A volte è un profumo: come fiori di campo e vento che allieta le giornate più calde. Altre volte è un semplice gesto: come quando si sistema i capelli biondo fragola portandoli dietro le spalle; o le labbra piene, carnose e rosee, che si tendono impertinenti in un sorriso sardonico. 
A volte, Stiles Stilinski ama Lydia Martin come un collezionista ama la più bella delle sue opere d'arte. Ed è quel battito mancato, quello sguardo rubato o il semplice sussurrare il suo nome, che fa respirare Stiles dopo aver vissuto in apnea tutta la vita. 
A volte Stiles l'ha sentita ridere, e non ha mai potuto frenarsi dal ridere a sua volta, estasiato da quella dolce melodia. 
A volte, troppo spesso, Stiles ha ignorato i diversi destinatari di quella risata che tanto ama. 
E Stiles l'ha sentita piangere, l'ha vista con il trucco sciolto e i capelli disordinati, ma l'ha trovata più bella che mai. 
E quelle volte, no, Stiles non ha ignorato i diversi destinatari di quelle lacrime. 
A volte Stiles ha desiderato poterla stringere forte contro il proprio petto, abbracciarla e respirare quel dolce profumo che ritrova nei propri sogni. 
A volte, più spesso di quanto osi ammettere, Stiles ha desiderato con tutto se stesso di chiudere quella porta spalancata, di andare avanti. Di dimenticarla. Perché Stiles è lì, è sempre lì, ma è invisibile. E non importano gli sforzi, tutti i tentativi, i sorrisi o le buone parole che le ha rivolto, perché Stiles rimane sempre indietro. E lui corre, corre veloce, ma non riesce a raggiungerla. Mai. È invisibile ai suoi occhi. 
A volte, quello che fa più male, è la speranza. Come quel calore che lo avvolge quando lei sorride proprio a lui; o quando le si siede accanto e parla, semplicemente. 
Perché Stiles, ad un certo punto del percorso, ha smesso di essere invisibile. E forse, è diventato qualcosa di peggio. 
A volte Stiles pensa a Scott e alla fortuna che ha avuto. E quelle poche e rare volte, si sente invidioso. 
Stiles era presente ogni volta che Lydia si è innamorata di un altro ragazzo che non era lui. Assisteva in silenzio, con l'anima distrutta e una fitta perenne al cuore. E ogni volta lottava contro l'irrefrenabile voglia di prenderla per le spalle e scuoterla con vigore, per poterle urlare: "Sono qui! Ti amo."
A volte si è ritrovato con quel ti amo sulla punta della lingua. Come quella volta che Lydia ha posato le sue morbide e profumate labbra su quelle screpolate e fredde di Stiles. E c'era voluto un attacco di panico per farsi baciare, ma non era stato romantico, non era stato reciproco. Perché Stiles, nel momento esatto in cui le mani delicate di Lydia gli avevano stretto il volto e le sue labbra avevano colliso con le proprie, aveva smesso di respirare. Aveva smesso di pensare, per un millesimo di secondo aveva smesso di esistere. Stiles era diventato quel bacio. E lo aveva fatto per nascondersi, per proteggersi, perché sapeva che Lydia non aveva provato nulla. 
E a volte Stiles ha dovuto ingoiare un boccone amaro, ogni volta che l'ha vista avvinghiata alla nuova conquista nei corridoi della scuola. 
Stiles vive di ricordi e fantasie. 
Vive del dolce ricordo del sapore delle labbra di Lydia, o del suo respiro sul volto. Vive dei suoi sorrisi, dell'intelligenza che finalmente ha smesso di nascondere. Vive della sua voce che riempie le sue orecchie. 
Come quella volta che la squadra di lacrosse vinse grazie a lui, e lei era felice. Lei era lì che gridava il suo nome, esultava e sorrideva. Dio, quel sorriso! 
A volte si chiede se ci sia qualcosa che non va in lui. L'ha protetta, aiutata, difesa quando tutti l'hanno creduta pazza. La verità è che Stiles l'ha amata, con ogni pregio e difetto, ma l'ha amata con ogni fibra del proprio corpo. 
L'ha amata, e per lei non è mai stato abbastanza. 
E a volte devi decidere se scegliere fra un bel sogno e la felicità. Conquistata con le unghie e con i denti, ma una felicità vera. 
E questa volta, Stiles sceglie la felicità.




Note: Scritta nel parcheggio della palestra, con la pioggia che batteva sui finestrini dell'auto e Invisibile ai tuoi occhi dei Dardust nelle orecchie. Ho un rapporto amore/odio con gli stydia. Ad oggi, sinceramente non credo di volerli insieme. Ho i miei motivi, le mie ragioni. Questa OS è stata facile da scrivere, ma al contempo difficile. Facile perché so come ci si sente a volere con tutto te stesso che quel qualcuno ti noti, e quindi le parole mi sono uscite fuori da sole, una dopo l'altra. Ma è stato anche difficile, perché un po' ho sofferto anche io con Stiles, mentre scrivevo. È un po' angstosa, sì. 
Spero vi sia piaciuta. 
- oneisnone