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Autore: Aelliecnea    17/09/2015    1 recensioni
I giorni si susseguono all'infinito, sono sempre diversi e allo stesso tempo sono tutti uguali. Per la giovane Cassandra ogni successivo giorno era uguale a quello precedente: era come caduta in un circolo vizioso, senza fine.
Cassidy, dall'età di sei anni, con la scomparsa della madre Ellen, viveva con il patrigno John; un giorno di settembre Ellen sparì e da quel momento non si ebbero più sue notizie, ma le uniche cose che lasciò alla figlia furono il loro libro di fiabe “Gli Elementi della Vita” e un ciondolo con disegnata una stella e cinque diverse spirali.
P.S: questa storia è stata pubblicata anche nel mio account wattpad
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
Capitoli:
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Capitolo 1

 

I giorni si susseguono all'infinito, sono sempre diversi e allo stesso tempo sono tutti uguali. Per la giovane Cassandra ogni successivo giorno era uguale a quello precedente: era come caduta in un circolo vizioso, senza fine.

Cassidy, dall'età di sei anni, con la scomparsa della madre Ellen, viveva con il patrigno John; un giorno di settembre Ellen sparì e da quel momento non si ebbero più sue notizie, ma le uniche cose che lasciò alla figlia furono il loro libro di fiabe “Gli Elementi della Vita” e un ciondolo con disegnata una stella e cinque diverse spirali.

 

Cassandra era sveglia dall'alba, non le servivano molte ore di sonno ed era fisicamente pronta come sempre per andare a scuola. Mentre passeggiava per il parcheggio dell'edificio, non poteva fare a meno di notare i genitori che portavano i figli all'ingresso o quegli studenti tanto fortunati da possedere un'auto propria ed essere indipendenti: ogni volta che vedeva chi stava intorno a lei, li invidiava e si chiedeva come sarebbe stato se al posto di uno qualsiasi di loro ci fosse stata lei. Sapeva che tutti la ignoravano e nessuno voleva fare amicizia con lei: era considerata quella stramba, la pazza.

-Guarda è arrivato il mostro- bisbigliavano gli studenti al suo passaggio, tutti nessuno escluso.

-La strega- così era chiamata nella scuola, per un fatto cui lei si dichiarava ancora innocente. Quando si lasciava andare alle emozioni, si raccontava nel liceo scientifico della città, succedevano cose insensate, magiche, inspiegabili, come quella volta che quando perse la pazienza contro una compagna arrogante, la giacca di quest'ultima prese fuoco, così dal nulla. Tutti iniziarono ad avere paura di lei, delle sue reazioni, e quando John venne a sapere dell'accaduto cercò in tutti i modi di tranquillizzarla, di farle capire che doveva avere pazienza con i suoi compagni, che cercavano un capro espiatorio per tutto quello che non si sapevano spiegare, o qualcun altro da condannare per uno scherzo sciocco.

Cassandra proseguì la camminata verso il suo armadietto: doveva lasciare i libri del giorno prima per prendere quelli di questa mattinata interminabile.

Appena entrò nella classe della prima ora sapeva di essere sola: nessun altro sarebbe entrato prima della campanella che segnava i cinque minuti alla fine della spensieratezza.

Quando al suono della seconda campanella entrò il professore, tutti si erano accomodati in silenzio e come sempre il banco accanto al suo era vuoto.

 

Le lezioni finirono e Cassandra riuscì finalmente a tornare a casa; quel giorno era importante per lei: era l'anniversario della scomparsa della madre.

Erano passati esattamente undici anni dalla sua scomparsa, un mese prima del compleanno della figlia che sarebbe stato il 15 Gennaio.

La sera arrivò relativamente in fretta e la ragazza era piuttosto triste nel ricordare un'altra volta la sparizione improvvisa della madre.

Entrò in camera sua e notò che sul letto era appoggiato il tanto amato libro di fiabe. Ogni sera era sua abitudine sfogliarlo svogliatamente, senza leggerlo veramente, lo conosceva a memoria oramai. Questa volta fu diverso: Cassandra decise di leggerlo ad alta voce come faceva sua madre per provare a ricordarne la voce, per ricordare come si sentiva quando lo leggevano insieme. Rilesse tutta la triste storia di Ella e Markus, l'uccisione, la fuga, il fatto che non ci sia una bella fine per il regno, ma qualcosa catturò la sua attenzione: una frase che prima non c'era:

 

Aria, Terra, Acqua, Fuoco

Gli Elementi si riuniscono per un unico scopo.

 

Il libro iniziò a fluttuare nell'aria, un vortice di luce la avvolse e poi fu tutto buio.

   
 
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