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Autore: nenniuu    14/09/2015    0 recensioni
“Scommetto 50 che tu t'innamorerai di una che ti seguirà su youtube ed amerà le tue cover.”
“Sei serio?”
“Sì. Se fra due mesi non succede nulla, ti offro da bere per un mese.”
“Accetto!”
...
“Non dire cazzate, lo sai. Ti stai innamorata ma non lo vuoi ammettere.”
“Hey! L'ho detto prima.”
“Guarda che quella frase la dici ogni volta che trovi una band nuova su Internet.”
“Anche questo è vero.”
“Ammettilo, allora: ti piace.”
“Va bene, mi piace.”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Nonsense, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Australia, New South Wales, Sydney. Ore 21:00

 

La sera aveva già avvolto la città di Sydney. I giovani del posto uscivano per incontrare gli amici ed iniziare a svagarsi. Solo uno restava a casa, chiuso nella sua stanzetta: Luke.

Il ragazzo, seduto davanti alla scrivania, si passò una mano tra i suoi biondi capelli.

“Caricati, dai.” pensò tenendo lo sguardo fisso sullo schermo. Aveva due pagine aperte, entrambe di youtube: la prima era del suo canale youtube che aveva creato qualche minuto fa, hemmo1996 (il soprannome che aveva sin da bambino e l'anno in cui è nato), e la seconda del caricamento del suo primo video.

“Andiamo...” sussurrò. Fece un giro sulla sedia e sbuffò. Si alzò, prese la chitarra e si buttò sul letto, iniziando a strimpellare 21 Guns dei Green Day. Quando finì quella canzone, mentre pensava ad un altra canzone da suonare, sentì un rumore provenire dal computer. Si alzò di scatto, lasciando la chitarra sul letto, e ritornò davanti al computer. Il video era caricato: ora la sua cover di Please Don't Go di Mike Posner poteva essere ascoltata da altre persone e, magari, anche apprezzata.

Fece un gesto di esultanza. Qualche secondo dopo, il telefono squillò: era Calum, uno dei suoi tre migliori amici.

“Hey cinegro!” rispose allegramente.

“Hemmo, la smetti di chiamarmi così?” replicò l'amico bruscamente.

“Hemmo, lascia stare, oggi il cinegro ha il ciclo!” aggiunse Michael, altro migliore amico dei due ragazzi, che tolse il telefono dalle mani di Calum. Luke rise.

“Siamo sotto casa tua, stasera scendi?” gli chiese Michael.

“Non so, io...”

“Dai che ti devo far vedere il mio nuovo colore di capelli!” lo interruppe entusiasta.

“Sembra piscio di cane.” disse Calum riprendendosi il telefono, che subì uno schiaffo da parte dell'amico.

“Ok, due secondi e arrivo.” e Luke attaccò. Prese le chiavi, mise il telefono in tasca, una banconota da 10 e scese al piano di sotto.

“Hey, tu. Dove pensi di andare?” disse la mamma vedendolo avvicinarsi alla porta.

“Calum e Michael sono qua fuori.” replicò, esitando davanti alla porta.

“Non stai dimenticando qualcosa?” commentò il padre che era seduto sul divano. Luke alzò gli occhi al cielo. Salutò col bacio i genitori e uscì.

“Ci hai messo più di due secondi!” lo rimproverò Michael. Luke fece un'espressione stupita, fissando il suo nuovo colore di capelli.

“Certo che Calum ha ragione, quel colore sembra piscio di cane!” esclamò il ragazzo. L'amico gli diede uno schiaffo sulla spalla.

“Dai, femminucce, andiamo che Ashton ci sta aspettando.” aggiunse Calum.

“Come vuoi, cinegro.” ribatterono gli altri due.

“Vi odio.” commentò Calum.

I tre amici iniziarono ad avviarsi verso il parco dove l'ultimo membro del loro indistruttibile gruppo, Ashton, al parco.

“Ah, ho dimenticato un'importante notizia: con Ashton, ci sono delle ragazze!” esclamò Calum entusiasta. Michael lanciò un urlo di gioia, Luke alzò gli occhi al cielo.

“Andiamo, Luke. Magari stasera...”

“Stasera un cazzo. Non voglio fare il puttaniere, come le due persone accanto a me.” interruppe Luke.

“Hey, non dico che dovrai scopare, ma chi lo sa che non avrai davanti la tua futura ragazza?” fece Michael.

“Perché quelle che becca Ashton sono tutto fumo e niente arrosto. E poi sto bene così. Non ho bisogno dell'amore e di una ragazza per vivere.”

“Come vuoi.” replicò Calum.

“...Ma almeno una scopata fattela ogni tanto, altrimenti avrai le ragnatele nelle mutande!” continuò Michael.

“Simpatico.” concluse Luke. Ci fu un attimo di silenzio.

“Ma hai fatto quella cosa, alla fine?” chiese Calum.

“Sì! E' fatta, la mia prima cover è online!” esclamò felice il biondo.

“Perfetto, allora si festeggia!” esclamò Michael e gli altri due ragazzi esultarono.

“Hemmo, facciamo una scommessa, allora.”

“D'accordo, Mikey. Spara.”

“Scommetto 50 che tu t'innamorerai di una che ti seguirà su youtube ed amerà le tue cover.”

“Sei serio?”

“Sì. Se fra due mesi non succede nulla, ti offro da bere per un mese.”

“Accetto!”

I due ragazzi si diedero la mano. Calum mise la sua mano sopra.

“Scommessa ufficializzata da ora!” annunciò il ragazzo e si lasciarono.

“Bene. Ed ora andiamo a conquistare qualche pollastra.” concluse Michael.

 

Australia, Queensland, Cairns. Ore 21:00

 

“Hey, troia, passami l'accendino!” esclamò Rose mentre si metteva una Marloboro gold tra le labbra.

“Dici le paroline magiche e te lo do.” ribatté Charlotte, mentre si sedeva accanto a lei. L'amica sbuffò.

“Per favore.” disse forzata. Charlotte le passò l'accendino, poi fece un paio di sorsi dalla sua Tennet's. Le due amiche di sempre erano sedute per terra nella solita piazza, come ogni volta che uscivano. Quel posto era il loro ritrovo per liberarsi della vita pesante che vivevano tra le quattro mura domestiche, dove potevano dimenticarsi dei loro genitori esigenti e assillanti in compagnia dell'altra, del resto del loro gruppetto di amici, di una birra e o di una sigaretta.

“Ora che ti sei fatta i capelli mezzi viola hai deciso che vuoi comandare tutti?” commentò ironicamente Rose scompigliandole i capelli. Charlotte la fulminò con lo sguardo.

“Allora? Che hai fatto ieri, alla fine? A parte scambiarti la metà dei capelli?” le chiese Rose. Charlotte le diede una spinta mentre lei stava aspirando, cosa che fece tossicare l'amica.

“Stronza.” commentò Rose.

“Solito giro sullo skate e poi a casa a leggere.” replicò Charlotte, tenendo fisso lo sguardo sulle sue scarpe. Ci fu un attimo di silenzio.

“Sto così male con questo viola?” domandò Charlotte perplessa.

“No. Tu sei una delle ragazze più belle che conosca e ti sta bene qualsiasi cosa.”

“Aww.” Le ragazze si abbracciarono.

“Non capisco ancora perché sei single...”

“Ancora con questa storia?!” replicò brusca Charlotte, lasciandola. Questa storia la innervosiva abbastanza e l'amica sapeva di aver toccato un brutto tasto, ma non le importava. Infatti, Rose la fissò, alzando le sopracciglia.

“Te lo ripeterò fino alla morte: perché avrei bisogno di un ragazzo quando ho le bands? Loro mi bastano e avanzano.”

“Come vuoi, ma secondo me, il tuo lui esiste ed aspetta solo te.”

Charlotte sbuffò e subito dopo bevve quattro sorsi di birra.

“Hey, smettila. Ti va in testa.” commentò l'amica, dopo un paio di tiri.

“Almeno dimentico la stronzata che hai detto. Parlando di cose serie, sono arrivata all'undicesimo capitolo.” annunciò Charlotte.

“Davvero?” esclamò Rose.

Le due ragazze passarono buoni dieci minuti a commentare il libro che avevano comprato insieme una settimana fa, un thriller di Emma Kavanagh, quando una vibrazione interruppe il loro discorso.

“Charlotte, mi ha contattato Lara. Mi ha chiesto se potevamo raggiungerla al Mc Donald's. Ci sono anche gli altri lì” annunciò Rose. Charlotte si alzò e aiutò l'amica ad alzarsi.

“E' meglio che li raggiungiamo, è inutile fare le asociali qua.” commentò Charlotte. Rose annuì. Charlotte sospirò, buttò la bottiglia e s'incamminò con Rose verso il Mc Donald's.

 
   
 
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