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Autore: Glory_95    15/09/2015    2 recensioni
Ciao a tutti, questa è la mia prima FanFiction e spero tanto che vi piaccia leggerla quanto a me piace scriverla. Questa storia parla dei personaggi di The walking dead, ma i protagonisti principali saranno Rick, Daryl, Shane, Carl, Hersel e...un personaggio che scoprirete leggendo la storia. La storia si concentrerà tra la relazione che Daryl avrà per questo misterioso personaggio e sull'effetto che questa persona avrà nel gruppo di Rick e tra tutti i suoi componenti. Non voglio dirvi troppo, spero solo che vi piaccia e...buona lettura :)
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daryl Dixon, Nuovo personaggio, Shane Walsh, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Fuoco.
Alte fiamme rosse e gialle invadevano la stanza.
O almeno, quello che ne restava.
I mobili.
Le pareti.
Tutto era completamente distrutto e invaso dalle fiamme.
Fiamme che, lentamente, stavano bruciando tutto ciò che si trovava sulla loro strada. 
Il calore era molto inteso.
Stava diventando insopportabile.
L'aria era completamente invasa dal fumo.
Respirare stava diventando impossibile.
Emily era lì.
Sdraiata sul pavimento bollente.
Un'altra volta.
Non aveva la forza per alzarsi in piedi.
Come se un enorme sasso la tenesse li, bloccata a terra.
Il calore insopportabile la stava privando delle forze.
Il fumo, non solo, le rendeva difficile respirare, ma le impediva anche di vedere bene.
Gli occhi le lacrimavano e continuava a tossire. 
Era spaventata e completamente sola.
Ancora una volta.
Improvvisamente si sentirono delle urla strazianti.
Urla che imploravano un aiuto.
Lamenti strazianti che nessuno avrebbe mai ascoltato.
Nessuno tranne lei.
Poi si sentì un colpo di pistola.
Un solo colpo.
Secco e deciso.
Poi il silenzio.
Silenzio interrotto solo dallo scoppiettare delle fiamme. 
Non poteva essere tornata lì. 
Era impossibile. 
Ormai non restava più niente di quel posto maledetto. 
Sentiva le calde lacrime salate rigargli le guance.
Non poteva essere li.
Non poteva essere li.
Non di nuovo.
Non di nuovo.
All'improvviso, lo scoppiettare delle fiamme si fece più tenue e una voce si fece più forte.
Una voce familiare.
Che continuava a chiamarla.

<< Emily! Emily su svegliati! >>.


Emily aprì gli occhi di colpo e si tirò a sedere di scatto.
Come se qualcuno l'avesse tirata per i capelli.
Era pallida, tremava e stava sudando.
Si vedeva che era spaventata e disorientata.
Si guardò intorno, con un aria interrogativa e confusa.
Dove erano le fiamme?
Emily era sempre più confusa, ma fu davvero sollevata nel vedere che era nella sua tenda, al sicuro.
Era stato solo un brutto sogno.
Si toccò le guance.
Stava davvero piangendo.
Carol, vedendola così spaventata, le mise una mano sulla spalla e cercò di calmarla << Emily...tesoro sono io...calmati adesso...è tutto finito...è stato solo un brutto sogno...sei al sicuro adesso >>.
E, prima di finire la frase, le accarezzò la schiena, nel tentativo di rassicurarla.
Emily si girò verso di lei.
Era felice di vedere che, a tirarla fuori da quell'orribile incubo, era stata Carol.
Adorava Carol.
Aveva quel tono così dolce, calmo e rassicurante che solo una mamma può avere.
Emily,però, non voleva vederla così preoccupata.
Non le piaceva dare preoccupazioni agli altri senza motivo.
Così si asciugò le lacrime con la manica, la guardò e, con un sorriso dolce, la rassicurò << Grazie Carol, scusa se ti ho spaventata...era solo un brutto sogno hai ragione...era solo realistico, quindi mi sono spaventata...ma grazie a te sto molto meglio >>. 
Carol la fissò un attimo.
Come se sapesse che le diceva quelle cose solo per farla stare tranquilla.
Le sorrise e l'abbracciò.
Poi si staccò e le disse << Ok Emily...sai, per mandare via un brutto sogno, il segreto è uno solo...una bella colazione! Hai fame? Vieni pure con noi al fuoco, è tutto pronto...ti stanno aspettando tutti >>.
Era sempre così gentile con lei.
Emily, cercando di ricomporsi, le rispose << Hai proprio ragione, ci vuole una bella colazione! Mi vesto e arrivo...grazie Carol, sei sempre gentilissima >>. 
Carol, le sorrise dolcemente e uscì.
Appena Carol fu fuori dalla porta, Emily si prese la testa tra le mani e fece respiri profondi. 
Come faceva sempre, quando aveva quegli incubi.
Incubi così dettagliati e realistici da sembrare veri.
E che, ogni volta, la mandavano in tilt totale.
Una volta, dopo uno di quegli incubi, non aveva mangiato per un giorno intero.
Anche se, erano un paio di mesi che non faceva incubi. 
I suoi pensieri vennero interrotti dal cinguettio di un uccellino.
Così semplice e cristallino.
Era così forte e nitido che doveva per forza venire da dietro di lei, fuori dalla tenda.
Distrattamente, Emily pensò che era una giornata troppo bella per farsela rovinare da uno stupido incubo.
Per quanto spaventoso potesse essere, era pur sempre un sogno.
Un'illusione della sua mente.
Così, si vestì ed andò verso il gruppo. 
Quello che era diventato anche il suo gruppo.
Quando arrivò, qualcuno aveva già finito, mentre altri stavano ancora gustando la colazione di Carol.
Le sue colazioni erano imbattibili.
Era così brava che avrebbe reso squisito anche un pezzo di intonaco.
Dopo aver preso il suo piatto, si sedette vicino a Daryl ed iniziò a mangiare.
Daryl, sorridendole, le chiese << Buongiorno ragazzina! Sembri di buon umore stamattina...hai dormito bene? >>.
Emily era combattuta sul dirgli o meno del suo incubo.
Non voleva mentirgli, ma non voleva nemmeno farlo preoccupare per uno stupido incubo.
Così, sorridendo, gli rispose << Buongiorno Daryl! Si si ho dormito bene grazie! >>.
Quando tutti finirono la colazione, Rick comunicò l'organizzazione della giornata << Allora...oggi ci aspettano lavori divertenti e abbastanza diversi dal solito...quindi, per cambuiare un po, ho deciso di modificare i gruppi...solo per oggi...dunque: io, Daryl e Andrea andremo in cerca di acqua, dovrebbe esserci un ruscello qui vicino; Glenn, Maggie e T-Dog andranno in cerca di coperte, vestiti, sacchi a pelo e cose del genere...mi raccomando, restate all'inizio della città, non allontanatevi per più di 5 kilometri; Lori, Carol e Carl andranno in perlustrazione nei dintorni, a cercare legna, bacche e frutta; infine Emily, Hershel e Shane staranno qui a fare la guardia al campo >>.
Daryl, con un tono molto nervoso, disse a Rick << Piuttosto che lasciare Emily con Shane preferisco spararmi ad una gamba... >>. 
Poi mise gli occhi su shane, e lo fulminò con uno sguardo gelido.
Uno di quesgli sgaurdi che sembrano dirti "Se la tocchi ti ammazzo".
Anche gli altri erano un po scettici su questa nuova formazione.
Rick, cercando di calmare gli animi, cercò di spiegare la sua scelta << So che non abbiamo mai cambiato gruppi...e so che siete un po scettici...ma voglio provare a vedere se, cambiando gruppi risultiamo più efficienti o meno...vale la pena tentare...ed è solo per oggi state tranquilli...se funziona, vedremo magari di mischiarli a volte...adesso prepariamoci >>.
Ognuno si diresse verso il proprio zaino per sistemare il necessario.
Emily stava preparando le cose da fare durante la giornata al campo.
Le piaceva essere organizzata e, ancora di più, le piaceva sapere prima come avrebbe passato la giornata, invece di rincorrere i compiti quà e là.
Stava ultimando i preparativi quando Andrea, con un aria strafottente, le si mise davanti.
Poi, con un tono decisamente arrogante, si rivolse verso Emily << Questa nuova disposizione dei gruppi mi piace molto sai Emily? Soprattutto perché non vedo l'ora di essere sola con Daryl >>.
Nell'udire quelle parole, Emily si alzò in piedi.
La guardò negli occhi con un espressione decisa, ma allo stesso tempo confusa.
Perché glielo stava dicendo?
Con un tono un po confuso, le chiese << Andrea...come hai detto scusa? Temo di non capire cosa intendi dire...>>. 
Andrea, con tono di sfida, continuò << Non serve che te lo ripeto cara Emily...hai capito benissimo...appena saremo in missione, di sicuro Rick si vorrà allontanare per fare le sue cose...di sicuro, una volta che io e Daryl saremo soli...ci salteremo addosso, sai lui vuole una vera donna >>. 
Emily, cercando di trattenere l'istitno di tirarle un cazzotto dritto in faccia, fece un paio di respiri profondi.
Doveva calmarsi o l'avrebbe davvero presa per il collo.
Era stufa del suo atteggiamento e doveva finirla.
Andrea, vedendo che Emily stava per perdere la pazienza, le sorrise e, con il suo solito tono, finì la frase << Lui non ti vuole piccola troietta...e di sicuro non ti ha ama e non ti amerà mai...la verità ò che gli fai solo tanta pena...lui ò un uomo vero, con dei desideri e dei bisogni....ha bisogno di una bvera donna per soddisfarli...ha bisogno di me...lui lo sa e ti gira intorno per farmi ingelosire...non conti niente per lui >>.
Basta.
Quella era stata davvero l'ultima goccia.
Adesso basta.
Emily non ne poteva più dui sentire tutte quelle stronzate.
Era stufa di come la trattava.
Così Emily, mettendosi di fronte a lei, la guardò negli occhi e, con un tono davvero arrabbiato, si mise a urlarle contro << Basta! Adesso ti chiudi quella ciabatta e mi stai a sentire tu! Ho cercato di essere amichevole, di essere gentile e di capirti...non è facile accettare una persona nuova e che non conoswci...ma quel che è troppo è troppo! Ne ho davvero abbastanza! Sono stufa marcia che mi tratti come una pezza da piedi! Lo fai da quando sono arrivata e questa storia deve finire! Non ti ho fatto niente, quindi piantala di starmi addosso e di rompermi le palle perché sono davvero stanca! >>.
Emily era irriconoscibile.
Era davvero fuori di se dalla rabbia.
Poi, prendendola per il colletto, continuò a urlare << E adesso vedi di ascoltami bene, perché non lo ripeterò una seconda volta! Non so chi ti credi di essere, se la principessa di Francia o chi cazzo ne so! M;a ti assicuro che tu in mezzo alle gambe non ce l'hai foderata d'oro! Quindi vedi di darti una calmata e tieni le tue sudice manacce aposto o ti spacco quel brutto muso che ti ritrovi! >>.
Quelle urla avevano attirato l'attenzione di tutti.
Maggie e Lori non poterono fare a meno di ridere per le cose che aveva detto Emily.
Infondo, le pensavano anche loro.
Daryl fu il primo ad intervenire.
Aveva paura che scattasse una rissa, anche se non aveva dubbi sul fatto Emily avrebbe preso Andrea  calci in culo.
E, sinceramente, non le avrebbe fatto male.
Ma sapeva che doveva intervenire prima.
Così, tolse dalle mani di Emily il colletto di Andrea, poi si mise di fronte ad Emily.
Le mise le mani sulle spalle e, con un tono calmo, le chiese << Ehi Emily...che succede? >>.
Emily, ancora traboccante di rabbia, urlò anche a Daryl << Che succede a me?! Perché non lo chiedi a quella cosa che ti sta alle spalle! Visto che è tutta colpa sua! >>.
Daryl rimase sbalordito per un momento dalla rabbia di Emily.
Sapeva che aveva un bel caratterino, ma non si immaginava che era capace di arrabbiarsi tanto.
Da un certo punto di vista, era contento di questa scoperta.
Aveva la conferma che anche lei, come lui, era capace di farsi rispettare.
Daryl, dopo qualche istante di pausa, si voltò verso di Andrea, ancora sorridente.
Quanto lo faceva incazzare quando aveva quell'aria da arrogante sapientina.
Con un tono molto severo, le chiese << Andrea, si può sapere che cosa le hai fatto stavolta? Se sei riuscita a fare arrabbiare lei ti ci devi essere messa di impegno con le stronzate >>. 
Andrea, prima fece spallucce, poi aggiunse << Che c'è? Cosa le ho fatto io? Le ho solo detto come stanno le cose da queste parti! Mica è colpa mia se nega l'evidenza >>. 
Poi, fissando Emily, forse per vedere la sua rezione, mise la sua mano sul braccio di Daryl e, con un tono più seducente, continuò << Adesso vado a prepararmi...ci vediamo dopo Daryl...ti farò sentire io com'è scopare con una vera donna! Visto che dubito che questa cosetta sia capace...>>.
Emily, a quel punto esplose.
Daryl fece appena in tempo per prenderla, prima che lei si scagliasse contro Andrea.
Emily si dimenava mentre Daryl cercava di tenrla ferma.
Poi Daryl, tirandola su, la portò lontana.
Emily, continuando a dimenarsi, si mise a urlare << Mettimi subito giù! Gli rompo il muso a quella cosa! Non può parlarmi con quel tono! Mettimi giù ho detto o prendo a calci anche te! >>. 
Daryl la portò alla loro tenda.
La mise giù e, dopo averle prese il viso tra le mani, con un tono più calmo possibile, le chiese << Ascolta...prima di tutto, non puoi prendermi a calci...sei troppo tappetta...secondo, adesso fai dei respiri profondi e mi dici esattamente che è successo >>.
Emily ascoltò Daryl.
Fece alcuni respiri profondi.
Dopo essersi calmata, inizò a raccontare << Io stavo sistemando le mie cose, quando Andrea è venuta verso di me ed ha iniziato a dire un sacco di stronzate e a trattarmi di merda come sempre! Ha detto che tu sei suo, che non mi volevi e usavi me per arrivare a lei...che non mi ami..>>.
Daryl, sollevandole il mento, la interruppe dicendole dolcemente << Ehi Emily, adesso ascoltami bene...l'unico che devi ascoltare per queste cose sono io, capito?...dunque, mi piace che tiri fuori le unghie per me...e mi piace una ragazza che sa farti rispettare...ma non vale la pena prendersela per quello che dice Andrea...lei è solo una stupida che se la tira come se ce l'avesse solo lei...e non vale la pena nemmeno prenderla a calci...sarebbe come prendere a calci una capra, non cambia nulla...lei vuole solo provocarti e se tu ti arrabbi fai solo il suo gioco...ignorala e basta...io ti amo solo te >>.
Emily lo guardò stupita.
La amava.
Daryl le aveva appena detto di amarla.
Daryl non riusciva a credere di averglielo detto davvero.
Lo aveva pensato tante volte.
Ma amare è una parola importantante e, tra pensarlo e dirlo c'era molta differenza.
Soprattutto per lui.
Ad Emily vennero gli occhi lucidi.
Glielo aveva davvero detto.
Lo abbracciò.
Senza dire niente.
In quel momento le parole nnon servivano.
Daryl ricambiò volentieri quell'abbraccio.
Quel dolce, caldo e morbido abbraccio.
Poi si staccarono e, Daryl le diede un bacio sulla testa e tornarono dagli altri.
Al loro ritorno Rick, molto incuriosito, chiese ad Emily << Emily va tutto bene? >>.
Emily lo guardò e gli rispose sorridendo << Si si Rick...abbiamo avuto solo un piccolo battibecco...ma sono sicura che risolveremo tutto >>.
Rick annuì, visibilmente tranquillo e i gruppi si divisero.
Rimasti soli, Hershel cominciò << Ok, adesso tocca a noi organizzarci...io metto a posto le medicine e faccio un inventario; Emily tu cerca di sistemare il campo per favore; Shane fai il primo turno di guardia >>. 
Emily annuì e Shane si mise al posto di guardia. 
La giornata passò molto in fretta. 
Emily e Hershel avevano chiacchierato molto e stavano stringendo amicizia.
Avevano parlato un po di tutto.
Dei loro interessi.
Di cosa facevano prima.
Di cosa sognavano di diventare.
A Emily piaceva un sacco parlare con Hershel, era come un padre per lei.
Aveva sempre preziosi cobnsigli da darle e aveva sempre il sorriso.
Anche se Emily, aveva ancora nell mente la litigata con Andrea.
Non riusciva a darsi pace.
Cosa aveva fatto per farla arrabbiare così?
A pomeriggio inoltrato, Emily e Hershel si misero a sistemare le braci per il fuoco che, di li a qualche ora, avrebbero dovuto accendere.
Emily, sperando di ricevere da hersel qualche consiglio, gli chiese speranzosa << Hershel...posso chiederti una cosa? >>.
Hershel, voltandosi a guardarla, le sorrise e le rispose << Certo, chiedimi tutto quello che vuoi >>.
Emily, sollevata e felice di vedere Hershel tranto disponibile ad ascoltarla, gli chiese << Perché Andrea è così cattiva con me?...non riesco davvero a capire...ho fatto di tutto per esserle amica, per piacerle...ma lei ha messo un muro...mi odia e io non so il perché...e questo mi manda ai matti...non perchè non le piaccio, ognno ha i suoi gusti...ma perchè mi odia senza che io le abbia fatto niente...non riesco davvero a capire...>>. 
Hershel, la guardò e le rispose dolcemente << Emily è più semplice di quel che pensi...sei dolce, gentile, ti sei inserita nel gruppo facilmente e ti fai volere bene da tutti...Andrea vorrebbe essere come te, ma sa che il suo carattere è troppo forte...>>.
Poi le mise una mano sulla spalla e continuò << Emily, Andrea non ti odia, è che tu hai qualcosa che le non potrà mai avere e questo la manda in bestia >>.
Emily, guardò Hershel con ammirazione e gli disse << Grazie Hershel...che farei senza di te! >>.
Poi lo abbracciò.
A rovinare il clima di pace e serinità, costruito da Emily e Hershel, improvvisamente arrivò Shane.
Poi, guardondo prima Hershel poi Emily, chiese in tono secco << Emily...posso parlarti in privato? >>.
Emily guardò confusa prima Shane, poi Hershel.
Questo era assurdo.
Davvero assurdo


   
 
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