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Autore: _Shanninah_    29/09/2015    1 recensioni
"Ciao bellissima, sai che sei un incanto.. vuoi.."
"Bello io non sono da una scopata e via, se è questo che stai cercando per la serata!" mi guardò e sentii il suo sguardo su di me. Lui continuò a parlare e io ero incantata sulle sue labbra e contro la mia volontà bloccai la cosa sul nascere alzando la mano e bloccandoli il petto e ripetendogli "Non sono una come le altre da una botta e via tesoro" e andai a raggiungere Ashley.
Lui rimase li e mi guardò io lo vidi con la corda dell'occhio, come per dire che non era finita li la nostra conversazione. Vidi che venne chiamato da un suo amico.
Lo speaker a un certo punto annunciò il Dj che doveva suonare "Signori e signore ecco a voi Antoine Becks. Solo per voi" l'uomo fece la sua entrata, lo sentii parlare ma non lo vedevo bene "Ciao Kiev questa è per voi" e iniziò a mandare musica. Passò una mezz'ora e sempre il Dj accennò al microfono "Date il benvenuto a Shannon Leto" iniziai a sentire il rumore della batteria.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Holaaaaaa gente,
eccomi qui di nuovo a rompere con un'altra os,
di nuovo su Shannon, spero capiate che io per quell'uomo ho perso la testa, e che appena posso, scrivo di lui, come me lo immagino spesso e volentieri ahahahah... Comunque non sto qui ad annoiarvi molto con le mie parole inutili.. Quindi vi lascio leggere in santa pace ciò che mi è uscito mentre ero al mare quest'estate, dopo che ho scoperto che Coffee Man (si ora l'ho soprannomimato così il povero Shan) ha letto i messaggi che un giorno, di molti secoli fa, gli ho scritto.. E niente questa super scoperta, mi ha dato ispirazione per scrivere questa os VERAMENTE DIABETICA... Quindi avviso, che se non siete amati delle smancerie o altro,  è meglio se non leggete ahahah.
Come sempre spero vi piaccia, e che magari ci scappi qualche recensione, per far sapere se va bene oppure se è un fiasco totale... Anyway people... Buona lettura.

Love u all.

P.S. Mi siete mancati un sacco.
Lily







Sono un po’ preoccupata, perché sono le 10 di sera e Shannon non è ancora rientrato a casa, e non risponde nemmeno al telefono. Per distrarmi un po’ e non stare troppo in ansia, decido di stendermi a leggere un po’.
Dopo neanche 20 minuti, che sono a letto, Shannon rientra "Chloe? Sono tornato"
"Sono in camera, ora scendo" e non faccio in tempo ad arrivare alla porta che me lo ritrovo davanti, con un sorriso bellissimo, che mi porge un piccolo mazzetto di girasoli "Questo perché so che li ami e anche per chiederti scusa per essere tornato a casa a quest'ora senza aver detto nulla"
"Lo sai vero che se non ti avessi già sposato due anni fa, a quest'ora lo starei rifacendo?"
"Ahahah è il tuo modo per dirmi che sono perdonato?"
"Forse! Ma prima lasciati abbracciare due secondi"
Senza pensarci due secondi, mi abbraccia forte, senza essere prepotente e poi mi bacia dolcemente. Una volta che mi ha lasciata andare, lo guardo e sorrido "Io si ti posso perdonare, ma non credo tuo fratello! In tutta oggi avrà si e no chiamato 7 volte, finché ad un certo punto Ashley gli ha tolto il telefono di mano e, chiedendo scusa ha chiuso la chiamata ahahah"
"Lo so, posso solo immaginare, è che alla Black Fuel è venuto fuori un casino. I fornitori hanno sbagliato a portare la merce, e così ho dovuto sistemare tutto.. Ho staccato il telefono per quello"
"Allora finché vado a mettere i fiori in un vaso, chiama Jared"
"Certo Evans! Hai ragione"
"Attento Leto! Sai che odio essere chiamata per cognome..  Visto che sono in cucina vuoi che prepari un po’ di caffè?"
"Mi hai battuto sul tempo. È da oggi pomeriggio che non ne vedo una goccia"
"Allora devo farne a quintali ahahah"
"Pffff simpatica"
Prima di uscire definitivamente dalla stanza mi giro di nuovo "Leto?"
"Si Evans?"
 "Grazie per i fiori, sono stupendi" e così me ne esco e sparisco in corridoio, diretta in cucina.
Alla fine dopo aver messo i fiori in un vaso, con un po’ di acqua fresca, sto giusto versando il caffè per Shannon, quando sbuca in cucina e si siede in uno degli sgabelli che ci sono in cucina "A volte Jared è davvero insopportabile! O fai come cacchio dice lui o fai come cacchio vuole lui! Non hai scelta! Ho dovuto incazzarmi e dirgli che domani pomeriggio non vado al Lab. Cristo da quando sei incinta, mi sono perso tre ecografie, avrò il diritto di esserci pure io una volta! In fin dei conti è mia figlia!"
È così tenero che non posso fare a meno di abbracciarlo, e dargli un piccolo bacio dove ha il tatuaggio della triade, visto che è il suo punto debole "Dai Shan, non essere così duro con lui prova a capirlo, è in ansia perenne, tra meno di tre mesi dovete ripartire per il tour. È normale che voglia provare e far combaciare tutto alla perfezione, sennò non sarebbe più lui ahahah"
"Si questo è vero ma..."
"Niente ma stavolta. Finisci il tuo amato caffè e fila in doccia, che così ti rilassi anche un po’. Io intanto vado a finire di leggere il libro"
"Si signora"
Alla fine finalmente rilassata a letto leggo il libro che mi ha regalato Ashley, qualche giorno fa
Dopo poco più di mezz'ora Shannon torna in camera, con addosso un paio di boxer, e talmente sono assorta nei miei pensieri che lo guardo spostarsi a destra e sinistra, ma non mi accorgo che si è avvicinato alla mia parte del letto "Terra chiama Chloe Evans"
"Eh? Cosa? Si scusa tesoro... Dimmi"
"Ahahah... In quale cassetto ho messo la maglia bianca quella che uso per casa?"
"Secondo cassettone a destra"
"Che farei senza di te"
"Non vivresti ahahah"
E così quando finisce di vestirsi viene a letto e piano piano, in modo dolce, appoggia la testa nel mio pancione, e delicatamente lo accarezza nei lati.
"Da quando ti conosco mi sono reso conto di molte cose"
Per seguire meglio il discorso che tecnicamente, Shan, sta iniziando, chiudo il libro e lo appoggio vicino a me, e torno a guardarlo in silenzio "Innanzitutto ogni giorno che passa, ti amo come il primo giorno, poi adoro il tuo modo di incasinarmi la vita, di incasinare casa. Adoro il tuo modo di sorridere e arrossire quando mi osservi e me ne accorgo, adoro quando ti arrabbi e mi urli dietro, adoro quando stai ancora dormendo e ti posso osservare beata e casomai ti abbraccio e ti stringo forte a me per proteggerti, oppure quando mi rubi i pantaloni o le maglie e le indossi, sei così piccola, perché ti è tutto enorme, e mi viene una voglia matta di abbracciarti forte e non farti più scappare.
L'unica cosa che forse non mi piace molto è quando per molto tempo, sto lontano da casa, perché sono in tour, e non avendoti li con me, mi manchi e mi sento solo, così inizio a pensare alle cose che potremmo fare insieme oppure a tutte le occasioni sprecate, e quindi mi viene la voglia di prendere il primo aereo e tornare a casa e abbracciarti"
Io praticamente arrossisco in due secondi perché non mi aveva mai detto una cosa del genere, e mi sembra di essere tornata ragazzina ai tempi dei primi amori, di quando hai le "farfalle" allo stomaco.
Dopo un po’ di tempo che siamo così, Shannon dal nulla si sposta di lato appoggiandosi sui gomiti osservandomi 
"Sei un po’ troppo silenziosa... A cosa stai pensando?"
"A nulla in particolare"
"Sai vero che non ci credo.. Quindi sputa il rospo.."
"Uffa, quando fai così sei.. Sei... Sei un rompi palle ahahah. Comunque stavo solamente ripensando alla sera che ci siamo conosciuti a Kiev"
Mentre Shannon inizia a parlare e ricordare quel posto.. i ricordi riaffiorano nella mia mente.
 
Quel viaggio mi era stato regalato dalla mia migliore amica Ashley, per il mio 32esimo compleanno, mi aspettavo qualsiasi posto ma appena lessi Kiev, sfoderai un sorriso pieno di gioia, sapeva che mi sarebbe piaciuto andarla a visitare, soprattutto dopo le foto che mi aveva fatto vedere la mia collega quando ci era andata anni fa.
Avevamo deciso di partite da Los Angeles sabato 13 agosto, in modo tale da festeggiare il mio compleanno nella capitale ucraina, quando ci svegliammo era mattina presto, forse le 05:00 per fare colazione e per prepararci, per poi andare in aeroporto alle 06:00 a fare il check-in.
Il volo era prenotato per le 07:00, calcolando le +10 ore di fuso orario saremmo arrivate nel tardo pomeriggio, giusto per andare in hotel, sistemarci e provare a fare o visitare qualcosa.
Erano passati un paio di minuti, e annunciarono che il nostro volo aveva mezzora di ritardo. Alle 06:00 ci chiamarono per fare il check-in e alla conclusione di tutto il da farsi alle 07:20 annunciarono che il nostro volo era pronto e che dovevamo andare ad imbarcarci sull'aereo.
Una volta sull'aereo, ci sedemmo ai nostri posti, io avevo il posto vicino al finestrino mentre Ashley aveva quello che vicino al corridoio.
Entrambi prendemmo le nostre cuffie e iniziammo ad ascoltare la musica, io guardavo anche fuori dal finestrino e piano piano ci addormentammo come sassi, senza accorgerci che l'aereo era decollato.
Arrivammo a Kiev che erano le 17:30 del pomeriggio, avevamo dormito buona parte del viaggio ed eravamo belle riposate, scendemmo dall'aereo e andammo a recuperare i nostri bagagli, per poi prendere un taxi che ci portasse in hotel. Ashley aveva prenotato all'hotel Staro che era in centro a Kiev.
Il tragitto in taxi durò 45 minuti circa e finalmente arrivammo in hotel, scendemmo dal taxi recuperammo tutto ed entrammo.
L'hotel da fuori era meraviglioso, dentro ancora di più: sulle pareti aveva dei quadri, dei tavoli  e il lampadario di cristallo, la reception si trovava sulla destra appena si entra e le pareti erano di color bianco, con delle sedie sparse qua e là per l'attesa o per passare il tempo visto che dalla parte opposta c'era il bar.
Ashley era andata a vedere per la nostra stanza, io intanto ero andata a curiosare un po’ in giro per vedere com'era l'hotel ,notai che il receptionist chiese documenti e tutto l'occorrente e poi diede le chiavi della nostra stanza ad Ashley e così ci dirigemmo in camera.
La nostra camera era situata al 5 piano, appena entrate rimanemmo a bocca aperta talmente era grande con due letti singoli che nel mezzo venivano separati da un cassetto, di fronte ai letti due armadi enormi con all'interno uno specchio, una televisione al plasma, avevamo anche il balcone con un tavolino fuori e delle sedie, per poi arrivare al bagno, il lavandino era fatto tutto in granito con sopra uno specchio grande, e nei lati degli armadietti dove poter mettere le proprie cose, il water, bidet, la vasca da bagno stile moderno e la doccia a parte, quella stanza era meravigliosa. Decidemmo di sistemarci e alla sera saremmo rimaste in hotel per rilassarci.
Scendemmo a mangiare alle 20:00, ordinammo carne, verdura come contorno, un tiramisù come dolce e un caffè... finito di mangiare tornammo in camera per guardare la tv oppure stare al pc. 
Ashley si addormentò guardando la tv, io non riuscivo a prendere sonno così scesi al bar per bere qualcosa, uscii dalla stanza e mi diressi verso l'ascensore, entrai e schiacciai piano terra, arrivata uscii e mi diressi al bar sperando che fosse ancora aperto vedendo l'ora, per fortuna lo era, così ordinai una coca cola e sentii delle ragazze parlare e che dicevano che in questo hotel alloggiavano due musicisti e i loro nomi erano Shannon Leto e Antoine Becks, uno era un batterista e l'altro un Dj.
I giorni precedenti al mio compleanno li passammo in giro a visitare la città e alcuni monumenti importanti.
Finalmente dopo 2 giorni di visite era finalmente arrivato il mio compleanno, stavo dormendo beata quando ad un certo punto Ashley salì sul mio letto saltellando e gridando "AUGURIIIIIIIII" e cantando la canzoncina, nel vederla scoppiai a ridere perché era buffa ahahah... Lei ordinò la colazione in camera per tutte e due, mentre aspettavamo stavamo pensando a cosa potevamo fare.. Ashley propose paracadutismo ma la bloccai sul nascere dicendole che nemmeno per sogno l'avrei fatto, così dissi di andare a fare dello shopping e così fu.
Finimmo di fare colazione alle 10:00, ci preparammo, io misi un vestito bianco con dei fiori blu e dei sandali neri con il tacco, mentre Ashley dei jeans chiari strappati, un top nero e delle Vans borchiate.
Prendemmo le nostre borse e uscimmo dalla stanza e scendemmo alla hall prendendo l'ascensore.
Una volta giù usciamo dall'Hotel, ci incamminammo per le strade di Kiev e iniziammo a girare negozi su negozi e a comprare cose, solo che si erano fatte le 13:00 e iniziamo ad avere fame così ci fermiamo in una pizzeria a mangiare.
Finito il pranzo ripartimmo a girare negozi alcuni dalla vetrina sembravano belli ma appena entravi uscivamo subito...
Passammo tutto il pomeriggio dentro ai negozi a comprare vestiti e scarpe, Ashley era entrata dentro a un negozio per chiedere dov'era lo Starbucks più vicino per poterci andare a prendere un caffè.
 Mentre io l'aspettavo fuori, notai un'insegna di una discoteca il Crystal Hall, come descrizione c'era solo il programma della serata con alcuni Dj ecc e la foto dell'edificio e mi metteva curiosità e non era molto distante dal nostro hotel, ci sarei andata stasera per festeggiare il mio compleanno e ci avrei trascinato anche Ashley, pur sapendo che non era proprio il suo ambiente.
Vidi Ashley uscire dal negozio e dirmi "Su forza andiamo, la caffetteria è a pochi passi da qui" avevamo solamente girato l'angolo e ci trovammo lo Starbucks davanti a noi e ci fiondammo dentro a prendere un caffè al volo per poi uscire di nuovo e rimetterci in carreggiata per lo shopping.
All'alba delle 17:00 avevamo girato quasi tutti i negozi, Ashley probabilmente non ne poteva più e le si leggeva in faccia povera, decisi di trascinarla dentro l'ultimo negozio prima di andare finalmente in hotel.
Camminammo e vedemmo che c'era Berska e ci entrammo, girammo un po’ i vari reparti e comprai il vestito che avrei messo quella sera, e raggiunsi Ashley che era indecisa sul suo abito, non sapeva se prendere una gonna lunga per abbinarci sopra una maglietta oppure un vestito lungo a fascia smanicato color verde acqua, così le consigliai il vestito lungo e andammo alle casse per pagare.
Una volta fuori dal negozio decisi di dirle il programma della serata "Ash, avevo pensato che per stasera potremmo andare in discoteca a festeggiare il mio compleanno, so che quei posti non ti piacciono molto... peròòò... ho visto la locandina di una discoteca che mi ha incuriosita e mi piacerebbe andare.."  mi guardò e vidi che storse il muso con disapprovazione
"Ok va bene, sarebbe anche divertente ritornarci pur non essendo il mio ambiante"
ero pronta a prendere qualsiasi scusa possibile quando poi realizzai quello che aveva detto le dissi abbracciandola "Grazie, grazie, graziee" e iniziai a saltellare dalla felicità
"Sta calma prima che ti fai male.. ora chiamiamo un taxi e torniamo in hotel così mangiamo e poi ci prepariamo per poi uscire"
Chiamai il taxi che ci riportò in hotel, durante il tragitto parlammo di cosa poter mettere e decidemmo di mettere i vestiti appena presi.
Arrivammo in hotel alle 19:00, ci dirigemmo in camera direttamente e decidemmo di farci portare la cena in camera, in modo tale da poter prepararci tranquillamente.. Saremmo dovute uscire per le 22:00 dall'hotel e far serata.
Ashley fu la prima a entrare in doccia, che durò un bel po’, infatti uscì quando la cena era arrivata, mangiammo tranquillamente e brindammo anche al mio 32esimo compleanno.
Finito di cenare io andai a farmi la doccia e Ashley finì di prepararsi, lasciando il trucco per ultimo........ Era passata quasi un'ora e decisi di uscire anche perché si erano fatte le 21:00 e tra un'ora dovevamo uscire. Ashley si era già truccata. Mi asciugai, mi vestii, avevo deciso di mettere quel bellissimo vestito comprato poco prima, poi mi truccai e infine mi dedicai ai capelli, decidendo di fare una treccia a lisca di pesce che si appoggiava di lato.
Alle 22:00 spaccate eravamo fuori l'hotel, prendemmo per l'ennesima volta il taxi e ci portò alla discoteca.
Una volta arrivate ci guardammo per vedere se eravamo messe bene e in ordine, era tutto a posto, eravamo bellissime tutte e due, così ci mettemmo in fila e aspettammo di entrare.
Dopo 30 minuti di fila finalmente entrammo dentro, il locale non era magnifico di più, era pieno di gente scendendo le scale si vedeva la postazione del Dj, il bar, la disposizione dei tavoli e dei divanetti... potevi vedere tutto il locale.. la musica era ottima, lo sapevo perché Ashley picchiettava le mani sulle cosce e ci dirigiamo in mezzo alla folla.
Erano passate due ore e ci stavamo divertendo e scatenando senza pensare a nulla, mi sorprese che Ashley si fosse  divertita così, vederla così spensierata mi mise felicità. Ad un certo punto mi disse "Chloe andiamo al bar ho sete" gridando per farsi sentire
"Va bene" e ci dirigemmo al bar.
Tirando qualche gomitata e chiedendo permesso finalmente arrivammo al bar, Ashley ordinò due cocktail "Hei, scusa puoi farci un vodka e Redbull alla fragola per me e un Caipiroska alla fragola per lei" mentre aspettammo i nostri cocktail, vidi Ashley che mi guardava e disse "C'è quel tizio che continua a guardarti e a squadrarti.. hai fatto colpo wow" io mi girai incuriosita
"Io non vedo nessuno". I cocktail finalmente erano pronti, Ashley prese il suo e venne trascinata da un ragazzo che aveva conosciuto prima e ci andò a ballare insieme e io rimasi li al bancone da sola a vedere e un po’ spaesata..
Quando quell'uomo che diceva Ashley prima, venne verso di me, con uno sguardo che conquistava, cercai lei con lo sguardo per chiedere aiuto e lei mi guardava come per dire, su dai provaci e io le feci una smorfia di disappunto, lui era un uomo attraente, alto 1,75 cm su per giù, capelli corti castani, occhi castani che tendevano al verde e labbra carnose che si aprirono in un sorriso sornione mentre si avvicinava. Arrivato vicino a me disse
"Ciao bellissima, sai che sei un incanto.. vuoi.." 
"Bello io non sono da una scopata e via, se è questo che stai cercando per la serata!" mi guardò e sentii il suo sguardo su di me. Lui continuò a parlare e io ero incantata sulle sue labbra e contro la mia volontà bloccai la cosa sul nascere alzando la mano e bloccandoli il petto e ripetendogli "Non sono una come le altre da una botta e via tesoro" e andai a raggiungere Ashley.
Lui rimase li e mi guardò io lo vidi con la corda dell'occhio, come per dire che non era finita li la nostra conversazione. Vidi che venne chiamato da un suo amico.
Lo speaker a un certo punto annunciò il Dj che doveva suonare "Signori e signore ecco a voi Antoine Becks. Solo per voi" l'uomo fece la sua entrata, lo sentii parlare ma non lo vedevo bene "Ciao Kiev questa è per voi" e iniziò a mandare musica. Passò una mezz'ora e sempre il Dj accennò al microfono "Date il benvenuto a Shannon Leto" iniziai a sentire il rumore della batteria e incuriosita smisi di ballare e trascinai Ashley con me e arrivammo vicino al palco e riconobbi l'uomo che mi stava corteggiando al bancone, rimasi li ad osservarlo suonare e soprattutto ballare, perché si muoveva in modo molto buffo, lui si accorse della mia presenza appena alzò lo sguardo e mi sorrise sornione di nuovo, iniziava a incuriosirmi come persona. Era simpatico e a suo agio mentre suonava. Fecero l'ultimo pezzo perché poi la discoteca avrebbe chiuso anche perché erano le 03:00 del mattino, io e Ashley ci scatenammo a più non posso. 
Finita la canzone la gente iniziò ad essere sempre meno e anche noi uscimmo.
Decisi di aspettarlo fuori e Ashley era li con me a farmi da sostegno davanti alla discoteca non c'era più nessuno fino a quando due persone non uscirono dal locale, erano proprio loro due, non so da dove mi usci, ma li chiamai "Heii" si girarono e vennero verso di noi e iniziammo a parlare e fare conversazione e ci dissero anche dove alloggiavano e Ashley rispose "Anche noi alloggiamo allo Staro" 
Shannon rispose "Allora tornate con noi, anche perché di taxi ora non c'è ne sono" facemmo cenno di si e ci dirigemmo in macchina. 
Lo avevo sottovalutato, alla fine era un uomo dolce e molto simpatico, a differenza di come si era proposto rimorchiandomi in discoteca prima.
Arrivati in hotel entrammo e il bar era ancora aperto e andammo a bere un'ultima cosa, ordinammo al bancone e poi ci sedemmo in un tavolo..
 Ashley e Antoine finito la loro bevanda andarono nelle proprie stanze a dormire, mentre io rimasi li con Shannon, giusto per conoscerci meglio. Non ci rendemmo nemmeno conto che si erano fatte le 7 del mattino, ma io sarei rimasta a parlare con lui ancora.
 *Quel vestito Blu che indossavi*
 La voce di Shannon mi riporta alla realtà
"Ti ricordi ancora com'ero vestita?"
"Certo, indossavi quel bellissimo abito blu a fascia, fatto a tubino che arrivava fino alle ginocchia. Di te non mi ha colpito solo quello se devo essere sincero, mi hanno colpito i tuoi occhioni grandi blu come il cielo, così gioiosi, che ti trasmettono felicità, armonia, ma che cambiano quando diventi triste, perché si nota subito.. Ma soprattutto sanno leggere ciò che una persona non riesce a dire o esprimere."
" Sul serio hai visto tutto questo, guardandomi solo negli occhi?" e arrossisco un po’ 
"Si sul serio e ogni giorno che passa li adoro sempre di più... beh... ma visto che siamo in vena di confessioni, a te cosa ha colpito di me?"
"Sinceramente all'inizio non ti avevo notato" gli dico per prenderlo un po’ in giro
"Gne..Gne"
"Antipatico pff... Di te mi ha colpito il sorriso.. quando ho visto il tuo sorriso sono rimasta incantata, perché era un sorriso per metà malizioso, e quel tipo di sorriso a me piace, sexy, unico e speciale... che sa farti sorridere a sua volta. Quando sono triste e tu sorridi io sorrido a mia volta perché riesci a farmi sentire bene e soprattutto mi fai sentire amata" 
poi per prenderlo un'altra volta in giro aggiungo 
" Ah e soprattutto il tuo modo di vestire cioè.. quella maglietta troppo grande e larga, pantaloni a cavallo basso neri e scarpe color arcobaleno.. diciamocelo eri molto buffo conciato in quel modo.." ci guardiamo e scoppiamo in una risata epica
poi dico aggiungendo 
"Ma soprattutto, mi ha colpito in modo e l'energia che ci mettevi nel suonare con Antoine.
Eri così preso dalla musica e questa cosa mi è piaciuta un sacco, sembrava ti fossi tipo dimenticato di dove ti trovavi e hai iniziato a ballare in modo buffo che sono scoppiata a ridere... e quando hai alzato lo sguardo e mi hai trovata sotto il palco eri sorpreso e quel sorriso, che io adoro, era stampato sul tuo volto." aggiungo di nuovo "Ah la cosa pessima è stata l'approccio pessimo che hai avuto con me all'inizio.. solo a pensarci ora come ora mi viene anche da ridere" e anche li scoppiamo a ridere a ripensarlo per l'ennesima volta.
Dopo che abbia finito queste strane confessioni, ho una strana voglia di prendere e mangiare fragole con cioccolato, così mi alzo dal letto e mi dirigo in cucina “Chloe dove stai andando?”
“Ho un po’ di fame, quindi vado a vedere se in frigo ci sono ancora le fragole, che ho preso ieri ahahah”
 “La solita golosona”
 “Prrrrrrrr” e così mi rintano in cucina a mangiare fragole con un po’ di cioccolato, quando sento Shannon parlare da solo. Quando viene in cucina, mi ruba il piattino con le fragole e il cioccolato e lo rimette in frigo “Lo sai che sei stonzo? Siamo in due qui che devono mangiare ufff”
 “Sarò stronzo ma almeno evito che stanotte stai male ahahah” e così lo guardo di traverso e mentalmente lo maledico perché, stavo mangiando davvero di gusto quelle fragole con il cioccolato, e credo lo abbia capito perché mi guarda ridendo.
Dopo due minuti mi si avvicina con quel suo sorrisetto malizioso, che ti uccide in due secondi, e mi prende per mano, trascinandomi contro voglia e andiamo fuori in giardino e si siede in una delle poltroncine di vimini che ci sono, e mi fa sedere sopra alle sue gambe “Poco fa per caso stavi parlando da solo? Perché se iniziamo così già adesso è da preoccuparsi”
“Ahahah no no stavo solo chiamando mamma, perché mi sono scordato di farlo prima.” Però c’è un qualcosa di strano nel suo modo di guardarmi, che è strano e non mi convince, però forse è meglio se lascio perdere perché sono troppo stanca per indagare. Sono appoggiata con la testa nella spalla sinistra di Shan e piano piano mi addormento beata, cullata dolcemente dal suo calore e dal suo modo di spostare dolcemente la mano avanti e indietro nella mia schiena.
 
Il tanto pomeriggio che Shannon aspettava, è passato davvero veloce e in maniera tranquilla.
Sono le 3.30 e siamo in macchina diretti verso casa, dopo che ho fatto l’ultima ecografia, prima che la mia dolcissima mostriciattola nasca.
A guardare Shannon sembra tutto calmo e tranquillo, ma conoscendolo so che nella sua testa sta macchinando qualcosa, perché durante la visita è rimasto seduto vicino a me, silenzioso e con un sorriso che mai gli ho visto prima. In vita mia non l’ho mai visto piangere, e oggi per la prima volta ‘ha fatto, quando per la  prima volta ha sentito il battito del cuore di.. Oddio ora che ci penso dobbiamo ancora scegliere il nome. “Shan?”
“Dimmi Chloe”
 “Sei così assorto nella giuda e così silenzioso, che mi stavo chiedendo a cosa stavi pensando” “Stavo cercando di immaginare come sarà nostra figlia quando nascerà, come sarà di aspetto e a chi assomiglierà di carattere.”
“Secondo me, sarà bellissima come te, sia dentro che fuori, e spero soprattutto che abbia i tuoi occhi, perché sono davvero una cosa unica. Comunque ti dovrei chiedere una piccola cosuccia..”
“Certo dimmi”
“Hai qualche mezza idea su come chiamare la bambina? Perché sai non è che manchi molto perché nasca”
“Oddio è vero, hai ragione.. Tu hai qualche idea?”
“Ehm… Ti prego però di non prendermi per demente però”
“Dipende da cosa hai trovato fuori ahahah”
“E’ solo un’idea, perché non so se ti possa piacere. Comunque avevo pensato che si potrebbe chiamarla Chanel”  dopo aver esposto la mia idea, pe almeno due minuti buoni non ottengo risposta, e questo un pochino mi scoccia.
“Mi piace davvero il nome Chanel”
“Davvero? O è solo perché mi vuoi far contenta? Perché ci sono altri 8953893 nomi, che possiamo scegliere.”
“No Chloe. Va più che bene Chanel. Mi piace e la chiameremo così”
Istintivamente mi porto una mano al pancone, e sorrido felice, perché finalmente abbiamo trovato il nome per la nostra bambina.
Una volta arrivati a casa, mi siedo in una poltrona in salotto, perché sono un po’ stanca, perché essere incinte all’ottavo mese inizia un po’ tanto ad essere faticoso.
All’improvviso Shannon mi appoggia le mani nelle spalle, e io mi spavento pure, “Ma sei matto ad arrivare così di colpo? Vuoi farmi schiattare prima del tempo?”
“No no per carità ahahah.. Io devo andare da Jared perché ha appena chiamato e rotto le scatole che devo andare li. Ah quasi dimenticavo… Stasera usciamo quindi quando torno faccio una doccia veloce e  poi ti porto in un posto speciale. Non fare domande e niente perché è una sorpresa” io sbuffo piano perché ora ha alimentato la mia curiosità, e sa che finché non vedo non sono felice.
Prima di andare, ritorna a salutarmi e mi da un leggero bacio nelle labbra e poi si china sopra al pancione e sussurra piano “Mi raccomando di non far impazzire la mamma, perché un po’ lo è già di suo” e mentre esce dalla porta, gli faccio la linguaccia.
Visto che sono a casa sola soletta e mi sto pure annoiando, decido di andarmi a riposare un po’ perché la mia povera schiena chiede pietà. Appena appoggio la testa nel cuscino, mi addormento subito.
Sto beatamente sognando il mare, quando all’improvviso avanza un mega cellullare che suona, per di più, così mi sveglio di colpo e trovo la causa di quel telefono nel mio sogno. Shannon sta chiamando. “Ehm.. si pronto?”
“Stavi dormendo?”
“Giusto un pochino ahahah.. E’ successo qualcosa che hai chiamato?”
“No tranquilla, volevo sapere se era tutto apposto, comunque tra mezz’ora più o meno abbiamo finito e dopo faccio un salto da mamma. Quindi per le 8-8.30 sono a casa”
“Va bene, allora io inizio a prepararmi. Saluta Constance da parte mia.”
“Certo. A dopo, ti amo”
“Ti amo anch’io”
Dopo aver lasciato il telefono sopra al letto, sotto carica, mi dirigo in bagno a fare una bella doccia rinfrescante e rilassante. Dopo quasi mezz’ora esco dalla doccia, e avvolta in un asciugamano, vado in camera e apro l’armadio per trovare un qualcosa da mettere.
Dopo averlo aperto, inizio a vedere se c'è un vestito o qualcos'altro da poter mettere, sto letteralmente mettendo in disordine l'armadio, per cercare qualcosa che potrebbe andare bene per la serata.
Quando finalmente lo trovo... Si tratta di un abito bianco, con una scollatura a cuore, sul corsetto ha dei ricami di fantasia perlati e cade con due fasce ondulate. La prima a metà e l'ultima alla fine dell' abito che arriva sopra le ginocchia. Dopo averlo indossato, decido di abbinarci delle Loubotin nere chiuse, con tanto di tacco, e così poi le lascio vicino alla porta.
Alla fine dopo aver scelto cosa mettere torno in bagno e mi sistemo i capelli, facendo un piccolo e semplice chignon e poi mi trucco un po’, mettendo semplicemente il mascara e un po’ di rossetto rosso.
Shannon, come aveva detto, alle 8 torna a casa.
“Tesoro, sono torn..” lo blocco sulla porta della camera, per non farlo entrare.
“Ovunque tu sia stai fermo dove sei. Non voglio che tu che veda l’abito perché è una sorpresa.”
“Va bene, però almeno potrei prendere le cose da fare la doccia, e qualcosa da mettere per dopo”
“Ufff.. E’ vero. Aspetta che trovo qualcosa”
“Va bene ahahah”
Mi dirigo verso la sua parte della camera, di fretta e furia apro l'armadio; vedo in velocità cosa tirare fuori, che possa andargli  bene... Così prendo un paio di pantaloni, che vestono leggermente largo di colore grigio, fumo di Londra, che hanno lievemente il cavallo basso, lasciando le caviglie scoperte. Poi penso a prendere una maglia a V bianca e infine un bletzer nero con le maniche rivolte all'insù fino a metà braccio. Chiudo l'armadio e mi dirigo alla porta dove, senza farmi vedere, sporgendo un solo braccio glieli porgo. Poi vado a ripescare pure le sue Brouge modello Oxford e gli do pure quelle.
Alla fine Shannon dopo essersi fatto la doccia ed essersi vestito, è pronto. Sono io ad essere in ritardo perché non trovo più la mia pochette nera.
“Chloe sei ancora viva?”
“Si si è solo che trovo la mia pochette nera, quella che mi ha regalato Jay per il mio compleanno”
“Sei una casinista assurda. Guarda nell’armadio, dove hai tutte le tue bellissime scarpe, nel ripiano più alto” e così provo a cercare dove Shan ha detto, e magicamente la trovo.
Ora finalmente posso uscire da quella benedetta camera.
Quando alla fine arrivo giù, Shan è seduto nel divano, che traffica con il telefono e non si è minimamente accorto di me. Allora per attirare la sua attenzione, mi schiarisco la voce “Ehmm.. Io sarei anche pronta” quando si gira e mi vede, resta fermo lì, incantato sembra quasi non respiri. Così sorridendo mi avvicino e mi siedo vicino a lui “Ciao”
“Ciao”
“Come stai?”
“Sono un attimo perso, perché mia moglie è davvero stupenda questa sera. Voi due come state?”
“Noi stiamo più che bene vero Chanel” e come se avesse capito la bambina, inizia a scalciare di brutto “Oddio Shan, dammi la mano” e così gliela prendo e la appoggio sopra al mio pancione, nel punto in cui la piccola scalcia. Quando lo guardo, sorridendo, vedo che il suo sguardo, insieme al sorrido, si illuminano di una luce che non gli ho mai visto, e d’istinto lo abbraccio, forse un pochino più forte del solito. Quando pure lui mi abbraccia, non riesco a trattenermi e piango.
“Ehi ehi ehi… Che succede?”
“Nulla, è solo che sono davvero felice, e vedere te che sei tutto così.. come dire.. Sdolcinato, mi rincuora, perché so che sarai un papà, rompi scatole ma anche dolce e premuroso. E non smetterò mai di dire, che sono stata davvero fortunata ad averti incontrato a Kiev, quella sera.
“E io non smetterò mai di dire, che sarai una mamma, super bellissima, rompi scatole e premurosa. E anch’io sono fortunato ad aver conosciuta a Kiev, e sono ancora più fortunato ad averti con me giorno dopo giorno, e che mi sopporti con i miei mille difetti”
Involontariamente sorrido, mordendomi il labbro, e Shannon in due secondi si fionda sulle mie labbra e inizia a baciarmi e così lo assecondo Dopo un po’ Shannon si allontana dalle mie labbra e ci osserviamo negli occhi, in silenzio, finché non scoppiamo a ridere "Shan è meglio se vai a pulirti le labbra perché sono piene di rossetto ahahah"
"Signor si capitano, ora vado ahahah" e così mi aiuta ad alzarmi e poi si dirige verso il bagno. Io invece mi avvicino allo  specchio, che è vicino alla porta d'ingresso, e mi sistemo di nuovo il mascara e il rossetto, visto che ho giusto pensato di portali con me.
Alla fine Shannon ricompare poco dopo. "Allora mrs Leto? Vogliamo andare?"
"Con piacere mr Leto" così usciamo e poco di che saliamo in macchina. Però Shan no parte subito, anzi si sporge verso di me e apre il vano porta oggetti e ne tira fuori una benda nera "Che ci devi fare con quella scusa?" "Voglio che sia una sorpresa, quindi non vedrai nulla, finché non arriveremo"
"Fffff rompi scatole per davvero sei" lui si limita a ridere e gendarmi gli occhi.
Non so quanto tempo ci abbiamo impiegato per arrivare, perché c'era davvero molto traffico. Ad un certo punto sento la macchina fermarsi e una portiera aprirsi e chiudersi subito dopo. Due secondi più tardi anche la mia viene aperta "Allora Chloe... Adesso scendi piano e attenta perché c'è uno scalino. Dammi la mano, così ti aiuto"
"Va bene, ma senza fretta, perché già non vederci è brutto, se poi volo per terra ancora peggio"
"Se ti fidi di me, non succede nulla, però ferma qui, ora che abbiamo passato lo scalino, così recupero la tua borsa e chiudo la macchina"
A tempo di record ritorna, mi prende per mano e camminiamo piano, finché non prende, si sposta dietro a me e con voce maliziosa mi sussurra "Buon anniversario amore"
"Ma non è oggi Shan"
"Lo so. Ma oggi è il 16 agosto e giusto 4 anni fa ti ho conosciuta, quindi ho pensato di festeggiare" e dicendo così mi toglie la benda e vedo gente sbucare e urlare "SORPRESA". Ci sono tutti... Da Jared con Ashley, Tomo e Vicky, mia sorella Jaqueline, Babu e la sua ragazza, Wayne e Ashley, Travis e Tanjee, Paul, Stevie e Jessica, Emma, Shayla, Reni, Jamie, le mie amiche d'infanzia Ivy e Charlie e alcune mie colleghe di lavoro. Tutti ci sono. Mi giro verso Shannon e lo guardo e non riesco a parlare da quanto felice sono. Guardandomi intorno capisco dove siamo finiti. Siamo alla Playhouse a Hollywood. Credo mi stia per venire un attacco di cuore dalla gioia, perché sto sorridendo un po’ troppi "Hai fatto tenere chiuso il locale solo, perché ci siamo noi?" "Io ho solo proposto. Ha fatto tutto quell'uomo laggiù in fondo" strabuzzo un po’ gli occhi per vederci bene, perché il tizio è in penombra. Quando mi accorgo chi è, mi giro verso Shannon "Ma.. Ma... Ma... quello è Antoine! Cazzooooo! Che ci fa quiiii?"
"Fa parte della sorpresa, è stato lui a far riservare tutto il locale. Conosce ed è amico di uno dei proprietari."
"Da... da quanto la stai organizzando sta cosa?"
"Più o meno una settimana.. Ma la conferma di tutto, l'ho avuta ieri sera, quando abbiamo fatto quel discorso di Kiev, e allora ho capito che sarebbe stata una sorpresa ben riuscita"
"Ahhh io ti amo alla follia Leto" e senza pensarci due volte lo bacio.
Alla fine, dopo aver salutato tutti e averli ringraziati, vado dall'ultima persona che ho lasciato per ultimo. Antoine. "Ne è passato di tempo dall'ultima volta. Non mi sembra ancora vero di averti qui davanti a me ahahah"
"Quando Shannon mi ha proposto questa cosa per te, ho accettato subito, sia perché volevo rivedere tutti, sia perché era un modo per farmi perdonare, per non esserci stato al vostro matrimonio"
"Ma figurati, avevi i tuoi impegni, quindi no problems. Ora però sei qui e questo è importante"
"Ahahah è vero si.. Ehm.. io dovrei finire di sistemare alcune cose, ti dispiace se vado?" 
"Ahahah si scusami, ti lascio finire in pace" detto così ci abbracciamo forte.
Dopo aver salutato anche Antoine, mi fiondo a sedermi due secondi, in uno dei tanti tavoli, quando tutta felice e radiosa, arriva Ashley “Allora, come stanno la mia nipotina e quella balena della sua dolcissima mammina?” “Quella dolcissima balena, dopo aver fatto nascere la tua nipotina, ti uccide” “Ahahahah come siamo violente” “Quando si ha una migliore amica stronza come te ovvio che si ahahah. Comunque, stiamo bene, tutto apposto. Oggi ho fatto l’ultima ecografia, e la doc ha detto che entro due tre settimane, il mostro qui nasce” “Oddio mi devo affrettare a prendere milioni di cose, e iniziare già ora a viziarla ahahah” “Se provaci e sei morta” per un momento osservo Ash e vedo che se ne sta in piedi e osserva in giro, come se fosse a disagio per qualcosa. “Sputa il rospo”
“Cosa Chloe?”
“Ho detto sputa il rospo! Si vede che sei a disagio per qualcosa, perché te ne stai in piedi e ti guardi in giro”. Allora prende e si siede davanti a me e si osserva per un po’ le mani… “Ecco io… Io.. Io volevo chiederti scusa se in sto periodo non ti sono stata molto accanto per via del lavoro, del fatto di traslocare in una casa più grande, perché a Jared non bastava quella di una volta fff, del fatto di…” la blocco sul nascere “Alt! Ferma! Non iniziare con ste cose perché ti stacco la testa!!” “Ti prego, lasciami finire” “Sentiamo allora” quando fa così mi fa davvero arrabbiare che la vorrei strozzare.
“Visto che oggi è il tuo compleanno, ho pensato di prenderti una piccola cosa” tra me e me mi viene in mente che oggi si è il mio compleanno e che lo scemo di Shannon, assieme al resto, manco mi hanno fatto gli auguri. “Chloe? Mi stai ascoltando?” “Eh cosa?” “Ah dio… Ho detto che se ti interessa apri il pacchetto sennò lo tieni chiuso a vita ahahah” “Ah si si scusami lo apro subito” mentre sono intenta ad aprire il regalo, torno a pensare a Shannon e al fatto di come abbia potuto dimenticarsi il mio compleanno, visto che coincide pure con il giorno in cui ci siamo conosciuti. Per non stare male di più, torno a prestare la mia attenzione al pacchetto, e quando lo apro, ci trovo una scatolina blu, con dentro un braccialetto d’argento, con il simbolo dello Yin e dello Yang.
Quando lo prendo in mano per guardarlo meglio, mi accorgo che sono due bracciali e che il simbolo si divide a metà.
Così stupita osservo, senza dire una parola ma con le lacrime agli occhi, Ashley che mi sorride orgogliosa “Ecco boo, ti ho preso questo piccolo pensierino, perché insieme ne abbiamo fatte di cotte e di crude. Senza te, la mia migliore amica, la mia ancora, il mio Yin, non sarei qui. Tu, in tutti questi anni, hai saputo sostenermi, hai saputo tirare fuori il meglio di me ma soprattutto sei rimasta senza stufarti o essere forzata a restare.. Ma sei rimasta perché lo hai voluto.. Anche nei momenti più difficili sei rimasta qui. Sei riuscita a consolarmi, rendermi felice, mi hai insegnato di nuovo a sorridere, a diventare più forte perché, sei tu la mia forza, che mi sostiene e mi fa andare avanti giorno dopo giorno, sei il mio Yin. Sei davvero tutto per me, quindi grazie davvero Chloe. Non potevo chiedere di meglio. Ti voglio bene”
Automaticamente, senza lasciarle il tempo di fare o dire altro, l’abbraccio fortissimo e piango, come non ho mai fatto, perché lei è davvero importante è la mia seconda famiglia, insieme a quei due sociopatici di Shannon e Jared. Senza lei non sarei qui, forse non avrei mai conosciuto Shannon e nemmeno Jared, e non sarei mai diventata mamma. A lei devo tutto. Dalle cazzate fatte da ragazzine, alle litigate, ai viaggi in giro per il mondo che abbiamo sempre fatto insieme.
Quando alla fine mi decido a lasciarla andare, pure lei ha le lacrime e ci guardiamo negli occhi, ci prendiamo per mano, come facevamo da piccole, per prometterci qualcosa e insieme diciamo “Insieme fino alla fine” e poi scoppiamo a ridere come non mai. Dopo che ci siamo aiutate a vicenda a metterci i braccialetti la guardo e sorrido “Grazie mille per tutto, soprattutto per avermi regalato questo braccialetto, è meraviglioso, come te, mio dolce mostro. Ti voglio bene” e così ci alziamo e andiamo in pista a ballare, visto che Antoine ha messo la musica.
Sono felice, perché potrò sempre contare su di lei se avrò bisogno e lei su di me.
 
***
Il tragitto in macchina verso casa, sembra interminabile.
c'è un silenzio di tomba, rotto ogni tanto da qualche mio sospiro e quelli da parte di Shannon, ed è proprio lui che rompe il ghiaccio "Allora piaciuta la festa? E la torta a sorpresa?"
"Si tutto bello e stupendo, grazie ancora" chiudo così il discorso, sperando che capisca che non ho voglia di parlare, ma a quanto pare non sembra aver ricevuto il messaggio "A me non sembra, visto come hai risposto poco fa! Che c'è?" Quando mi dice così, non ci vedo più e gli dico tutto "Sarò stupida io ad essermi dimenticata che oggi è il mio compleanno visto i mille impegni, ma tu? Tu no.... È da stamattina che ti vedo girare e ancora non mi hai fatto gli auguri. Nemmeno quando Jared ha cantato "tanti auguri" insieme a tutto il gruppo, che mi hanno fatto gli auguri.
Come credi dovrei sentirmi a vedere una cosa così, per di più da parte di mio marito?" Come immaginato non mi risponde perché sa che ho ragione.
Una volta a casa, vado in camera per cambiarmi, quando entrando sopra al letto, trovo una mega scatola piena di buchi con un fiocco blu sopra, insieme ad un biglietto con scritto "Buon compleanno amore. Ti amo Shannon" e quando apro la scatola, rimango scioccata.
Dentro ad essa c'è un cagnolino, o meglio, il cane dei miei sogni; Uno Yorkshire avrà si e no 3-4 mesi.
Quando lo prendo in braccio, inizia a leccarmi le dita delle mani, e io involontariamente inizio a ridere perché mi fa il solletico.
Dopo un pó che sono seduta a letto con Lulù, ho deciso di chiamarla così, dato che è una femmina, vado alla ricerca di Shannon.
Lo trovo in cucina, che sta armeggiando con delle candeline sopra ad una torta, pienissima di cioccolato e fragole, come guarda caso piace a me.
È così intento nel suo lavoro, che quando si accorge di me, cerca di nascondere tutto ma poi lascia stare e mi raggiunge "Sai Chloe, io ho fatto apposta a fare così...però non pensavo ti fossi arrabbiata. Volevo che lo festeggiassi con tutti il compleanno, e in una maniera un pó più tranquilla e dolce con me"
"Shannon io... Mi dispiace per prima in macchina, io non volevo, è solo che ci sono rimasta male"
"Beh ma ora siamo qui, e se vuoi lo possiamo ancora festeggiare io e te, ti va?"
"Ma certo che mi va, ma dimmi solo una cosa..... Il cane è rimasto chiuso tutto sto tempo nella scatola?"
"Ahahah no no tranquilla, se n'è presa cura mamma, poco prima che tornassimo a casa è passata di qua e ha lasciato la scatola in camera"
"Io a quella donna devo regalare il mondo davvero, per milioni di motivi"
"Bene... Allora ora c'è un compleanno da festeggiare... quindi se la festeggiata vuole può esprimere un desiderio e spegnere le candeline"
"Non mi serve esprimere un altro desiderio, perché ho già tutto quello che desideravo, tu, la nostra bambina e il mio cagnolino preferito" così mi avvicino alla torta e spengo le candeline, mentre Shannon con il telefono mi fa una foto.
Alla fine andiamo a sederci in salotto e mangiare la torta.
Guardo Shannon sorridendo "Grazie davvero per la festa, e per il regalo, è davvero tutto perfetto è la migliore festa che mi abbiano mai fatto. Ti amo"
"Sono davvero felice che ti sia piaciuto" e piano piano si avvicina, per baciarmi e a fior di labbra mi sussurra "Ti amo anche io" e ci baciamo.
Poco dopo mi vado a rifugiare nelle sue braccia, mangiamo la torta ridendo e scherzando felici; soprattutto io perché oggi è il giorno più bello di sempre con l'uomo della mia vita.
   
 
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