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Autore: Jeanger    15/09/2015    2 recensioni
Il principe Sole e la principessa Luna, sono antipodi in tutto ciò che li riguarda, ma questo non impedisce loro di stringere un forte legame messo a dura prova da un inganno.
In un universo fiabesco, verrete trasportati e imprigionati in questa breve storia che racconta in un tenero amore.
Tratto dalla storia:
E più crescevi, più mi tormentavo al pensiero che un giorno qualcuno ti avrebbe chiesto in sposa, non solo per la tua bellezza, ma perché sei la persona più coraggiosa e intelligente che conosco. E forse anche la più incosciente>> rise.
E rise anche lei.
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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CIAO A TUTTI, EH GIA', DOPO DUE ANNI SONO TORNATA, CON UNA STORIA FRESCA E LEGGERA, CORTA (L'HO GIA' FINITA E PBBLICHERO UN AGGIORNAMENTO AL GIORNO, AL CONTRARIO DELLE MIE VECCHIE STORIE) E SPERO VI PIACCIA. RACCONTA UNA STORIA DI AMORE DOLCE E VERA COME QUELLA DELLE FIABE, CHE E' ANCHE LO STILE CON CUI HO DECISO DI SCRIVERE. SPERO VI PIACCIA, LASCIATEMI UN COMMENTO, ANCHE CATTIVO, MA NON TROPPO, E BUONA LETTURA! Ps: ho un account su Wattpad, mi chiamo jeanjer vs, ci sono già li aggiornamenti di questa storia se volete, ciao!

Capitolo 1
Luna e Sole
C’era una volta un grande regno, il regno di Vespero, felice e prosperoso, governato da un re e una regina giusti e che pensavano al benessere dei loro sudditi. Vespero sorgeva vicino ad un grande fiume che rendeva la vegetazione più verde e rigogliosa ed era ottimo per i raccolti. Il castello era di una particolare pietra nera che lavorata finemente rilasciava riflessi blu, come la notte.
Il re e la regina erano due persone molto buone e giuste . I sovrani avevano una figlia, Luna, una bambina bellissima dagli occhi di un azzurro così chiaro da sembrare bianchi, come il ghiaccio, i capelli biondo miele e la pelle pallida spruzzata di lentiggini.
Un giorno Luna, durante una passeggiata con la sua tata Venere, decise di nascondersi per farle uno scherzo, ma si perse.
Calò la sera, ma Luna non riuscì a ritrovare la sua tata, che nel frattempo era corsa a palazzo e aveva riferito al re e alla regina cosa era accaduto.
Luna si sedette vicino al fiume e si mise ad ammirare la luna in cielo che si rifletteva sull’acqua.
Ad un tratto sentì un rumore.
 Si girò di scatto spaventata, pensando che si trattasse di un mostro, ma era solo un bambino un poco più grande di lei, con grandi occhi blu e capelli rossi.
-Ciao!- disse il bambino, alzando la mano.
-Ciao…- rispose lei timorosa.
Il bambino le sorrise e mostro i denti mancanti. Luna non poté non ridere.
-Mi chiamo Sole- disse. -Tu come ti chiami?-
-Luna- rispose la bambina.
-Cosa ci fai qui tutta sola?-
-Mi sono persa. Tu invece?-
-Sto cercando il mio cavallo. L’avevo lasciato legato ad albero, ma è scappato via-
-Ti aiuto a cercarlo!- disse Luna, alzandosi. -Forse riuscirò anche e ritrovare la mia Tata-
-Va bene- e i due si incamminarono per il boschetto.
-I tuoi genitori non sono preoccupati per te?-
-Sicuramente. Staranno dando di matto. Ma senza Notte non posso tornare indietro-
-Notte?-
-E’ il nome del mio cavallo. E’ nero come la notte, per questo motivo l’ho chiamato così. Me lo hanno regalato i miei genitori per il mio compleanno-
-Anche io vorrei un cavallo- disse gelosa Luna.
-Forse, quando sarai più grande, i tuoi genitori te ne compreranno uno-
-Lo spero-
All’improvviso sentirono un nitrito e si voltarono.
-Notte!- urlò il bambino.
Luna non vedeva nulla.
-E’ di là. Seguimi- disse cominciando a correre.
Sole era agile come un furetto, al contrario di Luna che cadde rovinosamente a terra inciampando in una radice.
Sole, molto più avanti, si fermò e tornò indietro per aiutarla ad alzarsi.
-Va tutto bene?-
-Sì, sto bene-
-Andiamo, dammi la mano-
Luna la afferrò e corsero insieme verso il cavallo.
Si ritrovarono in una radura, Notte era ancora un puledro ed era lì in mezzo che si lasciava accarezzare da una donna bellissima, con un lungo abito azzurro che scintillava e dai lunghissimi capelli biondi. La donna si voltò verso di loro. Aveva un sorriso gentile.
-Penso di aver trovato il tuo cavallo, piccolo Sole-
-C-come fai a conoscere il mio nome?- chiese il bambino preoccupato.
La donna sorrise dolcemente e fece loro cenno di avvinarsi.
-Conosco tutti i nomi di tutte le persone del mondo, mio piccolo Sole-
Li guardò, quei due piccoli bambini mano nella mano e il suo sorriso fu sostituito da un’espressione triste.
-Tu chi sei?-
-Mi chiamo Aurora-
-Come sei bella- disse Luna, guardandola piena di ammirazione. Pensò che sembrasse una dea.
-Grazie, dolce Luna- le fece una carezza sulla testa, ma la sua espressione divenne ancora più triste.
-E’ tardi, non dovreste restare nel bosco a quest’ora della notte. Sole, sali sul tuo cavallo e porta con te Luna. Dirigetevi a Nord, seguendo la stessa polare. Ad un certo punto incontrerete i tuoi genitori, Luna, che ti stanno cercando nel bosco-
Sole salì sul suo cavallo e aiutò Luna a fare lo stesso.
-Piccoli miei- disse la donna accarezzando le loro teste. -Se solo potessi fare qualcosa-
-Di cosa parli?-
-Andate- disse ignorando la domanda. -Mi raccomando, segui quella stella Sole o ti perderai-
-E come tornerò a casa?-
-Dopo che avrai lasciato Luna ai suoi genitori, torna indietro stando per attento che la stella sia sempre alle tue spalle. Hai capito?-
-Così tornerò a casa?-
-Sì, te lo prometto-
Sole fece girare il cavallo e cominciò a galoppare verso la stella polare.
-Grazie- urlarono i due bambini.
La donna li salutò con la mano e poi sparì nel nulla, lasciando una polvere luccicante.
-Era una fata- disse Luna.
-Sembrava molto triste. Cosa avrà voluto dire?-
-Non lo so-
Presto, dal bosco, arrivarono delle voci, qualcuno che urlava il nome di Luna.
-Luna?! Luna dove sei?-
-Piccola mia! Siamo qui-
-Sono i tuoi genitori?- chiese Sole.
-Li abbiamo trovati- disse emozionata Luna.
Sole mise il broncio.
-Quindi non ci vedremo mai più?- chiese preoccupato.
Luna sembrò pensarci su.
-Ho un’idea, potremo incontrarci qui. Tu seguirai la stella polare, io invece percorrerò la strada avendo cura di averla sempre alle spalle. Così è sicuro che ci incontreremo- disse Sole.
-Sì, è un ottima idea. Però, non dirlo a nessuno. Nemmeno io lo dirò ai miei genitori-
-Va bene-
-Lunaaa!- continuavano ad urlare.
-Ora è meglio che vada-
Sole scese da cavallo e l’aiutò a fare lo stesso prendendola per la vita.
La depositò piano a terra.
-Allora ti aspetterò qui, domani notte-
-Va bene- disse lei. Poi corse verso le voci che provenivano dal bosco.
Sole guardò la stella polare, si girò in modo da averla dietro le spalle e poi partì al galoppo verso casa.
 
  
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