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Autore: Selis    09/02/2009    8 recensioni
“ Il morso del basilisco è letale, ma c’è un modo per neutralizzarlo, il vero amore. Se la vittima che viene morsa, viene baciata dalla persona che possiede il suo cuore ed è ricambiata, questa si risveglierà dal suo sonno.”
Genere: Romantico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Gaius, Merlino, Principe Artù, Uther
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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basilisck

Questa storia scritta di getto è dedicata a BACINARU e a Arwen Woodbane. E a tutti quelli che hanno commentato la mia prima ficcy su questa bellissima coppia. ^__^

Spero vi piaccia care. ^__^

Buona lettura.

*punto di vista di Merlino*

 

 

Erano passati già due giorni, due lunghissimi ed estenuanti giorni in cui il principe ereditiero di Camelot era steso incosciente nel suo letto, dopo essere stato morso dal basilisco.

Gaius ha provato tutti i rimedi che conosceva, ha cercato in quasi tutti i libri dell’intera libreria di Camelot, ed è ancora rinchiuso li, a cercare, ma le speranze sembrano ormai sabbia nelle nostre mani.

Davanti al palazzo reale, sta già iniziado una processione per dar l’ultimo saluto ad Artù, che ipocreti, come possono pensare che sia già tutto definoto.

Ledy Morgana si è rinchiusa nelle sue stanze, a piangere… oh almeno così mi ha detto Gwen, mentre il Rè, anche se straziato dal dolore, continua la vita di tutti i giorni.

Rumore di passi sommessi, una porta che sbatte, mi volto allarmato pensando ad un’attacco a sorpresa, quando vedo entrare Gaius tutto trafelato.

-Merlino, guarda- Mi dice, mostrandomi il vecchio libro che tiene tra le braccia, inizia a sfogliarlo con foga, finchè non trova ciò che stava cercando.

- Vieni leggi, penso di aver appena trovato l’unico rimedio che sarà in grado di salvare Artù – Dopo quelle parole, una fiamma di speranza si accende dentro al mio cuore, ma.. dopo aver letto, quelle semplici ma complicate parole, il mio cuore è sul punto di spezzarsi.

“ Il morso del basilisco è letale, ma c’è un modo per neutralizzarlo, il vero amore. Se la vittima che viene morsa, viene baciata dalla persona che possiede il suo cuore ed è ricambiata, questa si risveglierà dal suo sonno.”

-Dobbiamo dirlo a Uther- Dice Gaius, per poi trascinarmi con lui al copetto del Rè.

…….

…………

……………..

Dopo la riunione, Rè Uther, decise di fare un annuncio.

-Chiunque riuscirà con un bacio a svegliare il principe, sarà ricompensato con la realizzazzione di un suo desiderio.-

Dopo quelle, che per me furono tristi parole, una folla di fanciulle si presentò davanti al palazzo reale, desideriose di avere una possibilità con il bel principe, e quindi di essere quella destinata al suo amore.

 

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Erano ormai passati tre giorni, e tutte le fanciulle del regno avevano già dato il loro bacio al principe, con scarsi risultati oserei dire.

Il Rè convocò me e Gaius nelle stanza di Artù.

Quando arrivammo, Uther era seduto hai piedi del letto del figlio, con l’espressione più triste che abbia mai visto sul suo arcigno volto.

-Vieni Gaius avvicinati, anche tu Merlino.- disse stanco il Rè.

Stavamo per eseguire l’ordine quando..

-Merlino…-

Ci girammo tutti verso il letto del principe, ansiosi, questa è stata la prima parola che ha detto durante tutta la convalescienza, ma perché proprio il mio nome?

Questa domanda, vorticava in testa a tutti e tre i presenti, forse Artù ha voluto dirmi qualcosa.. ma cosa?

Stavo ancora ragionado su questi pensieri, quando, Rè Uther si alzò di scatto dal letto del figlio. Stavo già iniziando a preoccuparmi quando sentii le mani forti e decise del Rè sulle spalle, poi parlò.

-Merlino, devi farmi un favore.- Disse più serio che mai il Rè.

-Certo sire mi dica, sarò lieto di aiutarvi.- Dissi con una freddezza che non mi apperteneva.

- Devi baciare mio figlio!!-

Granai li occhi a quella richiesta, sono sicuro di essere anche arrossito fino alla punta delle orecchie, non riuscivo a parlare, ero inbarazzato e sconcertato dalla richiesta del Rè.

-M..ma ..ma sire..io..- Iniziai a balbettare come un’idiota.

-Te lo chiedo in ginocchio Merlino, ti prego, il tuo nome è stata l’unica cosa che ha smosso Artù dal suo stato di apatia. Ti prego, fai un tentativo, se non succederà nulla non te ne farò una colpa.- Disse implorante il Rè.

-Va bene sire, farò come voi mi avete chiesto, ma per favore ora alzatevi.- Dissi al limite dello shock, non mi sarei mai aspetato di vedere Uther inginocchiato davanti ad un servo.

Risvegliato dallo stato di catalessi in cui ero caduto, mi avvicinai al letto del principe.

Si, non c’è che dire, il principe era bellissimo, di una bellezza rara, con i suoi capelli biondi teneramente sparsi sul cuscino, e quella bocca, che oltre a dire cavolate e a spargere insulti era il più bello dei nivana.

Mi rendo conto solo ora, che, l’odio che provavo per tutte quelle sciacquette, in realtà era solo la mia accecante gelosia, le odiavo, le odiova perché a loro era concesso avvicinarsi a te, e posare quelle loro sudice labbra sulle tue.

Sai è strano, con tutti gli anni che ho passato al tuo servizio, solo ora capisco cosa mi ha fatto andare avanti.

Io ti amo Artù Pendragon, anche se il vostro cuore non sarà mai mio, anche se continuerete ad offendermi, vi prego, vi prego, quando poserò le mie labbra sulle vostre, svegliatevi.

È il mio unico desiderio.

E con questi pensieri in testa, mi accingo a mantenere la parola data, non accorgendomi, di una lacrima che solca il mio viso, che, birichina scivola giù dalla mia guancia e va a posarsi sulla vostra.

Sono così impegnato a pregare gli Dei di salvarvi, che non mi accorgo di essermi messo a piangere, e dei vostri occhi, che sono fissi su di me, ignari di ciò che è appena accaduto.

Scosso dai singhiozzi, sento solo una mano che mi accarezza i capelli, in un mo o tanto dolce che penso di star sognando, poi una voce, la tua voce mi riporta alla realtà.

-Merlino, tu stupido.-

Quell’insulto, quello che mi avete rivolto molte volte, sussurrato in una maniera dolcissima ha il potere di riportarmi alla realtà, alzo lo sguardo di scatto, incrociando così i tuoi occhi, dio quanto mi sono mancati i tuoi bellissimi occhi azzurri.

Senza rendermene conto, mi ritrovo stretto tra le tue forti braccia, le lacrime hanno ricominciato a scorrere, più dolci rispetto alle prime, il mio corpo è ancora pervaso dai singhiozzi, e una tua mano mi accarezza dolcemente la schiena, mentre tu mi sussurri dolci parole di conforto e di amore eterno.

Racchiusi in un mondo tutto nostro, non ci accorgiamo del Rè e di Gaius che escono silenziosi dalla stanza, con due identici ghigni sulle labbra.

 

 

Fineeee ^___^

Waaaaaaaaaaaaa… sono stanchissima XD

In un giorno ho finito una storia e ne ho scritta un’altra.

Direi che posso ritenermi più che soddisfatta. ^__^

Spero vogliate farmi sapere cosa ne pensiate di questa mia stuccevole storia.

Ciauuuuuuuuuuuu ^__^

Hay_chan

   
 
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