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Autore: _Margh8_    02/10/2015    2 recensioni
...io ti affascino..
...tu non mi affascini.. per niente
...ti piaccio..
...non essere petulante..
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Huntsman

 

-Io non mi metterò questa roba addosso Hook, scordatelo.-

-Avanti Swan, non fare la bambina! Questo non è il tuo mondo e di sicuro quella giacca di pelle non andrà mai di moda da queste parti. Ragion per cui….- ripose lui sventolandole i vestiti davanti alla faccia.

La ragazza, sbuffando, prese di malo modo il vestiario dalla mano del pirata e si nascose dietro una roccia per cambiarsi, uscendone qualche minuto più tardi, cercando di sistemare meglio il corsetto decisamente troppo stretto.

-Mi chiedo come facciano le donne di questo mondo a sopravvivere qui dentro. Non si respira.-

-Ooh credimi Swan, va decisamente molto meglio.- disse quello ammiccando.

Emma ignoralo.

-E se la cosa può farti piacere love..- riprese mostrando i denti -..sei uno spettacolo per gli occhi.-

Lei lo guardò accennando un sorriso di circostanza, cercando di fargli capire che doveva smetterla.

-Non è né il luogo né il momento per le tue alzate di testa Hook. Dacci un taglio.-

-Andiamo, sei perfettamente consapevole di essere una bella donna, come sei consapevole del fatto che tu sia decisamente il mio tipo. E poi..- fece una pausa -..lo sanno tutti che ti affascino. Lo sai tu come lo so io.- un altro sorriso si fece largo sul viso del ragazzo.

-Tu non mi affascini...- si difese -…affatto .-

-Puoi darla a bere a tutti, ma non a me. Non ti sono indifferente e lo sai fin troppo bene.- Killian alzò un sopracciglio continuando a guardarla. -Io ti piaccio Swan.-

-Hook non essere così petulante. Non fare il pirata.- disse rassegnata.

-Tesoro, dire ad un pirata di non fare il pirata sarebbe come dire al Coccodrillo di smetterla di fare accordi. Inutile e deludente.-

Lei alzò gli occhi al cielo sbuffando sommessamente.

-D’accordo, lasciamo perdere…- disse annoiata alzando le mani in segno di resa. -..è meglio trovare un modo per tornare a Storybrooke. Prima andiamo via da qui, meglio sarà. Idee?-

-Tesoro, non credi che se avessi avuto qualche idea, forse ti avrei già messo al corrente?-

-Uno non chiamarmi tesoro, due non credi anche tu che se io avessi avuto già una qualche idea, forse avrei evitato di chiedere?-

-Swan, ti sembro uno che sa cosa fare in questo genere di situazione? È la prima volta che mi catapulto nel passato. E se non fosse stato per te a quest’ora non saremmo in questo casino.-

-Ma si può sapere che ti prende? Che hai mangiato stamattina? Pane e simpatia?-

-Non c’è stato bisogno. Mi basta la tua vicinanza. In ogni caso come facciamo a tornare nel nostro tempo?- si guardò intorno cercando una qualche risposta alla sua stessa domanda, ma trovò solo alberi e cespugli.

-Non lo so, dimmelo tu Captain-sono-scampato-ad-una-maledizione-Hook.- lo canzonò muovendo la testa e facendo una smorfia.

-Non mi piace per niente questo tuo tono signorinella.- asserì lui puntandole il dito contro.

-Ma come parli?- si trattenne dallo scoppiargli a ridere in faccia. -Signorinella…ma chi sei mia madre?-

-Non sei divertente…-

-Tu si invece!-

Killian alzò le braccia esasperato. Con lei era sempre così, un minuto prima sembrava andare tutto bene e un minuto dopo discutevano e si rincorrevano come cane e gatto.

-Swan, non essere seccante.-

-E tu non farmi innervosire.- brontolò.

-Ecco...ci risiamo…- sibilò il ragazzo.

Si guardarono per diversi secondi, Emma lo scrutava con gli occhi ridotti a due fessure. Cercava di scorgere una qualsiasi emozione sul viso di Killian. Lui dal canto suo faceva altrettanto. Possibile mai che finissero sempre per litigare? Una parola di troppo e partivano all’attacco, senza esclusione di colpi.
Erano così diversi, ma allo stesso tempo così simili. Ambedue testardi, ma estremamente fedeli; forti, ma alquanto sensibili. Entrambi feriti dalla vita, ma capaci di rialzarsi e andare avanti.
La maschera che portavano, era molto più semplice da indossare di quanto credessero. Ma tra loro era tutta un’altra storia. Si capivano, si completavano a vicenda senza nemmeno rendersene conto.

-Jones non ricom…- le scappò un urletto di sorpresa sentendosi tirare. Hook la fece nascondere dietro un albero, facendole segno di stare in silenzio.

Un gruppo di cavalieri neri apparì sulla strada principale. Avanzavano fieri e con passo lento, senza mai scomporsi. Poco più indietro si poteva scorgere una carrozza dello stesso colore.

-Maledizione…- imprecò Killian -..tra tutti proprio lei. Fai attenzione Swan, un passo falso e siamo morti.-

Lei annuì guardando la carrozza fermatasi a pochi metri da loro. Una Regina completamente diversa da quella che Emma conosceva, fece capolino dall’abitacolo con il viso tirato in una smorfia maligna. Fece il giro della carrozza guardandosi intorno con aria circospetta.

-Huntsman vieni qui.- disse glaciale.

Uno dei cavalieri si avvicinò inginocchiandosi di fronte alla Evil Queen.

-Si mia regina.-

-Snow White è nei paraggi. So che è qui intorno. La sento. Cercala e portami ciò che voglio, o sai quali saranno le conseguenze.-

-Sarà fatto milady.- rispose la guardia.

La donna risalì sulla carrozza, non prima di aver dato un’altra occhiata in giro e riprese la sua corsa alla volta del castello, senza battere ciglio.


Il cavaliere, una volta rimasto solo, si sedette sul tronco di un albero caduto. Si sfilò l’elmo liberando quella cascata di capelli ricci che gli incorniciavano il viso. Si prese la testa con le mani sconsolato e iniziò a muoverla in segno di diniego.

-Graham…-


< …mi stai evitando… >

< …è la tua vita e non mi interessa… >

< …e allora perché sei arrabbiata… >

< …non lo sono…>


Lui era lì. Era lì ed era vivo.



Sbarrò gli occhi coprendosi le labbra con una mano. La manica del vestito si spostò di qualche centimetro, mostrando quel vecchio laccio legato al polso. Lo guardò sfiorandolo con delicatezza.
Il suo cuore perse un battito, ancora, troppo sconvolto nel vedere quella figura a pochi metri da lei.

< …che sta succedendo davvero?... >
< …è il mio cuore Emma, io… io devo trovarlo… >

Si rese conto solo in quel momento di cosa Regina intendesse con quelle parole. Aveva veramente preso il suo cuore per farne suo schiavo, imprigionandolo in quel corpo privo emozioni. Rendendolo vuoto e disperato.

Stupida, stupida e tu non gli hai creduto. Non gli hai creduto e lui è morto.

-Swan..?- la chiamò Hook.

Era persa nel suo mondo. Sembrava come se tutto fosse sparito, svanito, all’infuori di lei e Humbert.
C’era un gran silenzio, nessun rumore che le facesse tendere l’orecchio. Nessun pericolo. Solo loro due.
Ma lui non la vedeva. Erano lì insieme, così vicini, ma così lontani. Lo vide prendere la borraccia dell’acqua e portarsela alla bocca per berne un sorso.

-Swan..- di nuovo -Stai bene?- questa volta il tono della sua voce era preoccupato.

Hook la teneva stretta tra le braccia. Sentiva che qualcosa era cambiato, si era irrigidita e respirava a fatica. Tremava talmente tanto che non protestò quando lui la strinse ancora più vicino a se. Inconsapevolmente di era accoccolata al suo petto senza smettere di guardare quell’uomo che adesso si rinfrescava il viso.

-Dannazione Emma dimmi cosa c’è che non va!-

- Graham..- rispose solo.

Killian guardò a sua volta quel cavaliere, che nel frattempo si era alzato e camminava da una parte all’altra nervoso mentre si spostava qualche ciocca bagnata dal viso.

-Lo conosci?- chiese puntando nuovamente gli occhi sulla figura che teneva stretta a se.

Emma non rispose, era come bloccata. Non riusciva a parlare, non riusciva a muoversi. Continuava a spostare lo sguardo da Graham al suo bracciale. Avrebbe voluto mollare tutto e correre da lui, abbracciarlo, piangere tutte le lacrime che ancora sapeva di avere.
Avrebbe voluto andare da lui soprattutto per scusarsi. Scusarsi per non avergli creduto quando le aveva detto che non aveva più il suo cuore e che non provava più alcun tipo di emozione.

 

< …tu non capisci! Io non sento niente... devo sentire qualcosa… >
< ...a volte conviene non sentire niente se quello che provi fa schifo… > gli aveva detto.


Avrebbe voluto allontanare Hook, avrebbe voluto che quelle braccia fossero di quello stesso ragazzo dagli occhi gentili che l’aveva ringraziata, dopo averla baciata e averle sorriso dolcemente.


< ...Graham va tutto bene?...>
< …io ricordo, mi ricordo... >


Quel sorriso che si dipinse nel volto di tutti e due, lui che le prendeva il viso tra le mani per baciarla nuovamente. Quel grazie detto un momento prima di accasciarsi a terra inerme, privo di vita. Il ricordo era ancora vivo in lei e faceva dannatamente male.
In quel momento sentì la stretta di Killian farsi ancora più forte. Si aggrappò di più al suo corpo, ancora sconvolta, cercando quella sicurezza di cui lei era sprovvista in quel momento.
Le accarezzava la schiena cercando di tranquillizzarla. Era irrequieta, turbata e lui non sapeva come comportarsi, non sapeva come aiutarla. Si sentiva impotente di fronte a tutto quello. Aveva promesso a se stesso che avrebbe fatto di tutto per vederla felice e sorridente, ma si rese conto che stava miseramente fallendo.

Sentì un rumore e volse lo sguardo vedendo il cavaliere prendere l’elmo, rimetterlo sul capo e addentrarsi nella foresta. Emma appoggiò il capo sul petto del pirata, stando attenta a non perdere di vista la figura di Graham che si allontanava a passo svelto.
Si riscosse solo quando lui sparì nel bosco e una lacrima solitaria le rigò il volto.

< ...grazie… >

-Conoscevi quell’uomo?- riprovò il pirata riportandola alla realtà.

Con l’indice le alzò il viso specchiandosi nei suoi grandi occhi verdi e le scacciò via quell’unica lacrima ribelle che le rigava il viso. Lei lo guardò per un attimo, poi portò nuovamente lo sguardo nel punto in cui Graham era sparito.

-Si.- disse in un soffio.

Un sorriso malinconico le attraversò il viso e accarezzò quel laccio ancora legato al suo polso.

-Si...- ripeté - …lo conoscevo...-


< ...grazie… >

 

 

 

 

 

 

Ma buonasera a tutti Oncers, sono tornata con questa breve One Shot. Ne ho sempre voluta scrivere una su Graham, adoravo il suo personaggio lo adoravo con Emma.
Ho cambiato l’evento riguardante il suo cuore per necessità.
Il bracciale che Emma porta al polso in realtà è il laccio degli scarponi di Graham. Lei non se n'è mai separata e volevo inserirlo appunto perchè lui è stato una parte importante nella sua vita. In ogni caso spero sia di vostro gradimento. .

Una abbraccio Sita  :D

 

  
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