La fine è un nuovo inizio

Il rumore delle bombe ara assordante.
Gli Alleati bombardavano Berlino da giorni ormai, senza dar loro un attimo di tregua, ed i russi si avvicinavano sempre più velocemente da est, mentre i soldati tedeschi cadevano come mosche.
Ludwig cercava di aiutare i propri soldati come poteva, ma nel suo cuore sapeva che ormai avevano perso e che non c'era più nulla da fare.
Ma lui era una nazione, e tutto ciò che era successo e sarebbe successo era solamente colpa sua, quindi doveva prendersi le proprie responsabilità.
Non avrebbe fatto come Italia Romano, che alla prima occasione aveva tradito il fratello e si era gettato fra le braccia di America ed Inghilterra, lui avrebbe resistito fino all'ultimo, fino a quando Berlino non fosse stata presa e lui con essa.
Avrebbe combattuto fino a che ne aveva la forza.
Ne la scarsità di munizioni, ne' vedere i propri cittadini morire davanti ad i suoi occhi potevano più fiaccarlo, era qualcosa che aveva iniziato e che intendeva portare fino in fondo a qualsiasi costo.
Era il 30 Aprile 1945, quando aveva visto arrivare, saltando fra i crateri delle bombe e le macerie, quello che era poco più che un bambino, avrà avuto sì e no tredici anni, arrivò da lui trafelato, con una divisa troppo grande per lui ed un messaggio in mano.
"Il Fuhrer e la sua consorte sono morti"
Germania fissò quel messaggio per svariato tempo, come se le parole fossero scritte in un'altra lingua.
Invece erano lì, nero su bianco, in un chiaro tedesco accademico.
La sconfitta era dietro l'angolo, lo sapeva, ma la morte di Hitler lo fece sentire come se avesse già il freddo fiato di Ivan sul collo, ed il solo pensiero che lui stesse arrivando per prenderlo lo fece rabbrividire.
Restituì il foglio al ragazzo che cominciò a diffondere la notizia fra gli altri soldati.
Si sedette a terra, la schiena appoggiata ad un muro mezzo crollato e si accese una sigaretta, guardando il cielo.
Le nuvole avrebbero reso più difficile vedere gli aerei di America ed Inghilterra, che avrebbero potuto bombardare da un momento all'altro.
Ma una parte di lui era felice di quella notizia.
Il Fuhrer, il nazismo, la guerra, avevano tirato fuori un suo lato che avrebbe preferito non conoscere, un lato che nemmeno la guerra precedente aveva rivelato.
Adesso, con la morte ufficiale del Dittatore, era tutto finito.
Posò il fucile da combattimento a terra, sospirando.
La guerra era praticamente finita, ed adesso poteva attendere la sua punizione in pace.

Buonasera  tutti/e!
Era da molto che non facevo capolino in questo fandom, e sono tornata con un tema che penso tutto sommato sia fritto e rifritto, specialmente per i fan di vecchia data, spero comunque che questa breve riflessione sia stata di vostro gradimento, recensioni e critiche dette in modo civile solo sempre ben accette!