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Autore: Lady_Pendragon    15/09/2015    1 recensioni
|| m e r t h u r || m o d e r n A U || b u r l e s q u e ||
[ ... ] Qualcosa lo bloccò, la presa ferrea di Arthur sul suo esile polso, che lo fece avvicinare nuovamente a se.
« Dimmi come ti chiami ... »
Gli disse nell'orecchio, cercando di essere il più chiaro possibile nonostante la musica ad alto volume.
Il moro sorrise ampiamente al biondo, e posando le labbra sul suo orecchio rispose in un sussurro ben preciso.
« . . . M e r l i n . »
Disse prima di indietreggiare verso i suoi compagni che ancora cantavano in coro attendendo il suo arrivo per la strofa finale. [ ... ]
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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━Show me how you Burlesque; 
https://www.youtube.com/watch?v=U3APrqTKtcA - 





Quel locale dava l'apparenza di essere alquanto costoso, oltre che di lusso. Arthur maledisse subito i suoi amici Leon e Gwaine per aver pagato una cosa del genere, per cosa poi? Un semplice coming out.

« Oh; avanti Arthur! E' una cosa che va festeggiata! »

Aveva esclamato il moro con un espressione più che gioiosa dipinta sul viso; d'altronde lui coglieva ogni occasione per far festa.
Ma non avevan fatto i conti con il biondo che era alle prime armi con la sua omosessualità in pubblico, e portarlo in un locale gay dopo neanche un giorno dal suo coming out lo fece irrigidire come un baccalà, per il semplice fatto che non ci era ancora abituato.
Insomma; aveva passato anni a fingersi interessato a biondine senza cervello solo per far felice il padre, ed ora che finalmente gli aveva detto la verità in faccia non riusciva a godersela.
Aveva bisogno di tempo, l'unico modo per poter vivere tranquillamente ora che non era più costretto ad indossare una maschera dinnanzi al genitore.
Ma forse, come suggerì Leon, un po' di alcool avrebbe aiutato il ragazzo a godersi ciò che si era appena conquistato.

E così fu, perché dopo svariati drink il biondo si trovava più che a proprio agio su quel divanetto in pelle nera.

« Sai Leon? E' davvero un bel posto questo! Dovevo scoprirlo prima! »

Commentò Arthur con un sorriso stampato in volto, mentre con aria divertita e curiosa continuava a guardarsi intorno.

« E aspetta di vedere il pezzo forte! »

Esclamò Gwaine, con un aria alquanto compiaciuta dipinta sul quel bel faccino degno di schiaffi, suscitando un immensa curiosità in Arthur.

« Il cos--- ?! »

Non ebbe il tempo di chiederlo, il biondo, che le luci si abbassarono gradatamente e tutti quanti intorno a loro si zittirono. 
Evidentemente l'amico si stava rivolgendo a quello, pensò.

❝ Underneath the city lights 
There is a world few know about 
Where rules dont apply, no 
And you cant keep a good boy down . . . ❞

Cantò una voce avvolta dal buio, prima che un esplosione di luci e suoni fece irruzione nel locale.
Spiccò la sagoma di un ragazzo dall'incarnato chiaro come la luna, e i capelli scuri quanto la notte.
Il suo fisico ben in mostra, longilineo ed asciutto, iniziò a muoversi con pura sensualità ad un ritmo sempre più crescente.
Fu subito raggiunto da altri ballerini di burlesque, e ognuno di loro eseguiva la sua performance in modo impeccabile e personale, ma Arthur aveva occhi solo per il protagonista, colui che cantava.

❝ We say 
He-eh-eh-hey 
Here come the guys bout to give a little show 
He-eh-eh-hey 
Here comes the boozie gonna show a little more ❞

Quella voce era capace di far venire i brividi lungo le braccia e alla base della nuca ad ogni nota cantata.
E quelle movenze... non aveva mai visto nulla del genere.
Il moro continuava a danzare con estrema classe ed eleganza, senza apparir mai troppo volgare.
Dal canto suo il ballerino di burlesque, aveva notato come il biondo lo stesse mangiando con gli occhi, e questo non fece altro che amplificare tutto ancor di più.
A passi ritmati e ben scanditi, il moro si avvicinò al tavolino di Arthur, con un sorriso velato di una maliziosa innocenza sulle labbra carnose.

❝ Ok boys, lets show how its done 
It aint over till we say 
And weve only just began ❞

Cantò con una nota più bassa, mentre si andò a sedere sulle gambe di colui che l'aveva fissato da quando aveva messo piede sul palco, il quale rimase di sasso nel ricevere intorno al collo quel boa di piume nere che era stato agitato fino a quel momento.
Gli sguardi fra i due non mancarono, e nonostante la marea di gente che si scatenava intorno a loro, in quel preciso momento parevano esisete solo loro. Purtroppo 
quell'istante durò poco, perché dopo un sorriso il ballerino si stava già per rialzare, incitato dal coro dei suoi colleghi.
Qualcosa però lo bloccò, la presa ferrea di Arthur sul suo esile polso, che lo fece avvicinare nuovamente a se.

« Dimmi come ti chiami ... »

Gli disse nell'orecchio, cercando di essere il più chiaro possibile nonostante la musica ad alto volume.
Il moro sorrise ampiamente al biondo, e posando le labbra sul suo orecchio rispose in un sussurro ben preciso.

« . . . M e r l i n . »

Disse prima di indietreggiare verso i suoi compagni che ancora cantavano in coro attendendo il suo arrivo per la strofa finale.
Il moro non tolse lo sguardo dal biondo, e così anche lui fece lo stesso, mentre anche le ultime note della canzone giungevano al termine. 
Merlin si ritrovò sul palco, seduto sulla sedia in vernice nera nella stessa posizione in cui aveva iniziato, quando la musica venne sostituita dalle urla e dagli applausi della gente.
Sorrise il ragazzo, alzandosi e svolgendo un mezzo inchino insieme al suo gruppo di ballerini.
La loro era una passione, quella del ballo e del canto, che avevano unito in un mix unico e intenso in modo da far svenire chiunque li stesse guardando.
Arthur applaudì più di tutti, alzandosi in piedi con indosso lo sguardo di chi aveva appena visto l'ottava meraviglia del mondo.
Merlin gli riservò un ultimo intenso sguardo, con le sue iridi color ghiaccio, prima di ritirarsi dietro al sipario.
Il biondo si sedette nuovamente sulla poltrona, avvolto dalle battute di Leon e Gwaine che non facevano altro che tirargli sonore pacche sulle spalle.
Ma la cosa che più lo stava inebriando, era il profumo del moro che risiedeva nel boa di piume nere che gli aveva avvolto intorno al collo.
L'avrebbe cercato, quello era poco ma sicuro, magari proprio con la scusa di ridargli il boa di piume nere; ma cosa più importante, l'avrebbe conquistato.
 

Salve gente! Che dire, l'ho scritta in un momento di pura noia, e so che non è nulla di particolare, semplicemente mi andava l'idea di inserire la mia OTP in un contesto del genere. Avevo una mezza idea di scriverne il seguito, ma dipenderà tutto dalla mia fantasia.
Spero possa piacervi, un bacio <3 
   
 
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