Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: E S S E    13/09/2015    1 recensioni
"Ma la cosa che odiava di più, quella che lo deprimeva al punto di voler restare sotto le coperte per sempre, erano le nuvole grigie e la nebbia. Il tempo di mezzo, in sintesi. Quando le nuvole riempiono il cielo, oscurando completamente il sole, ma non fanno cadere neanche una goccia di pioggia."
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jason Grace, Nico di Angelo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Vi è mai capitato di sentirvi persi, apatici, ma anche con il disperato desiderio di fare qualcosa, solo per il tempo atmosferico?
Beh, a Nico succedeva spesso.
Lui amava la pioggia, anzi, lui adorava le catastrofi naturali, specie la tempesta. Perché? Perché assistere ad uno spettacolo così burrascoso dall'esterno, per lui era come percepire visivamente il proprio animo inquieto e arrabbiato.
I lampi, che squarciavano il cielo e mandavano scintille, erano i suoi sentimenti, le sue emozioni nascoste che ogni volta gli davano la scossa, per non essere dimenticate, facendo luce sulla sua vera natura.
La pioggia, che scrosciava ininterrottamente e con sempre più forza, erano le lacrime che aveva sempre trattenuto agli occhi degli altri, per poi piangerle di nascosto, da solo. Quelle che, rigandogli il viso, gli regalavano il calore di qualcosa di vero, di vivo che proveniva da se stesso, attenuando il freddo perenne dentro di lui.
I tuoni, che facevano spaventare la gente e l'avvisavano di mettersi al riparo per non udire il loro grande rumore, erano le urla interiori di Nico, quelle che cercava di soffocare e di non ascoltare ogni volta, quelle che gli facevano salire un groppo in gola e che gli procuravano un incessante mal di testa. Quelle che gli ricordavano che il silenzio, era l'urlo più terrificante di tutti, l'urlo più difficile e sofferto.
Lui invidiava la tempesta, perché non sarebbe mai riuscito a sfogarsi come essa faceva, ma al contempo la ammirava, perché ci vuole coraggio a buttare fuori tutto per poi far ritornare il sereno. Infatti, quando tutti si riparavano sotto le tettoie, chiudevano le imposte per sentire meno rumore, o si mettevano sotto le coperte al calduccio, lui si affacciava alla finestra con la sua bella tazza di caffè nero, pronto a godersi lo spettacolo dalle prime file.
E il sole? Il bel tempo? Il caldo? No, a Nico non ispiravano per niente. Non erano veri, erano solo menzogne per uno come lui. Da bambino adorava le belle giornate, il sole che gli scaldava il viso quando passeggiava insieme a Bianca e a Maria per le strade di Venezia, che faceva sembrare tutto tremendamente perfetto. Ma, crescendo, aveva compreso che il bel tempo se lo potevano permettere solo le persone felici. Lo considerava, ormai, lo stereotipo della famiglia perfetta, con la casa perfetta e il tempo perfetto per le giornate perfette da passare insieme. Lui non era nulla di tutto questo.
Ma la cosa che odiava di più, quella che lo deprimeva al punto di voler restare sotto le coperte per sempre, erano le nuvole grigie e la nebbia. Il tempo di mezzo, in sintesi. Quando le nuvole riempiono il cielo, oscurando completamente il sole, ma non fanno cadere neanche una goccia di pioggia.
Si sentiva sempre in conflitto quando c'era quel brutto tempo, ma non proprio brutto come avrebbe voluto. (O anche bel tempo, ma non esattamente bello, come preferiva chiamarlo Will.)
Gli metteva addosso un senso di apatia, ma in contemporanea avrebbe voluto fare qualcosa. Non sapeva se deprimersi perché sarebbe potuto tornare il sole, o se tirare un sospiro di sollievo perché avrebbe potuto piovere per giorni interi. Si sentiva incredibilmente perso.
E quella domenica, non era proprio un giorno di quelli?
-A cosa pensi?- lo richiamò la voce di Jason alla sua destra. Nico si voltò per guardarlo un attimo. Aveva tanto insistito per portarlo a fare un giro quella mattina, perché altrimenti il ragazzo sarebbe stato tutto il giorno seduto sul suo letto con lo sguardo perso nel vuoto, facendosi scivolare addosso quella giornata priva di significato. Eppure erano proprio finiti a fare quello: seduti su una panchina poco distante da casa del moro, a fissare il vuoto davanti a loro.
-A niente in particolare- mentì il moro, riportando lo sguardo poco distante dai suoi piedi.
Poco dopo, sentì il biondo che gli si faceva più vicino, per poi mettergli un braccio intorno alle spalle e tirarlo a sé, incitandolo ad appoggiare la testa al suo petto. Ecco cosa gli piaceva di lui: non forzava mai la mano, sapeva quando doveva insistere e quando doveva semplicemente lasciarlo in pace, sapeva quando doveva stare da solo e quando gli sarebbe servito un abbraccio. Non era importante che Nico gli dicesse la verità o meno, lui capiva subito cosa gli stesse chiedendo veramente. E Nico lo apprezzava sempre.
-Sai, anche a me non piace questo tempo- gli disse, strappandogli un mezzo sorriso da quel volto inespressivo.



Intanto nell'Erebo...
*si ripara dietro al divano* Okay, okay, sono consapevole che sia un'enorme cavolata e che non abbia senso e che magari vi sareste aspettati una Solangelo, ma vi guiro che con 'sto tempo di mer...  questo brutto tempo, non sono affatto ispirata. Così ho deciso di unire la mia mentalità a quella del nostro amato Nico e vedere cosa ne sarebbe uscito... *scappa prima che la trovino e la picchino*
Poi, ho aggiunto quella parte con Jason alla fine, perché io lo vedo come il suo psicoterapeuta personale. *Con questo non intendo dire che shippo Jasico, chiaro? Solangelo forever, babies*
Ah sì, poi c'è scritto One-shot, ma consideriamola una Flashfic dai hahaha *ride solo lei*  Okay, mi ritiro nel mio angolino buio e vi lascio in pace.
Anche se non sarà lo scritto miglire del mondo, mi lascereste una recensioncina per dirmi che ne pensate?
Bacioni,
S. (La ragazza che odiava le domeniche, specie se nuvolose.)

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: E S S E