vero mi riporta alla mente alcuni ricordi di Chicago, e al solo pensiero arrossisco pesantemente. Stiamo in zona per un po’, rilassandoci qualche momento. Non so bene perché, ma vago con la mente, chiedendomi come sia possibile che Jigen sappia sempre di cosa ho bisogno e in che momento. Indovina sempre cosa può giovare al mio umore. Non ho bisogno di parlare, prima che io possa dire qualunque cosa lui ha già capito qual è il punto. Improvvisamente mi accorgo che paparino ci ha ritrovati, ma sento anche una seconda voce familiare, chiamarlo Zazzarino, per richiamare la sua attenzione. Solo mia nonna può fare una cosa del genere, chiamava anche mio padre così, quando era necessario richiamare la sua attenzione in modo più pesante. Non riesco a trattenere le risate, la faccia di mio zio è epica. Quando finalmente mia nonna è a portata di vista la raggiungo e la riabbraccio dopo un infinità di tempo. Come sempre, pur avendo quasi ottant’anni, la sua salute è impeccabile, e dimostra minimo cinque anni di meno. Obbliga lo zio a non arrestarmi, poi sposta lo sguardo su Jigen, per poi dirmi ‘Te lo rubo solo un momento’. Cerco di fermarla, ma so che è inutile. Vado lentamente nel panico, per qualche ragione a me sconosciuta. Ormai tutti sanno di noi, e mia nonna non è mai disinformata, nonostante non sia più attiva nel campo criminale da anni. Non ho paura che non approvi, ho solo paura delle sue domande imbarazzanti, o che possa mettere in testa a Jigen idee strane. Da qui posso vedere solo Jigen, posso capire solo il suo labiale. Mia nonna è di spalle rispetto a me, questo significa che dovrò intuire le sue domande

POV JIGEN
Non capisco il comportamento della nonna di Alexis, ma di certo so da dove ha preso la sua esuberanza celata. In passato era una grande ladra, qualcuno dice che abbia collaborato con Lupin I e Lupin II. Nasconderle qualcosa è impossibile, e credo che niente sia cambiato con gli anni. Quindi avrà certamente notato la fede, parte del nostro travestimento di alcuni mesi fa, che Alexis porta ancora. Dicono anche che fosse una donna che va dritta al punto, e provo sulla mia pelle questa sua ultima caratteristica

“Vi siete già fidanzati?” è impossibile non notare la sua euforia, anche se è ben celata “Non posso chiederlo ad Alexis perché mi ucciderebbe, è sempre stata timida riguardo certi argomenti, ma tu devi dirmelo, infondo sei il futuro marito di mia nipote. Senza contare che bisogna essere molto uniti se si vuole fare grandi colpi senza problemi…davvero molto uniti, non so se mi spiego”

Non avrei mai immaginato di poter essere così in imbarazzo nella mia vita, ma cerco di nasconderlo al meglio “Hem…suppongo di sì”

“Purtroppo per sposare il nonno di Alexis ho dovuto smettere, creo che tu lo sappia già. Ma voi siete fortunati, potete divertirvi insieme. Non che io non mi sia divertita con lui, in altri modi forse. Quand’è il matrimonio? Ci avete già pensato? Devo assolutamente esserci”

“Sarà fra i primi a saperlo, ma no, non ci abbiamo ancora pensato” A dire il vero sto già progettando come chiederle di sposarmi, ma è ancora troppo presto. Non sto dicendo che non accetterebbe già ora, ma so che preferisce prendere le cose un po’ con calma

“Mi aspettavo di più da te Jigen, ho sentito dire molte cose su di te, metà delle quali devono essere errate, o Alexis non sarebbe con te, ma ciò che rimane di attendibile mi aveva fatto pensare che tutto fosse stato quasi deciso, visto che sei uno che va dritto al sodo. I problemi potrebbero arrivare con i figli, pensi che interromperete la vostra carriera di ladri quando arriveranno?”

“F-figli? A dire il vero non abbiamo parlato nemmeno di questo, è un po’ presto…”

“Sono un po’ delusa, mi aspettavo che almeno tu avessi pensato a queste cose. Alexis è una tempista, probabilmente certe cose non le passano neanche per l’anticamera del cervello, il mio non è un rimprovero, ma una semplice considerazione. E’ sempre stata un’amante dell’avventura e anche del rischio seppur in maniera moderata, preferisce avere un piano piuttosto che agire alla cieca…”

“Il rapporto tra me e Alexis…non si può descrivere quanto sia profondo. E la cosa incredibile è che è successo tutto nel giro di pochi giorni, e siamo arrivati a tutto questo in pochi mesi, non potrei chiedere di meglio. Se fosse per me avrei già tirato in ballo molti argomenti importanti della vita di coppia, ma so che non posso forzarla. Ha bisogno di stabilità e di calma, e poi voglio sorprenderla, porle davanti certe possibilità quando meno se lo aspetta, così che abbia ancora più soddisfazione e che sia ancora più felice. Ha già avuto abbastanza problemi nella sua vita, e purtroppo alcuni rimangono ancora tutt’oggi, non voglio certo essere io a crearne di nuovi. E poi, onestamente, bruciare le tappe non è mai una buona idea. Lo farei volentieri, perché non desidero altro che poterla definire mia moglie, ma credo che sia giusto che sappia tutto ciò che deve sapere prima di quel giorno, ne ha tutto il diritto. Mi dispiace di averla delusa, ma voglio renderla veramente felice, e posso raggiungere il mio scopo solo stupendola al momento giusto, e nel modo giusto, e per questo ci vuole un po’ più di tempo”

Incrocio solo per un momento lo sguardo di Alexis, e a quanto pare ho involontariamente già rispettato questo mio obbiettivo, ma questo è solo l’inizio. La reazione di sua nonna è impagabile, è come se fosse una shipper senza speranze. Non avrei mai pensato di diventare parte della famiglia Zenigata, è l’ultima delle cose che pensavo sarebbero accadute, ma francamente non mi dispiace affatto. Mi sembra di essere ben accetto da tutti loro, soprattutto da paparino, anche se non vuole ammetterlo. Infondo credo che sia felice che sia stato io a rubare il cuore alla sua cara nipote.

POV ALEXIS
Non credo di essere mai stata più commossa di così. Non mi è stato facile ripetere le sue parole, visto che anche paparino voleva sapere, per rendermi comprensibile ho dovuto soffocare l’emozione che mi faceva tremare la voce. Qualcosa in me ha la certezza assoluta che Jigen sia la mia anima gemella, e niente potrà farmi credere il contrario. Nonostante questo però mi informo sulle domande poste, ma a quanto pare si sono messi d’accordo per non farmi sapere niente. Poco male, infondo non avrei dato grande peso alla cosa, ho in testa solo quelle sue ultime parole. Dopo cena siamo di nuovo soli, lasciamo il luna park e sceglie accuratamente un posto in spiaggia, come se avessimo l’intenzione di rimanere qui per un po’. Anticipando la domanda, mi dice che è una sorpresa, un modo per chiudere in bellezza. Fisso a lungo l’orizzonte, con la luna piena che si riflette nell’oceano. Ho sempre amato il mare, e un giorno mi piacerebbe fare una crociera, o girare le più belle isole dei Caraibi, spostandosi in barca, ogni giorno visitando piccole isole una dietro l’altra, facendo immersioni nei punti d’interesse. Non sarebbe affatto male. Il mare cristallino, la sabbia bianca…tutto questo in buona compagnia ovviamente. Potrebbe essere una buona idea per una luna di miele, anche passarla a Los Angeles o a Barcellona non sarebbe male, o forse in Italia, magari a Venezia. E se invece si potesse fare tutto queste cose, per una luna di miele per niente breve? Già, sto un po’ fantasticando. Però sarebbe veramente magnifico. Dopo un’ora circa, senza che io ne sapessero niente, partono o fuochi d’artificio. Non ne ero al corrente, ma sono programmati per celebrare la fine dell’estate. Fra pochi giorni è settembre…è già passata un’estate, che non dimenticherò tanto facilmente, poco ma sicuro. Nel giro di una settimana massimo due ci sarà il colpo a Barcellona. Secondo alcune voci rischiamo veramente molto, Riez ci seguirà quasi sicuramente. Ma ora non ci penso, e mi godo i fuochi d’artificio. Torniamo alla macchina, sono abbastanza stanca, ma non troppo da rinunciare al jazz club. Non smetterò mai di frequentare questo posto, perché anche qui custodisco preziosi ricordi, sia della nostra relazione che precedenti ad essa. Non so bene per quale ragione, ma mi viene da pensare a come potremmo vivere quest’inverno. Appiccicati molto probabilmente, e per colpa mia, visto che sono tremendamente freddolosa. L’altro giorno Jigen mi ha parlato di un possibile colpo in Russia, e mi sono sentita morire pensando al freddo che di sicuro sentirò. Non so bene perché, ma mi sto chiedendo se anche lui ha problemi tanto quanto me durante l’inverno. Sarebbe una cosa tenera, non so bene dire perché, ma la troverei tenera. E il primo San Valentino…non oso immaginare cosa si farà venire in mente per quel giorno. Forse non si direbbe, ma è davvero premuroso, e infondo è quel tipo di compagno che sa sempre come valorizzare le giornate, che ricorda le date importanti…non sono quel tipo di donna che scatena la terza guerra mondiale per un anniversario mancato, ma fa sempre piacere sapere che l’altro da lo stesso valore che dai tu alle cose. Quando torniamo a casa, prima di addormentarmi, ho solo un pensiero in mente. Non ha bisogno di rendermi felice, perché mi ha già resa felice.

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Angolo dell'autrice

Oook, inutile dire che sono in ritardo, ma purtroppo ho avuto i tre esami di riparazione (passati senza problemi, fuck yeah, sono in terza liceo!), ho dovuto fare i miracoli per finire i miliardi di esercizi di vario genere per i compiti delle vacanze (a dire il vero mi manca ancora qualcosa di matematica, e comincio fra quattro giorni, ma sono dettagli) e ho avuto un pesante calo di ispirazione per questa storia, e aver iniziato a giocare il quarto capitolo di Assassin's Creed non mi ha aiutata (Amo troppo Black Flag, aiuto). Comunque, è ufficiale, il prossimo capitolo è l'ultimo, e mi prenderò una piccola pausa per definire meglio la storia crossover con Conan, seguito di questa. Non ho idea di cosa sia uscito dalla mia testolina e come, ma non importa.
Spero che vi sia piaciuto anche questo capitolo c: 
  
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