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Autore: Soccer Geek    24/09/2015    1 recensioni
Sono passati due anni dalla sconfitta di Deep Blue. I fratelli Ikisatashi hanno fatto ritorno al loro pianeta con la Mew Aqua e l’intenzione di renderlo bello e abitabile come la Terra. Nel frattempo i membri della squadra Mew Mew sono andati avanti con le loro vite sulla Terra, nonostante non siano ancora sicure del perché possano ancora trasformarsi in Mew Mew. Nessuno dei due gruppi ha più visto l’altro dal loro addio. Improvvisamente Kisshu appare di fronte a Ichigo e Retasu, sanguinando e dicendo di essere stato tradito. Ora le TMM si trovano nel mezzo di un’altra guerra intergalattic, dato che il fratellastro di Kisshu, Mylo, è venuto non solo per ucciderlo, ma per conquistare la Terra insieme al pianeta natale degli alieni appena rinnovato. Fortunatamente questa volta non sono soli in questa battaglia. (Presentazione tradotta)
**
[Long-fiction TRADUZIONE – tutti i dettagli all’interno ^^]
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

«Lui dov'è?» domandò Taruto, studiando le facce degli umani. I suoi occhi si fermarono su Purin. La ragazza bionda fece un passo avanti, mise una mano sulla spalla dell’alieno e gli sorrise.
 
«Kisshu-chan è di sopra a dormire, na no da» gli disse. Taruto e Pai tirarono un sospiro di sollievo.
 
«Ha detto di essere stato tradito e che voi avreste saputo chi è stato» disse Ichigo. Tirò fuori il pugnale che aveva estratto dalla schiena di Kisshu. «Credo che questo appartenga a chi lo ha attaccato».
 
Sia Pai che Taruto impallidirono alla vista dell'arma sporca del sangue del loro fratello. Ma dopo che ebbe distolto lo sguardo dalla lama, il viso di Pai tornò ad essere una maschera priva di emozioni.
 
«Vi diremo a chi appartiene quel pugnale maledetto che hai tra le mani, ma prima abbiamo bisogno di vedere Kisshu» disse Pai. Ryo annuì e si diresse verso le scale. Il piccolo gruppo salì dietro di lui.
 
Pai e Taruto furono felici di vedere Kisshu addormentato, con le ferite medicate e bendate. Ryo spiegò che avevano ricucito il taglio più profondo per evitare che si riaprisse e che Kisshu aveva subìto una consistente perdita di sangue.
 
Pai posizionò attentamente la mano sulla schiena di Kisshu, in corrispondenza del cuore. Le sue dita brillarono per un secondo, quindi tolse la mano. Kisshu torò un forte respiro rauco, poi la sua respirazione si fece più regolare.
 
«Gli ho donato un po’ della mia energia, affinché il suo corpo possa ricaricarsi da solo» spiegò Pai agli umani che lo guardavano. «Temo però che possa non essere sufficiente. Una volta che il suo corpo si sarà ripreso dallo shock della perdita di sangue, lo riporteremo alla nostra nave, così la sua guarigione potrà essere completa». Le sue labbra si strinsero ad una linea sottile. «Ora suppongo che vogliate conoscere la storia i cui risultati giacciono qui».
 
Tornarono alla sala principale del caffè. Keiichiro portò un vassoio con tè e dolcetti. Pai accettò ringraziando una tazza di tè, mentre Taruto masticava distrattamente un biscotto, fissando le scale. Pai bevve un abbondante sorso del suo tè, prima di appoggiare la tazza cinese nel suo piattino, le dita ancora strette sul manico. Prendendo un respiro profondo, iniziò a parlare.
 
«Il miglior modo in cui questa tragica vicenda può essere raccontata, è iniziare con la storia di Risa, la madre mia e di Taruto, e di Lila, madre di Kisshu.
 
«Nostra madre incontrò Lila quando erano bambine. Diventarono velocemente amiche e la loro amicizia fu ciò che le aiutò a sopravvivere nell’età adulta. Si prepararono insieme per diventare Guaritrici. Erano molto rinomate come ostetriche: e le madri e gli infanti di cui si occupavano loro tendevano ad avere un minor tasso di mortalità, grazie al fatto che loro due lavoravano insieme, a differenza di molti altri Guaritori.
 
«Quando io avevo circa tre anni, Lila incontrò e sposò il padre di Kisshu, Alec, un ufficiale militare vedovo, con un figlio di cinque anni, di nome Mylo. Il primo matrimonio di Alec era combinato e la sua prima moglie morì di una malattia improvvisa quando Mylo aveva quattro anni. A differenza del primo matrimonio, Alec sposò Lila per amore. Sei mesi dopo il matrimonio, Lila scoprì di essere incinta di Kisshu. Purtroppo però la sua gravidanza fu difficile. Diventava sempre più debole col passare dei mesi, ma combatté per sopravvivere per la salvezza di suo figlio. Nostra madre si occupò di Lila quando partorì e riuscì a regalarle ciò che desiderava: vedere suo figlio. Sperò tanto che Lila si riprendesse» Pai fece una pausa e chiuse gli occhi. «Ma non lo fece. Entro la mattina seguente, Lila era morta.
 
«Alec era devastato, ma fece del suo meglio per crescere entrambi i figli. Aveva un legame particolare con Kisshu e i due stavano raramente separati. Già in giovane età, Mylo realizzò che Kisshu era nato per amore, e lui no. Era geloso di Kisshu: tirò fuori la sua rabbia e occasionalmente gli mise le mani addosso. Kisshu, per motivi che non ho ancora scoperto, ammirava suo fratello e subiva le percosse senza protestare. Quando Kisshu ebbe cinque anni, Alec morì in una missione per Deep Blue. I nostri genitori adottarono Kisshu, mentre Mylo fu preso dalla famiglia di sua madre, che incoraggiò la sua rabbia verso il fratello minore. Pochi mesi dopo la morte di suo padre, Kisshu, Taruto e io fummo accettati all’accademia militare».
 
«Le cose non fecero che peggiorare per Kisshu, da allora» disse Taruto, spazzolandosi via le briciole dalla maglia sul pavimento. Minto fece un leggero cenno, offesa. L’unica cosa che aveva fatto quella mattina era stata spazzare il pavimento ed era fiera di quanto fosse pulito prima che l’alieno tredicenne rovinasse tutto.
 
«Kisshu era bravissimo in tutto, il che nella maggior parte dei casi è una cosa buona. Nel suo caso fu ciò che gli causò molti dei suoi problemi.
 
«Mylo era il suo ufficiale di comando ed era crudele con lui. A Kisshu venivano assegnati i lavori peggiori, subiva le frustate più frequenti e gli venivano tolti molti pasti per nulla. Alla fine iniziò a ribattere verbalmente, ma mai fisicamente. Rifiutava di alzare le mani su Mylo. Mylo lo sapeva e usava questo contro di lui. Un giorno Mylo e alcuni dei suoi compari lo presero di mira» Taruto fissò il pavimento e strinse i pugni. «Due di loro lo trattennero a terra, così che non potesse teletrasportarsi via, mentre Mylo e gli altri lo pestavano. Sulle braccia ha ancora le cicatrici dal coltello di Mylo. Le nasconde sotto le fasce rosse che porta sulle braccia» la rabbia nella voce di Taruto diminuì e venne sostituita da dolore. Purin si sporse sul tavolo e gli prese la mano confortante.
 
«Kisshu non è stato più lo stesso dopo quell’attacco. Avete visto tutti com’era due anni fa. Solo di recente è tornato il Kisshu che conoscevamo». Taruto alzò velocemente lo sguardo prima di guardare di nuovo in basso, ma Ichigo poteva giurare che aveva guardato lei. Come se lei fosse ciò che lo aveva riportato indietro. Ma era impossibile, si disse.
 
«A quel tempo abbiamo pensato che la missione sulla Terra fosse perfetta per Kisshu» disse Pai, sostituendosi al fratello minore, che stava guardando di nuovo verso le scale. «Sarebbe stata una possibilità per lui di allontanarsi da Mylo. Non avevamo dubbi che avrebbe avuto successo. Purtroppo, quando Deep Blue pensò che Kisshu avesse bisogno di aiuto, assegnò Mylo per raggiungerlo. Solo con l’intervento tempestivo di qualcuno che conosceva la storia di Kisshu e Mylo ciò fu evitato.
Le Mew Mew rabbrividirono immaginando come sarebbero potute essere le loro battaglie, se avessero dovuto affrontare due fratelli che si odiavano.
 
«Due anni fa, quando ritornammo sul nostro pianeta, Cynnth, fummo accolti in modi contrastanti» disse Pai continuando. «Da un lato, molti erano contenti che avessimo trovato un modo di rigenerare la nostra casa. Dall’altro, molti erano furiosi perché, non solo avevamo palesemente fallito, ma perché avevamo lasciato che Deep Blue venisse ucciso. Mylo era uno di questi ultimi. La prima settimana dopo il nostro ritorno, Mylo si presentò da Kisshu e gli diede addosso, lo chiamò codardo e traditore. Non lo abbiamo più visto fino a circa due mesi fa. Cercò Kisshu per scusarsi del suo comportamento e chiese il suo perdono e la sua amicizia. Kisshu prontamente, glieli diede entrambi.
 
«La scorsa notte, Kisshu è andato a cena alla residenza di Mylo. Non c’era nessun altro là e crediamo che sia stato allora e lì che Kisshu abbia ricevuto quelle ferite. Letteralmente pugnalato alle spalle da suo fratello. Fortunatamente, è riuscito a raccogliere un po’ energia per teletrasportarsi via, o temo che a quest’ora sarebbe morto».
 
«Aspetta, la notte scorsa?» chiese Iichigo, i suoi occhi si allargarono e le spuntarono le orecchie da gatto. Per quanto tempo Kisshu era rimasto sanguinante, prima di arrivare da lei e Retasu?
 
«Il tempo su Cynnth è diverso da quello sulla terra» disse Pai. «Là sono poche ore dopo mezzanotte, ma qui è il primo pomeriggio».
 
Ichigo si calmò e le sue orecchie sparirono.
 
«Le cicatrici sul braccio di Kisshu-san» disse timidamente Retasu, con gli occhi lucidi. «Di che forma sono?»
 
«Così» Taruto disegnò un asterisco nell’aria con il dito. «Sul nostro pianeta è simbolo di potere. Perché?»
 
«Le ferite di Kisshu avevano una forma simile» disse Ryo fisandosi i piedi. Era molto più silenzioso di quanto Ichigo pensava sarebbe stato, in quella situazione.
 
«Questo non mi sorprende» disse Pai, stringendo le labbra in una linea dura. «Mylo non sarebbe stato capace di resistere a dare un ultimo sfoggio di chi dei due riteneva fosse il più forte».
 
«Perché Mylo ha scelto di attaccare ora Kisshu-chan, na no da?» chiese Purin, le sue sopracciglia bionde si nascosero su dietro la frangia.
 
«C’è stata una discussione riguardo ad eleggere Kisshu come nostro leader, perché era stato il capo della nostra missione qui» disse Taruto. «Kisshu ha sempre riso e scherzato su questa cosa. La verità è che non si sarebbe mai lasciato trascinare in politica, non voleva tutta quella autorità sulle persone. Disse che la voce della candidatura faceva sembrare come se lui avesse provato a salvare Cynnth solo per conquistare potere».
 
«Mylo, d’altra parte, prese sul serio quel pettegolezzo» disse Pai. «Con il suo orgoglio egocentrico, non avrebbe mai lasciato che Kisshu diventasse più potente di lui».
 
Ichigo sentì il senso di colpa gonfiarle il cuore. Kisshu aveva fatto esperienza di cose orribili da parte di uno che avrebbe dovuto volergli bene. Come poteva, nonostante gli abusi, amare di nuovo, aver amato lei e combattere ancora per la sua gente, incluso colui che gli aveva fatto del male? Si pentì di ogni parola dura e colpo che gli avesse mai inferto.
 
«Quindi, che facciamo adesso?» chiese Minto, spingendo di lato la sua tazza.
 
«È solo una questione di tempo prima che Mylo sappia dove si è teletrasportato Kisshu e venga qui» Pai fece una pausa. «Proverà a finire ciò che ha iniziato».
 
«Intendi...» disse Ichigo, sentendo il sangue gelarsi.
 
«Sta venendo per uccidere Kisshu» disse Pai abbassando lo sguardo al suolo.





 

 NdT
 
Buonasera :)
 
Non ho voglia di studiare quindi pubblico questo capitolo.
Volevo solo precisare che Cynnth è appunto il nome che l’autrice dato al pianeta alieno, mentre la parola Cyniclon, che incontrerete più avanti, sta a indicare la razza degli alieni di Cynnth.
Vi ringrazio tantissimo per le recensioni e le visualizzazioni allo scorso capitolo, spero che questo vi piaccia ugualmente ^^
   
 
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