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Autore: cassiana    14/02/2009    5 recensioni
Quell’estate era particolarmente torrida, Eowyn soffre il caldo e Faramir per distrarla le propone una passeggiata. Che si concluderà in modo inaspettato...[Questa storia partecipa al Chocolate Trilogy Fest]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eowyn, Faramir
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Some day one day'
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Funny How Love Is

Disclaimer:  I personaggi non mi appartengono. Questa storia è scritta per puro divertimento e senza scopo di lucro.


Storia scritta per il Chocolate Trilogy Fest



Partecipa al concorso Rosa shocking!



Funny How Love Is*

                Quella era una giornata particolarmente torrida di una già soffocante estate. L’afa era calata su Gondor e sull’Ithilien con particolare virulenza. Perfino l’Anduin aveva abbassato il livello delle sue acque e scorreva pigro come un grosso serpente che stesse affrontando una digestione particolarmente laboriosa. Emyn Arnen che pure sorgeva sulle colline omonime non era stata risparmiata dal calore e l’aria gravava densa come melassa. Il cielo aveva l’aspetto di un vetro opaco e il sole sembrava una moneta di rame prossima all’ossidazione.
Eowyn risentiva di quel tempo e della tensione nell’aria, si aggirava con fare infelice, scalza per tentare di provare un minimo refrigerio. Aveva tirato su i capelli in un nodo frettoloso e aveva indossato la veste più leggera che possedeva, ma senza risultati apprezzabili. Si scostò dalla finestra della biblioteca, dove era andata a trovare il marito, sbuffando. Dal canto suo Faramir sedeva compostamente con un libro in grembo, aveva salutato la moglie con un sorriso e aveva continuato la lettura. Eowyn gironzolò per la sala in apparenza senza aver nulla da fare. Passò in rassegna i titoli dei libri che Faramir andava via via accumulando con amore, toccò qualche soprammobile spostandone alcuni dalla propria sede e scambiandoli di posto. Faramir accavallò una gamba sull’altra. Eowyn sedette e provò a leggere a sua volta. Passato qualche minuto chiuse con un rumore secco il libro. Faramir sollevò la testa con sguardo interrogativo mentre Eowyn si avvicinava a lui corrucciata.
            - Non riesco a capire come tu ci riesca!
Faramir sollevò un sopraciglio in una domanda inespressa.
            - Come fai a startene immobile mentre si muore di caldo! – continuò Eowyn.
            - Se continui ad agitarti peggiorerai la situazione - tentò di spiegarle pacatamente. Ma Eowyn era troppo agitata per dargli retta. Faramir così mise attentamente il segno e chiuse il libro.
            - E se ti portassi in un luogo non lontano, bellissimo e deliziosamente fresco? – propose.
            - Esiste un tale posto?
            - Dimentichi, mia cara, che conosco queste terre come il palmo delle mie mani?
Per la prima volta in quella giornata Eowyn sorrise ed accettò di buon grado di compiere quella passeggiata. Faramir l’attirò per la vita e lei si chinò a baciarlo con gratitudine, ma quando Faramir cominciò a giochicchiare con i nastri sul davanti della sua veste Eowyn si ribellò: faceva davvero troppo caldo. A malincuore Faramir si bloccò e si alzò a sua volta. Aveva la tunica intrisa di sudore e gli si era appiccicata sgradevolmente alla schiena. Fece una smorfia, forse l’idea che aveva avuto non era poi così buona.
            Fuori la situazione sembrava, se possibile, ancora peggiore: nonostante la verzura rigogliosa desse l’impressione di freschezza, l’aria rimaneva immobile e anzi sotto gli alberi era ancora più umida. I due sposi boccheggiando e sbuffando camminavano tenendosi per mano, senza avere nemmeno le forze per imbastire un semplice discorso. Il cielo gravava sull’Ithilien, denso e basso. Faramir camminava spedito, ogni tanto si voltava a sorridere ad Eowyn che procedeva accanto a lui risoluta, quasi stesse andando in battaglia e non facendo una semplice passeggiata.
            - E’ ancora lontano?
            - Ci siamo, quasi.
In quell’istante il cielo crepitò, i due si fermarono incuriositi. Faramir sollevò il viso e fece una smorfia quando una goccia lo colpì in un occhio. Eowyn scoppiò a ridere. Ma ben presto anche lei fu colpita da una goccia. Ebbe appena il tempo di portarsi una mano al viso per asciugarla con un dito che il cielo si aprì. In pochi istanti una pioggia torrenziale scrosciò su di loro. Faramir prese la moglie per mano e cominciò a correre verso casa, lei riusciva a tenere il suo passo e correva senza lamentarsi, ma improvvisamente gli fece fare una deviazione. In fondo al giardino che con tanto amore curava Eowyn aveva fatto costruire un piccolo capanno, dove riporre gli attrezzi, ma confortevole abbastanza per rifugiarcisi in cerca di tranquillità e solitudine. Così condusse Faramir verso quel riparo, entrarono di corsa ridendo e ansando.
            - Mi dispiace amore, la nostra passeggiata si è conclusa nel peggiore dei modi.
            - Credo che si possa rimediare. – rispose Eowyn con tono malandrino.
Quando Faramir alzò la testa vide che la moglie stava sciogliendo lentamente i nastri del vestito bagnato che aderiva ad ogni curva. Un ghigno si fece largo sul volto dell’uomo.
            - Mia cara, stai tremando. Devi toglierti questi vestiti bagnati o ti prenderai un malanno. – esclamò sorridendo con tono fintamente preoccupato. Eowyn sorrise a sua volta. Aveva negli occhi uno sguardo malizioso che faceva girare la testa a Faramir, la prese tra le braccia e la baciò appassionatamente. L’aiutò a togliersi l’abito continuando a baciarla sul collo, sulle spalle, sulle labbra. Eowyn, a sua volta, lo aiutò a levarsi gli abiti fradici. C’era una cassapanca in un angolo, Eowyn si sciolse dall’abbraccio e vi si diresse.
            - Moriremo di freddo se non ci copriamo – spiegò tirando fuori una paio di coperte. Faramir la raggiunse, la baciò di nuovo su collo. C’era un punto in particolare che prediligeva, all’attaccatura del collo con la spalla, a cui non mancava mai di porgere il suo omaggio.
            - Conosco un modo migliore per scaldarci – disse con voce roca prendendole le coperte dalle mani. Eowyn si morse un labbro, eccitata dal desiderio che leggeva negli occhi del marito. Si distesero sulle coltri dimentichi del mondo esterno, interessati solo a quel momento, solo a loro due. Intanto fuori la pioggia continuava a cadere picchiettando rumorosamente sul legno.





* Queen - Funny How Love Is
   
 
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