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Autore: bohmacheneso    21/09/2015    6 recensioni
Tutti i miei hyung, la mia famiglia, perfino il produttore, ancora lo stesso messaggio...
“ Jungkook torna da noi”
(...)
/Alcune volte per capire le motivazioni che spingono le persone a fare determinate azioni bisogna spiegare dal principio, senza tralasciare nessun dettaglio e sensazione provata, e forse nemmeno allora riuscirete a capire.
Io sono più piccolo, e forse queste sembreranno le scuse di un vigliacco troppo immaturo ancora per riuscire a fare la scelta giusta, e so che chiedere scusa non sarà mai abbastanza, eppure ve lo dirò: scusate, scusatemi tutti quanti.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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/Alcune volte per capire le motivazioni che spingono le persone a fare determinate azioni bisogna spiegare dal principio, senza tralasciare nessun dettaglio e sensazione provata, e forse nemmeno allora riuscirete a capire.
Io sono più piccolo, e forse queste sembreranno le scuse di un vigliacco troppo immaturo ancora per riuscire a fare la scelta giusta, e so che chiedere scusa non sarà mai abbastanza, eppure ve lo dirò: scusate, scusatemi tutti quanti.
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<< ma ti vuoi svegliare o mi vuoi lasciare a prendere il sole tutta la giornata? >>
Quelle parole mi erano rivolte con una punta di angoscia, quella voce bassa, la conoscevo bene.
Apro lentamente i miei occhi, lo avrei ignorato in condizioni normali per vedere fino a che punto sarebbe arrivato, ma il mal di testa lancinante che sento alla testa mi impedisce di obbiettare costringendomi a massaggiare le tempie per cercare di alleviare il dolore, il sonno poi è passato.
Mi guardo intorno confuso.
Un parco giochi? Perché mi ritrovo in questo posto? Mi ritrovo steso in una panchina di colore bordeaux, dormivo qua? Capisco sempre meno…
Una mano poggiata sulla mia spalla nel momento in cui mi metto seduto, mi giro verso la sua figura sapendo di chi si trattasse, lo guardo con fare confuso, ma lui vedendomi inizia a ridere.
 
<< Ahahaha ma Kookie hai il segno della panchina sulla faccia! Hai riposato abbastanza, no?  Non vorrai trascorrere la nostra giornata libera così? A saperlo non ti invitavo con me! Andiamo >>
 
Giornata libera…
 
‘” dopo una bella doccia mi buttai di peso sul divano sfinito, nemmeno il tempo di riuscire a chiudere un po’ gl’occhi che sentii un peso allo stomaco.
 
<< V HYUNG MA VOLEVO STARE TRANQUILLO! Perché TI SIEDI SUL MIO STOMACO?? >>
Ma non rispose, si limitò a sventolare davanti ai miei occhi due biglietti sorridendo a trentadue denti.
 
<< Sono per il nuovo parco divertimenti, ti prego ti prego ti preeeeego vuoi venire con me?? >>
 
<< lasciami riposare! >>
 
Dissi richiudendo i miei occhi ma dopo dieci, venti, mezz’ora, un’ora di insistenza da parte di quello hyung tanto rumoroso, un po’ intenerito e un po’ (molto) stressato, alla fine accettai. ’”
 
 
Adesso ricordo…come può essermi sfuggito dalla testa?
Mi sento il polso stretto dalla sua presa, lo hyung si alza costringendo anche me ad alzarmi, trascinandomi con se mentre più che camminare il suo era un passo saltellato che faceva sballottolare anche me.

<< so camminare anche da solo hyung! >>

<< bravo Jungkookie-ssie! Allora usa quelle gambette e andiamo! Prima tappa: montagne russe! >>

<< non si dovrebbe iniziare dalle cose più leggere? >>

<< quelle giostre saranno la cura dopo la tempesta! >>

Le nostre chiacchiere vengono interrotte dal suono del mio telefono, cinque fischiettii, dovevano essere arrivati cinque messaggi dunque.
Due messaggi da Jimin, tre da j Hope.
Spontaneamente apro più gl’occhi dalla sorpresa, il testo di quei messaggi erano tutti uguali.

Una parola. “Torna”.

<< Deve essere uno scherzo… aia! >>

Alzo lo sguardo su V , che dopo avermi dato uno schioppettata sulla fronte mi fa la linguaccia come un bambino.

<< Il telefono a bada! Ora stai con me! O vuoi ancora essere colpito? >>

Non ho il tempo di rispondere che mi arriva un altro colpo sulla fronte e poi eccolo che fugge lontano, aspettandosi probabilmente che lo rincorressi, e non mi sarei fatto attendere molto per accontentarlo, deve pagarla. 
Non ci metto molto a raggiungerlo, rido subito vedendo come lo hyung buttasse il suo occhio dietro sentendo i miei passi avvicinarsi, cerca di aumentare sempre di più la corsa ma io con un salto gli arrivo alle spalle e metto il mio braccio intorno al suo collo stringendo, ma non tanto forte da potergli fare realmente male, ma quel che bastava per potergli dare fastidio.
 
<< provavi a fuggire da me hyung? Adesso perirai! >>

Come reazione aveva urlato quando sono riuscito a prenderlo, però ride ancora e ancora mettendo le mani sul mio braccio nel tentativo di farmi allentare la presa, per sua sfortuna il più forte fra i due sono io e non avrei lasciato seppur quasi ne avevo pena.
Entrambi con il fiatone, entrambi con le guance arrossate a causa della corsa fatta.
<< volevo stare fra le tue braccia ma non era esattamente come avevo pensato! >>
<< cos’è? Provi così per essere lasciato? >>
<< e se dicessi davvero piccoletto? >>
Parla con una voce un po’ strozzata ed è ovvio che la causa fosse la mia stretta sul suo collo, però quelle parole davvero mi avevano fatto allentare la presa, e di questo subito aveva approfittato lo hyung che sorrideva vittorioso sicuramente convinto che fosse riuscito in minima parte ad imbarazzarmi, ma non era così.
<< pabo >>

Dico ma non guardo lui, guardo verso il vuoto non sapendo nemmeno il perché, con la testa svuotata improvvisamente.
 
‘” << e yaaaa è vero che fa caldo ma ti ho comprato lo zucchero filato! Pretendo un abbraccio >>

<< ma sei diventato azzeccoso! Ho detto no >>

<< mi abbraccerai prima o poi? >>

<< M.A.I <3 >> “’

Mi riporto subito la mano sulla testa che di colpo aveva ripreso a dolermi facendomi socchiudere gl’occhi, ma cos’era quello? Un sogno da sveglio? Possibile?
Taehyung mi guarda attentamente, gl’angoli della sua bocca non più sorridenti ma rivolti verso il basso.

<< deve farti male… >>

Non capisco di cosa parla, ma quella sua espressione abbattuta mi spinge a penderla scherzandoci su.

<< hyung non mi dire che mi hai fatto bere! >>

<< ma sei pazzo? Non ti farei mai bere! E poi quando l’avrei fatto me lo spieghi?? Mentre dormivi pensi che sia andato a prendere dell’alcool e te l’abbia messo in bocca?? >>

<< con te tutto è possibile, non si sa mai >>

<< ah-ah >>

Fa la faccia da offeso incrociando le braccia al petto, ma la cosa dura poco.
Il suo sguardo sembra illuminarsi improvvisamente e il sorriso ricompare allegro e contagioso sul suo volto, facendomi dimenticare il dolore alla testa solo osservandolo, era sempre stato il virus del gruppo con la sua spontaneità per me, mi bastava qualche suo gesto o parola per tornare felice, e di questo me n’ero accorto ormai da tempo.
Punta con il dito dritto verso di noi e urla a voce alta come se non stessi al suo fianco.

<< GUARDA GUARDA!! SIAMO ARRIVATI! SALIAMOCI SUBITO!! >>

E il mio sguardo adesso si trova a guardare l’attrazione tanto ambita da lui:
delle montagne vertiginosamente alte dalle discese con impicchiate velocemente preoccupanti per poi aggiungere le curve a non finire, quasi mi passa la voglia di salirci, ma sicuramente c’è da divertirsi.
Eppure mi sento così giù improvvisamente…

<< aspetta un attimo hyung >>

Mi giro verso lui, non sono sicuro nemmeno del perché, ma lo abbraccio stringendolo fortemente, molto forte come se volessi impedire che si potesse muovere, come se in quel momento avessi bisogno solo di quello.

<< non me lo so spiegare… ti dispiace? >>

Affondo il viso sulla sua spalla, anche se adesso mi dicesse che non vuole stare così, non riuscirei a lasciarlo.
Mi accorgo ben presto di stare tremando, sento dentro di me come un vuoto, un senso di tristezza che non mi vuole abbandonare, e quello è l’unico modo in cui sento di potermi riprendere, sentendo il suo calore.
Contrariamente alle mie aspettative, sento la mano di Taehyung accarezzarmi con dolcezza i capelli mentre con l’altro braccio mi stringe di sua volta, ricambiando quel mio braccio.
Pur sentendomi come rassicurato, non riesco a sorridere, e mi stringo solo di più a lui, forse mettendolo in difficoltà per il mio comportamento strano di cui mi sto vergognando a morte, ma non posso farne a meno.

<< OMO mi stai abbracciando? Pensavo che non l’avresti mai fatto.  Non potrebbe mai dispiacermi ma… >>

A l’improvviso mi prende fra le braccia come se fossi un sacco di patate sulla sua spalla.
Agito le mani sulla sua schiena e le gambe nel suo stomaco ma non mi lascia, mi porta nella giostra lasciandomi nel sedile, mettendosi affianco a me e mi mette la cintura come se non potessi farlo da solo, abbassando poi il braccio di sicurezza che non ci avrebbe permesso di muoverci.

<< potevo camminare e arrivarci da solo! >>

<< Kookie…voglio che tu sorrida, in qualunque caso, non voglio che tu perda il tuo sorriso >>

Quelle parole mi sorprendono e non poco, non sorride e mi guarda dritto negl’occhi nel rivolgermi quelle parole facendomi capire quanto fosse serio, ma perché dirmelo così all’improvviso? Deve essere stato a causa del mio comportamento, non devo più preoccuparlo.

<< sta per partire sta per partire!!! >>

L’attrazione partiva con una salita altissima che la giostra percorreva lentamente facendo salire man mano l’adrenalina.
Io e lo hyung ci fissiamo trapelando l’eccitazione dai nostri occhi e sorrisi esagerati.

<< aiutoooo fatemi scenderee ho paura!! >>

<< ahahaha ma hyung, eri tu quello che voleva salire a tutti i costi!! Siamo al punto più alto!!! Ahhhh stiamo per scendere!!! >>

<< come puoi essere così calm—AAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!! >>

La discesa è da paura, io continuo a ridere mentre Taehyung urla disperatamente mentre mi abbraccia/ stritola durante tutto il percorso, ad un certo punto ci ritroviamo perfino a testa in giù e un flesh ci coglie a pieno, probabilmente sarebbe uscita una foto assurda.
Quando la giostra ci ferma stiamo entrambi zitti a fissarci, io con un sorriso che sarebbe potuto risultare da clown, lo hyung con gl’occhi a palla che sembravano voler uscire e la bocca aperta, i capelli di entrambi che sono un disastro.
Scoppiamo in una fragorosa risata e io subito ripropongo.

<< ANCORA? >>
<< ANCORA!!!>>

E riprendiamo il giro, e poi ancora e poi un altro, incredibile che in tutto questo lo hyung mi abbraccia sempre come se non ci si fosse abituato nemmeno la quarta volta, sospetto che ne approfittasse, ma non importa.
Quando decidiamo finalmente di scendere praticamente non ci reggiamo in piedi, ci fermiamo in un bancone la vicino, sopra c’erano dei display che mostravano le foto scattate, ma sul bancone già c’era la nostra.
Appena la vede V inizia a ridere e la prende fra le mani per mostrarmela, e la foto faceva morire dal ridere, tutti e due a testa in giù, lui con occhi chiusi e la bocca tanto aperta da poter vedere la gola e io con le braccia in aria sorridente.

<< questa foto è epica! >>

<< prendila tu kookie allora >>

<< l’avrei presa io anche senza il tuo permesso, hyung >>

<< così hai un ricordo della giornata passata con il tuo hyung, che dolce >>

<< no perché così posso ricattarti raccontando a tutti come urli, e questa è la prova >>

<< …ridammi la foto! >>

<< assolutamente no, mia! >>

<< ridammi la foto! >>

Stavo per rimettermi a correre e lui è già sull’attenti pronto ad inseguirmi, ma la nostra euforia viene interrotta ancora una volta dal rumore del mio telefono, guardo lo schermo, quaranta messaggi???
 
Tutti i miei hyung, la mia famiglia, perfino il produttore, ancora lo stesso messaggio...
“ Jungkook torna da noi”
 
<< ma cosa sta succedendo? >>

<< andiamo >>

<< Hyung è solo che mi stanno dicendo in molti di torn-- >>

<< e tu ignorali, è un giorno di pausa e tu stai con me >>

Quella frase l’ha pronunciata con un tono più alto rispetto a prima, da risultare spazientito.
Mi dà fastidio, come può dirmi di ignorare il nostro gruppo e i conoscenti, è irragionevole, per ricevere tanti messaggi qualcosa deve essere successo e dovrebbe interessare anche a lui.

<< ignorare, e da quanto sei il tipo che dà questi suggerimenti? >>

<< lo so ma… >>

Il suo sguardo sembra rabbuiarsi, tiene la testa bassa, rivolta verso il pavimento del parco, che l’abbia offeso?
Quando lo rialza, sono più che sorpreso nel vedere che avesse gl’occhi lucidi e il labbro inferiore fra i denti, come se fosse in procinto di piangere.

<< potresti solamente stare con me? >>

La sua voce, i suoi gesti, la sua espressione, non sembra una richiesta me bensì una supplica.
Ma cosa può portarlo a questo? Una domanda che per il momento non mi sentivo di rivolgergli, è tornato quel gran senso di tristezza nel vederlo così, stavolta, istintivamente, il mio unico desiderio è quello di accontentarlo, come se sapessi che quella è l’unica cosa che avrei dovuto fare, una sensazione che non so spiegare.
Dovevo accontentarlo, in ogni caso.
Come risposta chiudo il telefono davanti ai suoi occhi e lo ripongo nella tracolla che porto,insieme alla foto.
Con quel gesto ecco che ritorna il sorriso sul suo volto, mi prende subito a braccetto camminando dritto, il suo comportamento è strano, eppure non voglio assolutamente chiedere, come se ne avessi una sorta di…paura.

<< hyung a te il caldo non tocca proprio? >>

Dico riferendomi al fatto che fosse sempre lui a tirarmi da una parte a l’altra senza staccarsi mai da me.

<< non sembra ti dispiaccia tanto da come ti tieni >>

È vero, ho stretto la presa sul suo braccio, ma non sapendo nemmeno io il motivo mi limito a stare zitto, dandogliela vinta stavolta.
Troppo spossati ancora a causa delle montagne per affrontare altro, decidiamo di andare su giostre più tranquille.
Ecco un furgoncino tutto rosa confetto pieno di peluche, quelli dove devi colpire i barattoli con il fucile nel tentativo di vincerne uno.
Per essere sinceri credo che nemmeno V fosse interessato a vincere un peluche, la cosa che ci tenta era provare a sparare i barattoli e vedere chi fra i due fosse il migliore, ci era bastato uno sguardo per capire tutto quello e fiondarci al camioncino, è da un po’ che riusciamo a capirci al volo, e questo è uno dei motivi principali per il quali mi piace molto la sua compagnia.

<< hyung, in contemporanea lo facciamo, così ti dimostro chi è il migliore >>

<< sei mooooolto sicuro! Ma non te la renderò facile Jungkookie-ssie! Vedrai! >>

Lo hyung annuisce come per confermare ciò che stesse dicendo e carica ad entrambi i fucili, lo vedo strizzare l’occhio dal mio lato, quello sinistro, nel tentativo di migliorare la mira, devo divertirmi un pochino.

<< ma quel fucile che stringi fra le mani è così lungo, non hai difficoltà però nel maneggiarlo mi sembra di vedere, per essere così sicuro…ti alleni spesso con il fucile? >>

Dico quelle parole con calma, piano, perché voglio che senta ogni singola parola che pronuncio, e nel farlo poso il fucile decidendo che avrei visto prima lui.
Vedo che tiene il fucile troppo basso, allora sorridendo decido di mettermi dietro di lui, poggiando la testa sulla sua spalla e alzandogli le braccia facendogli sostegno con le mie.

<< facciamo sicuramente meglio in due, vuoi provare? Lo terremo ben in alto pronto a colpire il bersaglio >>

Mi avvicino al suo orecchio nel dire quelle parole e vedo che si irrigidisce subito spalancando gl’occhi, fa colpire tre colpi che vedo vanno a vuoto e lui si allontana subito dalle mie braccia puntandomi il fucile contro, alzo le braccia facendo finta di essere intimorito in un primo momento ma poi le poggio sullo stomaco stando morendo dal ridere.

<< hai sprecato addirittura tre colpi AHAHAHAHA >>

<< MA NON VALE!! MI DISTRAI! >>

<< oh oh e come ti starei distraendo? >>

<< FAI DOPPPI SENSI ASSURDI! LO FAI DI PROPOSITO NON FARE IL FINTO TONTO! >>

<< e ti scandalizzi tanto quando ne fanno? >>

<< ovvio se li fai tu!! >>

Sbatto le palpebre non capendo cosa volesse dire, lo guardo confuso.

<< e in che modo sarebbe ovvio? >>

<< LASCIA PERDERE >>

Dopo aver fatto tanto baccano alla fine ho vinto io, ma lo hyung non accetta la sconfitta accusandomi di essere sleale, allora abbiamo provato con le freccette, un giochino dove dovevamo centrare con delle palline da ping pong un minicanestro, le pistole laser contro i bersagli, il bigliardino, ma non mi ha mai battuto, nemmeno una volta.

<< hyuuung su su cos’è quel faccino abbattuto? Te l’avevo detto che non mi avresti mai battuto >>

Infierisco io sorridendogli soddisfatto e divertito, e il suo visetto da cucciolotto bastonato adesso mi rivolge uno sguardo che dovrebbe farmi paura per lui, assottiglia gl’occhi provando a guardarmi male, ma non gli riesce perché anche se ha perso sempre e comunque sorride, io non sorriderei, ma lui a differenza mia non è chissà quanto competitivo o testardo.

<< almeno ci siamo divertititi, la prossima…a no, mi sa di no >>

<< come no? Io la prossima volta vengo, e non farò storie stavolta, mi sto divertendo. Appena ne avremo l’occasione…ritorniamoci insieme ok? >>

<< Non farai storie? Prima mi abbracci e poi questo. È una giornata davvero fortunata >>

<< hyuuuung non hai risposto, dimmi che torneremo insieme >>

<< ci tieni tanto ad avere un altro appuntamento con il tuo hyung? >>

Lo dice con una certe leggerezza, scherzando con quella domanda.
Al contrario, ci tengo in modo particolare che mi faccia quella promessa, io voglio tornare con lui e stare solo
con lui, voglio la certezza che questo un giorno riaccadrà.

<< ci tengo, si >>

Quando dico quelle parole come risposta mi rivolge un sorriso, ma non era uno di quelli sprizzanti di gioia, sembra più dolce, si avvicina a me e mi dà un bacio sulla guancia a lungo, avrei fatto storie perché quella sembrava troppo una scena da coppietta, però non faccio polemiche, mi va bene così e lo lascio fare.

<< da coppietta? Perché, non lo siamo? >>

Dice dopo essersi staccato dal mio viso continuando a sorridermi.

<< ma tu come fai a sapere che cosa stavo pensando?? >>

<< ti leggo nella mente, ovvio >>

<< si certo, dimmi come ci sei riuscito! Lo pensavi anche tu probabilmente >>

Avendolo vicino adesso vedo che il suo volto è diventato improvvisamente pallido, oppure lo era già prima e non me ne sono accorto? Il telefono continuava a vibrare e ce ne accorgiamo entrambi, ma io avevo detto che avrei lasciato perdere e così farò, al momento poi, mi interessa più la salute di Taehyung.

<< hyung ma ti senti bene? Sei molto bianco >>

Sembra non ascoltarmi, assorto nei suoi pensieri mentre guardava da tutt’altra parte con un’espressione malinconica.
Ma cosa guarda?
Mi giro per capirlo, davanti a noi vi era una gigantesca ruota panoramica rosa e bianca.

“’ << Dai saliamoci saliamoci saliamoooo!! >>

<< Hyung ma è noioso, come puoi avere tutta questa voglia di salirci? >>

<< per favoooore >>

<< no >>

<< eddaiii >>

<< no >> “’

Ed ecco tornare quel dolore alla testa, sembra premere contro il cranio ed è talmente forte che mi fa venire le lacrime a gl’occhi, cerco qualcosa per mantenermi, per non cadere, e mi ritrovo ancora fra le sue braccia, mi mantiene appoggiandomi al suo corpo e mantenendomi, un braccio lungo la mia vite e l’altro sulla schiena spingendo verso di se.

<< mi dispiace…mi dispiace tantissimo…sono solo un egoista, scusami ti prego, scusa, non volevo soffrissi
tanto, scusa… >>

Continua a ripetere scusa singhiozzando, ma cosa succede? Perché lo fa? Alzo la testa ancora dolorante verso il suo viso e vede come piange, sembra a pezzi, lui guarda i miei occhi e la presa delle sue braccia si rafforza.
Ci guardiamo ancora ma stavolta non riesco a capirlo al volo.
Mi dà un bacio sulla fronte e poi mi lascia, girandosi rivolgendomi le spalle, lo vedo provare ad asciugare il viso con le mani.

<<… ma cosa? >>

Mi tocco la testa, non sento più nulla.
Com’è possibile che tutto quel dolore sia scomparso improvvisamente, ma cosa mi succede?
Mi avvicino a lui, stavolta sono io a prenderlo per il braccio e lo porto con me verso quella ruota panoramica, dalla faccia che mi rivolge si vede il suo stupore, ma forse andare su una giostra del genere è anche la cosa migliore da fare dato che non sono l’unico a non essere in ottime condizioni fisiche credo dal suo incarnato, e soprattutto dobbiamo parlare, devo capire cos’ha.

<< cosa? Vuoi salirci?? >>

<< scommetto che tu vuoi… quindi andiamo >>

<< è vero…volevo tanto andarci con te >>

Non rispondo, mi limito a camminare.
Apro la porta della cabina e ci sediamo l’uno di fronte a l’altro, nel momento in cui la giostra si aziona lo sguardo dello hyung sembra di nuovo illuminarsi, io invece sbuffo constatando che la giostra fosse proprio lenta.

<< non finirà mai questo giro mi sa >>

<< sarebbe bello…invece purtroppo ogni cosa ha la sua fine, e dobbiamo solo accettarlo >>

<< perché te ne esci con discorsi così adesso? >>

Si alza di fronte a me mentre io sto seduto.
Sembrava un po’ imbarazzato e si guarda in torno come se dovesse controllare che non ci fosse nessuno nei paraggi, come se dovesse dirmi un segreto.

<< è che…salire su questa giostra mi sembrava la cosa più bella, mi hai chiesto perché volevo tanto salirci… volevo per poter vedere qualcosa di stupendo insieme a te, per portare sempre il ricordo di cio’ che stiamo per vedere insieme, condividere un momento speciale. Questa ruota arriva davvero in alto, non ho idea di quanti metri siano di altezza, ma ci dà un paesaggio unico, che sicuramente non può lasciare chi lo vede per la prima volta indifferenti. Una cosa tanto bella che puoi vedere raramente, noi a causa del lavoro non possiamo uscire spesso, ma quando lo facciamo sono davvero felice, sono momenti unici, volevo che questa visuale potesse rappresentare tutto ciò, guarda >>

E durante il suo discorso non mi sono nemmeno reso conto di essere arrivato al punto più alto, ero troppo preso dalle sue parole, ma adesso che me lo fa notare la mia vista viene catturata da un paesaggio stupendo.
Dallo stupore mi alzo in piedi e osservo meravigliato, potevo vedere i colori del tramonto calare sulle giostre più alte del parco che potevano essere viste sembrando piccolissime e come sfondo tutta la città tinta di tonalità calde, mi giro verso di lui a bocca aperta, sorridendo subito, lui ricambia quel sorriso e mi prende la mano stringendola.
Quel gesto mi metto leggermente in imbarazzo, quelle parole poi non mi hanno lasciato indifferente, se dovessi esprimere in un modo quello che ho provato ascoltandolo, direi che ne sono stato felice.

<< e come mai ci tenevi tanto ad avere un ricordo speciale con me? >>

Mi sembra quasi di sapere già la risposta e infatti nel rivolgergli quella domanda mi sento agitato, accaldato, e la mia vista non osa smuoversi dal paesaggio suggestivo che si proponeva davanti a noi, devo essermi montato la testa per dare per scontata una cosa simile.

<< ma quale montato la testa…lo hai capito il perché Jungkook, ma già ti dissi il perché e per questo lo dai per scontato, non ricordi, vero? >>

<< ma…ancora?? mi devi spiegare come fai a capire quel che penso! E poi…ricordare? Hyung, non sto capendo molto, mi spiegheresti…perché poi ti scusavi con me prima? >>

Mi pento subito di aver fatto quella domanda perché il suo sguardo sembra essere tornato triste quando mi giro a guardarlo, e io che invece mi sentivo così bene, non dovevo parlare.

<< al contrario…dovresti sapere tutto e fai bene a chiedere >>

Il telefono è come impazzito, continuano ad arrivare messaggi e lo sto odiando.

<< Jungkook mi devi ascoltare…e devi rispondere ai messaggi >>

<< ma non voglio, mi hai detto di non farlo >>

<< perché sono un grande egoista…ma non ci arrivi? >>

<< a cosa? >>

<< il cellulare l’hai spento prima, come può continuare a suonare? >>

……Io l’ho spento il cellulare, ha ragione.

Spaventato, lo prendo dalla tasca e gli tolgo il cofanetto togliendo immediatamente la batteria.

<< non si fermerà così, è inutile >>

Come fa a saperlo?? Continua a vibrare, un messaggio, un altro messaggio, ancora uno.

“ torna, torna, torna”

Tutti uguali, tutti così, sono terrorizzato e lascio cadere il telefono a terra, guardo Taehyung aspettandomi delle spiegazioni.
Mi prende improvvisamente entrambe le mani, il suo sguardo, gl’occhi ancora una volta pieni di lacrime, il viso così bianco, le mani tremanti che stringono con forza le mie, è di quanto più triste possa esserci al mondo e quanto più straziante per me, ma ho ancora una volta paura.
Soffre. Eppure mi pento talmente tanto perché non voglio più sentire le sue parole.

<< Jungkook…io lo so, lo so come sei fatto e so come potresti prendere la cosa, Questo tempo trascorso con te…mi hai reso felice, salendo qua, hai realizzato un mio desiderio, non hai nulla da doverti rimproverare…quindi ti prego, ti sto scongiurando, cerca di stare bene, di resistere. Non ascolterai nessuno, niente…e per questo ho una grande paura, lo so quanto sei testardo e che se ti convinci di qualcosa non è facile persuaderti da quell’idea, ma…credimi per favore, a me va bene così >>

<< hyung basta…non parlare… >>

Sono troppo agitato, le sue parole non esistono, non mi servono, non so perché me le dice, non lo so e non ho bisogno di saperlo, non le dice, non le sento…

<< autosuggestione, è quello che stai facendo, ma in fondo già sai. Adesso non sei in grado di ragionare a causa della botta che hai preso alla testa…non ti sembra strano che oltre noi non ci sia nessuno? E chi aziona le giostre? Chi ha stampato la nostra foto e ce l’ha messa sul banco? Io posso sentire ciò che pensi, ma solo perché in realtà io.. >>

<< HYUNG HO DETTO DI TACERE!!! >>

Gli urlo in faccia con disperazione e sento che la testa adesso vuole farmi impazzire, colpo alla testa…quale colpo?

<< stai soffrendo, finchè sarai qua non potrai stare meglio...ma la giostra sta per giungere al suo termine… >>

<< HYUNG DIMMI CHE NON LASCERAI LE MIE MANI!! NON LO FARE! >>

Gli impartisco quell’ordine di certo non per essere romantico o non gli avrei urlato, ma perché ho come questa sensazione che se le avesse lasciate ora non avrei più avuto l’occasione di tenerle, ma non riesco a stringerle, lo sta facendo lui per entrambi.

La vista…la vista si sta offuscando, mi sembra di avere gl’occhi pesantissimi, non mi sento per niente bene…

<< posso alleviare il tuo dolore per poco come ho fatto fin’ora…lascia che lo faccia di nuovo…e scusami se lo faccio così, ma è l’ultima cosa che desidero fare… anche se lo so che non sei particolarmente d’accordo >>

Non capisco molto di quel che dice, ma perché non mi dice che starà con me…perché non lo fa?
Mi porta le mie mani sulle sue spalle per farmi appoggiare, le sue mani si trovano sul mio viso, lo accarezza con i pollici e mi guarda sorridendomi.
Il suo sorriso, il suo tocco mi calma, e in quel momento più che fissare i suoi occhi la mia attenzione viene catturata da quelle labbra che contornano quel sorriso, mi vorrei avvicinare ancora un po’...
Arrossisco di botto ricordando le sue parole, “posso sentire cio’ che pensi”, non l’aveva sentito vero??
Dal viso arrossato e la bocca aperta, per mio malgrado, deve averlo sentito.

<< meglio così, io lo volevo già fare, quindi… >>

 Avvicina il suo viso al mio, è tanto vicino da poter sentire il suo respiro unirsi al mio, da poter sfiorare le mie labbra solo se avesse detto una parola.
Ho gl’occhi spalancati e non faccio che fissare quelle labbra, ne sono attratto, tanto che il dolore sembra passare in secondo piano.

<< ehy ma non mi dire che ti sei fermato per vedere cosa ne pensass--! >>

Non ho il tempo di rispondere che le mie parole vengono interrotte dalle sue labbra contro le mie, la cosa mi fa avvertire subito una forte emozione, ho i brividi, non ho mai provato nulla di simile… o forse si?

“’ siamo nel parcheggio del parco giochi, dobbiamo…dovevamo tornare al dormitorio, e pensavo che le emozioni forti fossero concluse ormai andando via dalle giostre, ma a quanto pare, non è così.   

<< SCUSA MA NON RIUSCIVO A TRATTENERMI Più!!! SCUSAMI TI PREGO! >>

Ma non ascolto una parola di ciò che mi dice, mi tocco d’istinto le labbra troppo sorpreso e sotto shock,
prima per quelle parole, poi per quel bacio improvviso.

<< va-va-vado a prendere da bere!! >>

È l’unica scusa che mi viene in mente e mi allontano di corsa da lui, non mi aspettavo una confessione da parte sua, non ho mai capito nulla, mai, o almeno non ho capito mai i suoi perché i miei li conosco da tempo, e adesso non posso che essere felicissimo…ma che imbarazzo!!

<< JUNGKOOK FAI ATTENZIONE!!! >>

Perché fa così?

…..eh?

Un forte colpo, rumore di gomme che segnano la strada, una voce, e poi il buio. “’
Mi stacco improvvisamente facendo un passo indietro e allontanandomi dal suo viso, sto tremando e non poco, ho una paura matta, ho bisogno di conferme da parte sua per essere tranquillo, perché sto pensando cose che non possono essere vere, che non lo saranno mai.

<< non è… la prima volta che veniamo…? >>

<< ti sei ricordato… >>

<< Cosa significa ricordato?? Ma se ha aperto ieri il parco?! >>

<< non è così… siamo già venuti >>

Non ho la forza di insistere ancora perché da un lato è come se sapessi già che ha ragione, ma come può essere vero?
Erano ricordi quelli?? Ma allora io a lui…no ma lo starò immaginando!

 << …chiedimelo… >>

Mi sta stringendo le mani con più forza, deve essere nervoso…è così pallido…
Aspetta…devo chiedergli se…

<< si, ti amo >>

CHE COSA??!  Allora non è tutto nella mia testa, non mi prende in giro, vero?? Non riesco a credere a quel che dice, è un sogno??

<< a-ah…cioè…io… >>

<< eppure non è la prima volta che lo dico, ti sei risentito a disagio ? sentivo il bisogno di dirtelo perdonami. Non c’è bisogno di darmi una risposta non preoccuparti …sei andato via in quel modo quando l’ho detto, è tutto a senso unico...lo so. Però Kookie, non mi pentirò mai di averti amato, mai. E anche se le cose sono andate così, io sono felice di essere stato fino a l’ultimo insieme a te, di aver avuto l’occasione di poterti proteggere >>

Sei andato via…io? Senso unico…aspetta ma..

<< stai… usando il passato… >>

<< perché non ti voglio mentire… >>

La giostra si ferma, finita, il giro si è concluso.
Le porte si aprono da sole. Faccio qualche passo ma noto che lui non si muove.

<< continuiamo il discorso… non restare là >>

<< io non posso uscire >>
Lo so…ma non se ne parla, non l’accetto.

<< hyung esci o resto anche io >>

Si avvicina e mi abbraccia da dietro e so cosa vuole, ma no, può sognarselo, non mi smuoverò da qua.

<< ma devi…ed io sono stato cattivo a trattenerti, stai soffrendo a causa mia >>

Mi rigiro fra le sue braccia per guardarlo, ma lui mi tira improvvisamente per le spalle facendomi fare un passo dietro, facendomi uscire dalla cabina.
Prima che potessi fare un passo per rientrare, le porte si richiudono, spalanco subito gl’occhi.

No. Non farà sul serio.

Lo vedo dal vetro, mi sta sorridendo…nel frattempo però il suo viso si bagna di lacrime, lacrime che non posso in nessun modo di frenare.

<< HYUNG!!! TI PREGO, FAI APRIRE QUESTE PORTE!!!! FAMMI STARE CON TE!!! TI PREGO, TAEHYUNG TI SCONGIURO!!!! TI VA BENE LASCIRE LE COSE COSI’?? >>

Batto le mani contro il vetro disperatamente, ma quasi a prendermi in giro lui continua a sorridere, il vetro è spesso ma se lui può sentire ciò che penso davvero, lo sa cioè che dico.

“Devi andare avanti. Sono felice e non cambierei nulla, ho avuto la possibilità di proteggere la persona che amo, non ho rimpianti. Vai avanti, lo puoi fare”

Non muove le labbra, mi fissa e basta, e questo è ciò che sta pensando.

La vista mi sembra vacillare, vedo tutto sfocato, non mi riesco più a muovere, ma riesco a vedere che le lacrime sul suo viso sono aumentate, perché non mi permetti di fare nulla??
Perché non posso…non più.

Sono a terra. Non sento più nulla. Non vedo più nulla.

Penso solo a lui…hyung…

Hyung…

…..
 

<< …?!!!! >>

Mi alzo di scatto confuso, impaurito, cosa succede ora?? Dove sono?!

Una stanza dai colori chiari, mi ritrovo in un letto…
Il mio braccio, perché ci sono degl’aghi? l’unico rumore nella stanza è quello di un “bip” proveniente da una macchina…sembra essere quella per monitorare il battito cardiaco.
La testa…la testa continua a farmi male, poggio la mano sulla mia testa…bende?
D’avanti a me un vetro…ci sono tutti i miei hyung dietro! Sembrano star chiedere qualcosa ad un uomo in camice bianco, non capisco che dice ma lo vedo annuire, e la porta della camera si apre subito.

<< Jungkook!! >>

<< Jimin abbassa la voce, si è appena risvegliato >>

Cosa vorrà dire Yoongi hyung con risvegliato…

I loro volti…i vestiti fuori posto, le occhiaie profondissime, i capelli scompigliati, sono stanchi, lo si capisce da subito.

<< hyung…ma perché…sono in ospedale? >>
Riesco a dire ma mi accorgo da subito che non ho molta voce.

Jimin, Namjoon e Hoseok hyung, mi guardano in lacrime…
Seokjin e Yoongi hyung hanno anche loro gl’occhi lucidi… ma da come mi guardano, si vede che li avrebbero seguiti a ruota.

 Seokjin mi si avvicina e mi prende la mano con delicatezza, non so, forse per rassicurarmi, ha uno sguardo triste, però aveva un leggero sorriso.

<< sono così felice, per fortuna…Jungkook, tu…hai avuto un’incidente…una macchina… >>
Si ferma.
Forse per farmi assimilare la notizia, forse perché è difficile crederlo per lui quanto per me.

Incidente…macchina…

<< da…quanto? >>
Sto guardando le espressioni tristi di tutti loro che confermano tutto, è vero, anche se mi sembra impossibile.

<< stai qua da due settimane…hai preso un forte colpo alla testa, non ti sei svegliato da allora… >>

Tenta di spiegarmi ma la voce di Namjoon hyung era rotta dal pianto, sono qua per me allora, tutti loro, sono stanchi perché devo averli fatti stare in pensiero, non avrei mai voluto.

No aspetta…non sono tutti…lo cerco girandomi da ogni lato ignorando le loro parole che ringraziavano che stessi bene, ne sono grato ma…dov’è, dov’è…

<< …dov’è Taehyung? >>
La voce che mancava sembra tornata del tutto, solo per la preoccupazione che mi sta angosciando.

Perché non è al mio fianco…

Ecco che si ammutoliscono tutti, e mi mettono un’ansia assurda. Un silenzio carico di tensione che mi fa saltare i nervi, perché si guardano fra loro invece di darmi una cazzo di risposta?!

<< Dei cantanti senza voce??? È la nuova barzelletta del mese??! DOV’E’?! Do--*cough cough* >>

<< Jungkook stai calmo, non ti agitare, adesso pensa solo a-- >>

<< A?? A ME?! VOGLIO SOLO SAPERE DOVE STA! NON MI SEMBRA UNA RISPOSTA DIFFICILE YOONGI! >>

Non ho nemmeno usato onorifici nei suoi confronti, sono troppo nervoso e me ne importa ben poco, ma dalla sua faccia devo aver colpito nel segno, con Yoongi hyung di rado alzo la voce.

Ma nulla, facce sconvolte, ma nessuna risposta.

Non me la vogliono dare? Lo scoprirò da solo, ora.

Mi alzo scendendo dal letto strappando gl’aghi attaccati al mio braccio, mi sento debole, ma ci penserò dopo. Senza dare il tempo di reagire afferro la mia tracolla che si trovava su una sedia affianco al mio letto insieme ai miei vestiti ed esco immediatamente, preoccupando sicuramente, ma lo sono anche io.
Corro a piedi nudi stringendo la tracolla come se fosse un tesoro inestimabile, qualcuno sicuramente mi avrebbe raggiunto, allora devo sbrigarmi per avere la risposta.
Prendo rapidamente il telefono, digito di fretta il suo numero che sono costretto a digitare più volte perché a causa del nervosismo non riesco, e poi aspetto una sua risposta che solitamente non si fa attendere più di tanto.

Invece aspetto…e aspetto, e ancora.

<< questa me la paghi, perché decidi di non rispondere proprio ora hyung?? >>

<< ti è caduta una cosa dalla borsa Jungkook >>

…raggiunto, alla fine non mi sono mosso molto, il mio corpo non me l’ha permesso, sono più debole del previsto.

<< Hoseok hyung… >>

Mi giro verso di lui, posso anche impuntare i piedi da risultare stupido, svenire dalla stanchezza, ma se non so dov’è io non ritorno a letto.

Aspetta…la cosa che stringe fra le sue mani.

Mi avvicino verso il mio hyung che guarda con un sorriso che sembra malinconico l’oggetto che mantiene, ha ancora una volta gl’occhi lucidi, sta per ripiangere?  Ma reagisce così perché preoccupato o per aver visto quello?
 
E stranamente, quando lo hyung mi porge quella foto, quando vedo le nostre espressioni buffe mostrate in quell’immagine, la stringo talmente tanto forte fra le mani, il parco…

<< una foto così buffa…perché mi fa sentire la voglia di mettermi ad urlare? >>

<< Jungkook mi dispiace, ma adesso basta, torna a riposare, sei pallido, si vede che non ti reggi in piedi e-- >>

<< hyung lo voglio vedere, non mi muovo >>

Ma alla mia risposta, Hoseok hyung corruga la fronte e mi prende il braccio improvvisamente.

 << Ma sai quanto ti stai dimostrando egoista??? Lo vedi come siamo in pensiero per te??? Siamo stati giorno e notte in questo ospedale a pregare, tutti noi!! Abbiamo annullato ogni programma per te, perché nessuno si voleva muovere finchè non fossimo stati sicuri che almeno tu…che almeno tu stessi bene!! Sai quanta paura abbiamo provato??! Adesso dovresti rassicurarci e stare a riposo, idiota!! >>

Ha ragione su tutto, non dovrei fare così, non riesco nemmeno a rispondere dalla vergogna, che razza di comportamento è il mio, ma…

<< hyung…scusa…ora torno ma, puoi essere sincero? Dov’è…dov’è Tae? >>

A quella domanda, sembra pietrificarsi. Ha gl’occhi lucidi, trattiene per me le lacrime?
Si avvicina, poggia la mano sulla mia spalla, con voce flebile mi dice...

<< Jungkook…..Taehyung è… >>
 
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Da quel giorno, come sapete, è passato a l’incirca un mese.
Mi sono rifiutato di dormire, mi sono rifiutato di mangiare, non sono uscito più, non ho parlato né mi sono curato più di me.
Non credete che quando restavo in silenzio seppur cercaste di convincermi disperatamente a reagire, io non vi abbia ascoltato.
Le vostre parole le ho sempre ascoltate, capivo quanto soffriste, e questa è una cosa che non potrò mai perdonarmi.

Adesso vi ho raccontato ogni cosa che ho vissuto, riuscite a capirmi?

Quel deficiente… non doveva morire per salvare me, e non poteva credere che avrei accettato la cosa.
Hoseok hyung, avevi ragione, sono egoista.
Dal principio so che quello che sto per fare dopo aver scritto questa lettera, è sbagliato e vi farà male, ma non riesco a guardare avanti, a convivere con questa sofferenza, e mi sento un peso per tutti voi che ogni giorno avete tentato di farmi riprendere, vi siete presi cura di me.

Ragazzi, grazie di cuore per ogni cosa, siete stati i migliori amici e compagni che io possa aver avuto, vi sono grato per ogni cosa, davvero.

 
                                                                                                            Il vostro golden maknae.
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Per leggere quella lettera Seokjin aveva dovuto metterci tutta la sua forza di volontà, ma essendo il più grande aveva deciso di farlo lui per gl’altri membri.

Silenzio rotto solo dai pianti sofferenti, carichi di dolore.
          
La lettera l’avevano trovata sei ore fa, sul comodino della stanza di Jungkook.                                                                    

Ma per tutti era passata in secondo piano.

Erano entrati nella sua stanza per cercare di convincerlo ad uscire con loro.
Non come Bts, ma in qualità di amici.

Per loro, seppur la situazione stava dando molti problemi sul campo lavorativo, soprattutto con i giornalisti assillanti che volevano sapere del minore, se fosse davvero impazzito come si vociferava, più importante era far stare bene il loro amico e mettere da parte il lavoro.

Ma quando aprono la porta lo scenario era spaventoso.

Sangue. Sangue che risaltava fra il bianco delle coperte e il cuscino.

Un taglierino buttato per terra, anch’esso sporco di sangue.

Jeongguk steso sul letto.

Morto.
 
 
 
 
 
<< hyung>>

<< … perché lo hai fatto? >>

<< non mi hai dato modo di rispondere.  Mai stato a senso unico, ti amo anche io >>

Il suo sguardo era sorpreso, non doveva aspettarselo, che scemo.
Mi rivolge un sorriso…dolcissimo, era quello che volevo vedere.

<< vieni qua, stiamo insieme>>

Patta il posto affianco a se,e senza pensarci due volte entro in quella cabina e sto con lui, su quella giostra che ci avrebbe portato in alto, tanto in alto da sembrare di poter raggiungere il cielo, tanto lenta da sembrarci interminabile, e alla fine, interminabile adesso lo era davvero.



E dopo una fiction felice, mi viene in mente questa, ma stanno insieme, non è tanto triste alla fine...no? XD
ringrazio tutti coloro che leggeranno questa storia, spernado non mi odierete come le mie amiche!
ogni critica sarà ben accetta, mi piacerrebbe sapere le vostre opinioni quindi se vi va, commentate e fatemi sapere!

 
   
 
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