I ricordi sono nitidi da sembrare reali, e questo dolore così grande da pesare sul mio cuore dilaniato e gioioso nello stesso istante.
Non capita tutti i giorni di incontrare una persona che ti cambierà la vita, soprattutto quando si è convinti che la propria vita sia già completa.
Quando ci siamo incontrati e conosciuti, pensavo che tutto sarebbe potuto succedere, meno che mi rubassi il cuore.
Ma silenziosamente, senza gesti particolari, il mio cuore è scivolato tra le tue mani, il mio corpo tra le tue braccia, tra cui ho scoperto sentirmi bene come non mi sentivo da tempo.
Ho capito che qualcosa in me stava cambiando quando, abbracciandomi per la prima volta, hai colorato la mia gote di rosso e hai reso i battiti del mio cuore così vigorosi da farmi star male.
In quei giorni in cui siamo stati insieme, non riuscivo a separarmi da te. 
Tiravo su il capo, e con gli occhi sgranati cercavo la tua figura, illimunandomi quando ti vedevo.
Il tempo che abbiamo passato insieme, anche se poco, è stato speciale. Ci siamo legati come se ci conoscessimo da una vita, con l'ansia e la paura in noi, poiché sapevamo che quel poco tempo presto sarebbe scivolato via, lasciando spazio solo alla tristezza e allo sconforto.
Insieme siamo stati bene, conoscerti è stato un evento speciale, poiché sono venuta a conoscenza dell'esistenza di una persona meravigliosa, proprio per questo, quando penso che avremmo potuto non incontrarci mai, lo sconforto prende il sopravvento.
Quando ho stretto la tua mano, sapevo che da quella stretta non avrei mai più voluto separarmi, ma sapevo che dovevo.
E poi è arrivato il giorno tanto temuto. Il giorno in cui, non appena ho aperto gli occhi, ho sentito un nodo alla gola impossibile da scacciar via, e le lacrime pungermi gli occhi.
Per tutto il giorno, non ho fatto altro che trattenermi, continuando a pensare a quanto sarebbe stato terribile quando avremmo dovuto separarci.
Io non volevo separarmi da te, e lì, in quel momento, ho capito quanto realmente eri diventato importante.
Ricordo di un saluto veloce all'aereporto, un saluto in cui ti ho strappato un abbraccio carico di tristezza, tra le mie lacrime che non accennavano a fermarsi, mentre tu mi stringevi e mi dicevi di non preoccuparmi, poiché presto ci saremmo rivisti, in un modo o nell'altro. E io annuivo, con la testa poggiata sul suo petto, impregnandomi del tuo profumo che amo.
Ti ho lasciato andare, ma poco dopo, ti ho nuovamente incontrato, il tuo volo era in ritardo. Quasi quasi mi veniva da ridere, credevo fosse uno scherzo del destino, come se fossi portato a rimanere con me. In quel tempo in più in cui siamo stati insieme, sono stata felice, perché avevo il privilegio di poterti stare ancora accanto e di godere della tua presenza. Mi stringevo a te, quasi con fare possessivo, perché se avessi potuto, ti avrei portato con me, lontano.
Ma ti promisi di non piangere più, e io non lo feci. Quando poi arrivò il vero momento di andare, ci abbracciammo nuovamente, ma questa volta sul mio viso vi era un'espressione di serenità, leggerezza. Non capivo il perché, forse perché sapevo che avrei vissuto con la speranza di rivederti presto.
Poi arrivò anche per me il momento di salire sull'aereo, e lì, lo ammetto, non mantenni fede alla mia promessa. Piansi di nuovo, più amaramente.
Adesso ci stavamo separando, e a farmi compagnia solo le lacrime, la mano di un'amica fidata, e note di una canzone triste che racconta di noi.
Tornare a casa propria, ma con la consapevolezza di aver lasciato andare un qualcosa di importante, ti fa provare rabbia perché ti fa sentire impotente. Impotente perché la vita vera è più complicata di una favola e un film, e non sempre le cose vanno a buon fine.
Ho sempre odiato la lontananza, e ho sempre creduto che ne le amicizie ne gli amori potessero durare a causa di ciò.
Eppure... tu hai preso una parte del mio cuore e l'hai portata con te, deve essere per forza così visto che, nonostante tutto, mi sento così vicina a te.
Tornare a casa propria, nel proprio letto, e darsi la buonanotte non più di presenza, ma soltanto con un sms che non basta a spiegare tutto ciò che sento, poiché io non riesco a capire come sia possibile che una persona sia riuscita in così poco tempo a rubarmi il cuore, quando io credevo di essere immune da qualsiasi cosa.
Ma sono felice di averti incontrato, di averti nella mia vita, perchè adesso so perché voglio vivere.
Mi hai detto che ci rincontreremo presto, io voglio crederci, voglio sperarci, ed è per questo che voglio vivere.
Voglio avere fiducia in te, perché so che non mentiresti mai. 
Non sarà la distanza a dividerci, quest'ultimo non cancellerà tutto ciò che c'è stato.
Non dimenticherò mai tutti i nostri momenti, i tuoi sorrisi, le risate, le nostre conversazioni.
Non dimenticherò mai il dolore bruciante del mio cuore, il nodo alla gola, lo stomaco chiuso, anzi, con le "farfalle",a  causa tua, gli occhi gonfi per i pianti.
Non voglio dimenticare nulla, neanche il peggiore dei momenti, perché ogni momento è la dimostrazione che noi siamo esistiti e continueremo ad esistere.
Mi pento per non averti donato quel bacio che desideravo darti, ma forse una prossima volta andrà meglio, perché ci sarà una prossima volta, arriverà il giorno in cui potremmo nuovamente guardarci negli occhi, come la prima volta.
E fino a quel momento, farò attenzione a non perderti.
Come ti ho già detto, ti ho trovato una volta, ti troverò sempre.
Noi non saremo mai separati.



Angolo mio
Spero non faccia troppo schifo, è stata scritto di gettto e il mio umore a terra, ma volevo condividere il mio pensiero... e spero sia scritto abbastanza bene...
Inoltre spero tanto in un seguito per questa storia... fatemi sapere

- Yuki