The room was fit for two,

the bed was left in ruins.

The neighbor was knocking, yeah

but no one would let him in.



02. A little death.


 

Prese la sua mano e la intrecciò con la propria. Quando se la portò al petto lasciò che essa vagasse indisturbata; ma i delicati movimenti che lo avevano viziato fino all’attimo prima, vennero sostituiti da graffi dolorosi.


 

Magnus non ricordava nemmeno dove si trovassero in quel momento, che fossero all’Istituto, al suo appartamento o in qualsiasi altro luogo non aveva importanza. Erano insieme.
La sua bocca famelica si avventava sul collo dell’amato, decisa a non lasciare una porzione di pelle libera. Sentiva il giovane cacciatore respirare a fatica, contorcersi sotto di lui mentre cercava di scappare dalla stretta passionale in cui lo stregone lo aveva bloccato, ma questi non l’avrebbe mai lasciato.
Con una forza di cui Alexander non lo credeva nemmeno capace, Magnus gli bloccò le braccia ai fianchi.
Era in trappola.


 

Si lasciò scappare un gemito di puro piacere quando la bocca di Magnus iniziò a scendere dal collo verso il petto e poi sempre più in basso. Una scia di baci bagnati che stavano facendo perdere l’autocontrollo di cui Alexander andava tanto fiero. Era come ricevere una piccola scossa ogni volta che lo stregone posava le labbra sulla sua pelle diafana.
Il respiro sempre più irregolare, la voglia di liberarsi dalla presa di Magnus e farlo suo in quell’istante. 


 

Allentò la presa e sollevò il viso. Aveva bisogno di osservarlo, adesso.
Sotto la luce lunare, la sua pelle sembrava splendere di mille sfumature d’argento.
Magnus, nel corso della sua lunga vita, ne aveva viste eccome di cose belle. Ma nulla eguagliava quello che era per i suoi occhi Alexander Lightwood: pura estasi.


 

Alec rimaneva comunque un cacciatore, agile e veloce, non sarebbe rimasto bloccato tra le grinfie di Magnus ancora per molto.
Con poco preavviso si liberò i polsi e cambiò le posizioni: adesso era lui a comandare.
Magnus notò un lampo sconosciuto attraversare gli occhi del suo Alexander.
Era qualcosa che non conosceva ancora di lui, una nuova sfaccettatura del suo diamante più prezioso: la fame che Alec aveva di lui.
Era sorpreso, ma non c’era tempo per esserlo davvero: anche lo stregone aveva bisogno di saziarsi.



A glimpse of the silhouettes,

a night that they never forget.





 

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Grazie infinitamente se hai avuto la voglia di leggere fino alla fine!