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Autore: Angel27    16/09/2015    1 recensioni
La sentite? Udite il dolce canto delle diradi? Oh io le sento...mi chiamano.
È il mare che le manda, il Re invoca i nostri nomi!
Narnia è in pericolo, dobbiamo salvarla! Questa volta un male più grande minaccia la nostra terra, qualcosa di oscuro. Sono pronta mio re...a voi la mia spada, a voi la mia mia vita.
E voi figlie di Eva? E voi figli di Adamo? Siete pronti? Chi è con me?
~Una guerriera e il suo destino...un segreto da svelare...un male da sconfiggere.
Volete sapere di più? Venite con me vi condurrò per le magiche terre di Narnia.~
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Aslan, Caspian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Grida soffocate risuonavano tra le gelide e scure pareti del vascello, rumori sordi accompagnati dal continuo scricchiolare del legno. Un'esile figura strisciava nell'ombra... una ragazza disgustata dalla sua debolezza.
L'essere dal volto sfigurato da cicatrici incombeva su di lei, l'afferrò con violenza per la gola sollevandola quasi un metro dal pavimento.
"Ringrazia la tua buona stella! Perché il capo ti vuole viva altrimenti saresti già carne per gli squali!" sibilò e per tutta risposta quella gli sputò in un occhio.
"Non voglio la pietà del tuo padrone!" rispose impudente.
"Lurida sgualdrina!" ruggì menandogli un pugno che la fece rovinare a terra.
"Ti insegno io le buone maniere!" rispose mentre un'espressione sadica gli si dipingeva sul volto. s

Il caldo sole estivo illuminava la bianca spiaggia della terra di Calavar. Quattro bambini giocavano felici tre figlie di Eva e due figli di Adamo. "Kida..." una delle piccole si bloccò all'udire il suo nome.
 Aveva lunghi capelli bianchi, occhi cobalto come il limpido mare del sud e pelle liscia come seta.
"Kida." la piccola aveva ripreso a giocare con gli altri senza dar troppo peso a quello che pensò fosse un semplice gioco del vento, ma al secondo richiamo si bloccò impaurita ed incuriosita al contempo.
"Vieni da me..." la invitò la voce.
Kida si lasciò trasportare da una leggera brezza, sembrava volerla guidare tra gli alti fusti del bosco che costeggiavano la spiaggia. Si guardò alle spalle, ma gli altri continuarono a giocare come se d'un tratto fosse divenuta invisibile. Avanzò prima con timore, la foresta si faceva sempre più fitta, poi gli alberi che la circondavano presero sempre più sembianze umane: un'alta quercia prese l'aspetto di un alto uomo barbuto, una betulla di una bella ragazza dai lunghi capelli argentei. Così prese a correre e danzare con quelle incredibili creature che la condussero in una piccola radura illuminata dai dorati raggi solari, lì si ergeva l'imponente e regale figura del grande Leone.
Gli spiriti della foresta chinarono le folte chiome, Kida inizialmente provò timore ma quando i suoi occhi incrociarono quelli del Leone sorrise e si inchinò in segno di rispetto.

 "Alzati figlia di Eva." ordinò con voce soave e la piccola fece come gli era stato detto per poi gettarglisi al collo.
 "Aslan!" lo chiamò, conosceva bene il Re perché in numerosi sogni lui le parlava di strane avventure.
"Sei stata brava a trovarmi." disse poi il leone.
 "Non è stato merito mio, signore, mi ha condotto il vento e poi gli alberi." rivelò.
La piccola prese ad accarezzargli la morbida e setosa criniera dorata e il leone si lasciò cadere su un fianco beandosi delle sue carezze, strofinandole il muso contro la pancia.
 "Ascolta bene ciò che ti dirò.-disse poi alzando il capo- Il tuo destino sarà grande, glorioso, come si addice ad una guerriera di Narnia, ma realizzarlo non sarà semplice. Il compito che ti spetta è grande e nessuno potrà aiutarti. Io sarò la tua guida ti condurrò per i sentieri più difficili, anche quando mi invocherai e sembrerà che non riceverai risposta. Se saprai ascoltare udrai la mia voce, se saprai guardare vedrai le mie orme guidarti. Ricorda mai abbandonerò il tuo fianco."

"Principessa Kida!" la voce di una donna l'interruppe.
"Ora devi andare, ricorda ciò che ti ho detto, tieni ben a mente i sogni possono essere la risposta e la guida."
La bimba annuì e, dopo aver salutato il leone con un forte abbraccio, corse per il sentiero precedentemente percorso fino alla spiaggia dove la giovane nutrice l'attendeva ansiosa.

Il colpo arrivò violento e inaspettato, tanto che Kida batté contro la parete gemendo per il dolore. le ferite presero nuovamente a sanguinare e a dolere, sentiva le forze venir meno e temette che fosse davvero finita.
"Dunque è così...ti arrendi." un richiamo ammonitorio arrivò chiaro alle orecchie della ragazza.
In pochi secondi le luride pareti in legno svanirono e con loro anche il dolore, Kida si ritrovò in una dimensione altra, dinanzi a lei troneggiava la possente figura di Aslan.
"No, Aslan! Ma...come posso reagire, come combattere? Non ho chiesto questa vita! Non sono mai fuggita dai nemici, ho dimostrato notevole coraggio in ogni battaglia, ma non ho mai desiderato uccidere come una mercenaria e girare di terra in terra senza potermi legare a nessuno. Questa può forse definirsi vita?" gridò esasperata.
"L'hai accettata però."rispose il leone.
"Avevo scelta forse?"ribatté in un sussurro.
"L'hai sempre avuta mia cara." la sua voce divenne dolce e mansueta.
"Ti avrei perduto." continuò la ragazza chinando il capo.
"No, ti saresti allontanata un po' e forse non mi avresti potuto più vedere, ma io non ti avrei abbandonata."
Quella rivelazione le fece male, tanto che sentì un pugnale trafiggerle il petto. Aveva perso la fede, la fiducia in colui che l'aveva amata più di un padre.
"Dunque è così il mio destino è rimpiangere la vita che non ho scelto."rispose con un sorriso amaro.
"Tu lo dici." il tono del Leone tornò duro.
"Io non posso farcela! Sono solo una ragazza!" gridò.
"Chi dà la bocca all'uomo? Chi lo rende sordo, cieco o muto?!-ruggì, la ragazza rovinò a terra e sentì le lacrime brucianti pungerle gli occhi- Kida non temere-aggiunse poi tirandola su col muso- io sarò con te."
"Aslan...-disse poi sentendo la schiena bruciare, come avvolta da tizzoni ardenti- sono stanca...quando finirà?"
"Un ultimo sforzo ti si chiede piccola, dovrai fuggire ed io farò in modo che ciò accada, ma devi far presto. Quando ti sveglierai tutti saranno costretti da un lungo sonno e allora che potrai agire." La voce si fece lontana e Aslan svanì in un forte raggio di luce.
Poi il buio.

Nota dell'autrice
Un benvenuto a tutti voi! Grazie per essere arrivati fin qui. Dunque è la mia prima ff su Le Cronache di Narnia, dopo aver letto tre dei libri della saga non ho resistito. Che ne dite questo piccolo prologo vi ha un po' incuriosito? Vi piace? Fatemi sapere cosa ne pensate con un commentino magari. Ah c'è una citazione a voi il compito di scovarla!
Un abbraccio
Angel27

   
 
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