Anime & Manga > Digimon > Digimon Adventure
Segui la storia  |       
Autore: Malanova    30/09/2015    1 recensioni
Come non detto ... QUESTA STORIA E' IN FASE DI MODIFICA!
Anno 1992. Un gruppo di otto ragazzi, provenienti da diverse parti del mondo, verranno catapultati a Digiworld per salvarlo dai Hacker e riportare la pace nel mondo digitale ... Ci riusciranno oppure il Mondo Digitale è destinato a soccombere? Detto questo; vi auguro buona lettura e scusatemi ancora ... Alla prossima!
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Chi sei? Fatti vedere!”. Le parole di Kwaku rimbombarono tra le pareti della galleria in modo strano, come se in realtà il gruppo si ritrovasse in una stanza insonorizzata. Midori e Hagurumon si scambiarono un’occhiata sospettosa. Il misterioso essere, dopo un paio di minuti, decise di farsi avanti. Non smise di fissarli e si avvicinò a loro con molta calma. Il suono metallico dei suoi passi divenne man mano più forte, insieme allo scalpiccio delle pozzanghere delle pozze di acqua stagnata sparse qui e là, e si fermò sotto la luce smorzata che proveniva dall’apertura del tombino dove i ragazzi erano entrati e si fermò a due metri di distanza. Era un Digimon Dinosauro dalla pelle blu mimetico, con qualche piccolissima macchia di verde e bianco. Indossava sulla testa un elmo da soldato tedesco della seconda guerra mondiale, nero, ed era dotato di arti meccanici dello stesso colore. Nonostante le zampe anteriori sembrassero, a causa della loro natura, rigide e un po’ grosse; egli riusciva a impugnare con facilità un fucile mitragliatore ed a tenerlo puntato contro il gruppo.

“Alla fine sono riuscito a scovarvi maledetti BAN-TYO … In fondo era così semplice … Se cerchi della merda la puoi trovare solo nelle fogne …”. “Come osi chiamarci in questa maniera?!?” urlò Goblimon furioso. Fece alcuni passi verso il Digimon brandendo la clava ma gli altri lo trattennero “Vieni a ripeterlo più da vicino se hai le palle!” “Goblimon … calmati …” disse con fatica il prescelto indiano, che lo tratteneva a fatica per un braccio “Non possiamo perdere altro tempo … Il Digivice di Midori è più importante …” “Dammi solo un minuto …” gridò l’altro “Il tempo da ficcargli nel culo la mia clava e poi vediamo se ci chiama ancora merde!”. Hagurumon si rivolse alla sua Master e bisbigliò “Midori-san … quel Digimon ha qualcosa di strano nei occhi …”. La bambina osservò il Digimon ostile e … in effetti … la pupilla aveva qualcosa di strano … “Non mi sembra un Infettato … Di solito essi hanno tutto un occhio completamente viola e su una parte del corpo un tatuaggio che raffigura una mano stilizzata … Invece lui …” “Cosa avete da borbottare voi due?” ringhiò il Digimon Dinosauro puntando lo sguardo su di loro. La piccola nipponica prese il Digivice di Kwaku, che si mise a protestare, e pigiò alcuni tasti. Quando ebbe finito; una serie di numeri cifrati apparvero, riempiendo tutto lo schermo e sovrapponendosi l’uno con l’altro in modo confuso, poi lampeggiò per un secondo, cancellando tutto e facendo apparire un’analisi

“Nome: Commandramon
Tipo: Digimon Cyborg
Livello: Intermedio
Casta appartenente: METAL EMPIRE …”.

L’apparecchio si mise a lampeggiare di nuovo e una serie di nuovi dati apparvero “Il soggetto presenta un’anomalia al cervelletto e al nervo ottico …” “Come sospettavo …” disse Hagurumon ai altri e spiegò “I Commandramon hanno il cervello semi artificiale, che gli permette di identificare il Digimon o l’ID che ha davanti in modo piuttosto simile al Digivice e di agire di conseguenza ai dati che riceve” “E questo che c’entra?!?” sbottò Goblimon, ancora furioso “Dal momento che ci punta l’arma contro è un nostro nemico!” “Ma lo hai sentito anche tu come ci ha chiamato! Ci crede dei membri del BAN-TYO; per questo ci considera dei nemici …” “Chi sono i …”. Midori non riuscì a finire la frase. Commandramon sparò un colpo ai suoi piedi, facendola sussultare e fare un piccolo salto. Gli altri guardarono allibiti il grosso foro fumante che si era formato vicino al suo piede sinistro. “Mi sono rotto di sentirvi farneticare su di me con cose in …”. La sua nuca iniziò a fumare sotto l’elmetto e di conseguenza il collo fu preso da tic “Io … De … Vo … Arresta … BAN … TYO …” e barcollò verso di loro. “Il danno si è propagato!” analizzò Midori, grazie al Digivice dell’amico “Se non facciamo qualcosa; potrebbe considerarci pericolosi e …” “Potrebbe iniziare a sparare ad ogni movimento che facciamo prima che il suo cervello esploda …” finì Hagurumon.

Il Digimon Cyborg iniziò a ringhiare, con gli occhi gialli ormai ridotti male: i bulbi si erano colorati di rosso sangue e le pupille erano sparite lasciando solo il contorno. Goblimon deglutì “Sembra uno di quei Digi Zombi usciti da un film dell’orrore …”. Strinse di più la clava nella mano e sbottò “C’è un solo modo per salvarci la pelle: fargli esplodere la testa prima che sia lui a farci esplodere la nostra …” “Oppure possiamo curarlo grazie alle capacità di Hagurumon …” ribatté Kwaku. Si rivolse al Digimon Ingranaggio e domandò “Se noi riuscissimo a bloccarlo; tu saresti in grado di riparargli il danno?”. Egli ci pensò un po’ su e mormorò “Non l’ho mai fatto su un Digimon però credo di avere un margine di successo del 30% …”. Il ragazzino strinse una mano a pugno e disse “E’ meno di quanto mi aspettassi; ma ci basterà …”. Si misero in posizione e attesero.

Commandramon, percependo che il gruppo davanti a lui si erano mossi, ringhiò ed alzò di più il fucile. I dati nella sua testa erano un continuo ininterrotto di messaggi di pericolo, di identità assortite, immagini statiche e di efferati atti commessi dai BAN-TYO e da altre gang malavitose. Lui era un membro dei D-BRIGADE, la forza armata di File City! Chi minava la pace della città meritava la morte! Meritava … Gli ingranaggi di Hagurumon lo colpirono alla testa, facendo si che l’elmetto gli calasse sui occhi, accecando la sua visuale. Kwaku e Midori approfittarono di quel momento di distrazione per partire all’attacco: il ragazzino lo centrò con un pugno alla parte morbida dell’addome e lo disarmò con un colpo al braccio, scagliando il fucile verso il fondo della galleria. Commandramon fece un gemito di dolore ma si riprese quasi subito e cercò di colpirlo con la coda. Goblimon la afferrò con entrambe le braccia e la immobilizzò mentre la bambina gli scivolò tra le gambe, tagliò un tubicino all’altezza della coscia e gli bloccò un braccio mentre Kwaku gli bloccava l’altro arto. Il Digimon Cyborg sentì la gamba cedergli e si ritrovò a cadere in avanti. Goblimon fece una faccetta maligna e sibilò “Sai … Ridotto così potrei mantenere le parole che ti ho rivolto prima …” “Smettila di fare il cretino e tieni quella fottuta coda più saldamente!” urlò Kwaku. Poi l’indiano esclamò “Che Krishna mi perdoni … Sto diventando come lui!!!” “Hagurumon! Possiamo tenerlo bloccato solo per quattro minuti!” “Non preoccuparti Midori –san … saranno più che sufficienti …”. Il Digimon Ingranaggio volò sopra la schiena di Commandramon e con un dito tagliò l’elmetto dove era situata la zona danneggiata. Mentre Hagurumon operava, il Digimon Cyborg urlava e si dibatteva. Cercò di mordere un paio di volte Midori ma Hagurumon lo fermò grazie al tocco di un nervo. Alla fine, per il dolore, perdette i sensi.

Quando si riprese; tutti quei dati confusi erano svaniti dalla sua testa. Si mise seduto, con aria spaesata e si guardò intorno come se vedesse tutto per la prima volta. I suoi occhi si posarono su Goblimon, poi su Hagurumon ed infine ai due che sembravano ID. Riconobbe le loro tuniche e quando notò il Digivice tra le mani di Midori; diventò pallido e si agitò tutto “Oh, grande Yggdrasill! Stavo per uccidere due dei tuoi Bambini Prescelti!” Si inchinò e disse “Mi dispiace! Sono così mortificato! Merito la condanna a morte per ciò che stavo per fare!” “Se vuoi ti accontento …” sghignazzò Goblimon ma Kwaku gli tirò un colpo al braccio. “Stai tranquillo, Commandramon, sappiamo che le tue azioni erano incontrollate …” disse Midori, leggermente imbarazzata “Piuttosto; come stai? Riesci a vedere bene?” “Non ho mai avuto una vista così prodigiosa” rispose il Digimon con un sorriso. Poi si rivolse ad Hagurumon e aggiunse “Con le tue capacità; saresti di grande aiuto al Digi Ospedale della città … Ci sono molti Digimon Cyborg che avrebbero bisogno di cure …”. Hagurumon borbottò un flebile grazie e si mise a fissare il pavimento, imbarazzato. Il gruppetto si mise a ridere. “Ma, Bambini Prescelti, cosa ci fate dentro alle fogne? E dove sono gli altri membri? In tutto non siete in otto?” domandò Commandramon. Allora Kwaku gli raccontò tutto e il Digimon Cyborg, man mano, analizzava le parole con avvenimenti ricorrenti. Alla fine; scosse la testa e disse “Mi dispiace … Ho analizzato tutti i dati in mio possesso ma non ho avuto alcun risultato … E’ la prima volta che sento parlare di questa luce misteriosa …”. Si voltò verso la galleria e aggiunse “In più; questa galleria in realtà è un vicolo cieco …”. Li giudò tra le tenebre fino a che non raggiunsero un muro “Visto? Ecco perché quando Kwaku mi ha intimato di uscire la sua voce risuonava così strana …” Midori guardò il Digivice dell’amico e domandò “Però non capisco … Perché il raggio continua a indicarci quella direzione? Non può essere rotto altrimenti non avremo mai scoperto che avevi subito dei danni cerebrali …” “Lo so io il perché!” esclamò una voce alle loro spalle.

Il gruppo si voltò fino a vedere due Digimon. Il primo era un Digimon Insetto Antropomorfo alto quasi tre metri, dal carapace verde scuro e nero, gli occhi nocciola e dei capelli color rosso fuoco che spuntavano dalla nuca, setosi. Il secondo era molto buffo: era una specie di palla di cannone con gli arti, grossa e lucente, con gli occhi tondi e fissi ed una bocca felina. Entrambi portavano una divisa scolastica giapponese maschile blu scuro, piuttosto rovinata, e la indossavano come era d’usanza tra i teppisti dei manga giapponesi. Il Digimon Palla indossava anche uno di quei cappelli da capitano con uno smile vicino alla visiera mentre la giacca del Digi Insetto era senza maniche. Kwaku puntò il Digivice su di loro

“Nome: Stigmon
Tipo: Digimon Insetto
Livello: Campione
Casta: JUNGLE TROOPERS e WIND GUARDIANS

Nome: Mamemon
Tipo: Digimon Mutante
Livello: Evoluto
Casta: UNKNOWN”.

“Accidenti! Sono un Digimon di livello Campione e uno di livello Evoluto …” si lamentò il ragazzino. Stigmon inclinò leggermente la testa di lato e disse, dolcemente “Non aver paura, piccolo umano, non siamo qui per combattere …” “Già altrimenti vi avremo già fatto il culo, piccoli Intermedi!” esclamò l’altro sogghignando. Il Digimon Insetto si mise le mani sui fianchi e sospirò “E dai Mamemon perché devi essere sempre così volgare? Ci troviamo di fronte a dei ragazzini …” “Oh, beh … Se non impareranno le parolacce da me; ci sarà la televisione …”. Commandramon puntò il fucile contro di loro e gridò “Voi due siete dei membri del BAN-TYO!” “Ancora con questa storia?!?” urlò Goblimon sconcertato “Amico; ma ti si è di nuovo fritto il cervello?” “No, questa volta Commandramon ha ragione …” mormorò Hagurumon, poi tornò a guardarli “In precedenza avevo fatto delle ricerche su dei potenziali alleati che potevano aderire alla causa dei Ribelli e ho trovato il loro nome sulla cima della lista …”. Mamemon si gonfiò “Ehi, Sting! A quanto pare siamo famosi …” “Famosi o meno …” ringhiò il Digimon Cyborg “Sono sempre criminali senza alcuno scrupolo che fanno di tutto per denaro!” “Senti da che pulpito vien la predica! Anche voi dei D-BRIGADE non siete dei santarellini …” “Scusate se vi interrompo …” disse Midori parandosi tra i tre “Il mio Digivice è stato rubato da un gruppo di Numemon che, con ogni probabilità, vivono qui …”. Si voltò verso Mamemon “Se lei sa come possiamo raggiungerli; la prego di farci da guida …” “Stai scherzando?!?” esclamò il Digimon Cyborg ma la bambina gli prese una zampa e mormorò “Lo so che tra voi c’è dell’attrito ma noi abbiamo bisogno del loro aiuto e anche del tuo …”. Il Digimon guardò prima la piccola mano che gli serrava con forza un artiglio; poi fu rapito dai suoi occhi. Si mise a borbottare un po’ ma alla fine disse “Va bene …”. Guardò i membri del BAN-TYO e ringhiò “Ma appena questa storia finisce; vi metterò sotto arresto …”. Il Digimon Palla sghignazzò “Come se tu avessi qualche speranza a spuntarla contro di noi …” ma il trio si strinse comunque la mano. Stigmon prese parola “Per quanto ne sappiamo noi; ci troviamo di fronte a uno dei passaggi segreti che veniva utilizzato una cinquantina di anni fa come deposito dei Trailmon che trasportavano Digi Quartz illegalmente … Adesso sarà in disuso …” “Allora andiamo!” esclamò Goblimon per poi fare un’espressione maligna “Magari c’è rimasto un po’ di Digi Quartz incastrato in qualche fessura … Così dopo che avremo recuperato il Digivice della marmocchia; andremo per i casinò di File City!”. Mamemon gli diede il cinque “Così si parla fratello!”.

Kwaku sospirò con esasperazione. Essere il Master di Goblimon, spesso, era una tortura: egli era il più dispotico, maleducato e rozzo Digimon di tutto il gruppo, uno che aveva sensibilità solo alle dita dei piedi e perché gli formicolano. Il passaggio era pieno di mattonelle viscide e ricoperte da un leggero strato di muffa blu ed ai bordi c’erano dei veri e propri buchi. Se andavano troppo veloci avrebbero rischiato di scivolare e di finire nell’acqua putrida che scorreva accanto a loro. Seguirono la scia rossa finché non raggiunsero una stretta scaletta di metallo che conduceva ad un’altra botola. Il Digivice di Kwaku la puntava. “Ecco … ci siamo: varcata questa soglia raggiungeremo il deposito …” sussurrò Stigmon ai altri. Hagurumon fluttuò verso di essa e la studiò “E’ socchiusa … e sui bordi c’è rimasta della bava ancora umida ... Non deve essere passato molto tempo dal loro passaggio …” “Teniamo gli occhi aperti ... Potrebbero averci teso una trappola …”. Spostarono la botola e …

“Avanti materiali da scarto! Più veloci! Il Fluido non si trasporta sui Trailmon da solo!”. Il Numemon diede una scossa con un bastone elettrico a un Floramon, che sobbalzò facendo tintinnare le fialette che trasportava dentro a una cassa. Il Digimon Mollusco socchiuse gli occhi e ringhiò “E vedi di stare attenta con quelle fialette!”. Il deposito dei Digi Treni era pieno zeppo di Numemon, casse e Digimon vari di livello Intermedio costretti a trasportarle. Il gruppo riuscì a nascondersi dietro a una barriera di queste casse. “Il deposito è ancora attivo …” mormorò Hagurumon “Fin qui ci sono arrivato pure io, ammasso di ferraglia!” sbottò Goblimon e il suo Master lo colpì con una gomitata “Abbassa la voce, idiota!” “Cosa trasporteranno? Le casse sono troppo piccole per trasportare del minerale …” “Possiamo sempre spaccarne una e darci un’occhiata …” propose Mamemon ma Stigmon ribatté “Sei impazzito?! Ci scoprirebbero subito!” “Anche se rimarremo nascosti qui” disse l’altro “Prima o poi anche queste casse dovranno essere trasportate nei Trailmon …”. Midori si sporse appena oltre il bordo e dette un’occhiata. A una ventina di metri di distanza; c’era una scaletta di pietra che conduceva ad una porta al primo piano. Anch’essa era socchiusa come la botola e tra la fessura dell’uscio proveniva del fumo di condensa. “Laggiù ci deve essere una specie di cella frigorifera … Non è più un semplice deposito …” si voltò verso gli altri e disse “Voglio andare lì dentro. Forse troveremo qualcosa di interessante …” “E il tuo Digivice?” domandò Commandramon “Non ti interessa più?” “Certo che lo rivoglio indietro …” disse lei “Però ho anche la strana sensazione che ci sia qualcosa dietro a quella porta …”. Il gruppo la fissò, perplesso. Alla fine il ragazzino indiano mormorò “Ok … andiamo a darci un’occhiata ma se non ci troviamo niente che ci possa servire ritorniamo indietro”. La bambina annuì. Si sporse ancora fuori dal nascondiglio “La prima cosa da fare è di distrarre tutti i Numemon …”. Si accovacciò e formulò un piano …

“Il Trailmon n 12 sta per partire! Toglietevi da lì vicino!” urlò il Numemon di prima, sventolando il suo bastone. Vedendo che alcuni Digimon erano rimasti fermi a fissare un punto. Il Digimon Mollusco si avvicinò a loro e ringhiò “Perché vi siete fermati? Non è il momento di poltrire …”. Andò a guardare lo stesso punto dei altri e li vide. Goblimon era in piedi su una panchina, con Hagurumon al suo fianco, che urlava “Basta! Abbiamo sopportato fin troppo! E’ ora di reagire, di combattere contro i nostri aguzzini! Uniamoci tutti insieme e prendiamoli a calci in culo!”. Prese la mano-ingranaggio di Hagurumon e la sollevò in alto “Noi vinceremo! Noi vinceremo!”. Il Digimon Meccanico si avvicinò di più al Digimon Goblin e gli bisbigliò “Perché hai scelto me per farti da spalla e non Commandramon o uno dei altri?” “Sai com’è … Quelle gelatine dai occhi sbarellati ti lanciano la cacca addosso …” “Tu non avevi bisogno di una spalla ma di uno scudo” disse l’altro guardandolo male. “Ehi! Cosa credi di fare?”. Goblimon si volto fino a vedere il Numemon che aveva parlato, che intanto era stato raggiunto da altri Digi Molluschi. Si avvicinò al duo e ringhiò “Adesso scendete da quella cazzo di panchina!” “Stai pensando anche tu quello che penso io?” domandò il Digi Goblin al compagno e, senza aspettare risposta, gridò buttandosi sul gruppo di Numemon “Rivoluzione!”.

“Quel Digimon mi piace ogni minuto sempre di più …” disse Mamemon mentre osservava Goblimon tirare gli occhi di uno dei Numemon “Quel dannato pirla! Gli abbiamo detto di fare un po’ di casino … ed invece va a fare a botte!” ringhiò Kwaku “L’importante è che sia riuscito ad attirare abbastanza Numemon e che riesca a trattenerli quel tanto da fare le nostre ricerche …” disse Midori. Si voltò verso Mamemon e disse “Se vede che le cose si mettono male; intervenga in loro aiuto …” “Puoi contarci, zucchero” “Noi, invece, andiamo …”. Di soppiatto; i quattro rimanenti riuscirono a salire sulla rampa di scale ed a raggiungere la porta. L’aria gelida li fece rabbrividire: la temperatura era così bassa là dentro che il ghiaccio bianco aveva coperto le grate e creato piccole stalagmiti. I macchinari lavoravano a pieno regime, rulli trasportatori e grosse cisterne che rilasciavano in piccole fialette di vetro un liquido violaceo molto brillante per poi essere riposte nelle casse grazie a un braccio meccanico. L’indiano si avvicinò a una cassa e ne prese una “Midori … Credo che questo sia lo stesso liquido che usano gli Hacker per manipolare la mente dei Digimon!”. Strinse le mani a pugno e ringhiò “Canaglie! Oltre agli scippi; i Numemon si sono alleati con loro …” “Non mi stupisce … Loro stanno sempre dalla parte di chi ha più potere …” sbottò Stigmon mettendo le mani ai fianchi “Ora che sappiamo che cosa nasconde; non possiamo permettere che rimanga ancora attiva … Raggiungiamo gli altri e diamogli manforte nel liberare i Digimon schiavi, poi troviamo un modo per far saltare in aria questo laboratorio …” “Voi cosa diavolo ci fate qui?!?”. Tre Frigimon si avvicinarono a loro, minacciosi.

Intanto fuori … “E con questo fanno 15!” gridò Goblimon con aria di trionfo. Lui e Hagurumon stavano tenendo testa ai Numemon senza troppa difficoltà tanto che ridacchiò “Saranno anche al livello Campione ma sono delle mezze cartucce …” “Invece di gongolarti aguzza anche tu gli occhi e vedi se riesci a trovare il Numemon che ha il Digivice di Midori …” sbottò il Digimon Ingranaggio, seccato. Però doveva ammettere che l’intervento del compagno aveva infuso coraggio tra i Digimon, tanto da farli ribellare ai loro aguzzini e si erano uniti a loro nella rissa. Ora era in corso una vera battaglia, dove i Numemon stavano avendo la peggio. Rendendosi conto che erano con le spalle al muro; uno dei Digimon Molluschi urlò “Non riuscirete ad uscire vivi di qui! Giant Numemon, ci sono degli intrusi!!!”. Dei profondi rumori, viscidi, risposero al richiamo. Goblimon e Hagurumon deglutirono quando si videro apparire davanti il Numemon più grosso che avessero mai visto.

“Ok … questo potrebbe darci dei problemi …” borbottò il Digimon Goblin. Poi guardò su e vide il Digivice conficcato nella sua fronte e sbotto “Ma per favore …” “Senti … Goblimon …” mormorò Hagurumon “Noi due non siamo andati mai andati molto d’accordo però … ecco … apprezzo l’impegno che ci stai mettendo per aiutarci …”. Il Goblin sorrise, sornione “Ok ... adesso però pensiamo a spaccare la faccia a ‘sto stronzo … insieme …”. Si diedero pugno a pugno, in segno di stima, e si prepararono a combattere. Giant Numemon sghignazzò verso i due Digimon e scrocchiò le zampette. Un esplosione provenne dal laboratorio e una ruota dentata colpì dietro alla nuca il gigantesco Numemon con una tale violenza che lo fece svenire. Il Digivice saltò dalla sua fronte e cadde tra le mani metalliche di Hagurumon. Midori, Kwaku, Commandramon e Stigmon erano saltati fuori dalla stanza in stile James Bond, ricoperti di un sottilissimo strato di polvere. Erano riusciti a farla esplodere grazie ad una fortuita gaffe: Commandramon, nell’arretrare, era inciampato sulla sua stessa coda e nel cadere all’indietro fece partire una serie di colpi dal suo fucile, che prese una bombola del gas. Il tempo di dire un “Oh …” e si scaraventarono verso l’uscita. A Goblimon gli cascarono le braccia e fece il broncio. Quando gli altri Digi Molluschi videro Giant Numemon crollare e ritornare ad essere un normale Numemon; urlarono “Ritirata!” e si misero a scappare in ogni direzione. Nel deposito esplose un boato di urla gioiose. Presero il gruppo e li portarono in trionfo, sollevandoli sopra alle loro teste. Stigmon si guardò intorno e chiese “Dov’è finito Mamemon?” “Ah, non lo sappiamo!” sbottò il Digimon Goblin un po’ scorbutico “Il tuo amico non si è fatto vedere neanche quando è apparsa quella montagna di gelatina …” “E’ molto strano … di solito è il primo a menar le mani …” “Ah! Un Infettato!” gridò un Biyomon, terrorizzata, e puntando un dito-piuma verso un punto.

Mamemon si avvicinò lentamente, facendo una risata strana. Un occhio era completamente viola mentre il tatuaggio di una mano stilizzata era apparso sul retro del corpo sferico. “No …” sussurrò il Digi Insetto, avvilito. Commandramon puntò il fucile verso di lui e ringhiò “Fermo lì dove sei … Non costringermi ad usarlo …” “Le minacce … non mi fanno … più paura …” rantolò l’altro, fissandolo spiritato. I Digimon che fino a qualche ora fa erano stati schiavizzati dai Numemon; scapparono in ogni direzione come i loro ex-aguzzini e rimasero là dentro solo i Trailmon e il gruppo. Stigmon si parò tra i ragazzi e il suo amico “State indietro! Non siete in grado di poterlo fronteggiare …” “Ma non puoi combattere da solo!” ribatté Midori “E’ al livello Evoluto mentre tu sei al livello Campione …”. Commandramon si mise al suo fianco e disse “Se pensi di liberarti di me così facilmente di sbagli di grosso: vi porterò entrambi al dipartimento dei D-BRIGADE, cascasse tutta Digiworld in mano ai Hacker …” “Vi ho detto di stare …” iniziò a dire Stigmon, con voce un po’ tremula, quando Mamemon attaccò con i suoi micidiali e colpì il Digimon Cyborg allo stomaco. Commandramon sputò del sangue scuro, che imbrattò il viso del Digimon Palla per poi accasciarsi a terra. Il Digimon Insetto guardò l’amico con crescente terrore, immobilizzato dalla paura.

Mamemon fece un ghigno e si avvicinò minacciosamente verso Midori, che inciampò e cadde a terra. Il Digimon Palla le afferrò con forza la testa, facendola squittire di paura e dolore, e ringhiò “Avanti … Fammi sentire come scricchiola il tuo cranio quando si rompe …”. La bambina urlò. Il suo Digivice si illuminò di viola tra le mani di Hagurumon, che lo lasciò andare a terra, e fu circondato da una serie di codici luminosi dello stesso colore. Il Digimon Ingranaggio urlò a gran voce “Hagurumon Digi Evolve …”. Il suo corpo si dissolse per trasformarsi subito dopo in un robot dalle gambe tozze e le braccia lunghissime che terminavano in grosse mani artigliate. Sull’ampio torace c’era un enorme lente azzurra al centro, una più piccola color rubino a destra e un foro dove si intravedeva un occhio dalla pupilla nera, circondato da uno spesso strato di pelle bruciata. “Mekanorimon” ringhiò il Digimon, infine. La nipponica guardava la scena con stupore, prima il Robot, poi il Digivice che vibrava per terra. Midori si riprese e lo recuperò, per stringerselo al petto. Kwaku, intanto, corse verso di lei e il suo Digivice si illuminò di rosso intenso. Anche a Goblimon successe la stessa cosa di Hagurumon. Gridando all’interno di un canale numerico rosso intenso “Goblimon Digi Evolve …”. Divenne più alto e più muscoloso, con una chioma fluente di capelli bianchi che gli arrivavano alla schiena, mostrando una bocca spalancata piena di zanne aguzze. “Ogremon …” borbottò infine. Dopo essersi scambiati un’occhiata; i due Digimon si affiancarono l’uno all’altro e dissero all’unisono “Preparati a combattere …”. Mamemon sghignazzò “Siete ridicoli! Cosa vi fa pensare di avere una minima possibilità di sconfiggermi?”. Si lanciò contro di loro, urlando, ma Ogremon lo colpì con un “PUGNO IMPERIALE” e lo fece rimbalzare in aria, dove Mekanorimon lo colpì con i suoi “Raggi”. Il Digimon Palla fece una piroetta e atterrò in piedi “Dannati bastardi! Ora farò sul serio!”. Sfruttando la forma sferica del suo corpo, Mamemon rotolò tra le loro gambe, facendoli disorientare, e colpendoli alle spalle quando meno se lo aspettavano. Presto furono a terra. Mamemon ritornò a deriderli e ringhiò “Visto? Siete Digi Evoluti da troppo poco per raggiungere la forza di un vero Campione … Poi credere che potreste sconfiggere un Digimon del mio livello è pura follia!”. Fece sbattere le nocche e disse “Dite addio alle vostre vite …”. “PUNGIGLIONE VENEFICO!”. Il pungiglione di Stigmon colpì la nuca dell’amico con forza, di piatto, come una potente mazza.

Il Digimon Palla fece in tempo a borbottare un “Ma che …” prima di essere colpito da un proiettile del fucile di Commandramon. Mamemon cadde a terra. Le piume azzurre del proiettile narcotico spiccavano sul lucido metallo. “M- Meno male … che … avevo uno di questi p- proiettili che p- possono perforare … il metallo …” rantolò il Digi Cyborg. Midori corse ad abbracciarlo “Meno male … Stai bene …” “Insomma” ribatté l’altro, rosso dall’imbarazzo, ma ricambiò l’abbraccio “Ci vuole altro per mettermi a terra …” “Cosa succederà a Mamemon?” domandò Kwaku al Digi Insetto, che fissava il pavimento con profonda tristezza. Alzò lo sguardo verso di lui e scrollò le spalle “Non so ... Non posso portarlo al quartier generale dei BAN-TYO in queste condizioni … metterebbe in pericolo gli altri ma se non lo porto con me gli altri si preoccuperanno …” “Voi invece che farete?” domandò Commandramon, lasciando andare Midori “Sapete dove dirigervi?” “Il nostro Digivice punta verso sud e, se la memoria non mi inganna, laggiù c’è la parte cinese di File City …”. Dopo un lungo silenzio; si salutarono con calore e due lacrime. Salirono su un Trailmon e partirono verso sud. Quando furono un po’ lontani, Ogremon si voltò verso Mekanorimon e sbottò “Amico; sei davvero da vomito …”

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Digimon > Digimon Adventure / Vai alla pagina dell'autore: Malanova