Donatello guardò New York dall'alto di un grattacielo. Si stupì leggermente notando il cambiamento che c'era stato da quando, anni prima, se n'era andato. Gli umani lì, sembravano quasi estinti. In 10 anni cambiano molte cose. 10 anni dalla sua fuga, in cui aveva coinvolto la sua amata. Sentì un enorme senso di colpa attanagliargli il cuore. Aveva trascinato Aicha via da quella città, senza dir niente a nessuno, erano partiti per l'Italia. Aveva parlato di quell'idea molte volte con i fratelli, ma loro volevano rimanere li a lottare, lui voleva solo proteggere Aicha. E ora, dopo infinite ricerche, aveva scoperto che i suoi fratelli erano morti, continuando a difendere la città e le famiglie che si erano creati. Forse, se non sé ne fosse andato sarebbero ancora vivi e avrebbero lottato insieme. Ma anche lui aveva combattuto quella guerra. L'Italia fu conquistata dall'esercito di Sheredder, da quel momento tornava al suo nuovo rifugio e sorrideva ai figli, cercando di ignorare il sangue di cui si era macchiato, di cui si macchiava ogni giorno. Donatello si alzò, legandosi al viso una mascherina viola, ormai logora. Sarebbe stato un nuovo inizio. Lo faceva per i suoi fratelli e per la sua nuova famiglia. Lo faceva per una vita che doveva continuare.