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Autore: Ayr    26/09/2015    2 recensioni
Seconda classificata al contest THE 5 THINGS I LOVE ABOUT YOU indetto da "Down Hanna’s Ally” e “The Writers’ Game”
"Se n'era innamorata, perdutamente e disperatamente.
Ma aveva paura di dirglielo, aveva paura di rovinare la loro splendida e lunga amicizia.
Nel contempo, però, quel sentimento la rodeva pian piano, consumandola lentamente; allora aveva deciso di scriverle, almeno idealmente. In questo modo avrebbe esternato quel sentimento, senza però compromettere il loro rapporto. Sarebbe stata una sorta di confessione, a sè stessa.
Cinque brevi racconti, cinque sfuggenti scorci, cinque pennellate che avrebbero abbozzato il ritratto della persona che amava. Avrebbe scritto le cinque cose che amava di più in lei."
Genere: Introspettivo, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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4. LA SUA FORZA

Si erano lasciati.
Esattamente due giorni prima. La notizia non aveva sconvolto troppo Iris, in fondo se l'aspettava: i due si erano lentamente allontanati, senza quasi accorgersene, trascinando per inezia una relazione tenuta in vita, ormai, dalla sola abitudine, e alla fine il filo sottile che ancora li univa si era spezzato.
Le dispiaceva, soprattutto perché Sofia aveva dato letteralmente tutta se stessa a lui; ed era arrabbiata con Davide perché apparentemente non le aveva mai dato nulla in cambio e questo la innervosiva: il ragazzo non si era reso conto della fortuna che aveva avuto di poter stringere tra le mani quella meraviglia, e l'aveva lasciata volar via.
Ciò che sconvolgeva davvero la ragazza era l'atteggiamento di Sofia: non aveva pianto, non aveva urlato, anzi era sembrata quasi sollevata, come se finalmente si fosse tolta un peso. E nemmeno passati due giorni dava segni visibili di dolore.
Sofia era molto più forte di quanto non pensasse: non si era sciolta in lacrime, ma aveva coraggiosamente continuato ad andare avanti, nonostante Iris vedesse che era spossata, sbiadita, spenta, come svuotata e Iris l'ammirava e, in fondo, la invidiava per questo.
Dal canto suo, la ragazza era una presenza invisibile, che la seguiva da lontano, come quella volta in cui Sofia, furibonda, era uscita da scuola come una furia, senza aspettare che Iris l'accompagnasse a casa, come ogni volta, e Iris l'aveva accompagnata lo stesso, qualche passo indietro, senza far nulla per rivelare la sua presenza, ma controllando che non facesse qualcosa di avventato e pericoloso, accecata dalla rabbia.
Era sempre pronta a sostenerla nel caso in cui ci sarebbe stato bisogno; per il momento si limitava a non toccare quell'argomento delicato e si sforzava, come Sofia, di andare avanti come se nulla fosse stato.
Quando sarebbe giunto il momento avrebbe raccolto ogni sua singola lacrima e l'avrebbe affidata al vento, perché la disperdesse come nuvole dopo un temporale estivo.
«Come ti senti?» le aveva domandato cautamente quel giorno, aveva sempre avuto paura di farle quella domanda, come se fosse stata inopportuna, Sofia avrebbe anche potuto risponderle male o non risponderle affatto. Non l'avrebbe biasimata.
«Sto bene, davvero. Non preoccuparti» aveva sorriso, invece, la ragazza «Mi sento come sollevata» le aveva assicurato, ma Iris non le aveva creduto, nonostante ogni giorno dimostrasse la veridicità delle sue parole.
Eppure le sembrava di intravedere dietro a quel sorriso i suoi occhi infranti in mille schegge di lacrima e si domandava quando la ragazza sarebbe esplosa, quando l'enorme forza interiore che la sorreggeva avrebbe ceduto, quando si sarebbe spezzata, sotto il peso della fragilità.
Forse sono io che mi faccio un sacco di problemi, che mi scopro a vederla molto più fragile di quanto non sia si era più volte ritrovata a pensare e la grande forza interiore che mostrava la ragazza, pareva solo confermare le sue parole.
Con il passare dei giorni, infatti, Sofia era tornata ad essere la ragazza esuberante e un po' esibizionista che era; la patina di spossatezza e vuoto che l'aveva avvolta pareva svanito, rimpiazzato dal suo dolce sorriso che faceva nuovamente capolino sulle sue labbra, tranquillizzando Iris e convincendola sempre di più che le sue preoccupazioni fossero infondate.
Quella ragazza aveva dimostrato di possedere  un'enorme forza interiore che le permetteva di non abbattersi di fronte alle difficoltà, che la costringeva a rialzarsi dopo ogni caduta e ad andare tenacemente avanti.
Più di una volta aveva avuto modo di intravedere quella tenacia, brevi barlumi, sprazzi che svanivano dopo un istante, lasciandola con il dubbio di averli visti davvero. Ma questa volta aveva avuto un enorme conferma e una prova palese di quanto Sofia fosse forte, molto più di quanto lei stessa sospettasse.













   
 
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