CAPITOLO NOVE: SODDLER EL
SOFECH
Leon entra nella chiesa. Si ritrova in una piccola
navata gotica divisa dalle navatelle laterali da quattro colonne con funzioni
strutturali, dette paraste. Ma questa spiegazione è inutile, visto che Leon non
ha mai capito niente di storia dell’arte. All’opposto dell’ingresso si vede un altare sopra il quale è appesa alla parete
una grande S di legno attorniata da numerose scritte votive e frasi celebri del
tipo: “Soddler trionferà”, “Via i terroni da casa nostra”, “I rituali celtici
non sono male, ma la Verzas è meglio”, “Evviva la polenta taragna!” e “Questa
legge qua è una porcata”. Leon entra in una delle navatelle e sale una scala,
arrivando al piano di sopra. Lì trova un pannello di controllo per muovere delle
luci in modo da formare l’immagine di qualcosa in un cerchio sopra la grande S
di legno. Non può andare oltre perchè delle sbarre bloccano il passaggio.
Leon (osservando i tasti):-
Suppongo di dover risolvere questo enigma per poter passare. È tutta una
questione di abilità e intelligenza, ci metterò un attimo! (Dopo mezz’ora di
tentativi Leon è riuscito a far comparire nel cerchio una spirale un po’
sbilenca, il simbolo dell’infinito, il π, uno scorfano, un uomo con la
motosega, un tirannosauro, il marchio dell’Esselunga, il mercante che
sghignazza, la scritta “Ma sei proprio ritardato, eh?” e infine la Z di Zorro.
Poi il macchinario non ce la fa più, si surriscalda ed esplode. Le sbarre si
sollevano.) Beh, in un modo o nell’altro ce l’ho fatta...-
Prosegue nello stretto corridoio e arriva ad un porta.
La apre delicatamente. Appena mette la testa dentro intravede una figura
femminile dai capelli biondi.
Leon (entrando felice):-
Ashley! Finalment... (Ashley lo colpisce in testa con una sedia.) Ahia! Ma che
fai?-
Ashley:- Via, mostro fuori
moda! Non ti avvicinare!-
Leon (avvicinandosi piano):- Ashley,
calmati! Non sono uno di loro! Non ti ricordi? Sono L...- (Ashley gli lancia
contro una sbarra di legno, colpendolo ancora in testa. Leon rimane un attimo
stordito e la ragazza ne approfitta per tirargli un tremendo calcio nelle
palle. Leon si accascia a terra rantolando per il dolore.)
Ashley (mostrando i pugni):-
Allora ne hai abbastanza?-
Leon (rialzandosi piano, con
una mano su ciò che resta dei suoi genitali):- Ooh, sì... Tregua! Basta
legnate! Sono Leon, ricordi?-
Ashley (abbassando i pugni,
pensierosa):- Leon... Ah, già, sei quell’imbecille che mio padre mi aveva messo
alle costole!-
Leon:- Esatto, sono io.
Infatti sono venuto a salvarti per ordine del Presidente.-
Ashley:- Davvero? Allora
sbrigati!!! Non ho tempo da perdere, sai? Ho l’agenda piena per tutta la
settimana e non posso mancare a tutte le sfilate di moda e i party a cui sono
stata invitata! Che figura ci farei??-
Leon (un po’ spaventato):-
Ok, andiamo... (Squilla la ricetrasmittente. Leon risponde.) Ingrid, sono
riuscito a trovare Ashley!-
Ingrid:- Bel lavoro, Leon!
Ma... Che ti è successo?- (Leon infatti ha due enormi bernoccoli in testa,
dovuti alle legnate di Ashley.)
Leon:- Ho dovuto combattere
contro cinquanta guardie armate di mazze chiodate, prima di riuscire a
liberarla!-
Ingrid:- Sarà... Adesso
mandiamo un elicottero a prendervi, torna al villaggio.-
Leon:- Ok, comincia già a
prenotare dal messicano per domani sera!-
Ingrid:- Ma la vuoi
piantare???- (Riattacca incavolatissima.)
Leon:- Ma che le prende?
Arrabbiarsi così... Che le ho fatto?-
Ashley:- La tormenti di
continuo quando è chiaro che nessuna donna uscirebbe con un babbeo come te.-
Leon:- Era una domanda
retorica! Non c’era bisogno di rispondere! E adesso muoviamoci!-
I due ripercorrono il corridoio e scendono dalle
scale. Cioè, Leon scende, Ashley si butta cascandogli sulla schiena e facendolo
cadere a terra lungo disteso.
Ashley:- Oh, ma insomma!
Avresti dovuto prendermi fra le tue forti braccia, no?-
Leon:- Lo terrò a mente per
la prossima volta... Ti potresti togliere dalle mie spalle adesso? (Ashley si
alza e Leon si tira su borbottando sottovoce.) Ecco cosa vuol dire falsa
magra... Ma quanto pesa?- (Escono insieme dalla navatella e in quel momento un
uomo vecchio, con pochi capelli in testa e un vestito lungo blu con cappuccio arriva
di fianco all’altare da sinistra. Sul petto porta un grosso ciondolo d’oro a
forma di S, ha le dita piene di anelli e stringe uno strano bastone nella mano
destra.)
Soddler:- La ragazza viene
con me.-
Leon:- E tu chi sei?-
Soddler:- Se proprio devi
saperlo, il mio nome è Osmundo Oberto Dagoberto Ugoberto Gisalberto Lamberto
Teodeberto Bertoldo Teodone Teobaldo Gaidulfo Ragimperto Ariperto Mangifredo
Arduino Lanfranco Eberardo Arialdo Arnolfo Arnaldo Soddler. Ma gli amici mi
chiamano semplicemente Soddler.-
Leon:- E ci credo!-
Soddler:- Io sono il capo di
questa bella comunità religiosa.- (Indica con un gesto teatrale la grande S
sopra di lui.)
Leon:- Perchè quel simbolo,
scusa?-
Soddler:- Ma sei proprio cretino!
Secondo te? S per Soddler, no?-
Leon:- Ah, ecco perchè lo
porti anche al collo... Però, senza offesa, con quel ciondolo e tutti quegli
anelli sembri un po’ un tamarro!-
Soddler (un po’ arrabbiato):-
Sarai vestito bene te, signor Leone Scottato!-
Ashley:- Fra tutti e due non
so chi sia peggio in fatto di moda...-
Leon:- Prima avevo una bella
giacca, ma qualcuno me l’ha rubata.-
Soddler:- Doveva avere un
pessimo gusto, chiunque fosse... Ma adesso non importa, ci stiamo perdendo in
inutili chiacchere! Non mi chiedi cosa voglio?-
Leon:- Ah, sì! Me lo stavo
dimenticando... (Si schiarisce la voce e prende un espressione arrabbiata.) Che
cosa vuoi?-
Soddler:- Dimostrare al mondo
intero il nostro potere, ovviamente. Gli Stati Uniti non penseranno più di
poter governare il mondo per sempre! Per questo abbiamo rapito la figlia del
presidente, per darle il nostro potere e poi rimandarla a casa.-
Ashley:- Oh, no!-
Leon:- Che cosa c’è, Ashley?-
Ashley:- Credo che mi abbiano
iniettato qualcosa nel collo e che poi abbiano approfittato del fatto che fossi
svenuta per fregarmi il gameboy cube!- (Guarda furiosa Soddler.)
Soddler (un po’ intimorito):-
Non guardare me, non l’ho preso io il tuo gameboy!-
Leon:- Che cosa le avete
fatto?-
Soddler:- Le abbiamo solo
iniettato un piccolo regalino. Oh, ci sarà da morire dalle risate quando
tornerà a casa da quell’idiota di suo padre! HA, HA, HA, HA HA, HA, HA, HA HA,
HA, HA, HA HA, HA, HA, HA HA, HA, HA, HA HA, HA, HA, HA HA, HA, HA, HA HA, HA, HA,
HA HA, HA, HA, HA HA, HA, HA, HA HA, HA, HA, HA, HA, HA, HA, HA, HA, HA, HA,
HA!!!-
Ashley (a Leon):- Senti, chi se
ne frega del gameboy, io non ho tempo da perdere! Domani c’è un party a casa
della figlia del segretario alla difesa Runsfild e dopodomani c’è una sfilata
di moda di Dolce & Gabbana, quindi io devo essere a casa a Washington prima
delle sei di domani mattina! Perciò digli di sbrigarsi!-
Leon:- Ok... (A Soddler che
sta ancora ridendo.) Scusa, non potresti sbrigarti? Ashley ha molte cose da fare
e non possiamo perdere altro tempo! Anzi, dovremmo proprio andare!-
Soddler (smettendo di
ridere):- Cosa? Ah, sì, scusa, faccio in un attimo così poi potete andare...
No! Che mi fai dire? Voi non ve ne andate da nessuna parte!-
Leon:- E invece sì, c’è un
party alla casa di Runsfild domani e...-
Soddler (arrabbiandosi):-
Basta con queste idiozie! Forse mi sono scordato di dirti, signor Leone
Scottato, che abbiano fatto anche a te lo stesso regalino! Quando le Verzas si
sveglieranno voi diventerete i miei burattini! Avrò controllo totale delle
vostre menti e farete tutto quello che vi dirò!-
Leon:- Tutto?-
Soddler:- Tutto!-
Leon:- Ma tutto tutto?-
Soddler:- Tutto tutto!-
Leon:- Ma tutto tutto tutto?-
Soddler:- Sì, tutto tutto
tutto!!! Non ti sembra una via rivoluzionaria per promulgare una fede religiosa
e politica?-
Leon:- A me sembra più
un’invasione aliena!-
Soddler (stupito):-
Un’invasione aliena?-
Leon:- Sì, come nella Guerra
dei Mondi.-
Soddler (infuriato):- Io odio
quel film!!!- (La porta della chiesa si spalanca ed entrano due uomini
incappucciati che tengono in mano delle balestre infuocate. Proprio mentre
sparano entrambi i loro colpi, Leon afferra Ashley per un polso e si butta
fuori dalla chiesa sfondano la vetrata. Le freccie infuocate proseguono nella
loro traiettoria, prendono la veste di Soddler sotto le ascelle e lo inchiodano
al muro dietro l’altare.)
Uomo con la balestra 1:-
Ops!-
Uomo con la balestra 2:-
Scusi capo!-
Soddler:- Idioti! Venite
subito a liberarmi, razza di impiastri, se non volete che...- (Ma in quel
momento la grande S di legno sopra l’altare si sgancia e cade centrando Soddler
sulla testa quasi pelata. Il vecchio sviene.)
Uomini con la balestra:- Oh,
no! Capooo!!!-
Mentre quei due cercano di salvare alla meno peggio il
loro capo stordito e con il vestito in procinto di andare a fuoco, Leon e
Ashley si rialzano fuori fra i cocci della vetrata.
Leon:- Non preoccuparti,
Ashley! Siamo finiti in questo guaio, ma saremo in grado...-
Ashley:- Leooon! Aiutooo!-
Leon (correndo verso di
lei):- Non preoccuparti, Ashley! Sto arrivando!!-
Ashley:- Guarda i miei
capelli! È terribile! Me li hai tutti spettinati con quel salto! E ora dove lo
trovo un parrucchiere!- (Leon si batte la mano sulla fronte.)
L’agente del governo e la figlia del presidente
riprendono il loro cammino verso il villaggio. Durante il percorso, Leon viene
informato da Ashley di ogni cosa schifosa e fuori moda dell’abbigliamento dei
bergamados, i quali ascoltano pure loro molto attenti e alla fine decidono di
andare a rifarsi il guardaroba, rinunciando ad eventuali agguati. I due superano
il villaggio e a un certo punto vedono un bagliore luminoso nel cielo.
Ashley (indicandolo felice):-
Guarda: è l’elicottero di salvataggio! (L’elicottero viene colpito da un razzo
ed esplode.) Ehm, era l’elicottero di salvataggio...- (Squilla la
ricetrasmittente di Leon. Lui risponde.)
Ingrid:- Leon, mi spiace, ma
temo che l’elicottero sia stato abbattuto.-
Leon:- Sì, purtroppo ho
visto.-
Ingrid:- Ve ne manderemo un
altro il più in fretta possibile, ma un po’ più lontano dal villaggio, così non
butteranno giù anche questo.- (Mette giù.)
Leon e Ashley continuano a camminare, finchè, a un
certo punto, si vede di nuovo il bagliore luminoso nel cielo.
Ashley (indicandolo felice):-
Guarda: è l’elicottero di salvataggio!- (L’elicottero viene colpito da un razzo
ed esplode.)
Leon:- Comincio a credere che
tu porti un po’ di iella!- (Squilla la ricetrasmittente, Leon risponde.)
Ingrid:- Mi spiace, hanno
fatto fuori anche questo!-
Leon:- Già...-
Ingrid:- Per adesso non
riusciremo a mandarvene più, devi cercare un posto dove passare la notte.-
Leon:- Casa tua non sarebbe
male...-
Ingrid:- Leon, vaff...- (Leon
mette giù in fretta. Ashley lo guarda scuotendo la testa.)
Leon:- Eh, quante storie! Non
si può neanche scherzare!-
I due si rimettono in cammino, ma si trovano di fronte
una folla di bergamados piromani inferociti. Corrono indietro, ma altri stanno
arrivando anche da quella parte. Perciò Leon e Ashley vanno veloci a rifugiarsi
in una baracca lì vicino. Entrano e Leon chiude subito la porta.
Gigi (dall’altra parte della
stanza):- Oh Leone! (Lancia una trave di legno prendendo Leon in piena fronte e
buttandolo a terra.) Ops, scusa...-
Leon (massaggiandosi la
fronte):- Ahia! Gigi! Ma sei deficiente? Che male!- (Leon si rialza e usa la
sbarra per riforzare la porta.)
Gigi:- L’è piccino il mondo,
eh? (Guardando Ashley.) E lei le dev’esse la citta del presidente. Maremma ‘he
bona! L’ha du’ bocce ‘he paiono la cupola di Domo!-
Ashley:- Ma oh! Che
maleducato! Come si permette di parlarmi in quel modo, Leon?-
Leon:- Eh, è fatto così...-
Gigi:- Sì, io ‘un ho e’ peli
sulla lingua! Eppoi l’era un ‘omplimento! Ma ‘he sbadato, non ci s’è manco
presentati, io mi ‘hiamo Gigi Mattino, e tu pottina d’un’amerigana?-
Ashley:- Io sono Ashley
Groan, la figlia del Presidente degli Stati Uniti, e ho un disperato bisogno di
un parrucchiere!- (Si guarda istericamente i capelli.)
Gigi (a Leon):- Ma lei l’è
sana?-
Leon:- Sì, è normale: domani
deve andare a un party e allora non vuole fare brutta figura.-
Gigi:- Ma te tu s’è più duro
dei Sammoresi! Maremma ‘he strullo ‘he tu sei! Io volevo dì se l’era stato
iniettato qualhosa anche a lei!-
Leon:- No, sta bene.-
Gigi:- Mmm, ‘un importa.
Tanto prima di diventà ‘ome quegli zozzi buzzoni ci vole un po’. Lei l’era
nella ‘hiesa, vero? Hai ‘onosciuto el sofech allora?-
Leon:- Chi?-
Gigi:- Soddler, ma qui tutti
lo ‘hiamano anche el sofech, ‘he vo’ dì uggioso, asfissiante. Infatti ogni volta
‘he si presenta dice sempre “se proprio devi saperlo, il mio nome è” e parte
‘on una serie infinita di nomi ‘he un si pole pronunciare nè rihordare!-
Ashley (guardando fuori dalla
finestra):- Leon! I mostri fuori moda!- (Infatti i bergamados si sono
avvicinati alla capanna agitando le torce e stanno cominciando a sbattere le
mani sulla porta e sulle finestre.)
Leon:- Ashley, al piano di
sopra!- (Ashley corre di sopra.)
Gigi (estraendo la pistola):-
Ohèi! L’è ‘l momento di giohare!-
Leon (estraendo una
scacchiera):- Preferisci gli scacchi o la dama?-
Gigi (guardandolo con gli
occhi fuori dalle orbite):- Ma te tu se’ più tondo dell’O di Giotto! Maremma
maiala! (Un bergamados sfonda la finestra e corre verso Leon agitando la
torcia.) Attento strullo!- (Leon si volta di scatto e spacca la scacchiera in
testa al bergamados.)
Leon (estraendo anche lui la
pistola):- Ma potresti essere più chiaro, Gigi? Insomma, questo non è mica un
gioco!-
Gigi:- Invece sì, nel mio
paese ce l’hanno tutti i cittini! Residente Male, un gioho stupendo! Una
vera fihata!- (Intanto i bergamados continuano ad entrare.)
Leon:- Me ne parlerai
un’altra volta! (Spara un colpo verso un uomo con il forcone, ma lo manca,
prendendo in pieno un ciuffo di capelli sporgente di Gigi.) Ops, scusa...-
Gigi (toccandosi i capelli
fumanti):- Oh, bischero! Ancora un po’ e mi prendevi la ‘apa! Miseria ‘ane!-
(Si lancia contro Leon e gli tira un ceffone. Leon risponde con un cazzotto e
cominciano a pestarsi. I bergamados li guardano un po’ stupiti.)
Uomo con il forcone:- Oì, vuölter scüzì...- [trad: Ehi, scusate...] (Leon e Gigi
smettono un attimo di picchiarsi.)
Leon:-
Che c’è?-
Gigi:-
‘osa voi?-
Uomo
con il forcone:- Vuölter püdiresef ciamà la s’cèta? Nur üriem dumandà ga ‘nduè i sa trùa i estìc da
Dòls e Gabanòt.- [trad: Potreste chiamare la ragazza? Volevamo domandarle dove
si trovano i vestiti di Dolce e Capanno (NdA: gabanòt vuol dire capanno, ma è
l’unica parola simile a Gabbana in tutto il dialetto bergamasco).]
Leon
(a Gigi):- Che ha detto?-
Gigi:-
Non vorrei dì ‘na ‘azzata, ma me sembra ‘he vogliano ‘omprà li vestiti di Dolce
e Gabban e voglian ‘hiedere alla pottina indove stan li negozi.-
Tutti
i bergamados:- Nur ürèsem Dòls e Gabanòt!- [trad: Vogliamo Dolce e Capanno!]
Gigi:-
Sì, l’è proprio ‘osì!-
Mentre Leon chiama Ashley al
piano di sotto per dare le indicazioni ai bergamados, Ida sta venendo anche lei
alla capanna e ovviamente sta ancora parlando al cellulare con Anne.
Ida:-
E poi Scientology! Insomma, se proprio mi dovrò sposare, almeno non in una
chiesa di quei pazzi! Che figura ci farei?... Cosa? Te l’ho già detto: non mi
ricordo bene com’era il tuo vestito di damigella! Mi sembra fosse azzurro, ma
ti pare che potevo prestarci attenzione? Stavo per sposarmi con quella noia di
uomo che è Weskor! Pensa che vita: tutto il tempo a pensare ai virus e a come
conquistare il mondo!... No, Leon non sarebbe meglio! Che vuol dire che ho
sognato che mi baciava? Era un incubo, Anne! Sì, scherza quanto vuoi... Senti,
ti richiamo dopo, ora ho da fare. Ciao! (Ida è arrivata di fronte a un bivio.
Ci sono due cartelli: su quello a destra c’è scritto “bergamados”, mentre su
quello a sinistra “el sach da gras”.) Hum, qualcosa mi dice che è meglio a
destra...-
Ida prende la strada a
destra. Dopo un po’ che cammina, da una casa salta fuori una donna con la
motosega. Ida imbraccia veloce la doppietta.
Donna
con la motosega:- Moër roia! Me ta ‘nsegne a scületà ‘mè ‘na pütana e a sedur
el me om!- [trad: Muori donnaccia! Ti insegno io a sculettare come una donna di
facili costumi e a sedurre mio marito!-]
Ida
(stupita):- Cosa?- (Dalla casa esce anche un uomo con la motosega.)
Uomo
con la motosega (alla donna con la motosega):- No! Non la màsa! Me ne sò
‘nemuràt!- [trad: No! Non l’ammazzare! Me ne sono innamorato!]
Donna
con la motosega:- Porco traditùr! Le ‘sa ‘l gh’à pö da me?- [trad: Porco
traditore! Lei cos’ha più di me?]
Uomo
con la motosega:- Le ‘l è ‘na bela figa!- [La traduzione è inutile.]
Donna
con la motosega:- Sciopa strons!- [Anche qui non serve.] (La donna con la
motosega attacca l’uomo con la motosega e gli taglia la testa. Ida ne
approfitta per scappare.)
Nel frattempo nella capanna
i bergamados se ne sono andati, diretti tutti alla Rinascente di Milano. Gigi,
Leon e Ashley sono al piano terra.
Gigi:-
Bona! Ora ‘he si fa?-
Leon:-
Noi non abbiamo altra scelta che continuare a muoverci.-
Gigi:-
Allora ‘un vengo ‘on voi. Ho perso ‘na ‘osa. Voi ite pure avanti.- (Esce dalla
porta.)
Leon:-
Gigi!-
Gigi
(da fuori):- Ci si vede Leone! Valeriooo!!!-
Leon:-
Valerio? E chi è questo Valerio?-
Ashley
(piuttosto alterata):- Chi se ne frega di quell’idiota! Ti ricordo che io non
ho tempo da perdere, perciò muoviamoci!!!-
Leon, atterrito, obbedisce
prontamente. Intanto Gigi incontra una ben nota donna in rosso...
Gigi
(a Ida):- Ciao, bella cihala! ‘he c’hai il fumo? (Ida lo fissa gelida con le braccia incrociate.) E ‘he
tu c’hai? Ho ‘apito: ‘un riesci a parlà perchè l’erano anni ‘he ‘un vedevi un
figo ‘ome me! Lo so, mi ‘apita spesso con le donne. Anche tu però sei bona!
Maremma se lo sei...- (Allunga la mano per sfiorarle la guancia, ma Ida gliela
afferra e comincia a torcergliela.)
Ida:- Se non vuoi che ti
spezzi il polso ti conviene smetterla di dire cazzate!-
Gigi:- AHIAAA! Va bene, va
bene! La smetto!- (Ida gli lascia la mano e gli punta fulminea una pistola in
fronte.)
Ida:- Adesso per semplicità
tu risponderai solo sì o no. Capito?-
Gigi (cominciando a sudare
freddo):- Sì...-
Ida:- Sei tu Gigi Mattino?-
Gigi:- Sì.-
Ida:- Hai trovato il campione
di Verzas?-
Gigi:- Non ancora, ma ora vo’
a prenderlo!-
Ida:- Hai incontrato un
americano di nome Leon?-
Gigi:- Ah, sì, l’è un po’ un
bischero, ma mi sta simpatiho...-
Ida (fissandolo con uno
sguardo spietato):- Zitto! E ora l’ultima domanda, veramente importante:
rispondi bene se ci tieni alla tua vita. Hai mai aiutato Leon Scottat Kennedy a
salvarsi?- (Gigi rimane un attimo in silenzio e riflette.)
Pensieri di Gigi:- Maremma
maiala! Devo dì ‘na ‘osa intelligente o questa m'ammazza! Mi sa ‘he Leon
‘un le garba miha tanto! ‘osa diho???... Però ‘he belle tette ‘he c’ha! No! Non
devo dì questo sennò bonanotte! Una ‘osa intelligente, una ‘osa intelligente!!-
Gigi:- La somma dei quadrati
‘ostruiti su ‘ateti è uguale al quadrato ‘ostruito sull’ipotenusa.-
Ida (premendogli la pistola
sulla fronte):- Cosa diavolo c’entra???-
Pensieri di Gigi:- D’accordo,
l’era una ‘osa intelligente, ma non c’entrava un tubo! Devo dì qualcos’altro!...
Ma ‘he belle tette! No! Pensa, pensa! Belle tette! No! Pensa! Belle tette!
Basta! Pensa, pensa, pensa!!!-
Gigi:- Belle tette!-
Pensieri di Gigi:- E mò son
fritto...- (Tutto accade in una frazione di secondo: Ida lo guarda infuriata,
fa per premere sul grilletto, ma poi gli tira semplicemente un fortissimo pugno
nell’occhio destro sbattendolo a terra.)
Ida:- Ringrazia che Weskor mi
ha detto che ci servi vivo! Adesso sparisci e non farti più vedere senza il
campione! E non provare più a dire quello che hai detto nè ad aiutare quel
maiale di Leon o andrai a fargli compagnia sottoterra!- (Gigi si rialza e
scappa via.)
Pensieri di Gigi:- Anche
stavolta c'ho avuto proprio un gran ‘ulo!-
Ringraziamenti:
@Suikotsu: Spero tu abbia
riso altrettanto anche in questo!
@utada_hikaru: No, ad
Haunting Ground non ho giocato. Sì, Leon è fortunato al gioco, ma con le donne
mica tanto, non trovi?
@nueblackcrowfriend: Ho
aggiornato, hai visto? Stai bono, che se mi si mette fretta poi non mi vengono
bene le cose! Comunque sì, lo trattano un po’ tutte male. Ma quella che
sparisce è Claire Redfield, non so se lui abbia mai conosciuto Jill...
@BaschVR: Bah, non so. Temo che
tu sia bravo solo con le maledizioni... Speriamo di fare almeno ambo!
@AnimaDannata: Non ti
preoccupare, io non ti sfido di certo! Anzi, ti prego perdonarmi un attimo per
la figura da scemo che ho fatto fare a Gigi... Ma ci stava troppo bene!
@Ashley Snape: Con un po’ di
ritardo, ma continuo, non ti preoccupare.
E ora... Le misteriose parole
di Gigi! Cioè traduzione dal toscano:
Pottina=una che se la tira
tanto e fa la superiore.
Esse’ più duro dei
Sammoresi=Esse’ più tondo dell’O di Giotto=Essere totalmente idiota.
Valeriooo=parola magica utilizzata da chi stava cercando il fumo
nel pratone delle Cascine.
Cihala=ragazza piacente. (Gigi:-
Mi sa ‘he dovrai alzare il rating, in realtà vo’ dì proprio f...- Autore (tappandogli
al bocca):- Si capisce, non ti preoccupare! Arrivederci a tutti al prossimo
cap!- Soddler:- Ma ricordatevi di commentare!-)