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Autore: Angel TR    17/09/2015    2 recensioni
Where did I go wrong? I lost a friend, somewhere along in the bitterness
Raccolta incentrata su quei momenti dolceamari,
quando il nodo di un rapporto si spezza o si stringe ancor di più.
[1-Lars/Alisa]
[2-Nina/Anna]
[3-Kazuya/Lee]
[4-Jinpachi/Wang]
[5-Jin/Hwoarang]
[6-Paul/Law]
[7-Christie/Eddy/Lei]
[8-Ling Xiaoyu/Miharu]
[9-King/Marduk]
Genere: Introspettivo, Song-fic, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ultraviolence'
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Lee/Kazuya-
Pre-Tekken 1

Let him know that you know best
'Cause after all you do know best
Try to slip past his defense
Without granting innocence

I bei capelli del bimbo davanti a Kazuya vennero accarezzati dal vento. Erano chiari, chiarissimi, proprio diversi dai suoi, neri come la pece.
Il bimbo si chiamava Lee Chaolan ed era un ruffiano fatto e finito.
Beh, non era proprio un ruffiano, pensó Kazuya.
Era un orfano ed Heihachi, suo padre, l'aveva adottato. Kazuya inarcò un sopracciglio a quel pensiero.
Adottato.
Heihachi a malapena sopportava lui, figuriamoci un altro bambino!
Forse Lee era più forte di lui?
Un paio di occhi scuri come la stanza dove Kazuya rimaneva ad allenarsi. Lee alzò lo sguardo e sorrise.
Heihachi ricambiò il sorriso; ma era il sorriso di un orco calcolatore e non quello di un bravo papà.
Lee arricciò le labbra. Il suo sorriso smagliante si era spento.
«Allora! Allenatevi! Dimostratemi la vostra potenza, battetevi con ardore.» esordì con quel suo vocione.
Kazuya fissó di sbieco prima suo padre e poi il bambino.
Prima d'allora non si era mai confrontato con altri ragazzi; era una nuova sfida.
Si levò in piedi e s'inchinò frettolosamente davanti al suo avversario nuovo di zecca.
Lee non si scompose. «È un gioco!» esclamò, contento.
Per nulla, Chaolan. Non so neppure cosa sia un gioco., pensó Kazuya, accigliato.
Heihachi li osservava avidamente, le mani forti piazzate sui fianchi, un ghigno sul nascere. «Un bellissimo gioco.» commentò, per poi scoppiare a ridere, una risata fragorosa e derisoria.
La terra sembrò tremare sotto i piedi di Kazuya, già in posizione, pronto ad attaccare Lee. Quest'ultimo sembrava incerto, chiese aiuto a Kazuya con i suoi bei occhi a mandorla.
Non era più così contento di giocare.
«Combattete!» diede il via Heihachi, battendo le mani. Lee esitò.
«Ma è un gioco?» continuava a chiedere a bassa voce a Kazuya, mentre questi gli girava attorno, misurando la distanza che li separava, negli occhioni neri tutta la concentrazione proverbiale dei Mishima.
In tre passi lo raggiungo e gli sferro un uppercut, Heihachi-sama sarà soddisfatto di me.
«Ma è un gioco?» domandò ancora Lee, prima che Kazuya lo colpisse dritto sotto il mento, scaraventandolo sul terriccio.
«No!» disse il bimbo dai capelli scuri. «Impegnati!»
Lee sollevò la testa da terra, negli sconvolti occhietti a mandorla un lampo di comprensione.
Aveva il bel faccino sporco, il terreno sotto le piccole unghiette. Il morbido caschetto era tutto disordinato, non sembrava poi così diverso dalla scura zazzera di Kazuya.
Finalmente si mise in piedi e si posizionò. Non sorrideva più.
Per qualche anno , fino a quando il Torneo fu indetto, quello fu l unico gioco che Lee e Kazuya ebbero il permesso di fare insieme.


Angolo Autrice
Io adoro questi due. Insomma, la storia di Lee e Kazuya é terribile. Heihachi, ma Tata Sue dov'era, quando combinavi sti guai? e.e
Grazie a Bloodred Ridin Hood, sempre presente!!! Susu!:)))
Beijos, Angel

  
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