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Autore: Balla sulle nuvole    01/10/2015    2 recensioni
[VHOPE]
J-hope lo guardò poco convinto, quello era troppo anche per Jin, lo era per chiunque. Tuttavia una tale impresa meritava di essere sfruttata, doveva onorarla. “Scommettiamo?” chiese, sfidando il più piccolo con lo sguardo.
V sgranò gli occhi interessato, non era il tipo da tirarsi indietro, anzi più le situazioni si facevano movimentate più lui si sentiva a suo agio. “ Che cosa vuoi scommettere?”
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Kim Taehyung/ V
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Tu sei meglio di un hamburger

 
 
J-hope si passò una mano nei capelli corvini, storcendo il naso esasperato.
Aveva appena messo piede in albergo,  dopo un volo che gli era sembrato interminabile, ed i segni della stanchezza cominciavano ad essere fin troppo evidenti sul suo viso, aveva addirittura i capelli spettinati e delle terribili occhiaie violacee, o almeno così appariva il suo riflesso.
“ Per fortuna che esiste il fondotinta”  commentò, posando lo specchio sul tavolo per poi guardarsi intorno.
Le pareti della stanza erano completamente bianche così come le lunghe tende ricamate da cui filtravano i raggi del Sole riscaldando l’atmosfera. Sia il tavolino che l’armadio invece erano in mogano e ben definiti, il lavoro di un artigiano esperto. Ma quello che più di tutto attirava l’attenzione  era il letto matrimoniale:
era enorme e sembrava così dannatamente comodo, caldo ed accogliente e in quel momento terribilmente invitante. Un vero e proprio angolo di paradiso con le lenzuola beige.
Purtroppo però, visto la lunga lista d’impegni che lo attendevano, era molto probabile che su quel materasso lui non ci si sarebbe mai nemmeno sdraiato.
Rassegnato  stiracchiò le braccia, sentendo i muscoli protestare esausti. Il suo corpo sembrava non essersi riposato a sufficienza durante la dormita in aereo, aveva troppe ore di sonno arretrato, prove e concerti sulle spalle.
“ Una bella doccia mi rimetterà in sesto” disse, dirigendosi verso la valigia di Taehyung, che al momento molto probabilmente stava importunando un altro membro del gruppo, per rubargli lo shampoo di cui adorava la fragranza.
Devo assolutamente ricompormi, pensò prima di spalancare la porta del bagno.
 Quando tornò in camera si sentita completamente ricaricato, il solito sorridente e spensierato Hoseok.
Lo sguardo gli cadde immediatamente su V che finalmente aveva deciso d’onorarlo della sua presenza.
Se ne stava comodamente seduto sul letto con le braccia conserte e le labbra piegate in un adorabile broncio.
Anche così, senza nessun sorriso quadrato ad illuminargli il viso, era dannatamente bello.
“Che ti prende?” chiese, frizionandosi con più forza i capelli con l’asciugamano.
Il ragazzo lo guardò con stizza, “Siamo in America ed invece di andare a mangiare un hamburger al McDonald gli altri vogliono andare in una steakhouse” brontolò, scrollando il capo contrariato.
“Chi te l’ha detto?”
“L’hanno deciso gli Hyungs”. Mentre pronunciava quelle parole la bocca gli si torceva ripetutamente in una serie di smorfie  davvero buffe, che il più grande non poteva fare a meno di trovare tenere e famigliari. 
Hoseok  scoppiò a ridere, “ lo sai vero che l’hamburger è  fatto di carne? E che quindi in una steakhouse lo troverai sicuramente? E, molto probabilmente, sarà anche più buono” commentò divertito, cercando allo stesso tempo di rincuorarlo. Certe volte Taehyung sapeva essere davvero eccentrico, poteva fissarsi su concetti assurdi, di nessuna importanza per chiunque altro, difendendoli con la caparbietà di un bambino di nove anni.
Difatti scosse la testa incredulo, “ il McDonald è un simbolo dell’America, Hyung. Per questo mangiarne uno  li è un’esperienza completamente diversa, non c’è paragone”.
J-hope ridacchiò di nuovo, sedendosi al suo fianco, “ Vedrai che prima di tornare in Corea avrai il tuo Big Mac, ne sono sicuro” disse scompigliandogli i capelli in un gesto affettuoso.
“E se così non fosse?” Gli chiese V, scrutandolo attentamente in cerca di risposte.
Per un attimo il moro rimase in silenzio, contemplando lo sguardo pieno di speranza che l’amico gli stava rivolgendo, pendeva dalle sue labbra. Poi quando finalmente  stava per parlare inspiegabilmente lo vide sorridere.
Un ghigno furbo, da canaglia, che non prometteva nulla di buono. “ In quel caso chiederò alle Army di portarmelo”.
Era facile per lui mettere il broncio e allo stesso tempo era altrettanto semplice, forse anche di più, farlo sparire. Non rimaneva mai giù di morale per più di cinque minuti.
Difatti, era bastata quella trovata per farlo tornare di buon umore, sembrava un bambino pestifero intento ad escogitare una qualche marachella.
Il maggiore gli scompigliò nuovamente i capelli: “ vai a preparati invece di pensare agli hamburger”.
V gli fece una boccaccia, “comunque l’odore del mio shampoo si sente per tutta la stanza” lo rimproverò, puntandogli contro l’indice in segno di ammonimento, prima di correre in bagno.
J-hope sorrise un ultima volta, poi azionò il phon.
 

 Il rapper sgranò gli occhi incredulo davanti all’enorme bistecca che il cameriere aveva appena lasciato sul tavolo.
Non aveva mai visto una fetta di carne così grande, sembrava addirittura più larga della sua faccia, avrebbe potuto benissimo sfamare l’intero tavolo ed invece  era destinata interamente a Jin Hyung.
“ Hyung sei sicuro di farcela? E’ enorme” disse, senza riuscire a staccare lo sguardo dal piatto ancora fumante.
“Certo che ce la farà, coraggio Hyung” esclamò Jimin con entusiasmo, sempre pronto ad incoraggiare il più grande.
Al suo fianco Suga annuì, la telecamera pronta per girare l’eroica impresa dell’amico.
“ Certo che però è davvero grande” commentò JungKook , con una punta di scetticismo nella voce.
Namjoon gli diede uno scappellotto amichevole dietro la nuca, “sostieni il tuo Hyung” .
Durante lo scambio di battute J-hope stava ancora fissando la bistecca con la bocca spalancata per lo stupore, quando V lo richiamò con una leggera gomitata.
“Tu che ne pensi?” gli bisbigliò divertito dall’espressione decisamente buffa del suo interlocutore.
“Non lo so, ma mi sembra impossibile mangiarla tutta” rispose con lo stesso tono di voce.
“Si, però lo stomaco di Jin Hyung è un pozzo senza fondo, quindi potrebbe farcela”.
J-hope lo guardo poco convinto, quello era troppo anche per Jin, lo era per chiunque. Tuttavia una tale impresa meritava di essere sfruttata, doveva onorarla.  “Scommettiamo?” chiese, sfidando il più piccolo con lo sguardo.
V sgranò gli occhi interessato, non era il tipo da tirarsi indietro, anzi più le situazioni si facevano movimentate più lui si sentiva a suo agio. “ Che cosa vuoi scommettere?”
Hoseok  giocherellò un attimo con la forchetta alla ricerca di un’idea, di una penitenza da infliggere all’amico in caso di vittoria. Doveva essere qualcosa di tremendo, un pegno degno di una bistecca del genere. “ Se vinco io non mangerai hamburger per un mese”.
Taehyung spalancò la bocca, come poteva chiedergli una cosa del genere?
Viveva di hamburger, era l’unico cibo che apprezzava veramente e privarsene per un intero mese era impensabile per lui.  Non c’era niente che potesse competere, nulla di così buono… tranne una cosa.
Guardando l’espressione scandalizzata del più piccolo Hoseok era sicuro che si sarebbe arreso, il prezzo da pagare era troppo alto, era stato troppo perfido.
Invece, ancora una volta, V lo sorprese. “ Accetto, ma tu dovrai accettare il tuo pegno senza sapere in anticipo di che si tratta, ho bisogno di tempo per trovare qualcosa di altrettanto duro”.
“ Mi stai chiedendo d’accettare una scommessa al buio?”
“Esattamente, hai paura hyung?” lo canzonò il vocalist, ghignando beffardo. Sapeva perfettamente che cosa chiedere al suo hyung in caso di vittoria, l’unica cosa al mondo degna di un hamburger.
J-hope gli porse la mano per nulla intimorito, “assolutamente no” disse mentre Tae gliela stringeva per suggellare la scommessa.
“Accendi pure la telecamera, sono pronto” disse Jin armato di forchetta e coltello, “ a noi due bistecca”.
 
 
 Hoseok non poteva crederci, aveva perso.
Non solo l’ultimo pezzettino di carne stava scendendo, come se nulla fosse, giù per la gola di Jin, ma quello non sembrava nemmeno sul punto di vomitare o, per lo meno, afflitto da qualche crampo allo stomaco.
Era completamente tranquillo e decisamente troppo sorridente.
“ Grande Hyung” urlò Jimin, abbracciandolo, mentre tutt’intorno anche gli altri ragazzi esultavano ed urlavano.
Tutti tranne V,  gli occhi puntati sul compagno di stanza che nonostante tutto si sta complimentando con l’amico.
“ Ho vinto” gli sussurrò sorridendo all’orecchio, con lo stesso entusiasmo di un bambino. “ Quindi dopo dovrai pagare il pegno Hyung”.
J-hope sospirò, maledicendo la sua linguaccia, era tutta colpa sua se si ritrovava in quella situazione. “Hai scelto?” chiese incuriosito, dopotutto perdere non era poi la fine del mondo, bisognava saper accettare la sconfitta con lo stesso smagliante sorriso della vittoria o, per lo meno, non dare la soddisfazione all’avversario di vederti abbattuto.
“Si, ma ne parliamo dopo in camera”.
Il moro lo guardo preoccupato, perché tutto quel mistero?
Una volta giunto in stanza non si tolse nemmeno le scarpe prima di buttarsi a peso morto sul letto. “ finalmente” disse, soffocando la faccia nel cuscino.
Alle sue spalle, dal corridoio la voce di  Taehyung gli giungeva ovattata, lo sentiva ridere e confabulare con Jimin mentre si auguravano la buona notte, poi le voci si zittirono lasciando il posto al rumore dei passi sempre più vicini.
“Sembri Yoogi Hyung”  lo prese in giro ancor prima di chiudersi la porta alle spalle.
Hoseok gli lanciò contro il cuscino, “ portami rispetto piccoletto” disse sollevandosi e gonfiando il petto con finta importanza.
V scoppiò a ridere, saltando nel letto a sua volta.
“ Tu mi hai chiesto una cosa molto spiacevole Hyung.” Disse senza giri di parole, mollandogli un pugno amichevole sulla spalla.
L’ora della resa dei conti era finalmente giunta, anche perché entrambi sentivano le palpebre terribilmente pesanti e non avevano tempo da perdere, il giorno dopo li attendeva un concerto e le ore di sonno erano preziosissime.
L’altro annuì, “ Lo so”, ma tu sicuramente sarai molto più clemente, non è vero dolce Taehyung?”
“Voglio un bacio” disse con sicurezza il più piccolo, senza il minimo imbarazzo.
J-hope al contrario, nel sentire quelle parole, si strozzò con la saliva, “ c-cos-sa?” domandò tra un rantolo e l’altro.
V gli batté dolcemente sulla schiena per aiutarlo a smettere di tossire, “ ho pensato cosa tu potessi offrirmi che per me avesse più importanza di un hamburger e l’unica cosa che voglio è un altro bacio da te, Hyung”.
“Ma…” iniziò il rapper, come sempre il suo cervello aveva deciso di abbandonarlo nel momento del bisogno, lasciandolo confuso e decisamente in panico.
“ Hai promesso”.
E’ vero, l’aveva fatto. Però mai e poi mai si sarebbe aspettato quella richiesta, il vocalist aveva veramente l’abilità di stupirlo sempre, era imprevedibile.
Ed era  bellissimo con quell’espressione speranzosa, gli occhi ridotti a due fessure e i capelli perfettamente pettinati. Per non parlare delle labbra che per esperienza sapeva essere morbide, ricordava ancora ogni dettaglio di quando le aveva sentite tremare sopra le sue.
Ripensava in continuazione a quel momento e a quanto stranamente gli era piaciuto.
In cuor suo, da allora, moriva dalla voglia di baciare il suo migliore amico di nuovo, un sentimento sbagliato che cercava di nascondere ogni giorno.
E ora V era li, in attesa, il sorriso che  lentamente stava scomparendo e quella richiesta ancora così vivida sulla bocca.
“ Non voglio obbligarti, capisco se l’idea ti schifa” mormorò improvvisamente, abbassando il capo sconfitto, le guance rosse.
Hoseok  gli alzo il viso con la mano, incrociando di nuovo il suo sguardo. “In realtà…be è una cosa che…che voglio fare da parecchio tempo, precisamente da quando è successo la prima volta e forse anche da prima”.
Il più piccolo tornò a sorridere, con quel sorriso quadrato che solo lui era in grado di fare, poi gli getto le braccia intorno al collo avvicinando lentamente la bocca alla sua.
In un attimo J-hope annullò le distanze, assaporando il momento fino in fondo.
Le labbra del compagno erano decisamente come le ricordava, solo che questa volta non c’era nessun altro nella stanza oltre a loro, nessuna maledetta telecamera a riprenderli.
“ Questo è decisamente meglio di un Big Mac” mormorò V, prima di riprendere a baciarlo con più passione.
Il maggiore annuì, “ E’  persino meglio di questo comodo letto”, improvvisamente tutta la stanchezza che si sentiva addosso era scomparsa, c’era solo Tae  e quella bocca che sognava da troppo tempo.







 
 
Note dell’autrice folle:
 
Salve Army.
Questa è la mia prima ff in questo fandom, che al momento per me è una droga, e spero vivamente di non aver reso i ragazzi oc, nel caso per favore fatemelo sapere così che possa migliorare.
Mi sono imbattuta nei bts per caso ed è stato subito amore, come si fa’ a non amarli?
Così ho sentito il bisogno di scrivere una Vhope, nonostante ultimamente per me scrivere sia quasi impossibile, ho un blocco da mesi.
Loro però sono troppo belli e così grazie al video in cui Jin mangia una bistecca enorme l’ispirazione si è riaccesa ed ecco qui questa fan fiction, grazi Jin.
Spero vi piaccia e di non aver rovinato la coppia.
Un bacio
Mary
  
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