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Autore: Illidan    15/02/2009    6 recensioni
1998! Non scorderò mai quell’anno... Gli zombie mi mangiarono il mio cellulare nuovo! Ebbene sì, questa è la parodia di Resident Evil 4!!!
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ada Wong, Albert Wesker, Altro Personaggio, Leon Scott Kennedy
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO NOVE: SODDLER EL SOFECH

CAPITOLO NOVE: SODDLER EL SOFECH

 

Leon entra nella chiesa. Si ritrova in una piccola navata gotica divisa dalle navatelle laterali da quattro colonne con funzioni strutturali, dette paraste. Ma questa spiegazione è inutile, visto che Leon non ha mai capito niente di storia dell’arte. All’opposto dell’ingresso si vede  un altare sopra il quale è appesa alla parete una grande S di legno attorniata da numerose scritte votive e frasi celebri del tipo: “Soddler trionferà”, “Via i terroni da casa nostra”, “I rituali celtici non sono male, ma la Verzas è meglio”, “Evviva la polenta taragna!” e “Questa legge qua è una porcata”. Leon entra in una delle navatelle e sale una scala, arrivando al piano di sopra. Lì trova un pannello di controllo per muovere delle luci in modo da formare l’immagine di qualcosa in un cerchio sopra la grande S di legno. Non può andare oltre perchè delle sbarre bloccano il passaggio.

 

Leon (osservando i tasti):- Suppongo di dover risolvere questo enigma per poter passare. È tutta una questione di abilità e intelligenza, ci metterò un attimo! (Dopo mezz’ora di tentativi Leon è riuscito a far comparire nel cerchio una spirale un po’ sbilenca, il simbolo dell’infinito, il π, uno scorfano, un uomo con la motosega, un tirannosauro, il marchio dell’Esselunga, il mercante che sghignazza, la scritta “Ma sei proprio ritardato, eh?” e infine la Z di Zorro. Poi il macchinario non ce la fa più, si surriscalda ed esplode. Le sbarre si sollevano.) Beh, in un modo o nell’altro ce l’ho fatta...-

 

Prosegue nello stretto corridoio e arriva ad un porta. La apre delicatamente. Appena mette la testa dentro intravede una figura femminile dai capelli biondi.

 

Leon (entrando felice):- Ashley! Finalment... (Ashley lo colpisce in testa con una sedia.) Ahia! Ma che fai?-

 

Ashley:- Via, mostro fuori moda! Non ti avvicinare!-

 

Leon (avvicinandosi piano):- Ashley, calmati! Non sono uno di loro! Non ti ricordi? Sono L...- (Ashley gli lancia contro una sbarra di legno, colpendolo ancora in testa. Leon rimane un attimo stordito e la ragazza ne approfitta per tirargli un tremendo calcio nelle palle. Leon si accascia a terra rantolando per il dolore.)    

 

Ashley (mostrando i pugni):- Allora ne hai abbastanza?-

 

Leon (rialzandosi piano, con una mano su ciò che resta dei suoi genitali):- Ooh, sì... Tregua! Basta legnate! Sono Leon, ricordi?-

 

Ashley (abbassando i pugni, pensierosa):- Leon... Ah, già, sei quell’imbecille che mio padre mi aveva messo alle costole!-

 

Leon:- Esatto, sono io. Infatti sono venuto a salvarti per ordine del Presidente.-

 

Ashley:- Davvero? Allora sbrigati!!! Non ho tempo da perdere, sai? Ho l’agenda piena per tutta la settimana e non posso mancare a tutte le sfilate di moda e i party a cui sono stata invitata! Che figura ci farei??-

 

Leon (un po’ spaventato):- Ok, andiamo... (Squilla la ricetrasmittente. Leon risponde.) Ingrid, sono riuscito a trovare Ashley!-

 

Ingrid:- Bel lavoro, Leon! Ma... Che ti è successo?- (Leon infatti ha due enormi bernoccoli in testa, dovuti alle legnate di Ashley.)

 

Leon:- Ho dovuto combattere contro cinquanta guardie armate di mazze chiodate, prima di riuscire a liberarla!-

 

Ingrid:- Sarà... Adesso mandiamo un elicottero a prendervi, torna al villaggio.-

 

Leon:- Ok, comincia già a prenotare dal messicano per domani sera!-

 

Ingrid:- Ma la vuoi piantare???- (Riattacca incavolatissima.)

 

Leon:- Ma che le prende? Arrabbiarsi così... Che le ho fatto?-

 

Ashley:- La tormenti di continuo quando è chiaro che nessuna donna uscirebbe con un babbeo come te.-

 

Leon:- Era una domanda retorica! Non c’era bisogno di rispondere! E adesso muoviamoci!-

 

I due ripercorrono il corridoio e scendono dalle scale. Cioè, Leon scende, Ashley si butta cascandogli sulla schiena e facendolo cadere a terra lungo disteso.

 

Ashley:- Oh, ma insomma! Avresti dovuto prendermi fra le tue forti braccia, no?-

 

Leon:- Lo terrò a mente per la prossima volta... Ti potresti togliere dalle mie spalle adesso? (Ashley si alza e Leon si tira su borbottando sottovoce.) Ecco cosa vuol dire falsa magra... Ma quanto pesa?- (Escono insieme dalla navatella e in quel momento un uomo vecchio, con pochi capelli in testa e un vestito lungo blu con cappuccio arriva di fianco all’altare da sinistra. Sul petto porta un grosso ciondolo d’oro a forma di S, ha le dita piene di anelli e stringe uno strano bastone nella mano destra.)

 

Soddler:- La ragazza viene con me.-

 

Leon:- E tu chi sei?-

 

Soddler:- Se proprio devi saperlo, il mio nome è Osmundo Oberto Dagoberto Ugoberto Gisalberto Lamberto Teodeberto Bertoldo Teodone Teobaldo Gaidulfo Ragimperto Ariperto Mangifredo Arduino Lanfranco Eberardo Arialdo Arnolfo Arnaldo Soddler. Ma gli amici mi chiamano semplicemente Soddler.-

 

Leon:- E ci credo!-

 

Soddler:- Io sono il capo di questa bella comunità religiosa.- (Indica con un gesto teatrale la grande S sopra di lui.)

 

Leon:- Perchè quel simbolo, scusa?-

 

Soddler:- Ma sei proprio cretino! Secondo te? S per Soddler, no?-

 

Leon:- Ah, ecco perchè lo porti anche al collo... Però, senza offesa, con quel ciondolo e tutti quegli anelli sembri un po’ un tamarro!-

 

Soddler (un po’ arrabbiato):- Sarai vestito bene te, signor Leone Scottato!-

 

Ashley:- Fra tutti e due non so chi sia peggio in fatto di moda...-

 

Leon:- Prima avevo una bella giacca, ma qualcuno me l’ha rubata.-

 

Soddler:- Doveva avere un pessimo gusto, chiunque fosse... Ma adesso non importa, ci stiamo perdendo in inutili chiacchere! Non mi chiedi cosa voglio?-

 

Leon:- Ah, sì! Me lo stavo dimenticando... (Si schiarisce la voce e prende un espressione arrabbiata.) Che cosa vuoi?-

 

Soddler:- Dimostrare al mondo intero il nostro potere, ovviamente. Gli Stati Uniti non penseranno più di poter governare il mondo per sempre! Per questo abbiamo rapito la figlia del presidente, per darle il nostro potere e poi rimandarla a casa.-

 

Ashley:- Oh, no!-

 

Leon:- Che cosa c’è, Ashley?-

 

Ashley:- Credo che mi abbiano iniettato qualcosa nel collo e che poi abbiano approfittato del fatto che fossi svenuta per fregarmi il gameboy cube!- (Guarda furiosa Soddler.)

 

Soddler (un po’ intimorito):- Non guardare me, non l’ho preso io il tuo gameboy!-

 

Leon:- Che cosa le avete fatto?-

 

Soddler:- Le abbiamo solo iniettato un piccolo regalino. Oh, ci sarà da morire dalle risate quando tornerà a casa da quell’idiota di suo padre! HA, HA, HA, HA HA, HA, HA, HA HA, HA, HA, HA HA, HA, HA, HA HA, HA, HA, HA HA, HA, HA, HA HA, HA, HA, HA HA, HA, HA, HA HA, HA, HA, HA HA, HA, HA, HA HA, HA, HA, HA, HA, HA, HA, HA, HA, HA, HA, HA!!!-

 

Ashley (a Leon):- Senti, chi se ne frega del gameboy, io non ho tempo da perdere! Domani c’è un party a casa della figlia del segretario alla difesa Runsfild e dopodomani c’è una sfilata di moda di Dolce & Gabbana, quindi io devo essere a casa a Washington prima delle sei di domani mattina! Perciò digli di sbrigarsi!-

 

Leon:- Ok... (A Soddler che sta ancora ridendo.) Scusa, non potresti sbrigarti? Ashley ha molte cose da fare e non possiamo perdere altro tempo! Anzi, dovremmo proprio andare!-

 

Soddler (smettendo di ridere):- Cosa? Ah, sì, scusa, faccio in un attimo così poi potete andare... No! Che mi fai dire? Voi non ve ne andate da nessuna parte!-

 

Leon:- E invece sì, c’è un party alla casa di Runsfild domani e...-

 

Soddler (arrabbiandosi):- Basta con queste idiozie! Forse mi sono scordato di dirti, signor Leone Scottato, che abbiano fatto anche a te lo stesso regalino! Quando le Verzas si sveglieranno voi diventerete i miei burattini! Avrò controllo totale delle vostre menti e farete tutto quello che vi dirò!-

 

Leon:- Tutto?-

 

Soddler:- Tutto!-

 

Leon:- Ma tutto tutto?-

 

Soddler:- Tutto tutto!-

 

Leon:- Ma tutto tutto tutto?-

 

Soddler:- Sì, tutto tutto tutto!!! Non ti sembra una via rivoluzionaria per promulgare una fede religiosa e politica?-

 

Leon:- A me sembra più un’invasione aliena!-

 

Soddler (stupito):- Un’invasione aliena?-

 

Leon:- Sì, come nella Guerra dei Mondi.-

 

Soddler (infuriato):- Io odio quel film!!!- (La porta della chiesa si spalanca ed entrano due uomini incappucciati che tengono in mano delle balestre infuocate. Proprio mentre sparano entrambi i loro colpi, Leon afferra Ashley per un polso e si butta fuori dalla chiesa sfondano la vetrata. Le freccie infuocate proseguono nella loro traiettoria, prendono la veste di Soddler sotto le ascelle e lo inchiodano al muro dietro l’altare.)

 

Uomo con la balestra 1:- Ops!-

 

Uomo con la balestra 2:- Scusi capo!-

 

Soddler:- Idioti! Venite subito a liberarmi, razza di impiastri, se non volete che...- (Ma in quel momento la grande S di legno sopra l’altare si sgancia e cade centrando Soddler sulla testa quasi pelata. Il vecchio sviene.)

 

Uomini con la balestra:- Oh, no! Capooo!!!-

 

Mentre quei due cercano di salvare alla meno peggio il loro capo stordito e con il vestito in procinto di andare a fuoco, Leon e Ashley si rialzano fuori fra i cocci della vetrata.

 

Leon:- Non preoccuparti, Ashley! Siamo finiti in questo guaio, ma saremo in grado...-

 

Ashley:- Leooon! Aiutooo!-

 

Leon (correndo verso di lei):- Non preoccuparti, Ashley! Sto arrivando!!-

 

Ashley:- Guarda i miei capelli! È terribile! Me li hai tutti spettinati con quel salto! E ora dove lo trovo un parrucchiere!- (Leon si batte la mano sulla fronte.)

 

L’agente del governo e la figlia del presidente riprendono il loro cammino verso il villaggio. Durante il percorso, Leon viene informato da Ashley di ogni cosa schifosa e fuori moda dell’abbigliamento dei bergamados, i quali ascoltano pure loro molto attenti e alla fine decidono di andare a rifarsi il guardaroba, rinunciando ad eventuali agguati. I due superano il villaggio e a un certo punto vedono un bagliore luminoso nel cielo.

 

Ashley (indicandolo felice):- Guarda: è l’elicottero di salvataggio! (L’elicottero viene colpito da un razzo ed esplode.) Ehm, era l’elicottero di salvataggio...- (Squilla la ricetrasmittente di Leon. Lui risponde.)

 

Ingrid:- Leon, mi spiace, ma temo che l’elicottero sia stato abbattuto.-

 

Leon:- Sì, purtroppo ho visto.-

 

Ingrid:- Ve ne manderemo un altro il più in fretta possibile, ma un po’ più lontano dal villaggio, così non butteranno giù anche questo.- (Mette giù.)

 

Leon e Ashley continuano a camminare, finchè, a un certo punto, si vede di nuovo il bagliore luminoso nel cielo.

 

Ashley (indicandolo felice):- Guarda: è l’elicottero di salvataggio!- (L’elicottero viene colpito da un razzo ed esplode.)

 

Leon:- Comincio a credere che tu porti un po’ di iella!- (Squilla la ricetrasmittente, Leon risponde.)

 

Ingrid:- Mi spiace, hanno fatto fuori anche questo!-

 

Leon:- Già...-

 

Ingrid:- Per adesso non riusciremo a mandarvene più, devi cercare un posto dove passare la notte.-

 

Leon:- Casa tua non sarebbe male...-

 

Ingrid:- Leon, vaff...- (Leon mette giù in fretta. Ashley lo guarda scuotendo la testa.)

 

Leon:- Eh, quante storie! Non si può neanche scherzare!-

 

I due si rimettono in cammino, ma si trovano di fronte una folla di bergamados piromani inferociti. Corrono indietro, ma altri stanno arrivando anche da quella parte. Perciò Leon e Ashley vanno veloci a rifugiarsi in una baracca lì vicino. Entrano e Leon chiude subito la porta.

 

Gigi (dall’altra parte della stanza):- Oh Leone! (Lancia una trave di legno prendendo Leon in piena fronte e buttandolo a terra.) Ops, scusa...-

 

Leon (massaggiandosi la fronte):- Ahia! Gigi! Ma sei deficiente? Che male!- (Leon si rialza e usa la sbarra per riforzare la porta.)

 

Gigi:- L’è piccino il mondo, eh? (Guardando Ashley.) E lei le dev’esse la citta del presidente. Maremma ‘he bona! L’ha du’ bocce ‘he paiono la cupola di Domo!-

 

Ashley:- Ma oh! Che maleducato! Come si permette di parlarmi in quel modo, Leon?-

 

Leon:- Eh, è fatto così...-

 

Gigi:- Sì, io ‘un ho e’ peli sulla lingua! Eppoi l’era un ‘omplimento! Ma ‘he sbadato, non ci s’è manco presentati, io mi ‘hiamo Gigi Mattino, e tu pottina d’un’amerigana?-

 

Ashley:- Io sono Ashley Groan, la figlia del Presidente degli Stati Uniti, e ho un disperato bisogno di un parrucchiere!- (Si guarda istericamente i capelli.)

 

Gigi (a Leon):- Ma lei l’è sana?-

 

Leon:- Sì, è normale: domani deve andare a un party e allora non vuole fare brutta figura.-

 

Gigi:- Ma te tu s’è più duro dei Sammoresi! Maremma ‘he strullo ‘he tu sei! Io volevo dì se l’era stato iniettato qualhosa anche a lei!-

 

Leon:- No, sta bene.-

 

Gigi:- Mmm, ‘un importa. Tanto prima di diventà ‘ome quegli zozzi buzzoni ci vole un po’. Lei l’era nella ‘hiesa, vero? Hai ‘onosciuto el sofech allora?-

 

Leon:- Chi?-

 

Gigi:- Soddler, ma qui tutti lo ‘hiamano anche el sofech, ‘he vo’ dì uggioso, asfissiante. Infatti ogni volta ‘he si presenta dice sempre “se proprio devi saperlo, il mio nome è” e parte ‘on una serie infinita di nomi ‘he un si pole pronunciare nè rihordare!-

 

Ashley (guardando fuori dalla finestra):- Leon! I mostri fuori moda!- (Infatti i bergamados si sono avvicinati alla capanna agitando le torce e stanno cominciando a sbattere le mani sulla porta e sulle finestre.)

 

Leon:- Ashley, al piano di sopra!- (Ashley corre di sopra.)

 

Gigi (estraendo la pistola):- Ohèi! L’è ‘l momento di giohare!-

 

Leon (estraendo una scacchiera):- Preferisci gli scacchi o la dama?-

 

Gigi (guardandolo con gli occhi fuori dalle orbite):- Ma te tu se’ più tondo dell’O di Giotto! Maremma maiala! (Un bergamados sfonda la finestra e corre verso Leon agitando la torcia.) Attento strullo!- (Leon si volta di scatto e spacca la scacchiera in testa al bergamados.)

 

Leon (estraendo anche lui la pistola):- Ma potresti essere più chiaro, Gigi? Insomma, questo non è mica un gioco!-

 

Gigi:- Invece sì, nel mio paese ce l’hanno tutti i cittini! Residente Male, un gioho stupendo! Una vera fihata!- (Intanto i bergamados continuano ad entrare.)

 

Leon:- Me ne parlerai un’altra volta! (Spara un colpo verso un uomo con il forcone, ma lo manca, prendendo in pieno un ciuffo di capelli sporgente di Gigi.) Ops, scusa...-

 

Gigi (toccandosi i capelli fumanti):- Oh, bischero! Ancora un po’ e mi prendevi la ‘apa! Miseria ‘ane!- (Si lancia contro Leon e gli tira un ceffone. Leon risponde con un cazzotto e cominciano a pestarsi. I bergamados li guardano un po’ stupiti.)

 

Uomo con il forcone:- Oì, vuölter scüzì...- [trad: Ehi, scusate...] (Leon e Gigi smettono un attimo di picchiarsi.)

 

Leon:- Che c’è?-

 

Gigi:- ‘osa voi?-

 

Uomo con il forcone:- Vuölter püdiresef ciamà la s’cèta? Nur üriem dumandà ga ‘nduè i sa trùa i estìc da Dòls e Gabanòt.- [trad: Potreste chiamare la ragazza? Volevamo domandarle dove si trovano i vestiti di Dolce e Capanno (NdA: gabanòt vuol dire capanno, ma è l’unica parola simile a Gabbana in tutto il dialetto bergamasco).]

 

Leon (a Gigi):- Che ha detto?-

 

Gigi:- Non vorrei dì ‘na ‘azzata, ma me sembra ‘he vogliano ‘omprà li vestiti di Dolce e Gabban e voglian ‘hiedere alla pottina indove stan li negozi.-

 

Tutti i bergamados:- Nur ürèsem Dòls e Gabanòt!- [trad: Vogliamo Dolce e Capanno!]

 

Gigi:- Sì, l’è proprio ‘osì!-

 

Mentre Leon chiama Ashley al piano di sotto per dare le indicazioni ai bergamados, Ida sta venendo anche lei alla capanna e ovviamente sta ancora parlando al cellulare con Anne.

 

Ida:- E poi Scientology! Insomma, se proprio mi dovrò sposare, almeno non in una chiesa di quei pazzi! Che figura ci farei?... Cosa? Te l’ho già detto: non mi ricordo bene com’era il tuo vestito di damigella! Mi sembra fosse azzurro, ma ti pare che potevo prestarci attenzione? Stavo per sposarmi con quella noia di uomo che è Weskor! Pensa che vita: tutto il tempo a pensare ai virus e a come conquistare il mondo!... No, Leon non sarebbe meglio! Che vuol dire che ho sognato che mi baciava? Era un incubo, Anne! Sì, scherza quanto vuoi... Senti, ti richiamo dopo, ora ho da fare. Ciao! (Ida è arrivata di fronte a un bivio. Ci sono due cartelli: su quello a destra c’è scritto “bergamados”, mentre su quello a sinistra “el sach da gras”.) Hum, qualcosa mi dice che è meglio a destra...-

 

Ida prende la strada a destra. Dopo un po’ che cammina, da una casa salta fuori una donna con la motosega. Ida imbraccia veloce la doppietta.

 

Donna con la motosega:- Moër roia! Me ta ‘nsegne a scületà ‘mè ‘na pütana e a sedur el me om!- [trad: Muori donnaccia! Ti insegno io a sculettare come una donna di facili costumi e a sedurre mio marito!-]

 

Ida (stupita):- Cosa?- (Dalla casa esce anche un uomo con la motosega.)

 

Uomo con la motosega (alla donna con la motosega):- No! Non la màsa! Me ne sò ‘nemuràt!- [trad: No! Non l’ammazzare! Me ne sono innamorato!]

 

Donna con la motosega:- Porco traditùr! Le ‘sa ‘l gh’à pö da me?- [trad: Porco traditore! Lei cos’ha più di me?]

 

Uomo con la motosega:- Le ‘l è ‘na bela figa!- [La traduzione è inutile.]

 

Donna con la motosega:- Sciopa strons!- [Anche qui non serve.] (La donna con la motosega attacca l’uomo con la motosega e gli taglia la testa. Ida ne approfitta per scappare.)

 

Nel frattempo nella capanna i bergamados se ne sono andati, diretti tutti alla Rinascente di Milano. Gigi, Leon e Ashley sono al piano terra.

 

Gigi:- Bona! Ora ‘he si fa?-

 

Leon:- Noi non abbiamo altra scelta che continuare a muoverci.-

 

Gigi:- Allora ‘un vengo ‘on voi. Ho perso ‘na ‘osa. Voi ite pure avanti.- (Esce dalla porta.)

 

Leon:- Gigi!-

 

Gigi (da fuori):- Ci si vede Leone! Valeriooo!!!-

 

Leon:- Valerio? E chi è questo Valerio?-

 

Ashley (piuttosto alterata):- Chi se ne frega di quell’idiota! Ti ricordo che io non ho tempo da perdere, perciò muoviamoci!!!-

 

Leon, atterrito, obbedisce prontamente. Intanto Gigi incontra una ben nota donna in rosso...

 

Gigi (a Ida):- Ciao, bella cihala! ‘he c’hai il fumo? (Ida lo fissa gelida con le braccia incrociate.) E ‘he tu c’hai? Ho ‘apito: ‘un riesci a parlà perchè l’erano anni ‘he ‘un vedevi un figo ‘ome me! Lo so, mi ‘apita spesso con le donne. Anche tu però sei bona! Maremma se lo sei...- (Allunga la mano per sfiorarle la guancia, ma Ida gliela afferra e comincia a torcergliela.)

 

Ida:- Se non vuoi che ti spezzi il polso ti conviene smetterla di dire cazzate!-

 

Gigi:- AHIAAA! Va bene, va bene! La smetto!- (Ida gli lascia la mano e gli punta fulminea una pistola in fronte.)

 

Ida:- Adesso per semplicità tu risponderai solo sì o no. Capito?-

 

Gigi (cominciando a sudare freddo):- Sì...- 

 

Ida:- Sei tu Gigi Mattino?-

 

Gigi:- Sì.-

 

Ida:- Hai trovato il campione di Verzas?-

 

Gigi:- Non ancora, ma ora vo’ a prenderlo!-

 

Ida:- Hai incontrato un americano di nome Leon?-

 

Gigi:- Ah, sì, l’è un po’ un bischero, ma mi sta simpatiho...-

 

Ida (fissandolo con uno sguardo spietato):- Zitto! E ora l’ultima domanda, veramente importante: rispondi bene se ci tieni alla tua vita. Hai mai aiutato Leon Scottat Kennedy a salvarsi?- (Gigi rimane un attimo in silenzio e riflette.)

 

Pensieri di Gigi:- Maremma maiala! Devo dì ‘na ‘osa intelligente o questa m'ammazza! Mi sa ‘he Leon ‘un le garba miha tanto! ‘osa diho???... Però ‘he belle tette ‘he c’ha! No! Non devo dì questo sennò bonanotte! Una ‘osa intelligente, una ‘osa intelligente!!-

 

Gigi:- La somma dei quadrati ‘ostruiti su ‘ateti è uguale al quadrato ‘ostruito sull’ipotenusa.-

 

Ida (premendogli la pistola sulla fronte):- Cosa diavolo c’entra???-

 

Pensieri di Gigi:- D’accordo, l’era una ‘osa intelligente, ma non c’entrava un tubo! Devo dì qualcos’altro!... Ma ‘he belle tette! No! Pensa, pensa! Belle tette! No! Pensa! Belle tette! Basta! Pensa, pensa, pensa!!!-

 

Gigi:- Belle tette!-

 

Pensieri di Gigi:- E mò son fritto...- (Tutto accade in una frazione di secondo: Ida lo guarda infuriata, fa per premere sul grilletto, ma poi gli tira semplicemente un fortissimo pugno nell’occhio destro sbattendolo a terra.)

 

Ida:- Ringrazia che Weskor mi ha detto che ci servi vivo! Adesso sparisci e non farti più vedere senza il campione! E non provare più a dire quello che hai detto nè ad aiutare quel maiale di Leon o andrai a fargli compagnia sottoterra!- (Gigi si rialza e scappa via.)

 

Pensieri di Gigi:- Anche stavolta c'ho avuto proprio un gran ‘ulo!-

 

 

Ringraziamenti:

 

@Suikotsu: Spero tu abbia riso altrettanto anche in questo!

 

@utada_hikaru: No, ad Haunting Ground non ho giocato. Sì, Leon è fortunato al gioco, ma con le donne mica tanto, non trovi?

 

@nueblackcrowfriend: Ho aggiornato, hai visto? Stai bono, che se mi si mette fretta poi non mi vengono bene le cose! Comunque sì, lo trattano un po’ tutte male. Ma quella che sparisce è Claire Redfield, non so se lui abbia mai conosciuto Jill...

 

@BaschVR: Bah, non so. Temo che tu sia bravo solo con le maledizioni... Speriamo di fare almeno ambo!

 

@AnimaDannata: Non ti preoccupare, io non ti sfido di certo! Anzi, ti prego perdonarmi un attimo per la figura da scemo che ho fatto fare a Gigi... Ma ci stava troppo bene!

 

@Ashley Snape: Con un po’ di ritardo, ma continuo, non ti preoccupare.

 

E ora... Le misteriose parole di Gigi! Cioè traduzione dal toscano:

 

Pottina=una che se la tira tanto e fa la superiore.

 

Esse’ più duro dei Sammoresi=Esse’ più tondo dell’O di Giotto=Essere totalmente idiota.

 

Valeriooo=parola magica utilizzata da chi stava cercando il fumo nel pratone delle Cascine.

 

Cihala=ragazza piacente. (Gigi:- Mi sa ‘he dovrai alzare il rating, in realtà vo’ dì proprio f...- Autore (tappandogli al bocca):- Si capisce, non ti preoccupare! Arrivederci a tutti al prossimo cap!- Soddler:- Ma ricordatevi di commentare!-)

 

   
 
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