CAPITOLO 12
Erano passati due giorni e Bill e Tom ancora non si parlavano. Kelly e Miriam erano ritornate alla loro vita mantenendosi comunque in contatto con la band. In quel momento Kelly era a scuola e cercava di seguire la lezione, anche se scienze non era il suo forte. Sfortunatamente il professore - che fra l'altro odiava - l'aveva spostata e sedeva vicino a Jenny, la sua ormai nemica.
- Che c'è? I tuoi idoli si sono dimenticati di te?- Jenny cercava di provocarla tirando in ballo l'argomento Kaulitz, ma Kelly non voleva dargliela vinta.
- Loro non sono i miei idoli e poi nemmeno li conosco- mentì lei.
- Ah no? Guarda che ti hanno vista tutti salire in macchina di quella smorfiosetta. Come si chiama?! Ah si, Billina!- disse Jenny. Se c'era una cosa che nessuno poteva permettersi di fare, era quella di offendere Bill. Kelly non lo accettava, nonostante quella sua crisi di ira lei gli voleva bene, anzi, lo amava. Allontanò il banco provocando un fastidioso rumore e sferrò un pugno a Jenny colpendola in pieno volto.
Quest'ultima urlò dal dolore per poi coprirsi il viso con le mani. Il professore e i compagni guardarono la scena quasi sbalorditi dal comportamento di Kelly. Lei era una delle studenti modello, non aveva fatto mai del male a qualcuno perciò quel suo gesto rimase impresso nella mente di tutti.
- Signorina Andersson, esca fuori! IMMEDIATAMENTE!!- il professore la sgridò cacciandola fuori dall'aula. Era la prima volta per lei essere punita. Al massimo prendeva note disciplinari, ma quella volta aveva proprio esagerato. Kelly si alzò dalla sedia e con noncuranza si diresse verso la porta sotto lo sguardo dei compagni. La stessa Jenny era rimasta basita dal gesto. Forse l'aveva sottovalutata un po' troppo.
- E lei signorina, vada in infermeria a farsi medicare- disse severo il professore rivolgendosi alla ragazza. Il tempo non passava mai. Kelly stava in corridoio con la schiena appoggiata al muro, di fronte alla finestra. Nemmeno lei sapeva perchè aveva accumulato tutta quella rabbia in una volta. Mentre era assorta dai suoi pensieri, Jenny le passò davanti sibilando qualcosa a voce impercettibile, ma Kelly la sentì ugualmente.
- Non la passerai liscia, depressa! All'uscita vedrai cosa ti succederà, povera illusa!- Jenny le rivolse uno sguardo talmente truce che Kelly temette sul serio che da un momento all'altro gli occhi della ragazza potessero lanciare fiamme. Eccome se poteva succedere.
* * *
Alla fine delle lezioni Kelly fu una delle prime anime ad uscire da quell'inferno chiamato scuola. Un brivido leggero le scese lungo la schiena. Ripensava alle parole di Jenny, chissà cosa aveva in mente per vendicarsi. Non lo sapeva. Sperava soltanto che non avesse bulli come amici che avrebbero potuto farle del male. Si stava dirigendo verso la fermata dell'autobus per aspettare anche la sorella, quando si sentì prendere per i capelli. Le scappò un gemito di dolore. Era sicuramente lei.
- Bene bene bene! Chi abbiamo qui? Ah, Kelly! Che piacere vederti!- disse Jenny con uno strano sorriso dipinto sul volto. Sembrava felice o forse diabolico. Continuava a tenerla per i capelli, poi con uno strattone la trascinò fino ad un vincolo dove l'aspettavano altre ragazze. C'era anche qualche ragazzo.
- Lo sai cosa ti succederà adesso?- chiese con voce sadica. Kelly era davvero spaventata. Con quel pugno la sua reputazione era diventata pessima, poi finendo nelle grinfie di Jenny se la sarebbe rovinata per sempre.
- Lasciami stare- provò ad urlare Kelly ma la mano di Jenny le tappò la bocca.
- Eh no, puttanella! Troppo facile urlare per chiedere aiuto! Occhio per occhio, dente per dente!- le sussurrò all'orecchio Jenny. La spinse contro il muro, poi si avvicinò a lei e le bloccò i polsi. Un ragazzo si avvicinò e le tirò uno schiaffo così forte che le si gonfiò la faccia in un batter d'occhio.
* * *
Bill passeggiava proprio dalle parti della scuola di Kelly. Era da poco che non si vedevano ma lui sentiva ugualmente la sua mancanza. Si fermò vedendo Miriam che era come incantata.
- Hey Miriam, che ti succede?- le chiese.
- Bill! Hai visto Kelly per caso? Di solito è lei che mi aspetta e non io- rispose titubante la ragazza.
- No, sono appena arrivato. Vieni con me? Giriamo intorno alla scuola, magari starà parlando con qualche amica- propose lui.
- Certo con l'amica immaginaria. Ti ricordo che Kelly non ha amiche, a parte una che una volta è amica e cento no- raccontò Miriam.
- Tentare non nuoce. Andiamo-
Camminarono per un po' ma di Kelly nessuna traccia, quando ad un tratto Bill non sentì delle urla femminili. Riconobbe subito la voce di Kelly. Si mise a correre in direzione delle urla, seguito da Miriam e arrivarono a destinazione.
- Che cazzo fai, coglione!!- urlò Bill per poi togliere di dosso a Kelly il ragazzo che stava tentando di colpirla con un pugno. Le altre rimasero leggermente colpite nel vedere la scena e smisero di deridere Kelly. Bill gli si lanciò addosso per poi riempirlo di calci e pugni riducendolo in malo modo. Kelly lo fermò.
- Bill calmati. Andiamocene- disse. Bill annuì per poi andarsene lanciando a tutti uno sguardo di sfida. Si trovavano in macchina di Bill, Kelly era seduta vicino a lui mentre Miriam sui sedili posteriori. Nessuno osava fiatare fino all'arrivo in casa Kaulitz. Entrarono e trovarono la solita e buffa situazione: Tom stravaccato sul divano che guardava attentamente la televisione. Quando sentì l'arrivo di qualcuno in casa, spostò semplicemente il suo sguardo verso l'uscio della porta.
- Kelly! Chi ti ha ridotto così?- chiese per poi avvicinarsi a lei.
- Poi vi racconto. Intanto voi due avete fatto pace?- chiese lei rivolta ai ragazzi.
- Non mi va di parlare di questo argomento- rispose Bill guardando male Tom.
- Ancora? Facciamo così: se fate pace io vi racconterò tutto per filo e per segno, sennò acqua in bocca e non parlerò con nessuno di voi due- li minacciò Kelly.
Tom si sentì incolpa e guardò teneramente il fratello facendogli gli occhi dolci.
- Thomas Kaulitz non farmi quei dannati occhioni!- disse Bill imbronciato.
- Scusami Bibi. Lo so che ho sbagliato ad intromettermi nella tua vita e mi dispiace. Prometto che non succederà più- rispose Tom spalancando gli occhi ancora di più.
Il cuore di Bill si intenerì e lo abbracciò forte stritolandolo.
- Scuse accettate scemo- disse per tutta risposta. Non ce la facevano a stare imbronciati l'uno con l'altro per più di due giorni. D'altronde erano gemelli e condividevano qualsiasi cosa.
- Ora che ci siamo chiariti tocca a te parlare- disse Bill ritornando serio.
- In classe ho tirato un pugno a Jenny, il prof mi ha cacciata fuori e lei si è vendicata facendomi pestare da quei ragazzi sotto le risatine delle altre persone. Bello vero? La mia reputazione è andata a farsi fottere- commentò Kelly.
- Che cosa?! Quella stronza ti ha fatto picchiare da dei ragazzi?- urlò Tom sconvolto dalle parole di Kelly.
- Già...-
- Ma tu perchè le hai tirato un pugno?- chiese Bill pensieroso.
- Sembrerà una cazzata ma... ti aveva preso in giro e boh.. si è risvegliato il mio lato animalesco e l'ho presa a pugni in pieno volto- disse Kelly.
- E' successo tutto sto casino per me? Quanto sei sciocca! Sai cosa me ne faccio delle sue prese in giro su di me...- rispose sconvolto Bill.
- Intanto ti ho difeso- disse Kelly. Bill non rispose e la portò in bagno.
- Che fai?- chiese incuriosita.
- Tu siediti. Hai il labbro spaccato. Quello stronzo l'ha combinata grossa- disse Bill arrabbiato.
- Non fa niente, non serve che..- Kelly stava cercando di parlare ma fu fermata da Bill che le tamponò la ferita sul labbro con un cotone impregnato di alcool. Kelly strinse i denti per il dolore e cominciò a sanguinarle il labbro.
- Shh non parlare che è inutile- disse Bill continuando a tamponarle il labbro. Kelly arrossì di colpo senza neanche un motivo ben preciso. Era tutto così strano. Credeva che dopo quell'episodio Bill non le avrebbe rivolto mai più la parola e invece si trovavano seduti vicini mentre Bill si prendeva cura di lei.
- Mi vuoi ancora bene?- chiese timidamente lei.
- Certo che si, scema. Cosa ti fa credere il contrario?- rispose Bill sorridendole.
- Nulla...- disse lei abbassando lo sguardo. Si sentiva a disagio. Voleva dirglielo al più presto, anzi subito. Non ce la faceva più ad aspettare e non ce la faceva più a crearsi dilemmi inutili. Non le sarebbe importato se avesse ricevuto una risposta negativa o se avesse rischiato di rovinare la sua amicizia con Bill. Voleva chiarirsi con lui e con sè stessa una volta per tutte.
- Bill devo dirti una cosa- esordì.
- Cosa?-
- Tu mi..- fu interrotta da Tom che chiamò entrambi perchè era pronto il pranzo. Bill si alzò dalla sedia e così fece anche Kelly.
- E' una cosa importante o posso aspettare?- chiese lui.
- Ehm no, non fa niente andiamo- rispose lei con una nota di tristezza nella sua voce. Un'altra occasione era andata in fumo ma Kelly non era una ragazza che si arrendeva facilmente, soprattutto sui sentimenti. Dopo il pranzo avrebbe chiarito tutto, sperando di non stravolgere il legame che aveva con Bill...


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Ciaooo!!! Si lo so, ho fatto mooolto ritardo e mi dispiace, ma è iniziata la scuola e quindi i pomeriggi sono diventati un tantino diversi dai soliti (leggasi: compiti, interrogazioni e blablabla...) :/ beh intanto ho continuato e, as always, spero vi piaccia ^^ ringrazio all'infinito e oltre (Buzz Lightyear xD) Happy_Moon che recensisce everything I write e tutti i lettori e lettrici silenziose ;) vi avviso che la storia è quasi finita ehee XD detto questo mi dileguo e non rompo più u.u bacioniii _MartyK_