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Autore: Capolera    13/09/2015    0 recensioni
“Una persona matura deve assumersi le proprie responsabilità.”
Gli occhi verdi erano spenti, la brillantezza dello smeraldo gli era stata portata via anni or sono.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sud Italia/Lovino Vargas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era stato lasciato indietro. “Una persona matura deve assumersi le proprie responsabilità”, così gli dicevano sempre. Avanzava brancolando faticosamente nel buio della notte, la testa china al suolo, trascinando la dolorante gamba destra con estrema fatica e dolore. Gli occhi verdi erano spenti, la brillantezza dello smeraldo gli era stata portata via anni or sono. Tutti lo sottovalutavano, soprattutto chi non si sarebbe mai aspettato.
Tutti si complimentavano sempre con suo fratello: ‘È una persona così simpatica!’, le persone lo guardavano con una smorfia di disprezzo, indicandolo: ‘Non si direbbe proprio che lui sia suo fratello, voglio dire, guardalo.’
Cercava di non far caso alle espressioni disgustate che le persone gli rivolgevano.
Era stremato, camminava da ore ed ore cercando un posto in cui poter finalmente riposare. La sua gamba era ferita, ma non aveva mai ricevuto alcun aiuto, tantomeno da Feliciano. Lui non si era mai preoccupato di Romano,  lasciandolo solo anche nei momenti di estrema difficoltà.


 
“Una persona matura deve assumersi le proprie responsabilità”.
 
Eppure, quando Feliciano si trovava in difficoltà per un problema che lui e solamente lui aveva causato, gliene addossava la colpa. Ma Romano era troppo orgoglioso per chiedere aiuto e troppo umile per protestare. Si incolpava da solo, ormai la sua esistenza era stata rovinata, rendeva la vita più facile a suo fratello. Un capro espiatorio? Sì.
Si accasciò a terra, poggiando la schiena al muro. Sospirò con estrema tristezza, ricordando con dolore tutti gli sguardi disgustati della gente, poteva leggere chiaramente nei loro occhi l'odio che provavano nei suoi confronti.
Non provò neanche a trattenere le lacrime, non forzò un finto sorriso, lasciò semplicemente fluire le lacrime lungo le sue guance.
Un tempo credeva che nel mondo ci fosse un posto per lui, eppure si era rivelato estremamente crudele nei suoi confronti, spingendolo a credere che non fosse sbagliato il mondo, ma lui.
  
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