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Autore: Ems_1    20/09/2015    3 recensioni
"C'era una volta una ragazza di nome Emma. La sua vita non era mai stata semplice, ma era riuscita a trovare il suo equilibrio.
Aveva un figlio, Henry, che amava con tutto il cuore, due genitori che aveva ritrovato da qualche anno e che era riuscita a perdonare per averla abbandonata, e le sue amiche, che la sostenevano sempre e comunque.
L'unico problema era che nella sua vita c'era ancora qualcosa che mancava, ma sul quale restava scettica: l'amore.
Non molto lontano da lei abitava Killian, un uomo che aveva perso la speranza dopo che l'unica donna che era riuscita a rubargli il cuore l'aveva abbandonato. Lui non aveva più i suoi genitori ne suo fratello, aveva imparato a stare al mondo contando solo sulle sue forze, e su quelle di qualche suo amico.
E se Emma e Killian un giorno si incontrassero?"
Questa è la mia prima ff, nata un po' per scherzo, un po' per scommessa con me stessa, spero di avervi incuriosito!
-Ems_1
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Emma
Mi sono davvero meritata questo week-end in montagna, ho sempre amato la neve, rende tutto così splendido! Dopo aver lasciato Henry da Neal per una settimana, ho pensato che non la vedevo da troppo tempo, così ho prenotato e sono arrivata qui in un ora. Avevo bisogno di staccare per un po dalla solita routine e non c'è modo migliore.
Una volta sistemata mi reco in una pista di pattinaggio,dove vedo  persone volteggiare e fare acrobazie. Io l'ho fatto solo una volta, e sicuramente non saprò nemmeno muovere un passo, ma visto che sono qui perchè non riprovare? Mi infilo i pattini e entro in pista, inizio a muovere i piedi e sembro quasi riuscire a stare in equilibrio, se non fosse che troppo intenta a guardare per terra non mi accorgo di un altra persona che viene dalla parte opposta e dopo un brusco scontro ci ritroviamo entrambi sul ghiaccio. Mi volto, e con una faccia che immagino somigli a quella di un ebete, mi ritrovo davanti agli occhi più blu, belli, profondi che io abbia mai visto.
                                                                                                                           ****
- Killian
Non sarebbe stato meglio se avessi scelto di stare a letto? Non sono mai stato bravo con i pattini nonostante tutte le volte che ho provato, e ora sono riuscito a fare sicuramente una graziosa figura. Mi volto e vedo una ragazza bellissima, il suo viso incorniciato da dei riccioli dorati e da una cuffia bella pesante che fa risaltare i suoi occhi verdi.
"Uno scontro sfortunato!"
"Chiedere scusa basterebbe"
"Ti ho vista prima, saresti caduta anche senza di me!"
"Sei davvero arrogante lo sai? E comunque non puoi esserne così sicuro!!"
"Ok va bene, cominciamo da capo!" Si alzò e le tese la mano "Mi permetta di scusarmi my lady"
Dopo un attimo di esitazione la ragazza afferra la mia mano, ma appena fa leva per alzarsi ci ritroviamo di nuovo entrambi a terra. Ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a ridere incessantemente. Ha una risata magica. Appena mi calmo, la osservo con uno dei miei sguardi penetranti e le dico.
"Permettimi almeno di presentarmi, io sono Killian."
"Emma!"
"Bene Emma, credo che ormai siamo ufficialmente i più imbranati della pista"
"Direi di si! Dici che riusciremo a rialzarci senza cadere un altra volta?"
"Non abbiamo più niente da perdere ormai, non credi?"
Dopo un po di fatica riusciamo a metterci entrambi in piedi.
"Tentiamo una brave pattinata?"
"Oh Killian, credo di aver fatto già abbastanza" sorride di nuovo pensando alle sue cadute imbarazzanti.
"Allora spero di poterti fare compagnia davanti a una tazza di cioccolata"
"Ci stai provando con me?"
"Può darsi"
"Bene, allora io andrò al bar a prendere una cioccolata, e quando arriverai può darsi che ti farò sedere al mio tavolo"
"Non vedo l'ora Emma"
Dopo qualche minuto arrivo al bar e la vedo seduta a un tavolo affiancato alla finestra. Mi avvicino e alla fine riesco a convincerla, e decide di farmi sedere con lei.
"Dimmi Emma, qual'è la tua storia?"
"Non penso che tu la voglia conoscere, sai sono un po incasinata"
"Credo di poterti fare concorrenza!"
"Non ne sarei così convinta!!"
"Facciamo così, io ti dico una cosa di me e tu di te. Alla terza chi è più incasinato paga da bere, roba forte si intende, da allora sarà più facile parlare"
"Ci sto"
"Ok inizio io. Sono Irlandese, come avrai notato dal mio accento sexy. Quando ero piccolo mio padre ci ha abbandonati, e ha lasciato mia madre, me e il mio fratello maggiore da soli a lottare per sopravvivere. Alla fine non ce la passavamo così male, ma mia madre si è ammalata di cancro ed è morta, e dopo circa un anno mio fratello è annegato in mare. Sono rimasto solo, ma ero maggiorenne, così ho preso una nave ed eccomi qui"
Emma  mi fissa, sembra essere sorpresa
"Oddio Killian, mi dispiace davvero."
"Non scappare, tocca a te"
"Ok ok. Sono stata trovata sul ciglio della strada al mio primo giorno di vita, avvolta in una copertina con ricamato sopra il nome che porto ora. Ho passato la mia vita fino ai diciotto anni a essere scaraventata dalla casa famiglia a famiglie che non mi volevano davvero, e una volta conosciuta mi mandavano indietro. Sono scappata così tante volte! Una di queste volte incontrai la persona che ho amato di più in questo mondo, ma mi ha lasciata, mi ha spezzato il cuore, mi ha fatto rinchiudere in carcere, incinta a 18 anni."
"Quando sono arrivato qui ero uno stupido ragazzino che voleva sopravvivere in qualsiasi modo possibile. Mi misi in mezzo a giri che non avrei mai dovuto frequentare, fino a quando non ho incontrato Victor, il mio più grande amico, gli devo tutto. Mi ha trovato un bel lavoro che mi ha fatto riscattare, e ho incontrato la persona che ho amato di più al mondo, ma mi ha lasciato, spezzandomi il cuore."
"Sono diventata madre in una squallida prigione. Volevo dare a Henry una vita migliore, ma poi pensai alla casa famiglia, al rifiuto, e quando lo guardai negli occhi gli promisi che lui non avrebbe mai dovuto vivere una vita del genere. Quando sono uscita dal carcere sono diventata una cacciatrice di taglie, e ho iniziato a cercare i miei genitori. Gli ho ritrovati 3 anni fa, non è stato semplice, ma ora siamo una famiglia. E sai Neal? Il padre di Henry? E' tornato, e lui vuole recuperare i rapporti con il figlio, ma per me non è facile averlo attorno."
"Ora sono solo Killian Jones, proprietario di un modesto locale nel centro di Boston,con pochi amici e nessuna famiglia, ma circondato da donne occasionali"
"Emma Swan, cacciatrice di taglie, qualche amica, una bella famiglia e il mio unico ometto, Henry!"
"Siamo alla pari?"
"Forse Killian"
"Non lascerei mai che una bella donna mi pagasse da bere"
"Killian, se sei un uomo con relazioni occasionali, perchè mi hai raccontato questo?"
"Chi ti dice che Killian non possa cambiare?"
"Non mi conosci nemmeno"
"Abbiamo una cosa in comune Swan, lo sguardo che hanno tutti i bambini che sono cresciuti come noi"
Emma prende lo shot che il cameriere le aveva piazzato davanti e lo solleva in aria.
"Al bimbo sperduto che vive in noi!"
Posa il bicchiere sul bancone dopo averlo bevuto in un sorso, penso sia semplicemente perfetta. Quando i nostri occhi si incontrano mi avvicino a lei in un lampo e la bacio. All'inizio sembra irrigidirsi sotto il mio tocco, ma poi non oppone resistenza, continua a ricambiare il mio bacio. La prendo per mano e arriviamo dritti in camera mia. Chiudo la porta e bacio con urgenza ogni millimetro di pelle lasciato scoperto dai suoi vestiti che ogni secondo che passa diventano più ingombranti. Emma inizia a sbottonarmi la camicia, con troppa lentezza, sembra quasi una tortura; così faccio volare per la stanza i suoi vestiti e la faccio stendere a letto. C'è un momento, una frazione di secondo in cui la guardo negli occhi e tutta la frustrazione, lo schifo della vita sembra essere sparito. Siamo solo Killian e Emma. E in una attimo i nostri corpi nudi si uniscono, mentre la stanza si riempì di urla, gemiti con lo scoppiettare del camino che faceva da sottofondo.
                                                                                                              *****
-Emma
Apro gli occhi sentendomi come in paradiso. Un bel profumo attraversa le mie narici, e sento una bella sensazione di calore che proviene dal corpo affianco al mio. Oh cazzo, cos'ho fatto? Guardo in basso, e mi ritrovo completamente nuda, con la mano di Killian che stringe il mio fianco. Quanto sono stata stupida? Fammi portare a letto da un uomo conosciuto la sera prima. All'improvviso mi torna in mente quell'attimo in cui, prima di emtrare dentro di me, lui mi ha guardato negli occhi e quel momento non può essere stato un errore. Ok, ferma Emma, non puoi iniziare a pensare così. Questo vorrebbe dire distruggere la mia corazza, e non posso assolutamente, devo essere in grado di combattere da sola, e questo potrebbe mandare a rotoli tutto il lavoro che ho fatto in questi anni.
Devo andare via da qui. Le braccia di Killian continuano a stringermi forte, ed è una sensazione bellissima, ma devo davvero andare. Con molta delicatezza provo ad alzarmi dal letto, ma lui stringe la presa e mi riporta giù. Mi volto e ci ritroviamo faccia a faccia.
"Vuoi scappare come fanno le mie donne occasionali?"
"Io non lo sono"
"E io potrei non volere che tu lo sia"
"Killian, questo non può più succedere"
"Sei rimasta strabiliata dalle mie doti?"
"Non comportarti da stronzo! Devo andare."
"Emma, aspetta! Facciamo almeno colazione insieme, poi ognuno per la sua strada, ci stai?"
"Finisce qui?"
"Finisce qui!"
"Ok, colazione sia"
Inizio  vestirmi, quando sento la sua voce che mi chiama.
"Swan?"
"Si?"
"Sei ancora più bella stamattina"
********************************************************
NOTE
Questa è la prima ff che provo a scrivere. Avevo quest'idea da un sacco di tempo e finalmente sono riuscita a condividerla con voi!
Aspetto con ansia le vostre recensioni, fatemi sapere che ne pensate. Vi ringrazio!

 
  
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