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Autore: Banana King    11/02/2009    6 recensioni
Matt si trovò davanti ad un muro di macchine color seppia, dalle quali però non scese nessuno...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matt, Ryuuk
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Come la polvere che si posa intorno a me devo trovare una nuova dimora

Shibuya, 26 Gennaio.

La leggera brezza invernale faceva oscillare i corvini capelli del dio della morte, accovacciato sulla sommità di un edificio dal quale si otteneva la migliore visuale per lo show che si sarebbe compiuto di lì a poco. Il palco era un incrocio, vuoto. Ryuk continuava a fissare il sole che man mano si sottraeva alla vista aldilà dell’orizzonte, mangiando una mela qua e là. Ogni tanto dava un’occhiata al grande orologio digitale che aveva di fronte.

Il tempo sembrava non passare, ma dopo minuti interminabili di attesa, il buio ebbe la supremazia nella notte e una serie di cupi veicoli iniziò a riunirsi lì sotto, insieme a persone che, per lo più curiose, preferivano perdere tempo e aspettare con ansia un ipotetico avvenimento.

Eccolo finalmente: un’auto fiammante incombeva in fondo alla via, e procedeva a passo sostenuto verso il palcoscenico. Il mormorio della gente, diventato ormai esageratamente insopportabile, si interruppe d’improvviso. Ryuk si alzò, estrasse il suo quaderno, e mentre lo apriva, incominciò a pensare:

 

 

“Come la polvere che si posa intorno a me devo trovare una nuova dimora…”

 

Vorrei che mi insegnassi a vivere,

A vivere come te, Matt.

Come te a parlare, a ridere,

A scherzare, a prendere decisioni.

Insegnami a volare…

 

 

Ma io, io vorrei cercare ovunque solo per ascoltare la tua voce, e camminare su strade più sconosciute di questa in un modo che prima conoscevo…”

 

 

Potrei paragonarti alla forza di gravità:

Sei onnipresente, ma non sempre nei miei pensieri;

O paragonarti alle mele: crei dipendenza.

La verità, ricordandone la sua relatività,

E’ che molte volte ti identifico come luce:

Fai sì che io possa vedere i colori del mio mondo

E vivere senza te sarebbe faticoso.

Insegnami a volare…

 

 

“Mi manchi.

Più del sole che riflette sul mio cuscino portando il tepore di una nuova vita…”

 

 

Eppure non chiedo tanto:

Mi basterebbe uno sguardo, una chiamata.

E’ abbastanza avvilente,

Sono per caso invisibile ai tuoi occhi?

Aiutami a capire te e quello che pensi.

Mi sento solo.

Insegnami a volare…

 

 

Ma ora, ora ho perso tutto. Ti do la mia anima. Il significato di tutto quello in cui ho creduto prima mi sfugge in questo mondo di nessuno, di niente, di nessuno…”

 

 

Sono uno Shinigami è vero,

Ma questo non implica il fatto

Che non possa amare.

Che non possa amare TE.

Forse è proprio per questo motivo che ti sto salvando.

Insegnami a volare…

 

 

 

Ryuk chiuse il suo libro, il suo fedele amico, e in pochi attimi gli uomini vestiti di nero caddero, esanime. Non sapeva nemmeno chi fossero, ma sapeva che l’avrebbero ucciso. Matt si trovò davanti ad un muro di macchine color seppia, dalle quali però non scese nessuno. Avrebbe continuato a vivere. Si appoggiò sulla sua macchina scarlatta e si accese una sigaretta, mentre le particelle di Ryuk lentamente seguivano il flusso del gelido vento. Sarebbe servito a qualcosa? Lascio il finale alla vostra immaginazione.

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Prima fanfic, spero piaccia.. =3 Le frasi in corsivo sono tradotte dalla canzone "Afterglow" dei Genesis.

  
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