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Autore: foschi    01/10/2015    4 recensioni
Saga tornò a guardare l’orizzonte. Chissà che cosa stava vedendo da quella collina poco distante dal Santuario.
Chissà dove stavano volando i suoi pensieri, lasciati liberi di volare col vento.
Se si concentrava, poteva sentire il suono della natura…
« Stai seguendo il fantasma della tua vita, Saga? »
Il maggiore si voltò sorpreso verso il compagno. Come faceva a saperlo? Come poteva leggergli dentro?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aries Mu, Gemini Saga
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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...Cuando las hojas cambian sus colores...

 

 

 

 Saaalve :D

Sì, lo so che ho molte storie aperte e che aspettano di essere concluse, ma non potuto far a meno di scrivere questa.

Diciamo che ho sentito la necessità di scrivere su questi personaggi mescolando un po’ dei miei sentimenti ^^”

Bene, detto questo, vi auguro una buona lettura! ;D

 

 

 

 

 

 

 

 

Le foglie ondeggiavano lievemente trascinate dal vento.

Il vento fresco lo avvolgeva, accarezzandolo come una dolce amante. Giocava con i suoi lunghi capelli oltremare, spettinandoli.

Sorrise leggermente lasciandoli liberi. Lasciando che il vento portasse con sé quella morsa che gli opprimeva il cuore.

Era da tempo che le lacrime gli pizzicavano gli occhi. Era da tempo che aveva voglia di lasciarsi andare al pianto.

Chissà, magari così si sarebbe sentito un po’ più libero.

Chissà, magari così avrebbe potuto guardare quel cielo azzurro e sorridere sentendosi  veramente libero.

E, perché no, magari avrebbe iniziato a perdonare sé stesso.

Avrebbe iniziato a perdonarsi ed ad amarsi…

 

 

 

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

 

 

 

Lo scricchiolare delle foglie secche lo fece voltare.

I suoi occhi azzurri si specchiarono in un paio di occhi smeraldo.

Occhi smeraldo privi di lucentezza, attraversati da un velo di nera malinconia.

Occhi malinconici che ora lo guardava stupiti. Stupiti di leggere in quegli occhi azzurri la stessa malinconia…

 

« Anche tu qui, Saga? »

Il giovane appena sopraggiunto camminò lentamente verso di lui, facendo scricchiolare il tappeto di foglie multicolori.

Saga non poté far a meno di aggrottare le sopracciglia scure. Ad ogni scricchiolio, il cuore sussultava causandogli deboli fitte.

« Mu…»

Saga tornò a guardare l’orizzonte. Chissà che cosa stava vedendo da quella collina poco distante dal Santuario.

Chissà dove stavano volando i suoi pensieri, lasciati liberi di volare col vento. 

« Stai seguendo il fantasma della tua vita, Saga? »

Il maggiore si voltò sorpreso verso il compagno. Come faceva a saperlo? Come poteva leggergli dentro?

Mu sospirò.

« Lo sento, Saga. Sento il tuo eterno tormento. La tua voglia di essere libero. Di essere perdonato e di perdonare te stesso.

Non sei ancora riuscito a trovare pace, vero? »

 

Saga sorrise malinconicamente.

Il vento sembrava ora soffiare sul suo cuore. Sembrava volesse aiutarlo a cacciare quei tristi pensieri..

« Già… sento che è tutto così tremendamente sbagliato. Mi sento un condannato che non è riuscito a trovare la forza di andare avanti, di accettarsi…

E come posso accettarmi dopo tutto quello che è successo?

Quel passato in cui convivevo pacificamente con tutti, quel passato in cui ero solo Saga di Gemini, uomo devoto ad Atena, uomo che veniva chiamato l’angelo… Non esiste più.

Le immagini di quei tempi si perdono volando via con questo vento.

Come possono le pagine della mia vita svelare chi ero e chi ora sono se non lo capisco io stesso? »

 

Il tibetano guardò l’orizzonte dritto davanti a sé.

Anche lui, dopo tutto quello successo al Grande Santuario, era stato assalito da una profonda malinconia.

Da dove venisse, non riusciva a capirlo.

No, non era la solita riflessione sul destino degli uomini.

Non lo sapeva, ma sentiva che anche sul suo cuore soffiava un vento malinconico.

Ed i quei momenti gli capitava di pensare a chi c’era stato ed ora non più…

Non era una semplice commemorazione dei defunti.

Era la percezione del vuoto. Era la percezione che quello che era stato non sarebbe più tornato.

Ma pensava anche che il vento della vita continuava a soffiare.

Che un nuovo giorno, un nuovo inizio c’era per tutti…

 

 

 

 

 

Un soplido de la vida,

que abre todas las persianas 
y que a sonreír te invita aunque ya no quieras más. 
Este viento enamorado tú también respirarás. 
Tú respirarás. 
Pues me sobra el coraje de esperarte un poco más 
a tu llegada miraremos hacia el este 
y el cielo será, celeste. Celeste. 
El cielo será, celeste

(Laura Pausini – Asì Celeste)

 

 

 

 

« Io non credo »

Il greco lo aveva guardato stupito, attendendo spiegazioni.

« Quel Saga di cui tu parli, quello buono, non è andato via. Non si è perso con questo vento.

Quel Saga sei tu.

È quello che sta parlando con me. È quello che sta ammettendo cosa c’è che non va in lui.

Non possiamo dimenticare né cancellare chi siamo e chi siamo stati e quel vento che soffia dentro di noi ce lo ricorda.

Quando crediamo di morire, quando qualcosa in noi si spezza sembra non torni più, ma ci sarà sempre qualcosa o qualcuno che lo riporterà in vita:

un abbraccio, un sorriso, uno sguardo, una chiacchierata… od anche questo vento d’autunno  - della vita - che ci sta invitando a sorridere e credere che c’è un nuovo giorno per tutti noi, anche per te, Saga.

Come le foglie che cambiano il loro colore e cadono, in attesa di rinascere in un periodo più luminoso, così anche per noi c’è speranza di rinascere in un periodo più luminoso.

Devi solo attenderlo »

 

 

Le lacrime solcarono le guance del greco. Allora… anche per lui c’era speranza di rinascita?

Sorrise guardando l’orizzonte. Voleva credere alle parole di Mu.

Voleva credere di poter rinascere.

« Grazie, Mu » mormorò abbracciandolo

Il Cavaliere d’Ariete, seppur stupito, lo abbracciò sorridendo e guardando l’orizzonte infinito.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

 

Ave! :D

Allora, gente, che mi dite?

Piaciuta questa fiction? Un po’ troppo filosofica vero? ^^”

Scusatemi ma, come già detto, avevo bisogno di scriverla e trattare questi temi che mi stanno a cuore.

E chi meglio di Saga, che cerca un riscatto da quello che è successo, poteva aiutarmi a farlo?

E chi meglio di Mu, attento osservatore della vita, poteva aiutarmi a riflettere?

Bene, io mi fermo qui.

Bacioni 

Olivier_Rei=) 

 

   
 
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