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Autore: deborahdonato4    11/09/2015    2 recensioni
Nico di Angelo ha appena capito i suoi sentimenti nei confronti del solare Will Solace. Quando finalmente possono passare del tempo insieme, per conoscersi meglio... Arrivano gli altri spasimanti di Nico, per nulla felici di vederlo con Will.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jason/Nico, Nico di Angelo, Nico/Will, Percy/Nico, Will Solace
Note: OOC | Avvertimenti: Non-con
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Nico accarezzò la schiena di Will Solace, pensieroso. Will lo teneva stretto a sé, baciandogli lentamente il collo, e dai suoi movimenti capì che non intendeva fare nient'altro per il momento.

Ma Nico era curioso, e non si saziava facilmente.

«Will.» sussurrò, e Will spostò il volto contro il suo. A Nico piaceva tutto di lui.

«Dimmi, bello.» sorrise Will.

«Uno, non chiamarmi bello.»

«Continuerò a farlo, invece.»

«Due, tutto qui?»

Will sorrise. «No, non è tutto qui.»

Nico sospirò felice e lo guardò. «Ma prima posso fare una cosa?»

«Tutto quello che vuoi.»

Nico lo baciò un'altra volta, poi si mise seduto. Will si stese sul letto, guardandolo curioso, passandosi le mani dietro la testa.

«Non ho ben capito quello che vuoi fare.» disse Will, osservandolo.

«Bene, terrò l'effetto sorpresa.» sorrise Nico, baciandolo un'altra volta e poi lasciandogli le labbra prima che Will potesse ricambiarlo.

Proprio come aveva fatto il figlio di Apollo con lui poco prima, Nico lo baciò su tutto il petto, senza fermarsi una volta giunto all'ombelico. Gli baciò il sesso da sopra i boxer, e subito sentì il gemito di Will. Poi le sue mani tra i capelli e le dita sotto il mento.

«Ne sei sicuro?» gli chiese, gli occhi luminosi.

«Sì.» annuì Nico, togliendogli i boxer.

Per qualche secondo, restò a guardare imbambolato.

Will tossicchiò imbarazzato. «Guarda che anche tu non sei male.»

«Zitto, Solace!»

Will ridacchiò, si mise seduto e lo baciò. Nico ricambiò il bacio, poi lo spinse di nuovo coricato. Gli passò le dita sul sesso lentamente, senza fretta, e sorrise nel sentire il sospiro di Will.

Nico continuò a masturbarlo per qualche minuto, arrossendo. Will era già durato un minuto più di lui. Fermò la mano, sentendo il fremito di Will, e iniziò a baciarlo sul sesso, prendendolo quasi subito in bocca. Cercò di seguire i movimenti già usati da Will su di lui, e quando lo sentì soffocare un grido di dolore si scostò da lui, imbarazzato.

«Scusa.» disse.

Will sorrise e si mise seduto, posandogli le mani sui fianchi. «Non ti devi scusare di niente.»

«Credo di averti morso.»

«Fa niente. Sono... felice... che tu abbia voluto farlo.»

Nico lo baciò sul collo, ma Will abbassò il volto e lo baciò. Gli passò le dita dietro il collo, premendo il suo corpo nudo contro l'altro bollente.

«Ora non voglio sembrarti un... ehm, non so bene cosa...»

«Pervertito?»

«Esatto. Non voglio sembrarti un pervertito, ma se vuoi imparare... be', hai il mio corpo a disposizione.»

«Sempre?»

«Ogni volta che lo desideri.»

Nico lo baciò più a lungo, infilandogli le dita tra i capelli, e Will ricambiò mordicchiandogli il labbro. Per la seconda volta Nico si stese sul letto, con Will stretto a sé, nudo, intento a baciarlo. Nico ricambiò tutti i baci, accarezzandolo ovunque. Anche le mani di Will non sembravano intenzionate a fermarsi.

«Will...» mormorò Nico, e Will lo baciò sulla gola.

Il figlio di Apollo non gli chiese spiegazioni, perché lo capì dal suo tono di voce quello che voleva. L'unica cosa che fece Will fu annuire, spostandosi da lui.

Nico si stese a pancia in giù, abbracciando il cuscino. Si sentiva sottosopra, e voleva solo che tutte quelle sensazioni svanissero da lui.

Sentì le labbra calde di Will baciarlo lungo la spina dorsale. Nico chiuse gli occhi, il cuore palpitante, in attesa.

Quando le labbra di Will si spostarono da lui, Nico restò fermo e immobile. Lo scricchiolio del letto gli fece capire che Will era appena sceso. Alzò lo sguardo su di lui e seguì il sedere sodo e abbronzato di Will per la stanza. Lo guardò chinarsi sui suoi pantaloni, e sentì un'altra stretta allo stomaco.

Si lasciò scappare un gemito. Will si voltò verso di lui, curioso.

«Tutto okay?» gli chiese, prendendo qualcosa dalla tasca.

«Sì.» Nico deglutì. «Cosa hai lì in mano?»

«Non vuoi saperlo.»

«Preservativi? Vai in giro con dei preservativi?!»

«Non sono preservativi.»

Nico alzò un sopracciglio.

«È altro.» gli disse Will, avvampando. «Ma non ho i preservativi.»

«Fa niente.»

«Sicuro?»

Nico annuì.

Will si avvicinò e Nico capì cosa fosse quel tubetto che il biondo aveva estratto dalla tasca dei pantaloni. Jason Grace gliene aveva parlato. O meglio, aveva ascoltato Jason Grace mentre parlava di sesso con Percy e Leo. Forse era per colpa sua se aveva lasciato a Will così tanto spazio libero.

Will tornò sul letto e Nico si voltò per guardarlo. Osservò i suoi movimenti mentre si impiastricciava le mani di lubrificante. Nico tornò a rivolgersi al letto.

Nico sentì le mani di Will su di sé e lo lasciò fare. Anche solo quel movimento di mani gli provocò una fitta di piacere. Will si stava preoccupando di lui, di non fargli male.

«Will...»

«Ci siamo quasi.»

«Ehm, Will? Sei... ti voglio bene. Dico davvero.»

Will gli baciò la schiena. «Ti voglio bene anch'io.»

Nico sorrise, le guance in fiamme, e sentì il movimento su di sé. Quando sentì il sesso di Will farsi spazio dentro di lui, Nico strinse i denti e chiuse gli occhi.

Con una spinta del figlio di Apollo, Nico gemette. Non era male.

«Ehi.» mormorò Will, e Nico lo sentì fermarsi. «Ti ho fatto male?»

«N-No, continua.»

«Se ti faccio male...»

«Solace, continua.»

Nico riuscì quasi a vederlo sorridere, e sorrise a sua volta.

 

Quando Will si stese affianco a lui, sudato e ansante, lo cinse tra le braccia senza dire una parola. Nico tenne gli occhi chiusi, mentre il suo corpo vibrava di sensazioni contrastanti.

«Non stai dormendo, vero?»

Nico aprì gli occhi. «Come avrei potuto dormire?» sbuffò.

«Non lo so, era curiosità.»

Nico scosse la testa, dandogli un lieve bacio sul petto. Gli era piaciuto. Will era stato dolce ma passionale. Gli era piaciuto.

Per qualche minuto, Will gli accarezzò la schiena e Nico gli baciò lo stesso punto del petto. Gli faceva male il fondoschiena, e non intendeva muoversi. Voleva restare mezzo coricato sul petto di Will per sempre.

Will voltò la testa verso di lui e lo baciò. Nico ricambiò il bacio.

«È stato fantastico.» si lasciò sfuggire Nico.

«Sì, è stato meraviglioso.» annuì Will, sorridendogli.

«Sembrava che tu lo avessi già fatto.»

Will sbuffò, arrossendo. «Ho letto sull'argomento.» ammise.

«E quando lo avresti letto?» chiese Nico, curioso.

«Negli ultimi mesi.»

«Perché speravi di buttarmi a letto, eh?»

«Perché non volevo farmi prendere alla sprovvista, caso mai fosse successo. E non me ne pento di aver letto quei terribili manuali.»

Nico sorrise e gli accarezzò le guance bollenti. «Hai fatto bene.»

Will riprese a baciarlo dolcemente, e quando ebbe finito Nico gli posò la testa sul petto e schiacciò un pisolino.

 

«Sta dormendo.»

«E tu cosa fai nella sua cabina, Solace?»

«Lui... Non si sentiva molto bene, e mi ha chiamato a controllarlo.»

«E ti ha anche chiesto di rimanere con lui fino al suo risveglio?»

Nico aprì cautamente gli occhi. Il suo corpo gli mandava brevi ondate di piacere e di dolore, ma nessuna di queste era a confronto con la sensazione di benessere nel suo petto. Scoprì di essere mezzo vestito: indossava i pantaloni ed era coperto fino a metà petto con le lenzuola.

«Si da il caso che, essendo dottore, non mi andava molto a genio l'idea di lasciarlo da solo.»

«Potevi mandare qui un altro dei tuoi fratelli.»

«Sono amico di Nico.»

«Nico ha pochi amici, e tu non sei tra questi.»

Nico si mise seduto, stropicciandosi gli occhi e si guardò attorno. La porta della camera era socchiusa, e i vestiti di Will erano spariti. A fatica, scese dal letto e si avvicinò zoppicando alla porta. Ma non la aprì.

«Invece sono amico di Nico, Grace. E faresti bene a ricordartene per il futuro. Ora sparisci. Nico sta dormendo, e non ho alcuna intenzione di svegliarlo per farlo parlare con te.»

Nico aggrottò la fronte mentre la porta della sua cabina veniva chiusa con forza. Udì anche lo schiocco della chiave nella serratura, e poi i passi di Will. Nico ebbe il tempo di fare un passo indietro prima che la porta si aprisse.

Il volto oscurato di Will si illuminò non appena lo vide in piedi.

«Ehi!» esclamò, sorridendogli con dolcezza, e chiudendosi la porta alle spalle. «Dovresti stare a letto.»

«Non sono un invalido.»

«Lo so. Tu sei Nico di Angelo. L'unico e inimitabile.»

Nico arrossì e cambiò argomento. I complimenti di Will lo facevano imbarazzare sempre. «Con chi stavi parlando in modo così amichevole?»

Will sbuffò. «Jason Grace. Non so cosa gli sia passato per la testa. È venuto per parlare con te, ma gli ho detto che stavi dormendo. Mi sembra geloso. Che rapporto c'è tra te e Grace?»

«Siamo solo amici, credo.» disse Nico, aggrottando la fronte.

Will inarcò un sopracciglio in un modo così perfetto che Nico sentì il suo cuore perdere un battito. «Siete solo amici, credi?» ripeté.

«Nel senso che penso di essere suo amico.» Nico gli passò le braccia attorno alla vita, sorprendendo entrambi. «Non faccio certe cose con tutti.»

«Lo spero bene.» Will lo baciò sulla fronte. «Perché tu... sei solo mio.»

Nico lo baciò sulle labbra, poi si scostò da lui. «Sei troppo possessivo. Mi soffochi.»

Will rise e lo strinse di più.

«Però mi piace.» Nico chiuse gli occhi e si appoggiò a lui. «E mi piace anche questo odore di patatine.»

«Ah, giusto. Ti ho portato la cena.»

«Burger e patatine?»

«E del gelato al caramello.»

«Mmh.» Nico storse il naso. «Non mi piace il gelato al caramello.»

«Non intendevo mangiarlo.» sorrise Will, facendogli l'occhiolino.

Nico rise. «Sei un porco.»

«Ed è tutta colpa tua.» Will gli prese il volto tra le mani e lo baciò. Nico gli portò le braccia attorno al collo, e ricambiò con entusiasmo.

   
 
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