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Autore: Barbara Baumgarten    26/09/2015    2 recensioni
Frodo ha appena cacciato Sam, dopo aver creduto al Gollum. Sam riflette sulla sua amicizia, sul suo affetto per Frodo e decide di tronare indietro.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sam
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Non poteva esserci molto da dire. E non si dissero nulla. Sam avrebbe voluto parlare, ma era impossibile.
Impossibile, dar fiato ai sentimenti contrastanti che aveva nello stomaco.
Impossibile, rendere a parole il dolore che stava provando.

Si crede che il tempo possa guarire le cose, ma Sam sapeva che quella volta, il tempo, non sarebbe servito. Le persone non dimenticano e come si potrebbe? È davvero possibile, cancellare lo sguardo deluso e arrabbiato di un amico, che ha preferito seguire la pece strisciante del sospetto, piuttosto che aver fiducia in noi?
Quando Frodo lo cacciò, usò parole cariche di amarezza, indurite dallo sguardo.
No. Quel tipo di ferite, nemmeno il tempo può guarirle.
Ecco a cosa pensava Sam, mentre guardava gli scalini che lo separavano da Frodo: che sarebbe tornato indietro, che avrebbe vegliato sull’amico a distanza ma che non avrebbe mai dimenticato il dolore che lo stava straziando, in quel momento. Forse i rapporti sono fatti così: si costruiscono, lentamente, sulle fondamenta di tutte quelle piccole cose che, pur non riuscendo a dimenticare, abbiamo deciso di accantonare. Allora, l’amicizia diventa un campo di battaglia dove noi, giorno dopo giorno, passiamo sopra ai cadaveri di piccole parti di cuore, che non hanno retto l’urto della discussione, mentre le rimpiazziamo con altre più disilluse e, sicuramente, più salde nell’accettare l’altro. Finché il cuore diviene forte e non soffriamo più; finché al posto delle lacrime non avremo sorrisi rassegnati. Finché sapremo dire a noi stessi che lo amiamo, soprattutto nelle sue mancanze.

Il vento graffiava la sua faccia ancora rivolta verso gli scalini. Le lacrime si asciugavano fredde, mentre solcavano la pelle con ferite che avrebbero lasciato cicatrici. Ma da quella sofferenza, cominciava a nascere una ferrea convinzione: lui non avrebbe mai gettato la spugna. Perché se fosse stato vero, se veramente Frodo non lo avesse più voluto al suo fianco, lui l’avrebbe sentito. Il dolore che provava, era quello del cuore puro, quello infantile che crede nell’amicizia perfetta, senza sbavature. Ora Sam era divenuto uomo e, come tale, sapeva che Frodo lo amava come un fratello.

Guardò nuovamente la vetta: tanti i gradini che lo separavano da Lui.
Doveva affrettarsi: non sarebbe venuto meno al suo compito, non avrebbe abbandonato Frodo.
L’avrebbe seguito, in disparte, perché i veri amici, sanno essere discreti.
Queste erano le sue nuove convinzioni e ciò che lo rimise in marcia. Non sentiva più il dolore, come un serpente che cambia pelle, così il suo amore verso Frodo, cambiava forma, divenendo più grande. Sarebbe passato sopra a quelle parole, l’avrebbe fatto per entrambi.
Mancavano pochi gradini, poi l’avrebbe rivisto.

Ancora tre e sarebbe rimasto zitto, guardandolo negli occhi.

Due gradini e deglutì l’amarezza e il dolore, iniziandone la digestione.

Un solo gradino.

Padron Frodo, eccomi!
 
NdA:
Il compito era quello di dar voce alla sofferenza di Sam. Ho pensato di analizzare la situazione poco dopo il litigio, quando Sam ha già ridisceso molti gradini. Ho voluto fotografare una serie di emotività diverse: il dolore, la sofferenza, l'amiciza, l'amore, la speranza, il rammarico, il perdono. Spero di avre trasmesso ciò a cui stavo pensando, perchè non è sempre facile mettere a parole i pensieri.
   
 
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