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Autore: Net    08/02/2009    2 recensioni
Col tempo tutto, tempo, spazio, emozioni, corpo ed anima, finiscono per ridursi a una semplice e stupida legge...per quanto crudele e stupida sia.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- La legge della principessa, conosciuta anche come “principio d’importanza”-
- E secondo te questa sarebbe la risposta plausibile? Un nome senza senso in un contesto apocalittico?-
Rimane in silenzio sorridendo, i vestiti scuri facevano di quel volto bianco sorridente, circondato da una corta e leggermente disordinata chioma rossa, un misto di male assoluto o pazzia cronica, trasformandolo in un essere unico, fuori dalle leggi fisiche di questo mondo, venuto da una dimensione lontana dove sembra che anche i capelli possano raggiungere il colore ardente del fuoco e la forte ed oscura colorazione del sangue. Lì silenzioso, in piedi davanti al ragazzo che si morde un labbro dal nervosismo, la figura davanti a lui sormontata da un cielo bianco latte e sorretto da un suolo nero pece, risaltavano anche troppo quei capelli.
- “In un Limbo le leggi fisiche, escludendo la gravità, sono annullate poiché essendo uno stato di prossima distruzione tutto può crescere o diminuire fino al momento che si azzera.
Nel momento in cui anche la gravità inizia a vacillare i presenti, tanti o pochi che siano, potranno sentire come ognuna delle proprie anime si escludono e si uniscono, in un ordine che apparenta essere senza senso.
Quando finalmente la gravità sarà annullata, il Limbo crollerà sotto il suo stesso stato caotico azzerando la realtà in un punto che si definisce “di nascita”. In quel momento solo un essere tra i presenti potrà essere espulso dal Limbo, allontanato per la forza del caos. Tale avvenimento accade perché una zona in crisi non può sopportare la presenza di un essere in stato di calma energetica, e quindi l’espulsa. Il soggetto deve avere tutte le anime congiunte e ad uno stato d’armonia di un 70%.
Statisticamente solo un vivente può farlo, essendo una dimensione dove tutte le leggi sono azzerate meno quella della gravità, il fatto che un soggetto, che si può definire X, sia espulso non dipende assolutamente da nessun parametro di capacità fisica, mentale o spirituale, ciò è dettato semplicemente da un caso di pura percentuale d’armonia, percentuale cui può variare se un altro soggetto, che definiremo Y, dona tutte le sue energie mentali al soggetto X. In quel momento X si appropria dell’armonia di Y, che potrebbe raggiungere i picchi del 130% d’armonia. Y sarà azzerato all’istante, ed essendo X più “forte” di Y sarà espulso, seguendo un principio d’importanza.
Questo processo si può semplificare immaginando un teorico regno dove il regnante sia morto e ha lasciato un solo erede. Nonostante tutti vogliano il torno soltanto l’erede può arrivare al trono. Immaginiamo ora che l’erede sia un principe, che per salire al torno debba sposarsi. Nel momento che una teorica principessa Y, indipendemente se lo voglia o no, si sposa con il teorico principe X, gli dona la sua vita, così che lui possa regnare. Questa si definisce legge della principessa o principio d’importanza” -
Le parole escono dalle labbra del rosso con calma, dettate da una semplicità quasi sconvolgente, ha recitato a memoria ciò che ha dovuto imparare prima di iniziare una impresa simile e con un sorriso divertito solo in quel momento comprende che le sue parole sono risultate fredde, distaccate ed inappropriate per la situazione.Un silenzioso e senza voce “ups” esce dalle sue labbra non trovando ascolto nelle orecchie dei due.
Il tempo si è ormai fermato per il biondo che lo guarda impassibile negli occhi, ma fremente di rabbia nelle labbra, che morde con disperazione. Angi scuote i suoi capelli biondi ed osserva il compagno cercare qualcosa nelle tasche dei pantaloni e poi in quelli della giacca. Una goccia di sangue scende dalle labbra e attraversa il volto, silenziosa, per poi inevitabilmente cadere. Se i due si soffermassero in questo particolare noterebbero che la goccia rallenta, cade con più stanchezza, e ci mette il doppio del tempo a cadere.
- Cosicché hai vinto no? Len il rosso esce da qua mentre io collasserò su me stesso azzerandomi. Siamo numeri in fondo no? Io sono un 70% e tu un 80%, io rimango e tu torni. Fammi il piacere di smetterla di cercare un'altra sigaretta e allontanati da me prima che abbia voglia di spaccarti il collo…voglio rimanere solo.-
Il biondo si volta e osserva il nero orizzonte, solo ora nota come pian piano la lunga e piatta linea inizia a curvarsi, come il cielo sembra cadere su di loro e come sente il corpo più leggero. Una strana sensazione lo attraversa, a momenti si sente capace di tutto, pura e semplice euforia, potrebbe fare tutto, ma d’un tratto tutto sparisce e torna a sentirsi una persona, normale, un ragazzo dai capelli biondi che ora è incastrato in una dimensione che sta per collassate. Si volta, le iridi, di quel forte verde che risalta sul suo volto e che porta dalla nascita, fissano il compagno, non stupite di vederlo ancora lì a fissarlo.
- Lo senti vero? Tra poco finirà tutto, il tuo incubo è iniziato ed è finito con me, non è poetico?-
Len, il rosso, sembra risvegliarsi da uno stato di coma, e guardando il ragazzo che tuttavia si morde il labbro, sorride ancora una volta. Si avvicina coprendo la distanza tra i due a grandi falcate, ed arrivato davanti a lui lo abbraccia. Mezzo palmo li separa d’altezza e fa che la chioma rossa vinca sulla bionda.
-Una volta un amico mi disse “Sono forse gli uomini degni di contemplare gli occhi di Dio?”. Bè, quell’amico dovrà ricredersi, perché nelle tre ore che siamo stati qui io non ho fatto nient’altro che osservarli ed imprimerli nella mia memoria.-
In questioni di secondi il ragazzo biondo si sente pervadere da uno stato emozionale che non ha mai provato prima, tutte le emozioni combaciavano e si univano, per una volta si sentiva realmente all’altezza di un dio. Allo stesso tempo che tutto ciò accadde si sentì trascinare da una forza invisibile, un freddo abbraccio lo stava allontanando dal compagno e in questioni di secondi già non riusciva a vederlo, il mondo si era fatto nero.
Il suo sorriso sulle labbra era il suo ultimo ricordo.
Una ciocca rossa nei folti capelli biondi, la sua cicatrice, eterna.



Autore: Non starò qui a tormentarvi autoinsultandomi o pregandovi di non linciarmi, ne a calcolare quanta gente leggerà questa alquanto stramba One-shot. Non mi preoccupo per questo. Avevo voglia di mettere qualcosa, ma se vi piace sarò felice per voi!

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