Mi piacerebbe, fatina vestita di bianco, con gli occhi sporchi di sangue
Che questa notte, o una tra le altre, quella che più ti aggrada, con la luna pallida
Tu, più pallida di lei, mi sfiorassi con quelle manine, dall'addome
Al collo profondo, vuoto di parole, di fronte alle tue labbra Impazzisco al desiderio di sentire le tue dita, che lente, tastano ogni centimetro della mia gola
E piano piano, iniziano a stringerla, dandoti un'idea illusa dei miei nervi a mille
E del sangue, che smette di scivolare tra queste vene ruvide, che non ti meritano O che tu non meriti, puttana indecisa, traballante nei miei sogni.
Qual è il tuo nome, fatina assassina, bimba dal sapore di sangue
Fatina, ti chiamerò Fatina, uccidimi, strangolami, questa notte, o una tra le altre