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Autore: Hiyo    14/09/2015    3 recensioni
«Oi, bastardo. Ti sembro ancora un bambino?» chiese, fingendosi contrariato.
Spagna rise, poi fece un sorrisetto furbo «No, querido. Non potrei fare questo con un bambino» e lo baciò dolcemente sulle labbra.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Di palloncini e nostalgia

«Ne, Spain!» Romano aveva indicato un palloncino rosso a forma di pomodoro «comprami quello, kono yaro!»
Spagna sorrise e si abbassò ad accarezzargli la testa, scompigliandogli i capelli «Lovinito, lo sai che sono in crisi,» aveva risposto dispiaciuto «sarà per la prossima volta.»
Il piccolo aveva sbuffato e messo su un broncio –adorabile, a detta dello spagnolo- e aveva iniziato a camminare verso la via di casa, sbuffando di tanto in tanto insulti rivolti verso quel “bastardo di Spagna”.
Quando a ora di cena Antonio gli aveva fatto una sorpesa, portandogli il palloncino, ne era rimasto molto stupito.
Spagna ricordava ancora gli occhi del suo Romano strabuzzarsi dalla sorpresa, e anche il sorriso che gli aveva rivolto. Erano così rari e belli i sorrisi di Lovi.
«Beh, il boss non merita un bacio?» disse, tamburellando con un dito sulla sua guancia per indicarla.
Spagna ricordava bene la gioia di Romano per il regalo inaspettato, e ricordava anche benissimo il dolore per la testata che Lovi, imbarazzato, gli aveva dato.
Ah, ma lui lo sapeva che era una dimostrazione d’affetto, quella!

Spagna non aveva spesso la possibilità di andare a visitare Romano da quando si erano separati, ma, quando ne aveva l’occasione, non perdeva tempo e prendeva il primo volo disponibile per fargli una sorpresa.
Sorprese che Romano fingeva sempre di non apprezzare, sbuffando e guardandolo male in continuazione.
Di certo non avrebbe mai ammesso di trovare carino vederlo mentre lo aspettava davanti a casa, o di sentire la sua mancanza quando non c’era.
Mai.
«Lovinito!» ed eccolo lì, come sempre più spesso negli ultimi mesi, Antonio lo aspettava davanti alla porta di casa.
«Ti ho portato una cosa.» Romano si avvicinò sospettoso, cercando di vedere l’oggetto che lo spagnolo nascondeva dietro la schiena.
«Cos’è?» gli chiese. Antonio gli mostrò un palloncino.
Un palloncino rosso, a forma di pomodoro.
Romano accennò un sorriso e lo prese «Oi, bastardo. Ti sembro ancora un bambino?» chiese, fingendosi contrariato.
Spagna rise, e poi fece un sorrisetto furbo «No, querido. Non potrei fare questo con un bambino» e lo baciò dolcemente sulle labbra.
Romano sentì di andare a fuoco e, quando lo spagnolo si staccò da lui, rimase a fissarlo con ancora il palloncino in mano.
«Almeno questa volta ho ricevuto il mio bacio!» scherzò Antonio sorridendo.
E, soprattutto, Romano non lo aveva colpito. Questi si che erano progressi!
Il più giovane lo guardò un’ultima volta imbarazzato e cominciò a camminare verso l’ingresso, borbottando un “bastardo” tra una parola e l’altra, e chiudendosi alle spalle il portone di casa, lasciando Antonio fuori.
Spagna sorrise raggiante: quanto amava il suo Lovino!
E, ne era certo, anche lui ricambiava.
  
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