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Autore: Fluff Ladies    24/09/2015    1 recensioni
Storia scritta a quattro mani da CCDreamer e De_drums.
Dal testo:
"Era la prima volta che si trovavano in una situazione simile: l'ultima volta che avevano dormito insieme non stavano nemmeno insieme e Blaine, o meglio la sua versione brilla, era convinto di essersi preso una cotta per Rachel Berry. Kurt per poco non scoppiò a ridere al solo pensiero, ricordava bene la sua profonda delusione, il litigio con Blaine e la lunghissima telefonata con Mercedes in cui si struggeva perché "Blaine non vorrà mai stare con me". E invece ora eccoli lì, ad imboccarsi a vicenda, baciandosi di tanto in tanto, con la scusa di voler leccare via un po' di schiuma del cappuccino, o qualche briciola, dopo aver fatto l'amore per la prima volta."
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sorrisi timidi, imbarazzati. L'eco di una frase, il tono dolce, ma determinato. "No, voglio andare a casa tua" Poi l'attesa, le spalle che si sfioravano ed il silenzio. Nessuno dei due osò rompere quell'atmosfera magica che si era creata attorno a loro. Non ci furono parole quando Blaine aprì la porta, facendo quasi fatica ad infilare le chiavi nella toppa, non ci furono neppure quando, mano nella mano, entrarono in camera sua. Ci furono dei "Sei sicuro?" taciti, sussurrati solo attraverso occhi che brillavano di certezza. Poi furono movimenti morbidi, scrosci di vestiti che venivano gentilmente tolti, schiocchi di baci, sospiri appagati.
 
"Ti amo Blaine"
 
"Ti amo Kurt"
 
Blaine ripercorse tutto attimo per attimo quando si svegliò.Un dolce profumo di cannella e amore a pizzicargli il naso. Il profumo di Kurt. Lo osservò dormire sul suo petto, l'espressione serafica, le lunga ciglia dorate che si poggiavano sulle guance arrossate in una lunga carezza. Blaine ancora non riusciva a crederci: Kurt aveva scelto lui. In mezzo a milioni di persone, aveva scelto lui. E gli aveva donato la sua verginità, rendendo quella notte la più bella, la più speciale della sua vita. Perché Blaine non avrebbe neppure potuto sognare la sua prima volta in modo più perfetto. Era stato lento e dolce, intenso, ed era successo con la persona che amava. La sua anima gemella. Accarezzò con la punta delle dita il braccio di Kurt che gli cingeva il petto, cercando di cullarlo maggiormente nel sonno, prima di districarsi lentamente da lui. Prese una rosa rossa dal bouquet che sua mamma gli aveva regalato per la prima di West Side Story e la posò sul suo cuscino vuoto. Voleva svegliare Kurt portandogli la colazione a letto, specchiarsi nei suoi occhi cristallini , ma non voleva che il suo ragazzo si spaventasse, nel caso si fosse svegliato prima. Scese le scale con passo felpato con nient'altro che dei boxer neri a coprirlo. Si mise all'opera con i fornelli senza indugiare troppo: preparò pancakes al limone con mirtilli, riempì una ciotola di frutta fresca, versò del succo d'arancia in due bicchieri ed aspettò che i cappuccini fossero pronti. Sistemò il tutto su un grande vassoio e tornò in camera, stando attento a non far cadere nulla. Per sua fortuna, Kurt stava ancora dormendo, così, appoggiò il vassoio ai piedi del letto e si sedette accanto a lui. Si prese un po' di tempo per osservarlo e sentirlo respirare poi cominciò ad accarezzarlo, con estrema delicatezza. Posava baci leggerissimi sulle sue braccia, trai capelli, sulla fronte e poi sulle guance. Le labbra di Kurt si aprirono in un sorriso e poi, finalmente, i suoi occhi si aprirono. Blaine era sicuro che non esistesse nulla di più bello al mondo del viso etereo di Kurt in quel momento. Quasi gli mancò il respiro quando i loro sguardi si incatenarono ed il suo cuore scoppiò di gioia quando Kurt lo baciò dolcemente e lo strinse in un abbraccio.
 
"Buongiorno Amore", lo sentì sussurrare.
 
"Buongiorno a te. Ho preparato la colazione"
 
Aiutò Kurt a mettersi seduto contro la testiera del letto, poi sistemò il vassoio della colazione sulle loro gambe. Kurt si accoccolò al suo fianco, senza alcuna intenzione di muoversi da lì. Blaine sorrise di fronte alla tenerezza del suo ragazzo, così prese una fragola e , senza pensarci troppo, gliela offrì. Kurt si lasciò imboccare, baciando poi la sua spalla nuda in segno di ringraziamento.
 
Era la prima volta che si trovavano in una situazione simile: l'ultima volta che avevano dormito insieme non stavano nemmeno insieme e Blaine, o meglio la sua versione brilla, era convinto di essersi preso una cotta per Rachel Berry. Kurt per poco non scoppiò a ridere al solo pensiero, ricordava bene la sua profonda delusione, il litigio con Blaine e la lunghissima telefonata con Mercedes in cui si struggeva perché "Blaine non vorrà mai stare con me". E invece ora eccoli lì, ad imboccarsi a vicenda, baciandosi di tanto in tanto, con la scusa di voler leccare via un po' di schiuma del cappuccino, o qualche briciola, dopo aver fatto l'amore per la prima volta. Kurt tremò dall'emozione al pensiero di ciò che avevano condiviso quella notte e gli venne naturale stringersi di più al suo ragazzo e lasciargli un bacio sul collo.
 
“Tutto bene?” sussurrò Blaine, una punta di preoccupazione nella voce a causa di quel tremito improvviso.
 
“Mai stato meglio” la rassicurazione di Kurt arrivò senza alcuna esitazione, accompagnata da un bacio e da un sorriso colmo di gratitudine.
 
“Per fortuna” gli accarezzò lentamente i capelli, pensieroso. “Temevo di aver combinato un disastro”
 
Kurt si spostò così da sedersi a gambe incrociate di fronte a lui –poteva leggere l’insicurezza nei suoi occhi. “Mi dici cosa c’è che non va?” domandò dolcemente, strofinando piano il naso contro il suo, in un gesto che sapeva di quotidianità e di loro.
 
“C-com’è stato?” chiese, l’imbarazzo che gli tingeva le guance di un lieve rossore.
 
“È questo che ti preoccupa tanto? C-credi che non mi sia piaciuto o-“
 
“E-era la prima volta“ Blaine distolse lo sguardo, giocherellando con le sue dita. “Volevo solo rendere tutto perfetto e-“
 
“E ci sei riuscito” confermò Kurt, la fronte contro la sua. “L’idea di donarmi totalmente ad un’altra persona mi spaventava a morte, lo sai. Sono sempre stato in imbarazzo a parlare di queste cose, mio padre mi portava gli opuscoli e io li gettavo nel cestino senza neppure aprirli.
 
Poi sei arrivato tu, ed ho capito che non avrei mai potuto condividere questa esperienza con nessun altro.”
 
Si accoccolò tra le sue braccia, il mento di Blaine posato sulla sua spalla.
 
“Quindi mi hai perdonato?”
 
“Per cosa?”
 
“Per essermi comportato da idiota allo Scandals”
 
Era stato un errore forzarlo a fare l’amore con lui dopo quella sera, e ancora se ne pentiva amaramente.
 
Si era comportato da stupido, ed era felice che Kurt avesse trovato la forza di respingerlo, perché sarebbe stata una pessima prima volta e non lo meritava.
 
Blaine non avrebbe mai pensato di trovare qualcuno come Kurt, così fragile e puro e allo stesso tempo abbastanza forte da affrontare il mondo insieme a lui. Lo amava così tanto da avere il terrore di rovinare tutto, dicendo una parola sbagliata o spingendosi oltre ai limiti che avevano tacitamente stabilito.
 
E questo era successo: aveva insistito, pur sapendo che stava sbagliando.
 
C’erano stati silenzi e messaggi di scuse dopo quella sera, e poi ancora timidi tentativi di riavvicinamento, fino quando non si erano ritrovati sul palco dell’auditorium, dopo la messa in scena di West Side Story, ed ogni cosa era tornata al proprio posto.
 
Si erano scusati entrambi, baciandosi fino a farsi mancare il fiato - e gli occhi di Blaine si erano spalancati e il suo cuore si era fermato, per poi riprendere a battere più forte di prima quando Kurt gli aveva detto di voler andare a casa sua.
 
“Eri ubriaco, Blaine – hai voluto andare a casa a piedi anche se fino a due minuti prima rischiavi di cadere ad ogni passo, non eri in te” gli ricordò Kurt divertito. “Ti ho perdonato appena ho capito che non sapevi cosa stavi facendo; ti conosco, e so che da sobrio non sarebbe mai successo”
 
“Grazie” gli lasciò un bacio sulla guancia. “Quindi ieri sera non –non è andata poi così male”
 
“No amore, è stato tutto perfetto, davvero”
 
“Anche per me” sorrise, stringendolo un po’ di più. “Posso chiederti una cosa?”
 
“Tutto quello che vuoi”
 
“La prossima volta vorrei che fossi tu a- a farlo”
 
“D-davvero?” balbettò Kurt, arrossendo.
 
“Solo se te la senti” sussurrò Blaine. “Ma voglio dimostrarti che sono tuo e di nessun altro. Voglio darti tutto di me, Kurt, come tu mi hai dato tutto di te”
 
La mano di Kurt corse a stringere la sua, si persero l'uno negli occhi dell'altro.
 
"Io ti amo Blaine", glielo disse come la più semplice delle verità.
 
"È un sì questo?"
 
Kurt si morse un labbro, prima di annuire timidamente. Poi fu travolto dall'abbraccio di Blaine, forte e caloroso: caddero distesi sul materasso in un groviglio di arti, persi nelle loro risate. E mentre era lì, con Blaine appoggiato sul suo petto, Kurt glielo disse, senza staccare gli occhi dai suoi, scostandogli un riccio scappato alla morsa del gel: "Sarà un onore fare l'amore con te, Blaine"
 
Restarono a letto ancora un po’, senza nessuna fretta di alzarsi.
 
I genitori di Blaine erano fuori casa per lavoro, perciò potevano godersi la giornata senza preoccupazioni.
 
“Ho bisogno di farmi una doccia” mormorò Kurt contro la sua spalla. “Ti unisci a me?”
 
“È una proposta indecente?”
 
“Niente sesso, Anderson!” esclamò, arrossendo, mentre Blaine scoppiava a ridere e gli prendeva la mano per farlo alzare.
 
Frugò nei cassetti alla ricerca di un paio di boxer da prestare a Kurt, poi si diressero verso il bagno – Blaine aprì i rubinetti, facendo scorrere l’acqua calda nella vasca e versandovi del bagnoschiuma alla vaniglia.
 
Kurt sorrise, respirando a fondo, perché quello era il profumo che aveva imparato ad amare.
 
Si sedette sul bordo, mentre Blaine girava qua e là alla ricerca di asciugamani e shampoo.
 
Qualche minuto dopo la vasca era ormai piena, così si spogliarono immergendosi nell’acqua , entrambi con le guance un po’ rosse nonostante ciò che avevano condiviso la sera prima.
 
Kurt si lasciò andare ad un sospiro, i muscoli che si rilassavano a contatto con l’acqua- era da tempo che non si concedeva un po’ di tempo per se stesso, escludendo i suoi soliti rituali di bellezza prima di andare a dormire e appena sveglio.
 
Blaine lo tirò a sé, la schiena diafana di Kurt poggiata contro il suo petto, e gli lasciò un bacio tra i capelli. “Non sono mai stato così felice” disse a bassa voce.
 
Kurt sorrise e chiude gli occhi, abbandonandosi contro di lui. “Anch’io”
 
Risero come bambini giocando con la schiuma, e Kurt liberò con cura i capelli di Blaine dal gel, godendosi i mugolii soddisfatti dell’altro mentre gli massaggiava piano la cute. E Blaine ricambiò prendendosi cura di lui, insaponandolo e poi lavando via ogni traccia di bagnoschiuma con delicatezza.
 
Uscirono dalla vasca sentendosi molto più sereni e rinfrancati da quel lungo bagno – Blaine si legò un asciugamano intorno alla vita alla bell’e meglio, mentre Kurt si avvolgeva nell’accappatoio che era stato preparato apposta per lui.
 
“Vado di là a cercare qualcosa da mettermi, okay?” Blaine lo baciò leggero sulle labbra e uscì, tornando in camera da letto.
 
Kurt annuì, poi si mise davanti allo specchio e si concesse qualche secondo per guardarsi: il sorriso che non accennava a svanire, gli occhi che brillavano, la felicità impressa sul suo volto.
 
Con ritrovata serenità si infilò i boxer e, dopo essersi asciugato e acconciato i capelli, tornò da Blaine.
 
“Amore, hai intenzione di prestarmi qualcosa o devo rimanere tutto il giorno così?” domandò, sedendosi sul bordo del letto.
 
“Non mi dispiacerebbe” rispose Blaine ammiccando, aprendo le ante dell’armadio. “Preferisci una maglia, una camicia o-“
 
“Basta che non sia una di quelle fantasie assurde che indossi di solito”
 
“Non ti permetterò di insultare le mie camicie, Hummel”
 
Kurt si alzò, andandogli vicino e sbirciando tra i suoi capi. “Mh, questa potrebbe andare bene. Mi piace”
 
“Sul serio?” gli lanciò un’occhiata scettica; era una semplice maglietta anonima, con una stampa talmente consumata che non ricordava neanche più quale fosse. Non capiva come Kurt, sempre così attento alla moda, potesse apprezzarla –lui la usava solamente per dormire.
 
“Mi piace” confermò Kurt, infilandosela. Gli stava leggermente larga, ma sembrava non gli importasse.
 
“È tua, se vuoi”
 
“Te l’avrei rubata in ogni caso”
 
“Perché?”
 
“Perché voglio avere qualcosa che mi ricordi te, anche quando non ci sei” sorrise Kurt imbarazzato, stringendosi nella maglia.
 
“Sei adorabile” mormorò Blaine, abbracciandolo stretto. “Puoi prendere tutto quello che vuoi, se ti rende felice –tranne il mio cuore, quello l’hai rubato tempo fa”
 
***
 
"Amore, i tuoi genitori staranno via tutta la settimana, vero?"
 
"Sì" Blaine annuì, mentre sistemava gli ultimi piatti nella lavastoviglie "Perché?"
 
Kurt gli si avvicinò lentamente, cingendolo da dietro . "Pensavo che potremmo passare un po' di tempo insieme, io e te. Soli."
 
Blaine si beò di tutti quei piccoli e casti baci che il suoi ragazzo stava lasciando sul suo collo e le lente carezze che stava dedicando al suo ventre. Kurt appoggiò la testa sulla sua spalla, la voce appena udibile quando parlò di nuovo: "So che può sembrare stupido, ma non voglio allontanarmi da te"
 
Blaine si voltò nel suo abbraccio stringendolo forte a sé. "Allora siamo stupidi in due, Kurt, perché nemmeno io ho alcuna intenzione di lasciarti andare"
 
Si staccò da lui quanto bastava per poterlo guardare negli occhi, continuando a stringere e vezzeggiare i suoi fianchi. "Credo sia del tutto normale. La nostra relazione si sta evolvendo, abbiamo raggiunto una maggiore intimità. Quello che abbiamo condiviso stanotte, non parlo solo del sesso, ma anche il dormire insieme, svegliarci la mattina abbracciati, fare la colazione e il bagno insieme, ci ha avvicinati moltissimo." Kurt incrociò le braccia dietro al suo collo, giocherellando con i suoi ricci, lasciò che Blaine lo coccolasse, baciandogli piano prima la fronte, poi le palpebre e le guance, una ad una e, infine, la punta del naso. Probabilmente quella sarebbe diventata la loro cosa, perché Blaine aveva cominciato a lasciare piccoli bacini
 
proprio sul suo naso, intervallandoli con mugolii di apprezzamento, che Kurt accolse con una risata cristallina, prima di far sfiorare i loro nasi in un dolcissimo bacio eschimese.
 
"Signor Anderson, credo proprio che lei abbia una fissa per il mio nasino", disse pavoneggiandosi scherzosamente.
 
"Io ho una fissa per ogni cosa che la riguarda, Signor Hummel!" Blaine abbassò lentamente il volto e , con fare sensuale, cominciò a soffiare contro la sua pelle "Per esempio, amo il tuo collo" e sfiorò quel punto con le labbra " amo le tue orecchie" e gli mordicchiò il lobo "amo le tue spalle" e le accarezzò a palmi aperti " e amo la tua schiena" sussurrò mentre le mani scendevano leggere lungo la spina dorsale. Poi lo baciò finalmente sulle labbra, intensamente: "Amo te ,Kurt".
 
E Kurt avrebbe voluto piangere di gioia in quel momento, tra quelle braccia che avevano il profumo di casa, riscaldato da quei gesti e da quelle parole che sapevano di tenerezza e di armonia. " Ed io amo te, Blaine. Ogni parte di te"
 
Si cullarono in quell'abbraccio, senza curarsi del tempo e di nient'altro che non fossero i loro respiri sincronizzati.
 
***
 
 
"Vorrei tanto che questo fosse il nostro 'per sempre” Kurt disse mentre il suo ragazzo lo stringeva dolcemente. Si erano accoccolati sul divano ed avevano trascorso la mattina a dedicarsi pigri baci e lunghe carezze.
 
" Lo sarà, Kurt"
 
C'era certezza nella voce di Blaine e Kurt non riuscì a trattenere un sorriso, che cercò poi di camuffare con un bacio sul suo collo.
 
"Allora sei pronto ad una vita con Kurt Hummel?"
 
Per tutta risposta, Blaine si sdraiò sul divano trascinandolo sopra di sé, prima di sussurrare con tono malizioso: " Non aspettavo altro!"
 
Si trovarono a metà strada in un nuovo bacio. Erano felici che le loro mani avessero finalmente il permesso di vagare ovunque. C'erano sensazioni nuove, emozioni sempre più intense, c'erano tanti piccoli segreti da scoprire l'uno sulla pelle dell'altro, e loro non vedevano l'ora.
 
"Sai" cominciò Kurt mentre riprendeva fiato appoggiato al petto di Blaine " mio padre aveva ragione"
 
"Su cosa?"
 
Kurt sorrise, i suoi occhi brillavano: "Sul fatto che ora che ho cominciato. Non voglio più smettere!"
 
 
Note delle autrici
Ciao a tutti! Siamo CCDreamer e De_drums.
Volevamo condividere con voi qualcosa che testimoniasse il nostro amore smisurato per i Klaine e per il fluff (se non si era capito dal nostro nome!), poi il The First Time Project ci ha dato una scusa in più per raccontare questa storia!
Un bacio!
Fluff Ladies 
   
 
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