Respira, Sam.
Stai morendo.
Perché, poi?
Per correre dietro a Frodo, nel lago, fino a che l’acqua ti ha completamente ricoperto, abbracciandoti dolcemente con la sua mortale stretta, rubandoti il respiro, togliendoti la vita.
Sei lì, annaspi, ma i tuoi sforzi sono inutili ed anche se non vuoi arrenderti, sai che non c’è più niente da fare.
Dov’è Frodo, adesso?
All’asciutto, certo.
Ed al sicuro.
Probabilmente è contento della sorte che ti è toccata, ed ora è sulla sua canoa che ride divertito della tua stolta ingenuità grazie alla quale si è finalmente liberato della tua presenza, che sicuramente è stata sempre un fardello, per lui.
Stai morendo inutilmente, Sam, renditene conto, prima della fine.
Hai consacrato l’intera tua vita ad una persona che ti ha sempre visto unicamente come un intralcio nel suo cammino, e che non ha perso occasione per fuggire, lasciandoti solo, lontano migliaia di chilometri da casa, senza sapere cosa fare.
Non ti ha nemmeno salutato, è scappato via come un ladro mentre dormivi
Hai salvato Frodo mille volte, Sam.
Dagli orchi, dai nazgul, persino da se stesso, quando l’anello ha iniziato a dominare la sua anima oscurandone l’innata purezza.
E lui?
Lui niente.
Ti sta lasciando morire, adesso che sei tu ad avere bisogno di lui, per una volta, e ne è felice.
Arrenditi, smetti di lottare, è finita, ormai.
Una mano, improvvisa come un pensiero, solca la superficie dell’acqua, stringendo forte la tua, indissolubilmente.