10/09/2015
2 recensioniSecret in whispers, music and
shadows
Jian.
Will tormentava la scritta sul suo polso da quando aveva dieci anni, somigliava ad una runa permanente ma era solo una scritta, un nome per la precisione, un nome che tutti avevano. Charlotte gli aveva spiegato cosa significava, ogni persona nasce con un nome sul polso, crescendo diventa sempre più chiaro da leggere fino a somigliare ad una runa nera, il nome della propria anima gemella, la persona con cui si sarebbe passata la vita, quella persona che prima o poi tutti incontravano, e mentre lo spiegava lo sguardo cadeva su Henry chino su chissà quale nuova invenzione, e sorrideva.
Più Will leggeva quel nome e meno era convinto della cosa, prima di tutto non aveva nulla di inglese, come avrebbe fatto ad incontrare quella fantomatica anima gemella se non si spostava mai da Londra e all’Istituto arrivavano forse tre o quattro cacciatori? Secondariamente non sapeva nemmeno se era un nome maschile o femminile. Non che a dieci anni gli interessasse, ma anche se così fosse stato non poteva andare in giro a chiedere a chiunque quale fosse il nome, o no?
Quando Ke Wen Yu vide il nome che aveva preso forma definitiva sul polso del figlio sorrise.
«Inglese, esattamente come accadde a me.»
Il nome Jonah era in un corsivo spigoloso, come la grafia del padre quando scriveva, Jian osservò il suo, William, era ordinato e semplice. Gli piaceva ancor prima di conoscerlo.
Due anni dopo, mentre viaggiava per raggiungere l’Istituto di Londra il suo pensiero era ben lontano dal nome inglese che faceva capolino da sotto la manica della camicia, non desiderava più conoscere quel misterioso William, non voleva che soffrisse a causa sua, ma le cose non vanno mai nella direzione che uno spera.
James allungò la mano verso il ragazzo nella sala degli allenamenti, Charlotte si era allontanata per lasciarli soli, conosceva ormai bene Will, sapeva che non avrebbe provato a stringere amicizia se lei fosse rimasta. Will lo guardò da testa a piedi per diversi secondi prima di scrollare le spalle, si sarebbe presentato, gli avrebbe stretto la mano e poi sarebbe tornato al suo allenamento ignorandolo come faceva con tutti gli altri.
«Io sono William.»
Disse semplicemente prendendo la mano del nuovo arrivato e stringendola appena, la scossa che avvertì sotto pelle gli fece alzare lo sguardo fissando negli occhi il ragazzo che lo guardava a sua volta con la stessa espressione sorpresa.
«James.»
Will sembrava quasi deluso da quello, lasciò andare la mano e si voltò, per un attimo aveva pensato che fosse quella la scossa che avrebbe avvertito toccando la sua anima gemella ma a quanto pareva non era così. Jem intravide per un istante il nome di Will e sorrise.
«Il mio nome cinese è Ke Jian Ming.»
Precisò quasi distrattamente mentre si affiancava a lui e prendeva uno dei coltelli da lancio dal tavolo.
Nessuno all’Istituto sapeva di quel nome, per tutti era solo James Carstairs, la Legge vieta di amare il proprio Parabatai in senso romantico, ma dopotutto il nome che aveva Will non era James.
Era il loro piccolo segreto nascosto in sussurri, musica e ombre.
Angolino dell'autrice: Estremamente corta e veloce ma volevo davvero scrivere di nuovo qualcosa su questa coppia e l'unica idea al momento era la Soulmate, una delle tante versioni almeno, quella forse più classica del nome.
Non ho molto da dire se non che spero vi sia piaciuta.
Bye Bye~
Aki