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Autore: LesA7X    15/09/2015    3 recensioni
"Non si può capire una situazione del genere finché non ci sei dentro. La mia era una vita troppo difficile, dal passato burrascoso e dal futuro appeso a un filo. Sognavo un principe azzurro che mi salvasse da tutto, ma come potevo pretendere l'amore se non sapevo nemmeno cosa significasse 'amare' ?
Eppure lui aveva qualcosa che mi disorientava, lo odiavo, ma allo stesso tempo lo amavo; sembrava che in sua presenza il mio cuore iniziasse a battere di nuovo".
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

 

Mi chiamo Samantha Steinfield e sono la paziente numero 1307.
Capelli mori, occhi azzurri, alta un metro e sessanta, peso cinquantadue chili. Ormai sono abituata a dare questo tipo di informazioni a chiunque mi chiedesse chi fossi.

Mi trovo nell'ospedale psichiatrico di Westminster ormai da tre anni, lontana circa trecento chilometri da casa.

Cosa ci faccio qui?

Beh, la mia storia è questa.

 

All'età di diciotto anni fui rinchiusa in questo posto dalla stessa donna che mi ha messo al mondo, Peggy, una prostituta che non oso nemmeno chiamare madre. 
Con il passare del tempo l'interesse nell'accudirmi sparì, e Peggy si trasformò in una donna malata e violenta. Da quel momento non fece altro che ripetermi quanto mi odiasse e quanto fu stupida a mettermi al mondo, così imparai ad abituarmi alla sua assenza e a essere autosufficiente in tutto: cucinavo per me, mi compravo i vestiti con i pochi soldi che racimolavo qua e là e mi occupavo io delle faccende che riguardavano la scuola, a parte quelle volte in cui era necessaria la presenza di un genitore.

Peggy era troppo impegnata nel suo lavoro, tornava a casa ubriaca, spesso presentava ematomi sul corpo che non osavo nemmeno immaginare come se li fosse procurati; molte volte si dimenticava che nella sua vita c'era anche una figlia e non si tratteneva dal portare a casa clienti. Tutto sotto i miei occhi, tutto davanti alla sua creatura.

Non si può capire una situazione del genere se non ci sei dentro.

Passai l'adolescenza in un ambiente a dir poco ripugnante, ma ci feci l'abitudine, finché un giorno Peggy, devastata dai farmaci e con evidenti problemi comportamentali, decise che era giunto il momento di liberarsi di quell'essere che intralciava la sua vita, così usò la scusa degli ematomi per accusarmi di violenza su un genitore: fece in modo di colpevolizzarmi di qualsiasi male e, grazie ad alcune conoscenze, riuscì a farmi passare dalla parte del torto, mettendomi in seri guai con la giustizia. 
Dopo vari colloqui e interrogatori con la polizia, fui ritenuta mentalmente disturbata e fui spedita nell'ospedale psichiatrico più vicino.

E fu così che il piano di Peggy riuscì alla perfezione.


Vi chiederete voi: nessuno ti ha creduta? Possibile che tu non ti sia opposta a tali ingiustizie?
Vedete, il fatto è che dal momento in cui siete dentro ad un manicomio, nessuno crede a quello che dite. NESSUNO.

Più vi opporrete, più verrete considerate pazze.

Ma forse, lo ero diventata veramente…vivere in quell'edificio era qualcosa di orribile, la gente ti trattava come se fossi una persona incapace di pensare o agire razionalmente, quando in realtà io sapevo benissimo di essere più furba e intelligente di tutti loro messi insieme.

Sì, mi consideravo mille volte più sveglia di loro dal momento in cui decisi di progettare la mia fuga.
















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Buonasera a tutti!
So che non vi aspettavate di beccarmi con una nuova storia. Ebbene sì, è da un po' di tempo che sto scrivendo questa serie, anche se devo ammettere che ero (e sono) molto perplessa nel pubblicarla per via della trama un po' inusuale, azzardata. Le cose nuove mi spaventano sempre :D
Ho voluto fare questa breve introduzione che fungerà da primo capitolo per vedere se vi può interessare: nel caso in cui vi dovesse piacere, provvederò a pubblicare i capitoli successivi :) 
Pertanto, mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate, non esitate a scrivere una recensione, bella o brutta che sia.
Boh, sarà la scuola che mi fa cimentare in queste emozionanti avventure carta e penna...
Detto questo, vi auguro un buon anno scolastico/lavorativo e che la fortuna sia sempre a vostro favore xD
Un abbraccio,
LesA7X

   
 
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