Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: DigiPokeLover    14/09/2015    0 recensioni
Per Mirkho, 17 anni, un ragazzo italiano, è un giorno come gli altri. Ma quel giorno, la sua vita cambiò in un modo che non avrebbe mai potuto immaginare. Un nuovo mondo... nuovi amici. Amici molto speciali. Un sogno divenuto realtà. Un'avventura da iniziare... un mondo da conquistare. Col sostegno dei suoi amici... ce la può fare!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arceus, Ash, Celebi, Prof Oak, Team Rocket
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: Furry | Contesto: Anime, Videogioco
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Pokémon The Challengers'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quando tutto ha avuto inizio
 
stagione 1 episodio 0
 
 
Mi sveglio in una fantastica giornata di sole, in tardo mattino. Sono passate circa 2 settimane dalla fine della scuola. Si sta incredibilmente bene. Non ho tanto tempo: giusto una colazione veloce (io ho l’abitudine di farla in orari incredibili) e dopo 20 minuti scendo da mia nonna per il pranzo. Prima, lungo le scale, vengo “intercettato” da mia cugina, che abita al piano di sotto:
«Dove vai?»
«Dalla nonna a mangiare. Vieni anche te?»
«Massì, tanto mia mamma non c’è, io non ho niente da fare»
Scendiamo, entriamo dalla nonna e notiamo che sta apparecchiando la tavola. Decidiamo di aiutarla. Lei riempie i piatti e noi li portiamo in tavola. Ci mettiamo a mangiare lautamente. Mia nonna ha sempre avuto l’abitudine di esagerare; tanto meglio, io di solito sono un mangione. Per secondo, ci porta un’intera industria di patate fritte e quella carne morbida che negli anni abbiamo imparato a chiamare “ciccia rossa”, perché la fa sempre al sangue (certe volte anche con troppo sangue!).
Mangiamo, mangiamo, tanto quello che deve ingrassare sono io! Finisco con una bella banana ed esco stando lì in giardino. Faccio qualche tiro a pallone per rilassarmi (sempre che riesco, perché sono tutti sgonfi! 20-30 palloni, non uno buono!), poi vengo nuovamente raggiunto da mia cugina, che era salita a cambiarsi:
«Devo andare alle poste, poi tu fammi sapere se ci sei per il RiminiComix»
«Ok, vedrò, ma non dovrei mancare. Ora esco anch’io, mi faccio un giretto qua sul lungomare»
Quella se ne va. Torno su da me per cambiarmi, non mi sembra opportuno girare in ciabatte. In sala, sul camino, svetta un bellissimo dipinto di Lucario (uno dei miei Pokémon preferiti) che mi sono fatto fare da uno specialista nel settore l’anno scorso. In camera mia un poster del gioco “Pokémon Mystery Dungeon: Esploratori del Cielo”, per me il miglior gioco del pianeta. Raccatto dall’armadio una maglietta arancione a maniche corte e dei jeans fatti accorciare da mia madre fin sopra il ginocchio, scendo ed esco di casa. Laki, il cane dei miei amici d'infanzia Ylenia e Jacopo, attira la mia attenzione saltando addosso al cancelletto della loro casa (è un cane bello grosso, un meticcio tra un labrador e un altro che non ricordo, non so come fa il cancelletto a resistere). Gli do due carezze e mi faccio leccare, dopodiché proseguo. Raggiunto il lungomare, mi fermo all’edicoletta che sta davanti al Bagno Otello 9, a prendere la Gazzetta dello Sport e un mazzo di carte Pokémon (come si suol dire… gotta catch ‘em all!) e proseguo in direzione del fiume (dall’altra parte, verso Viserba, non c’è un tubo). Compro anche un pacchetto di sigarette alla menta e un frappè alla fragola. Continuo la passeggiata passando davanti ai tappeti elastici e a dei campi di minigolf. Ci sono un sacco di ristoranti ed alberghi. È normale, essendo una zona turistica. Poi, quando ad un certo punto guardo in cielo per verificare la presenza di eventuali nubi, mi sembra, per un attimo, di vedere Dialga e Palkia, i Pokémon Tempo e Spazio. Non ci ho fatto molto caso, c’è una luce assurda e ho perciò pensato che magari era un effetto creato da essa. Dopo un quarto d’ora decido di tornate indietro, alle 2 e 20 c’è il TG3 e un minimo di notizie me le voglio vedere. Rientro in casa mia, appoggio la Gazzetta sul divano, vado a bere un bicchiere d’acqua e mi stendo sul divano. Accendo la TV e prendo il giornale in mano. I titoli sono gli stessi di tutti i giorni: Gheddafi, Ahmadinejad, Mubaraq e le loro guerre, i crolli delle borse, gli omicidi e cose varie.
«Che schifo… non hanno mai nient’altro da lare?»
Poco dopo, finiti i titoli, mi viene un leggero dolorino alla testa. La mia intenzione sarebbe quella di andare a prendermi un’Aspirina, ma prima che mi potessi alzare, sento un vocione in testa:
«Tu che hai sempre desiderato più di ogni altra cosa di allenare i Pokémon… il tuo desiderio è stato accettato… sei pronto?»
Mi guardo intorno tra il terrorizzato e l’incredulo.
«Ma chi è? Cazzo…»
Mi alzo convinto che ci sia qualcuno in casa. Giro e rigiro ma non trovo nessuno. Torno in sala grattandomi la testa; quando sto per sedermi nuovamente sento di nuovo quella possente voce:
«Reggiti forte, Mirkho»
«Ma chi caspita se…»
Non faccio in tempo a finire la frase che davanti a me vedo lo spazio incredibilmente distorcersi, fino a che non compare un enorme buco nero. Prima che potessi allontanarmi, parte un risucchio d’aria che mi spinge all’interno. Grido terrorizzato, finché non vedo una luce bianca.
«Oddio cos’è??»
Stavo cercando almeno di capirci qualcosa quando sento una bella botta in testa, poi credo di essere svenuto. Non so quanto tempo è passato. Quando mi risveglio, sento qualcuno che mi tocca ripetutamente. Poi sento un verso:
«Pika-pika! Pika!»
Muovo un braccio per tentare di rialzarmi, e sento cominciare a parlare:
«Bene! Si sta svegliando!»
«Meno male!»
Pian piano mi rigiro, e quando osservo chi stava parlando, non credo ai miei occhi: davanti a me stavano Ash, Brock e Lucinda! Non mi sento più il cuore… oddio datemi un defibrillatore e svegliatemi! Guardo ai piedi di Ash e vedo Pikachu che mi guarda sorridente. Ash mi fa:
«Stai bene? Sei tutto intero?»
Io a malapena riesco a far uscire qualche parola dalla bocca:
«S-Sì… do-dove sono?»
«Sei su un sentiero che porta alla città di Arenipoli»
«C-Cosa…? Arenipoli ma… ma allora… sono nel mondo… dei Pokémon??»
«Che intendi dire con “sono nel mondo dei Pokémon”? Non esiste solo questo mondo?»
«A ‘sto punto… credo di no… io vengo da un altro mondo!»
«Ma certo! – afferma Ash – Tu vieni dal mondo reale?»
Io ero ancora stralunato:
«Se... se voi Io chiamate così…» mi metto una mano in testa.
«Mondo reale?»
«Sì, Brock, ne ho sentito parlare dal prof. Oak. È un mondo dove non ci sono Pokémon, bensì altre creature»
«Wow… incredibile…»
Incredibile??! Incredibile Io dovrei dire io!
Ash mi porge una mano e mi aiuta a rialzarmi. Poi si presentano: i loro nomi li sapevo già, ma ero ancora troppo incredulo per farlo loro notare. Accarezzo Pikachu, che si struscia. Il suo pelo è così morbido!
«Io mi chiamo Mirkho, piacere»
«Che cosa farai ora, Mirkho? Ce l’hai un posto dove andare?»
«Ah bho… ragazzi, sempre che non vi dispiaccia, posso stare un po’ con voi, almeno fino a quando non comincerò a capirci qualcosa?»
«Ma certo, non c’è problema, vieni pure con noi. Aspetta, questo giornale è tuo…»
«Oh, ti ringrazio molto»
«Di niente. Siamo diretti ad Arenipoli, io devo sfidare quella palestra»
«Perfetto, sarò felice di assistere al combattimento»
Accarezzo anche Piplup. Ora sono un po’ più calmo, l’attimo di stupore è passato, ed ho già cominciato la fase di ambientamento. Io però ho un pensiero in testa: chissà cosa dirà mia cugina rientrando e non trovandomi a casa… quando e se ritornerò nel mio mondo dovrò inventarmi una palla, e poi… questo mondo esiste sul serio, e sono felice, perché io ho sempre creduto alla sua esistenza.
Finalmente ho l’opportunità di cambiare la mia vita, ma aspetterei ancora un attimo, sono appena arrivato. Non appena avrò capito le “basi” (ammesso che si possa chiamarle così) di questo mondo, potrò cominciare la mia avventura… perché no, magari coinvolgendo Jacopo, quel mio amico sopra citato, un patito dei Pokémon. Sarà sicuramente felice di sapere che i Pokémon esistono sul serio. Dopo un quarto d’ora di camminata (avevo letteralmente le bolle ai piedi, ero appena tornato a casa da 20 minuti di camminata a Rivabella!) ci fermiamo per il pranzo in un Centro Pokémon lungo la strada. Mangio un paio di panini con quelle famose bacche che abbiamo imparato a conoscere nei videogiochi, e devo dire che sono molto buoni. Mi spiegano delle cose sul loro mondo che io sapevo già (i Pokémon ovviamente sono famosi nel mio mondo, hanno segnato un’intera generazione): è diviso in regioni, mi fanno pure l’elenco delle città, i Pokémon sono divisi in tipi, la roba delle medaglie, le leghe eccetera, ma non volevo deluderli, dopotutto farsi spiegare le cose direttamente da un abitante del posto rende il tutto molto più interessante, chissà, potrebbe saltar fuori anche qualcosa di nuovo. Guardo il mio telefono per sapere l’ora: le 3 e 5. Ottimo, TG3 e notiziario sportivo andati. Ma sono felice lo stesso: già mi immagino la mia vita coi miei Pokémon, le nostre avventure, i possibili incontri coi leggendari… fenomenale! Usciamo tutti contenti dal Centro Pokémon e, seppur con qualche pugnetta da parte delle mie gambe, ci mettiamo in marcia a passo spedito verso la città di Arenipoli!
 
FINE
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: DigiPokeLover