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Autore: Uwopea_    20/09/2015    1 recensioni
Elizabeth Mills è una ventiduenne londinese. Il suo sogno è diventare una famosa giornalista. Lei però non sa la vera identità dei genitori,ovvero Robin Hood e La Regina Cattiva. Ignara di tutto ciò,a casa sua si presenta Henry che la avverte dicendo che sua madre è in pericolo. Regina è stata infatti catturata da Gaston,che vuole ottenere i poteri di Regina per lanciare anche lui un sortilegio. Riuscirà Elizabeth a salvare la sua famiglia?
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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                                     Capitolo 1
Mi chiamo Elizabeth Mills,ho 22 e abito a Londra. Il mio più grande sogno è di diventare una famosa giornalista.  Da piccola sono cresciuta con mia mamma,ma solo fino all’eta di sette anni. Poi sono dovuta andare a Londra con zia Granny. Della mia infanzia non ricordo molto. Ricordo solo che mia madre mi disse di non aver paura e di essere coraggiosa. Ho sempre seguito questi suoi consigli. Non ho molti amici. Forse è perché passo le mie giornate leggendo libri o studiando. Ma non ho tempo per gli amici. Granny dice che assomigli molto a mia madre: fredda e decisa,ma protettiva e premurosa come mio padre. Non ho mai conosciuto mio padre. L’unica cosa che so su di lui è che era un ladro.  Insomma io non ho i genitori migliori del mondo, ecco tutto. Io conto solo sulle mie forze.
La mattina come al solito partii per l’università e presi la metrò. Mi misi le cuffie negli orecchi e ascoltai un po’ di musica. La musica mi distrae dalla realtà,è un po’ il mio mondo. Dopo i libri ovviamente. Scrutai   parecchie volte una donna, sulla trentina d’anni. Aveva i biondi, occhi marroni e uno sguardo accattivante. Mi fissava ,ma non sapevo perché. Avevo un po’ di paura lo ammetto. Scesi velocemente dal veicolo, la donna mi stava ancora seguendo. Io cercai di seminarla. Non volevo urlare aiuto perché non sapevo le sue intenzioni. Forse non voleva farmi del male.
Uscita dall’ingordo della gente mi voltai per vedere se c’era ancora. Non la vidi. Pensai di essere al sicuro. Mi girai in avanti e me la ritrovai. Io urlai. Lei mi mise una mano davanti alla bocca. Avevo paura. Cosa mi avrebbe fatto?
-Non urlare-disse la donna- non voglio farti del male Elizabeth.
Rimasi stupita: come sapeva il mio nome? Chi era ? Cosa  voleva ? Avrei voluto domandargli tutto ciò, ma ottenni le riposte.
-Ah giusto, mi presento. Emma-disse porgendomi la mano. Io ricambiai ma ancora spaventata e con qualche sospetto. – So che sei sconvolta ,ma devo darti una notizia terribile.
-Cosa?!!-dissi spaventata. Cosa è successo? Grammy? L’università? I miei genitori?
Lei rimasi in silenzio a guardarmi. –Rispondimi!!-gridai io.
-Calma!!-disse spazientita- Ora ti racconto tutto, ma devi credere a tutto ciò che io ti sto per dire, ok?-  Feci cenno, ma avevo paura per quello che sta per dire- Tua madre,è stata rapita,dobbiamo salvarla.
-Mia madre? Ma è da anni che non la vedo!!- Non potevo crederci. Mia mamma rapita! Da chi? Come? Perché? Le domande perseguitavano la mia testa.-Chi l’ha rapita?
-Ancora non lo sappiamo,ma presto lo scopriremo. Tu sei l’unica che puo’ salvarla.
-Hai chiamato la polizia?-dissi io.
Mi guardò stupita, come se fossi un alieno.
-Ma non ci serve la polizia. Devi venire come,in America a Storybrooke. Là ci aiuterai a salvare tua madre.
-Partire? Adesso che ho l’università? Neanche per sogno!
-Ci tieni a tua madre si o no?-urlò spazientita.
Quella domanda mi lasciò di sasso. Ci tengo a diventare giornalista, ma mia madre è più importante.
-Scusa non volevo…-disse Emma dispiciuta.
-No,è tutto ok. Allora quando si parte?
-Adesso.
Partimmo in fretta e furia. Anche se non sapevo dove.
-Dove stiamo andando? L’aeroporto è per di là.
-Oh ma noi non andremo in aereo.- Emma agitò le mani.come per fare un incantesimo.
-Cosa stai facendo?.-chiesi. Lei non rispose ,era troppo concentrata.
Non ci crederete mai ,ma dalle sue mani uscì una nebbia argentea. Cosa era? Pensai che fosse un sogno. Intanto questa nebbia si trasformò in un buco profondo. Avevo paura di cadere o peggio di morire. Lei mi prese la mano,io cercai di scanzarmi,ma ci buttammo in quel buco.
Non era poi così profondo come pensavo.
Cademmo sull’asfalto di una città,anzi un paesino direi. Non era affollato come Londra.
Lei si alzò aggiustandosi i capelli e il giubbotto di pelle rosso.
-Bene Elizabeth,-disse contenta Emma -benvenuta a Storybrooke!
Io rimasi là a fissare quel paesino. Mi piaceva lo ammetto. Era calmo e sembrava molto ospitale.
Incontro a noi venne un ragazzo circa della mia età. Era non molto alto e robusto. Occhi e capelli erano castani.
-Henry,ti presento Elizabeth. La figlia di Regina.-disse Emma.
Lui mi porse la mano e io gliela strinsi.
-Piacere-disse Herny- mi chiamo Henry,benvenuta a Storybrooke. Tu dvi essere la figlia di Regina?
-Oh si-risposi-dove è ora?
Emma ed Henry si lanciarono una occhiata.
-Ancora non lo so-rispose Henry –ma troveremo nostra madre.
-Cosa?-chiesi io- Nostra madre? Ma tu non sei suo figlio-.
-Tecnicamente hai ragione,Emma è mia madre,non Regina. Lei mi ha adottato. Dopo…beh
-Cosa?
-Non lo sa?-si rivolse alla madre. Lei fece cenno di no.-Beh allora lasciatelo dire,sei la figlia della Regina cattiva!
-Come osi chiamare mia mamma…
-Non la  sta offendendo,lei è la Regina cattiva.-mi interruppe Emma.
Io ero incredula.
-Si disse-Henry-sei la figlia della  Regina Cattiva,Elizabeth.Lei è in pericolo.
   
 
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